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Autore: MrsGrangerMalfoy    04/11/2017    2 recensioni
Voldemort aveva vinto.
L'intero mondo magico è andato a rotoli, l'Oscuro ha selezionato un élite di fidati mangiamorte fra cui il giovane rampollo dei Malfoy. Mentre la stretta cerchia di purosangue favoriti vive nel lusso e svolge un ruolo di primo piano tra le fila di Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato, dall'altra parte i mezzosangue e i "traditori del loro sangue" si ritrovano catapultati in un mondo popolato dal dolore e dal terrore puro; nel loro futuro più "roseo" si prospettava solo la morte, i più sfortunati, quelli che sopravvivevano, dovevano sottostare a disumane condizioni di schiavitù e umiliazioni, privati di qualsiasi diritto e della loro stessa dignità.
L'unico barlume di speranza che fendeva le tenebre di quel mondo saturo di violenza, era il Braccio Destro: la resistenza. Anime di maghi e streghe, purosangue o meno, che si rifiutavano di essere soggiogati dal volere del Signore Oscuro e che ancora si battevano per ideali di una realtà ormai distrutta che però erano decisi a ricostruire. Forza, coraggio, determinazione... questi i valori che spingevano persone come Hermione Granger a continuare a lottare e gli davano la carica per non arrendersi!
Tutte le recensioni costruttive sono ben accette.
Genere: Fantasy, Guerra, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Hermione Granger, Teddy Lupin, Voldemort | Coppie: Draco/Hermione
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza | Contesto: Da Epilogo alternativo
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-Scappa!-
-Non ho intenzione di lasciarti qui!-
Un incantesimo sfiorò la giovane di appena un millimetro.
-Hermione! Vattene! Uccideranno anche te!- il ragazzo tentava di convincerla ad andarsene, lui non poteva camminare a causa di una ferita profonda e ormai esausti non avevano abbastanza energie per smaterializzarsi alla base.
-Ascoltami bene, George! Ora noi ce ne andremo, insieme!- lo disse con un tono imperioso, uno di quelli che non ammetteva repliche. Lo aiutó ad alzarsi mentre l'incantesimo di protezione che aveva lanciato pochi istanti prima, e che li proteggeva dall'assalto dei  mangiamorte, iniziava già a cedere sotto gli incessanti schiantesimi che gli scagliavano contro.
-Dai appoggiati a me, ti aiuto io...-
Il rosso si era alzato a fatica sostenuto dall'amica, non l'avrebbe abbandonato, di questo un certo mangiamorte era sicuro. Il Weasley la rallentava e questo non poteva che giocare a suo favore, era la volta buona, l'avrebbe presa! Già pregustava la ricompensa che l'Oscuro Signore gli avrebbe dato per aver ucciso l'ennesimo traditore del suo sangue e soprattutto per avergli consegnato la brillante mente del trio...
-Malfoy! Stanno scappando!- la voce preoccupata di Mc Nair riportò il biondino alla realtà che pareva, invece, estremamente tranquillo. Fu lui a lanciare l'incantesimo fatale per la barriera opalescente che si dissolse nell'aria, permettendo ai seguaci di Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato di continuare l'inseguimento delle loro prede...

-Dai George, fatti forza! Ci-ci siamo quasi!- la ragazza era trafelata per la corsa appesantita e rallentata notevolmente dal compagno, ma mai lo avrebbe lasciato nelle grinfie degli assassini che gli stavano alle calcagna! Lui pochi passi dopo si accasciò a terra privo di sensi... aveva perso molto sangue, troppo, ma non era morto e lei confidava che potesse resistere almeno il tempo necessario a elaborare una soluzione...

La riccia cercò di elaborare la situazione, il luogo e le possibilità che avevano a disposizione... Fu come se si fosse estraniata dal mondo che violento imperversava attorno a lei e che il tempo avesse rallentato per darle modo di pensare...
Erano in una vecchia base del Braccio Destro, per recuperare medicamenti e pozioni quando gli avevano teso un'imboscata. Hermione era stata lì solo una volta prima di allora, ma scavando a fondo nella sua allenata memoria si ricordò di un passaggio segreto ben celato sotto il pavimento... si trovava solo un paio di stanze più in là... potevano farcela...
Mossa da una prepotente scarica di adrenalina riaprì gli occhi e con un incantesimo di levitazione trasportó nella saletta il giovane uomo, confidando che le assi di quel pavimento impolverato potessero rappresentare la loro unica via di salvezza. In fretta le rimosse e calò il corpo del giovane all'interno, quando stava per fare altrettanto si rese conto che i mangiamorte erano troppo vicini, aveva esaurito il suo vantaggio e se fosse scesa avrebbero finito per trovarli... Chiuse il passaggio dietro di sè inviando il suo patronus al capo della Resistenza dicendogli di andare a prendere George in caso lei non ce l'avesse fatta... e ora non restava che creare il diversivo giusto...
Uscì dalla camera premurandosi di chiudere la porta e poì continuò la sua corsa disperata sperando che si accontentassero di prendere lei... sentiva le assi di legno fremere sotto il passo di carica dei mangiamorte agguerriti e fece appena in tempo a varcare la porta che la conduceva al piano di sopra, quando una figura alta e snella si parò in cima alle scale.
-Che onore... la Granger in persona...-
Lo conosceva fin troppo bene, ma non fece in tempo a voltarsi e provare a  scappare da un'altra parte, che una schiera ben assortita di Mangiamorte le bloccava già la strada.
-Ahi... Ahi... Ahi... qualcuno è rimasta sola soletta... dove hai lasciato il tuo amichetto?- fu lo stesso ragazzo biondo platinato a parlare in tono strafottente, lei rispose con un ghigno di sfida, ormai l'avevano presa ed era consapevole di non aver più nulla da perdere... se li avesse fatti arrabbiare quantomeno se la sarebbero presa con lei e avrebbero forse, e sottolineo forse, rinunciato ad inseguire George. Con questo pensiero schiantò un paio di maghi che finirono contro la parete opposta, ma le sfuggí una parola pronunciata con grande soddisfazione dal suo acerrimo nemico mentre lei era voltata di spalle...
-Crucio-
Ben presto una scarica di dolore le invase tutto il corpo... le sembrava che tutti i suoi muscoli venissero dilaniati, le sue ossa spezzate e non riuscì a trattenere un grido per tentare di sfogare la sofferenza di quell'agonia.
Le sembrò durare ore, i polmoni le bruciavano agnoniando aria e la mente tutto d'un tratto si fece annebbiata...  Quando quella tortura fu conclusa sfinita e provata pronunciò solo una frase sussurrata, che mal celava il suo disprezzo:
-Sei sempre un codardo, Malfoy-
Un calcio potente fu sferrato verso la sua milza e si contorse nuovamente per il dolore, sentì un sapore ferroso in bocca, sputò e misto alla saliva c'era del sangue.
Tentò di rialzarsi, ma fu schiacciata con poca grazia sul pavimento da un piede che le premeva sulla schiena, avvolto da una scarpa nera di fattura pregiata.
-È inutile che fai la dura Sanguemarcio, non hai idea di cosa ti aspetti- disse il biondo a capo della squadra di Mangiamorte.
Lei rispose con un verso roco, causato dalla pressione esercitata sulla sua gabbia toraciaca probabilmente rotta o incrinata in più punti, in ogni caso era una sorta di risata amara che sortì l'effetto sperato dalla giovane.
Malfoy, infatti, levò il piede e la fece mettere in ginocchio tirandola per i capelli in modo tale da poterla guardare negli occhi, letteralmente, dall'alto in basso.
-Ti diverti, Mezzosangue? Sappi che non avrai più voglia di ridere quando avremo finito con te, puoi giurarci-
Così dicendo mollò la presa e lei si riaccasciò a terra.
-Sogni d'oro, feccia...-
E detto questo il biondo con un incantesimo non verbale le fece perdere i sensi.

 
   
 
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