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Autore: LunariaScrittrice    06/11/2017    2 recensioni
Ehilà sono Lunaby, quella che scrive tutto su Yugi e Yami, ed infatti ecco qui una nuova storia!!
Si riprende da dopo il film " Yu gi oh the darkinside of dimension. "
la storia sarà dal punto di vista di Yugi Mutou.
" Mi risveglio per poi sentire che altre lacrime ho versato per poi guardare il sole dalla finestra che indica il mattino. « Mi sono innamorato di lui... »
A capirlo metto una mano in faccia, arrossisco e mi inizio ad odiare. « Sono pazzo! Come è accaduto? Proprio ad un fantasma...»
E so che questo mai muterà.
So che morirò a cercare una persona che corrisponda ad Atem.
So che vivrò nel tormento.
So che tornerò falso.
So che mentirò a me stesso.
So cosa accadrà.
Come un pazzo urlo guardando in alto. « PRENDITI LE TUE Responsabilità! IO COME CAVOLO VIVO ORA?
DOVEVI LASCIARMI MORIRE! SEI IL SOLITO EGOISTA, STUPIDO FARAONE!! MI SONO INNAMORATO! TI ODIO!»
Genere: Sentimentale, Sovrannaturale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Atemu, Un po' tutti, Yuugi Mouto
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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SOLUZIONE

In egitto cammino tra la sabbia sentendo molto caldo, si avverte che l'inverno è assente, qui è proprio estate, la temperatura sarà sui 30 gradi considerando che siamo comunque in inverno perché se fosse stato estate sarebbe andato oltre i 50 gradi, e sarei d'avvero morto di caldo.

Nel deserto vago per raggiungere l'antica valle dei re, ma ormai è un posto sperduto non toccato più da tempo, cancellato direi, tuttavia mi affido ai miei sensi che ho potuto sviluppare nel tempo per cercare la giusta via, però la natura non è clemente con me: più mi avvicino al luogo più essa pare impazzire e mettermi alla prova.


Una tempesta di sabbia giunge e cosa posso fare contro la natura stessa? Nulla.
Siamo realistici, sono umano, con dei poteri ma non poteri di una divinità, quindi cerco di resistere creando solo una barriera sperando che basti a proteggere me e il cammello che ho preso per viaggiare; non che io non potessi teletrasportarmi, ma non volevo rischiare di finire chissà dove dato che non ricordo bene la mappa di questo posto.
Sono lontanissimo dal fiume Nilo, e intanto la sabbia irrompe contro me finendo per circondarmi, ringrazio la barriera se non vengo spazzato via.

Proseguo cercando di uscirne, ma non è così semplice, il mio animale da viaggio è terrorizzato quindi scendo e cammino trascinando a me il cammello tenendolo per una cinta, un po' come se fosse un cavallo. « Dai andiamo, non ti farò toccare, fidati di me. »
L'animale mi guarda ma non vuole accennare al movimento e così mi arrendo e gli dico. « Ok, allora proseguo da solo. »

So che proseguendo da solo avrei impiegato più tempo, oltretutto presto sarà sera e le temperature saranno basse dato che siamo in inverno e spero che non si sfiori il sottozero altrimenti io potrei morire congelato.
 

La tempesta continua ad andare contro la mia barriera che non smetto di tenere su me, poi finalmente trovo un punto libero e mi ci infilo per poi vedere un immensità di sabbia: dune di sabbia rovente che non oso toccare a mani.
Avrei la soluzione, mi basta chiamare Niou, ma non voglio, questa è una mia sfida, devo capire una cosa e per farlo devo raggiungere la valle dei Re.

La decisione è definitiva ormai voglio impedire che Atem ritorni, che giungano nuovi prescelti, che il gioco delle ombre continui ad esistere ma non voglio che io muoia, ma Niou è stato chiaro aveva detto che mi avrebbe salvato, ma come?
Questo dubbio a volte mi fa credere che Niou sia riuscito a manipolare le mie azioni, e se fosse?
Ma potrebbe?
Essendo una divinità è possibile che io senza accorgermene abbia subito una manipolazione?
Questi dubbi sono sempre all' apice dei misteri su lui, a volte credo che lui sia un amico mio ma allo stesso tempo il mio nemico.
Mi ha davvero detto tutta la verità, o ha solo detto ciò che avrebbe fatto a me cambiare le idee su Atem?
Se ci rifletto a fondo chi mi assicura che tutto ciò che lui ha detto non sia stato voluto da lui?
Per esempio quei ricordi, sono stati reali o no?
Posso fidarmi di Niou?
Queste domande mi giungono proprio quando vago per il deserto senza una meta, acqua; sì sono un idiota, andare nel deserto senza acqua, ma perché l'ho fatto?
Perchè mi affido alla magia no? Mi basta solo pensarlo per essere a casa e riprendermi, e appunto certe volte sono costretto a teletrasportarmi sballando così le stesse temperature: freddo- caldo, non mi stupirei se mi ammalassi.

Prima di tornare nel Sahara decido di prendere uno zaino e riempire circa dieci bottiglie da un litro di acqua perché stavolta sarebbe stata definitiva la ricerca, poi per precauzione prendo i libri di magia e li metto dentro.

La notte la passo nel deserto, e Dio se si congela, tuttavia con una bussola cerco di trovare una direzione, ma niente, nemmeno il cielo può dirmi dove si trova questo posto ed io cado a terra respirando a fatica con la gola aggrottata, credo di non avere nemmeno più un filo di voce per come è asciutta, e l'acqua mi spaventa perché sarà sicuro gelida.
Gli indumenti si impregnano di freddo ed io mi sento solo, iniziando a piangere che forse sto sbagliando tutto, che non esiste più quel luogo, che potrebbe anche Niou averlo fatto sparire…

Piango, stringo i denti, e le lacrime percorrono il viso per poi cadere sulla sabbia fredda.
Vorrei dire “ Perchè è così difficile?” ma non ho coraggio di parlare, e lo so che se non mi muovo rischio di morire assiderato.

 

Le mani si gelano, quasi non le sento più, e basta mi arrendo quindi cerco di usare la magia ma non ci riesco: mi sono indebolito molto, ho usato forse troppa energia ed ora sono senza una salvezza.
 

Prendo la penna che mi ha dato Niou; è l'unica salvezza, questo mi dico, ma anche se scrivo sulla sabbia pare non fare effetto.
Non voglio crederci, ma sono fuori di testa?
Sto per suicidarmi a furia di cercare quel luogo completamente solo?

Il tempo passa, inizio ad addormentarmi, le forze mi pare quasi che mi abbandonino e infine mi addormento iniziando a fare diversi sogni che non hanno proprio senso: ci sono la mia famiglia, Atem, Jonouchi, io, Niou, Honda, mio nonno, tutti felice spensierati, siamo in combriccola, si gioca a Dual monster, si parla, e si scherza; avrei voluto probabilmente quella vita, avrei desiderato che finisse così, ma la verità è diversa: cruda, triste, spietata, e sono debole, fragile perché solo ora comprendo cosa volevo: portare qui Atem, ma come?

 

Niou è stato chiaro, nemmeno farmi possedere l'avrebbe riportato, anzi il legame tra me e lui è distrutto, ma io non credo; io sono sicuro che in parte io e lui abbiamo ancora qualcosa che ci lega, e devo solo usarlo…
Che sia magia, o no, non mi sarei tirato indietro.

 

Nel sogno fermo Atem, me ne accorgo che è un illusione, ma forse questa illusione posso trasformarla in un messaggio che arrivi a lui. « Atem, torna da me, mi dispiace se ti ho lasciato solo, ma come tu hai sofferto pure io ho subito ciò!
So che ti ho deluso, ma voglio rimediare…
Torna con me, anche nel passato, ma voglio stare con te, ma non voglio morire!
Non voglio…
Voglio troppo lo so, ma se mi senti e ancora mi ami…
salvami… »
La figura si volta per poi mostrarmi un sorriso dolce, ma infine poi tutto svanisce nella luce si quel sorriso.

Riapro gli occhi, vedo un cammino con del fuoco acceso, un divano, e una casa di legno ben arredata.
Mi guardo attorno cercando di realizzare dove sia finito, cosa sia accaduto.

Mi si avvicina Niou che mi dice. « Ti sei preso la febbre sconsiderato. »
La febbre? In effetti, mi sento male…

« Come hai fatto a trovarmi? »
« Ah me lo chiedo anche io sai… » Esprime anche lui confuso.
« Non ti capisco. » Mi tocco la fronte, ma perché usa questi metodi umani?
« Non capisco io come hai comunicato con lui. » Con chi?
No davvero mi sento scoppiare la testa. « Chi? »
« Atem, era sbiancato, ha chiesto subito di parlare con me. » Afferma preparando un composto di erbe e macinarle.
« Atem cosa? » Non riesco a capire e intanto lui mi da un piattino con delle erbe. « Tieni, mangia, sono benefiche. »

Perchè non usa la magia? Non capisco, ma che gli prende?
Prendo la ciotola e inizio a mangiare, ma è troppo forte questa menta selvatica.
«Bleah, sembra di mangiare erba! » Commento schifato con una faccia disgustata.
« Su non fare storie, ti farà bene, ma davvero non sai come hai fatto? » No, non so come avrei contattato lui.
« Cosa è accaduto poi? »
« Atem non stava bene, non so che avesse avuto ma era impallidito e non faceva che dire che doveva parlarmi urgentemente.
Saya sapendolo ha tentato di calmarlo, stava male, credo che sapesse oltre ciò che io potessi immaginare.
Saya mi ha chiamato e così sono andato nel regno di Atem, lui mi ha detto tremando. “ Salvalo… “ Sai non capivo a chi si riferisse, ma Saya mi ha detto che tu eri in pericolo, ed io non ci credevo, insomma perché mai?
Sono andato a cercarti, ogni luogo e non c'eri da nessuna parte, nemmeno i tuoi amici sapevano dove fossi, e così ho chiesto aiuto agli elementi, quando mi hanno detto dove eri non ci credevo, ho quasi pensato che volessi morire.
TI ho raggiunto, ma eri debole, avevi la febbre altissima così ti ho portato a casa mia, almeno quella sulla Terra. »
Quindi in qualche modo Atem mi ha ascoltato? « Quel sogno… »
Niou chiede. « Sogno? »
« Sì… non so cosa ho detto ma in quel sogno ho visto Atem, lui era con me, la mia famiglia, Anzu Jonouchi, Honda, tutti e anche con te, eravamo tutti felici.
Ad un certo punto gli ho detto qualcosa e mi sono risvegliato. »
Niou tira a se le gambe per poi toccarmi la fronte, ed io avverto un piacevole calore mentre mi domanda. « Eppure il legame è terminato, come ha fatto a scoprirlo ed io no? »
I misteri, ma io ho la mia supposizione. « Forse lui non avrà legami e tramiti con me, ma siamo la stessa anima, stessa natura, è possibile che lui senta quando io sto per morire proprio come accade il giorno in cui il Prana mi ha quasi ucciso?
Sto dicendo che per quanto vogliamo separarci non saremo mai separati, né dal destino né dalla magia, io e lui siamo coesistenti! »
Niou domanda. « Sai forse per la prima volta ho sbagliato i calcoli, pensavo che tu ed Atem anche se vi amate non avreste mai più avuto un legame, invece devo ricredermi, tu sai trovarlo, tu sai raggiungere la sua anima tramite un sogno, e sei un mortale…
Perchè eri nel deserto?

Se volevi andare sul luogo ti avrei portato io, ma tu fai tutto solo! » Stavolta mi rimprovera ma non c'è rabbia bensì preoccupazione. « Non voglio che mi ostacoli. » Che senso ha mentire? Nulla… «Hai imposto degli incantesimi vero? » Domando lasciando l'altro stupito.
« Per proteggerti, per… insomma io non voglio che muori. » Ma non m'interessa cosa lui vuole o meno, sono stanco di essere protetto, non ho più diciassette anni ma venticinque.
« Quello che voglio io, per quanto a te dispiaccia non puoi opporti, la decisione spetta a me, perché ti ostini a tenermi lontano da Atem? »
Niou abbassa lo sguardo per poi domandare. « Non sei felice della tua vita? »
« Niou smettila, tu non devi interferire con la mia vita, eppure lo fai
Mi vuoi proteggere, ma io sono umano, per quanto abbia dei poteri non posso essere immortale, prima o poi io morirò, e se devo morire voglio che il gioco delle ombre sparisca perché tu mi hai detto che è compito mio, perché avevamo un patto.
Ho accantonato questo fino al momento in cui non sarei stato sicuro delle mie azioni; ora lo sono! »
Lui mi guarda ad occhi quasi ipnotizzanti, profondi, mi si avvicina ma io non perdo un attimo la mia lucentezza nonostante abbia la febbre sono fermo sulle mie idee, ma esprimo. « Stavolta non mi manipolerai, non userai la tua persuasione per farmi cambiare idea! »
L'altro esprime. « Non serve che aumenti la tua aura per fermarmi, io non ho intenzione più di manovrare la tua vita… hai ragione, la scelta è tua, per cui ora ti condurrò nel luogo che ho nascosto. » Avevo ragione, lui ha nascosto tutto.
« Per quanto odi Atem, lui ti ha avvisato che stavo morendo, non scordarlo. »
L'altro si alza per poi indicarmi. « Hai ragione Yugi, per questo gli sono grato.
Se fosse passata la notte saresti morto e mai me lo sarei perdonato. »
« Hai agito per vendetta vero? » Stavolta mi rialzo, certo un po' barcollo.
« Potrai anche vedermi come infimo, ma sì è stata anche vendetta… ho pensato che mettendoti in chiaro cosa fosse Atem tu avresti iniziato a non volerlo più vedere, e per Atem il non avere te è una punizione con i fiocchi.
Mi hai ascoltato, io non ti ho manovrato, la scelta è stata tua.
Hai deciso di vivere la vita senza Atem ma con la magia perché avevi capito che ti sarebbe capitato di tutto, ma in verità io avrei fatto tutto, sono io che ho deciso cosa farti avere e non, questo è una pecca del essermi amico.
Ti ho dato ciò che potevo nel rispetto delle tue possibilità, a non eri mai felice e non volevi nulla; sì possiamo dire che ho deciso sul tuo avvenire. »
Avevo i dubbi, ed ora non so cosa pensare, sono un po' offeso perché dimostra che mi vede un bambino, sono arrabbiato perché non ha fatto che ingannarmi, ma gli sono grato perché mi ha dato momenti stupendi che forse senza lui mai avrei avuto.
« E ora mi lascerai in pace?»
Lui mi guarda e mi si avvicina per poi toccarmi la fronte togliendo via tutti i sintomi influenzali che sento. « Sì, andiamo. »

Con lui vengo portato verso il deserto, in un punto dove c'è la tempesta di sabbia ma stavolta Niou alza la mano al cielo che fa uscire da esso un raggio azzurro che finisce verso terra e fa cessare la tempesta di sabbia per mostrare un sottoterra con delle scale. « Ma è il tempio… »
Niou annuisce per poi scendere le scale. « Su vieni, Kaiba ha ricostruito l'interno anni fa, come puoi vedere ci sono ancora i resti delle ricerche. »
Infatti ci sono così tanti fogli, una penna dimenticata, e dei tavoli, c'è davvero molto, ma la tomba del faraone è assente, e al suo posto c'è solo una grande voragine profonda, ma degli oggetti del millenio non si vedono. « Devo cercarli… » Ma non ho nessun oggetto per scavare.
« Esatto, ora devi solo trovarli… sono sotto le macerie, se loro vorranno si faranno trovare, ma una volta che accadrà loro ti vorranno sanzionare… »
Me ne aveva parlato mio nonno, ma ora è diverso, quindi scendo a terra e muovo le macerie in cerca di qualcosa mentre Niou osserva tutto stando seduto; non so bene il motivo, ma non voglio chiedere perché sono impazientissimo di trovarli.

Passano i minuti, le mie mani sono sporche di terra quindi stanco inizio ad usare la magia ed è semplice spostare tutto senza lo sforzo, mi risparmia tempo.
Quando ho assai tolto le pietre qualcosa da là inizia a vibrare ed io vedo la barra del millenio. « eccola! » Non la tocco ma la lascio là per poi cercare il resto che riesco a trovare dopo un paio di ore.

Quando ho davanti a me: la collana, la bilancia, la chiave, la barra, l'occhio del millennio Niou esprime. « Ora devi applicare ciò che ti ho fatto studiare… »

Annuisco con fare certo.

 

Chiudo gli occhi stavolta avrei usato tutto ciò che dispongo per portare a compimento la missione.


Quando attorno a me si crea un aura dorata dalle dimensioni a fiamma alta inizio a pronunciare a mente un incantesimo.
 

Gli oggetti del millenio reagiscono illuminandosi come se fossero richamati, poi il nero del loro potere si unifica creando la dimensione oscura ed io lo so che devo solo eliminare questa dimensione, quindi continuo a mente a pronunciare lo stesso incantesimo, ma mi accorgo di una cosa, il mio potere non è sufficiente come se mancasse qualcosa, e lo realizzo, manca Atem, ho bisogno di Atem per questo incantesimo.
Cosa posso fare?

Cerco di espandere ancora di più l'energia ma seriamente non va oltre e piano, piano le ombre iniziano ad alimentarsi facendomi perdere il controllo.

 

Tremo, è sicuro che ora morirò, che fallirò la missione.
 

Abbasso lo sguardo, il nero inizia a divorare il mio corpo, del resto dovevo immaginarlo, io sono a metà senza l'altra metà, era sicuro che non avessi il vero potere di Atem perché lui sa da sempre sprigionarlo con me, e sono stato ingenuo: Atem e gli Dei volevano solo la mia morte, forse era per questo che Niou mi vietava di trovarli, ma ora, devo accettarlo, no?

I pensieri negativi, i ricordi tragici tornano a galla, le ombre si alimentano di ciò per tormentarmi, e sono troppo debole per non piangere e non buttare fuori il mio dolore tra le lacrime mentre vedo ogni mio ricordo manipolato e reso oscuro dallo stesso gioco delle ombre.

 

Ho perso, e non trovo una via d'uscita, io non sono Atem, sono solo Yugi.

La sanzione giunge e cado a terra finendo in coma tra le braccia di Niou che assorbe quello stesso potere per poi scagliarlo contro gli stessi oggetti che si frantumano. « Debolissimi, ma comunque… » si volta per poi mormorare. « Sai io non posso interferire con la tua vita, e le tue scelte, ma non ti ho mai detto che sapevo che non ce l'avresti fatta, ma ora ho la scusa per farlo, almeno avrai Atem, non potevo dirtelo per tanti motivi che tu forse non avresti accettato, mi hai così tanto regalato che non immagini, mi hai cambato nel ragazzo che Saya ama, senza nemmeno che tu lo sapessi mi hai persino aiutato più di Atem, per questo non voglio che muori quando posso darti una soluzione migliore.

Fa uno schiocco di dita, la sanzione svanisce e mi risveglio di colpo per poi chiedere. « C'è l'ho fatta? »
« Sì, e come promesso puoi andare da Atem. » Davvero? Quindi ora mi avrebbe ucciso?
Ma non voglio pensarci solo chiudo gli occhi sollevato. « Va bene… » Mi sento stanco e non so bene il motivo, forse ho usato troppo potere?

Mi risveglio sul letto di casa mia per poi guardare fuori e vedere che nevica. « Ma il gioco delle ombre? E gli oggetti? »

Cerco di ricordare, ma ho la mente scombussolata.
cammino verso la sala della cucina per prepararmi da mangiare e riflettere su cosa sia accaduto, ma nulla ho il vuoto totale.
Guardo un attimo l'orologio e noto che sono le 9.00 « Dio il lavoro! »
Nemmeno ci ho tempo che corro via per poi teletrasportarmi ma non so come finisco in acqua. « ma che!? Non ho mai perso il controllo dei miei poteri, ma che è accaduto?»
Mi riteletrasporto con i vestiti bagnati. « Mmh, e ora come diavolo mi asciugo? »
Sono praticamente impresentabile e mi scoccia perchè ho un colloquio di lavoro per mostrare un altro mio gioco creato.

 

Cerco di asciugarmi il più possibile con la carta; sì è pietoso, poi vado al primissimo negozio
e compro i primissimi vestiti asciutti usando la carta di credito.
Poi vado in bagno e mi cambio anche se ho i capelli lisciati sembrando come sempre una ragazza. « Mmh, ma che ho la sfiga oggi?! » Dico correndo verso l'ufficio per poi entrare nella sala riunione e proporre al mio datore di lavoro un nuovo progetto, ci sto molto per convincerlo ma alla fine la spunto.

Terminato vado a mangiare qualcosa per poi sospirare pensando che alla fine non ho guadagnato niente.

 

A distanza vedo una ragazza che mi pare di conoscerla, ha le lentiggini,gli occhiali e i codini biondi, avrà sicuro sui diciottonni. « Mmh, mi pare di conoscerla. »
La ragazza che è la cameriera si avvicina a me. « Buon giorno signore, cosa le porto?
Io la indico chiedendo. « Scusami tu sei per caso Rebecca? »
La ragazza bionda mi fissa incredula per per poi esclamare « Il mio Yugi!!! »

E mi si appicica abbracciandomi ed io arrossisco. « E-Ehi, io non sono tuo. » Ma da sempre lei mi si appicca, non riuscivo mai a staccarla.
« Ah tesoro, ma guarda quanto sei bello diventato, anche io vero? » Eh? Ma come mi ha chiamato?
« E-Ehm, senti io non sono il tuo tesoro, e nemmeno bello. » Ma non mi si stacca dal braccio.
« Lo sai mi mancavi così tanto. » A me manco era in testa, ma pensa te…
«Ah, che carina… »
« Vero che ora possiamo stare insieme? »ma è fuori di testa!?
« S-Senti Rebecca, è stato un piacere ma io devo andare. » lontano da lei ecco.
« Ma no tesoruccio, dove vai? » Mi alzo di scatto. « In un altro Stato, giusto devo partire… » Invento di colpo, per poi scappare e uscire dal locale in corsa.
« Fiu, ma perché l'ho salutata… » Non mi piace nemmeno come ragazza,troppo appiccicosa anche se ingenua.

 

Intanto vedo Niou a distanza lavorare quindi vado da lui. « Ehi, ciao, come stai?»
Niou intanto da i bichieri ai clienti. « Oh ciao, sto bene tu? »
Io mi siedo. « Oh parte che stranamente sono finito nel oceano quando dovevo solo andare a lavoro, sto bene. »

Niou scoppia a ridere. « ahaha, avrei voluto vedere »
Me la prendo un po'. « Ringrazio che ho soldi per poter comprare un abito formale, ma comunque non c'è da ridere. »
« Scusa, ma sei andato con i capelli lisciati? »
« Ho dovuto, mancava il phone. »
Lui sempre più ridacchia tra se e io lo fulmino con lo sguardo per poi senza volere una bottiglia si frantuma e Niou ancora di più se la ride mentre i clienti rmangono perplessi.
« ma che hai da ridere? » non lo capisco, cosa altro mi nasconde?
« Niente che sei fuori controllo. » Non ha torto, mi sento davvero come se non mi controllassi.
« Uffa, antipatico… Ah, ma tu sai cosa è accaduto quando sono svenuto? » Infatti ricordo che ero in un regno oscuro senza uscita ma poi tutto era cessato come per magia.
« Ah, diciamo che ho sciolto l'incanto. » Quindi mi ha salvato dal mind-crush?
« Ma Atem ha detto che è impossibile. »
« Non paragonarmi a lui, grazie. »
« Ok, ma poi che è accaduto? Davvero ho distrutto gli oggetti del millenio? Non mi sembra, mi hai mentito? »
« Mmh, se eri svenuto, ho dovuto farlo io.. »
« Quindi non ho fatto niente, e non vedrò mai Atem vero? »
Lui mi guarda e mi offre da bere. « Se vuoi posso portarti ora. » Davvero? E perché prima no?

« Dici seriamente? » Chiedo bevendo un sorso.
« Sì. »
« Devo suicidarmi? »
« No, ti ci porto da vivo, hai già rischiato la vita. » Sempre più non lo capisco, prima mi dice che non posso e ora sì?

« perché non mi hai mai detto che potevo andarci da vivo?! »
« Mica potevi eh, ora puoi. » Ma mi prende in giro?
« Vuoi dirmi cosa cambia?! Non ti capisco, ma che fai giochi con la mia intelligenza o che? »
L'altro fa uno schiocco di dita ed io vedo che tutto perde colore e si ferma, ci metto poco a capire che ha fermato il tempo. « Cosa devi dirm? »

« Ok, il gioco delle ombre è distrutto anche se tu hai quel potere, tuttavia vuoi vedere Atem, ed io ho fatto a te una promessa, ma non voglio ucciderti, perciò ti ho convertito. »
« Convertito? »Cosa significa?
« In una divinità! » bene, questo è uno scherzo? Ma che è scemo?! Io quando mai ho detto che lo volevo?
« Mi prendi in giro? Io mi sento identico a prima. » Con la differenza di poteri che non so più controllare.
« A me non sembra, comunque era già nei miei piani da quando ti ho conosciuto. »
« A me non mi importa il tuo piano, come hai potuto farlo senza chiedermi il consenso? »
« Ho pensato che volevi vedere Atem. »
« E con questo!? Dovevi parlarmene. »
« Beh ti avevo detto che Atem t'nvidiava, lui sa da sempre che mira ho su te. »
« Complimenti, e magari tu sapevi anche che non potevo distruggere gli oggetti del millenio? »
« Se usavi la logica lo capivi, Atem ha quel potere se è unito a te, quindi se tu sei unto a lui hai quel potere no? Ma ora la questione cambia. »
« Mi hai incastrato o che?! Ma sei mio amico o no? Io giuro che tu sei ambiguo! »
« Sì lo so, ma Saya ed io eravamo d'accordo. »
« Ed io no! »
« Già , ma ti ho detto che alle mie decisioni non c'è discussione.»
« M qui parliamo della mia vita. »
« Non ti cambia nulla, mi hai dato molto quindi non devi fare lavori, sempre che tu non voglia.
Yugi era la soluzione!»

Ovviamente sono arrabbiato ma voglio proprio vedere questa soluzione.
« Molto bene, andiamo da Atem allora. »

In un attimo mi ritrovo in una stanza regale, egiziana dai colori giallognoli per poi voltarmi verso il trono per poi vedere Atem che non è cambiato nei miei ricordi, è sempre il diciassettenne maestoso solo che ha occhi viola ma senza un minimo di calore.
Nonostante il tempo pare fermo qui io posso solo lontanamente immaginare che cosa abbia passato.
« Atem. »

Il faraone mi fissa forse non mi riconosce, plausibile sono più alto, ho allineamenti di un adulto, ma gli occhi sono gli stessi, e lui è da ciò che mi riesce a riconoscere, appunto mormora. « Yu...Yugi?! »


Io sorrido di cuore, forse ho dovuto cambiare la mia natura ma almeno posso parlargli e vederlo.
 

La gioia è incontenibile; quanto tempo ho aspettato? Troppo quasi dieci anni.
Lo raggiungo fregandomene delle guardie che vogliono fermarmi, anche perché Atem è i primo a fermarli.

 

Ci abbracciamo io lo sento così caldo e lui non parla, però lo so che è stupito, e felice.
Io guardo Atem ad occhi solari pieni di vita, lui se ne accorge che non sono morto però non mi lascia, anzi mi da giusto un bacio sulle labbra, e tutto per me prende senso: mi pare quasi che tutta questa lotta sia servita solo per questo bacio; lo so è ingenuità, ma io anche se sono con la mente adulta nel lavoro sono ancora per metà ingenuo.
Corrispondo il bacio senza esitazione, ci sfioriamo i visi, i corpi che si attraggono a vicenda.
Avendo avuto esperienze passate di baci porto il bacio nostro in uno ancora più passionale assaggiando la saliva dell' altro.
Questo momento intimo sembra così breve ma io e lui non smettiamo di stare appiccicati, proprio le nostre anime risuonano, e lo comprendo che in fondo non mi è cambiato mai il mio amore per lui, mai: dopo tutta la distanza, questo sentimento ha retto dalla vita alla morte.

Ci stacchiamo, un po' lui ha il respiro affannato e i suoi occhi finalmente sono pieni di calore, dolcezza che immagino che erano nascosti in lui da tempo, forse lui aveva smesso di sperare che io lo incontrassi che completassi la missione che in verità era solo una trappola per mandarmi in coma…

 

L'aveva detto anche mio nonno che gli Dei mi avrebbero punito, e Atem l'aveva detto che gli Dei sono infimi… ma io vorrei dire che gli Dei sono solo incompresi, misteriosi, e che sono sinceri anche se doppiogiochisti.

« ma come mai sei qui? » Mi chiede lui ed io ammetto. « Perché ti amo. »
Lui arrossisce per poi domandarmi. « Ma non mi sembri uno spirito, sei vivo? »
Non so se dirgli cosa ha fatto Niou, ma non mi piace nemmeno nascondergli le cose. « Un mio amico ha solo esaudito il nostro desiderio. »
Atem chede. « E chi è? » Forse lui non sa che Niou è mio amico da un paio di anni, quindi lo indico. « Lui. »

Atem solo allora si accorge di Niou che è rimasto a guardare fuori dalla finestra. « Capisco… »

Per un attimo vedo una nota amara nel suo tono e ciò mi preoccupa.
Lo lascio andare quindi Atem va verso Niou a parlare.

« Grazie. »
Niou si volta. « Grazie a te Atem… se non ci fossi stato, Yugi sarebbe morto a mia insaputa. »
« Mi dispiace se ti ho deluso, ma ora sto meglio. »
« Non potevo distruggere un amore che supera lo stesso confine tra la vita e la morte, ci ho provato e per poco Yugi non mi moriva. »
«Allora avevo sentito giusto? »
« Sì, beh, ora Yugi può stare con te e vivere la sua vita senza problemi. »
«Immagino che sia tutto per Yugi. »
« Esatto, Yugi ha fatto molto e non se ne è accorto, ma tu hai salvato Yugi, quindi sapendo cosa volevi ho deciso di unirvi, ma non volevo uccidere Yugi. »
« Glilo avete detto? »
« Dopo, si è molto arrabbiato, ma prima o poi si calmerà. »
« Come sempre Yugi mi batte. »
« Comunque riguardo Seto, meglio portarlo sulla Terra non credi? »
« Il mio cagnolino? Non so se vuole, mi è così ubbidente. »
« Davvero? Voglio vedere. »

Atem quindi porta Niou nelle segrete dove c'è Seto ormai schelettrico ma vivo che esprime. « Padrone, cosa avete bisogno? »
Niou afferma. « però ha perso il suo ego. »
Atem annuisce. « Ovvio, ci sono stato anni ma ora è il mio cagnolino, non credo di volermici separare. »
Niou fa le spallcce. « Spera che Yugi non lo scopra se no ti riga dritto. »
Atem lo sa. « beh, un compromesso posso trovarlo, è così dolce e ingenuo. »
Niou se la ride. « Certo, con un difetto, lui non ama essere più sottomesso. »

Intanto io vado in giro per il tempio guardandomi attorno per poi notare Seth che rimane a commemorare Mana..
Entro nella stanza devo dire che mi dispiace. « Ciao, tu sei Seth? »
L'altro mormora incredulo. « Ma voi siete il faraone? » Immagino che sembro lui.
« Una specie, senti è Mana questa ragazza qui vero? » Ed indico la foto.
« È morta per un errore suo, non rivedrò più la sua dolczza e spensieratezza. »
prendo il mio Deck e lo sfoglio. « Davvero, allora lascia che te la riporti, credo che ti riconoscerà. »
4

L'altro rimane incredulo a vedermi con una carta che con la magia la smaterializzo. « Ecco la maga nera! Te la regalo, farà compagnia a tutti, è così birichina. »

Non che lo sappi ma sono sicuro che lo sia, infatti la maga nera coccola Seth saltandogli addosso e sorridendogli come sa fare Mana e lui mormora. « Ha il suo viso… »
Io annuisco e mi allontano « Già, maga nera ti lascio qui, divertiti. » Un po' mi spiace, ma so di aver fatto la cosa giusta.

Intanto vedo una donna dai capelli arcobaleno, magra con una vestaglia bianca, e i suoi occhi sono splendenti quanto l'iride, sembra una Dea, non ho mai visto una ragazza più splendente di lei.
Mi si avvicina con un sorriso caloroso e io mi sento come se la conoscessi da un pezzo, ma non so bene chi sia, tuttavia mi saluta. « Tu sei Yugi? »
« E lei è? »
« Saya, piacere, mio marito mi ha parlato tantissimo di te. »
«Siete voi che avete creato la mia anima? »
« Sì, sai ti ringrazio molto io non sopportavo Niou, era così freddo, pieno di sé scontroso, ma era anche onesto e leale, solo che non lo sapevo, ma grazie a te l'ho scoperto, è così cambiato, l'ho apprezzato così tanto, che alla fine mi sono innamorata, e so che tu sei stato a renderlo felice. »
« Ma che io? Non ho fatto niente, ero solo me stesso. »
« Sei così spontaneo, comunque hai deciso cosa farai? » Non lo so, proprio.
« Beh, prima di tutto vorrei non rischiare di finire ancora nell' oceano se uso la magia, poi vorrei recuperare il tempo con Atem, e infine stare con i miei amici, ecco. »
« Ah che belle idee, ora devo andare ciao. »
La saluto ancora arrossito, quella donna mi fa sentire come se vedessi una figura materna.« Ora capisco perché Anzu non piaceva a lui, insomma Saya è così… wow, mai vista un entità più celestiale in vita mia. » borbotto tra me e me raggiungendo Atem che mi abbia cercato.

« Mi cercavi? » Domando curioso.
« Oh sì, ma dove eri finito? »

« Mi annoiavo e così ho fatto un giro »
Noto poi una porta. « Oh e qui dove si va? »
Atem mi prende per mano e mi allontana. « La sala delle cucine, non badarci eh. »
« Avete le cucine nella cantina? » Non so, non mi ci fido.
« Eh appunto, sai è piccolo questo posto. » Piccolo? Ma se è enorme?
« Senti a proposito di posti dove è Seto? » Lui si ferma. « Ma che ti importa di quello? »
« È mio amico. » Lui scuote la testa. « No, quello mai ti ha visto come amico. »
ma io insisto. « Sì, sotto sotto, sì! »
Ma lui insiste. «no! »
« Sì! »
« E se ti dico di no, è no! »

« E se ti dico di sì e sì! »
« Mi vuoi ubbidire? »
«io non sono tuo schiavo, e tu mi vuoi ascoltare? »
« Seto è senza cuore. »
« Seto ha bisogno di Mokuba. »
« Io non mi ci separo. »
« E tu me lo fai vedere. »
« Non serve. »
« Serve. »
« A che ti serve?»
« Valuto come sta! »
« Ma è sulla terra. »
« ma che stai a dire che è dato disperso da otto anni. »
« Sta bene qui con me. »
« ma che… portami da lui. »
« NO! »
« ora! »
« Non ti ascolto. »
« Atem?! »
« Sì? »
« tu devi ascoltarmi, sono già furioso per come hai tradito Mana. »
« E-E tu come cavolo sai?! »
« Lo potrei dire a Seth no? »
« Ehi, ehi, questo è ricattare. »
« Ma non hai ricattato Niou? »
« Ma lui è una divinità, ho dovuto. »
« E io sono il tuo ragazzo! »
« R-Rag… Non mi convincerai!
« Che devo dire per farti fare ciò che voglio io, dai! »
« Assolutamente nulla. »

Faccio apparire un libro e Atem mormora. « Che vuoi fare? »
« ma niente, è un gioco, vediamo qui parla di come far obbligre uno spirito, sembra divertente, posso farlo? »
L'altro però non cede però poi quando vede che sono serio esclama. « NO! Tutto ma non questo, ok, ti porto da lui! »

Era ora che cedesse. « Ah che bravo faraone. »
Atem mi guarda quasi male ed io gli strappo un bacio a labbra tornando felice mentre lui è un po' imbambolato, ma comunque sia mi porta nelle segrete dove vedo Seto che non è più Seto Kaiba. « Ma che gli hai fatto trema solo a vederti. »
Atem spiega. « Sai Niou voleva che lo distruggessi. »
Io esprimo. « L'idea è stata tua. »
E anche stavolta Atem sbianca. « E tu come cavolo lo sai?! »
« Ecco sei un bastardo non si trattano così gli amici. »
« A-Andiamo erano ordini superiori. »
« Potevi dire “ No, fallo tu” »
« Si e poi mi eliminava, mica posso trattare Niou con leggerezza. »
« io lo faccio, addirittura litighiamo e gli dico ciò che penso. »
« Sì, e se lo facevo io non so che mi faceva. »
« Va beh, ora rifallo tornare come un tempo. »
« Non posso, Niou non vuole. »
« Muoviti! »
« Ma perché? »
« perché Seto è umano, una persona… e ha un fratello da rivedere. »
« Uhm, ma è il mio cagnolino.
« Vuoi che ti calpesto io?! »
«A-h, ma dai che dici, tu sei troppo buono non hai quella spietatezza, vero? »
Riprendo il libro e lui stavolta me lo ruba ed io esprimo. « Ehi ladro è mio. »
« Niente libro, niente magia. »
« Credici. » nemmeno a vederlo e penso a un incanto per poi eseguirlo.
Così Atem inizia a stringere i denti per come sia ferito da qualcosa d'invisibile.« Ma tu sei diverso dal mio bimbo. »
« No, io sono identico, solo un po' più dispettoso! » Me ne profitto per prendere il libro e sciogliere l'incantesimo ad Atem che borbotta. « Ma questo non è il gioco delle ombre...sei spaventoso. »
« Amami, ora lo liberi? » ed indico Seto.
« Agli ordini… » Apre la gabbia e mormora. « Sei libero. »
Io felicemente prendo Seto. « Seto, che bello vederti, tuo fratello sarà così felice di vedere un can… ehm il suo fratellone. »
Atem se la ride probabilmente perché ha sentito delle note di divertimento nella mia voce, infatti poi mi dice. « Geloso? »
Ovviamente lo sono stato. « eh eh, beh, sì. »

Finiti i nostri battibechi Atem mi porta nella sua camera da letto, poi mi assale in diversi baci provocatori spingendomi verso il letto mormorando a tono così sensuale e dolce. « TI amo, quanto mi mancavi, non vivevo più senza te. »
Io sorrido e a stesso tono ammetto. «tranquillo, stavolta Niou ha fatto qualcosa di buono nel suo egoismo...»
« Ha detto che l'ha fatto perché ti ho salvato la vita. »
«Già, finalmente posso averti per me. » Esprime toccandogli il petto.
« Dovrei dirlo io. » Mi da baci sulle orecchie guance mentre il viso è bollente.
Sono così felice che non ci sono blocchi e così mi lascio spogliare, toccare da lui, come io faccio a lui.
Quando siamo a petto nudo ci guardiamo e Atem stavlta vede un corpo adulto non più uno infantile di un ragazzino, quindi volentieri ci dà baci carezze, dappertutto ed io non smetto di ansimare assumendo un tono così dolce che pare che all' altro fanno impazzire; non so se mi prende per ragazzina o maschio ma comunque poco a poco ci liberiamo di ogni indumento non c'è proprio il sesso, ma coccole, preliminari, ci si diverte, ci stiamo solo esplorando come mai avevamo fatto prima.
Il momento è così caliente che alla fine iniziamo a fare l'amore: Atem è quello che mi possiede mentre io quello che riceve, ma anche se è così poi i ruoli s'invertono perché io e lui siamo pari, questo voglio vedere, e non m'importa se lui è uno spirito e io una divinità, per me lui sarà sempre uguale a me.

 

Finito quel momento dormiamo insieme, tante ore accoccolati.
Al mio risveglio quando vedo Atem realizzo che non è per niente un sogno, che è reale e che posso avere tutto ciò che ho voluto.
Gli do un bacio sulla guancia mentre lui dorme, poi gli lascio un bigliettino con scritto che tornerò presto, e infine mi vesto per poi tornare a casa mia stavolta però finisco sul tetto, sbatto la testa e pure cado a terra. « Ahi, almeno sono a casa. »

 

Mi rialzo per poi uscire con i miei amici e intanto Rebecca mi stalkera cercando di farsi piacere a me, ma io non la sopporto proprio, però sono paziente e sto zitto.

Come in passato sono costretto a studiare la magia e non più fino al limite, e Niou e Saya mi fanno da insegnanti, a volte sembrano dei genitori che istruiscono il loro figlio, e infatti un po' Saya mi sembra come una mamma, ma comunque grazie a ciò riesco a vivere serenamente sia con Atem, sia negli affari, il mio lavoro, e se ho anche qualche problema, o finisco in situazioni pericolose certe volte me ne aprofitto per usare la magia.

Quando ho trentacinque anni, mio nonno si amala gravemente, ormai ha quasi ottanta anni ed io devo guardare la scena della sua morte come un passaggio anche se vorrei molto non perderlo sono costretto, perché è la vita, e benché possa non mi è permesso interferire nella morte di un mortale.
Le leggi di una divnità sono tantissime, non si può fare molto per nessuno se non per sé stessi, ma a me basta avere Atem e ho tutto, ecco, la mia semplicità.

Atem ed io non possiamo sposarci ma siamo comunque fidanzati senza problemi di leggi, e stiamo assieme, non ci annoiamo mai anche se mi piacerebbe che Atem tornasse sulla Terra.

Per Saya e Niou, quando io compio trentotto anni, hanno il loro primo bambino che è davvero bello, ha un ciuffo color arcobaleno, degli occhi color cielo stellato, e ovviamente è molto potente.

 

Niou certe volte me lo lascia accudire dicendo di insegnarli qualcosa sugli umani e così io e Atem ci ritroviamo a fare da babysitter a un vero tormento che crescendo non fa che giocare e distruggere le cose facendo me e Atem impazzire solo per mettergli l'asciugameno dopo il bagnetto.

Intanto Jonouchi si è sistemato, ha una famiglia con May Valentine e due splendidi bambini.


Anzu invece si è sposata con Duke, anche lei ha un bel bambino,
 

Mentre Bakura ha deciso di frequentare Rebecca, più che altro sento che sono complementari perché io mi sono stancato di fingere con lei il finto ingenuo.

Io e Atem siamo gli unici senza un bimbo, almeno avremmo avuto una vita movimentata, allora Saya e Niou ci dicono che possiamo creare un bimbo con i nostri Dna, perciò si procede all' incantesimo e appaiono due bambini gemelli, una una femmina e l'altro un maschio.
Per commemorare noi stessi decidiamo i nomi: la femmina si chiama Yui, mentre il maschio Yami, sono i nostri nomi che ci hanno dato tutti.

I due bimbi essendo creati da un incantesimo con il nostro Dna, presentano tracce dei nostri poteri, e decido di portarli a volte sulla Terra altre volte d Atem, oppure ci si alterna, essendo due non ci è difficile decidere, tuttavia i due gemelli sono molto uniti e si vogliono bene.

Quando raggiungo un età assai anziana e vedo tutti i miei amici lasciare questo mondo, prendo la decisione che anche io devo, così mi stabilisco a casa di Atem continuando a crescere i nostri bambini che anche se grandicelli loro non smettono di farci disperare.
Tuttavia questa è la vita che ho sempre voluto, e non la cambierei mai.


FINE.

 

   
 
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