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Autore: Beckett_95    07/11/2017    3 recensioni
Questa storia è incentrata su Sakura, non tiene conto del rango della carriera ninja dei genitori di Sakura.
''a corto di fiato risalgo in superficie, l’aria rientra nei miei polmoni facendomi gemere dal dolore quando sibila tra la trachea in fiamme per lo sforzo del combattimento del giorno prima. Allontanando la mente da quei pensieri esco dal torrente e mi rivesto velocemente nascondendo i capelli rosa sotto il cappuccio del mantello e avvolgendo la parte inferiore del mio volto in una sottospecie di sciarpa. Prima di dare le spalle al torrente lancio un ultima occhiata allo specchio d’acqua che riflette tutta la mia figura minuta, di visibile rimangono solo gli occhi dal taglio leggermente allungato incorniciati da folte ciglia nere e dalle iridi dal devastante color smeraldo. Lo sguardo che mi rimanda quella figura è accusatorio ed ombroso, volgo il viso prima che i mie demoni tornino a reclamarmi.''
Genere: Avventura, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Sakura Haruno, Sorpresa, Un po' tutti
Note: Cross-over, OOC, What if? | Avvertimenti: Violenza | Contesto: Dopo la serie, Contesto generale/vago
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Prologo:

Il paesaggio che mi appare davanti agli occhi è uno dei più belli che io abbia mai visto, distese infinite di campi del verde più vivido abbracciano tutto il versante da est ad ovest. In lontananza tra il confine tra cielo e terra si stagliano dei picchi di alcune montagne che con la loro maestosità dominano l’orizzonte. Le mie orecchie allenate percepiscono il suono limpido e scrosciante di un corso d’acqua, molto probabilmente si tratta di un torrente. Tiro un sospiro di sollievo mi serviva proprio un bel bagno per togliermi il sudore e la sporcizia del lungo viaggio che mi ha condotto fino a qui. Mi muovo silenziosamente, come sono abituata a fare essendo una ninja ben addestrata, per raggiungere l’acqua continuando a guardarmi intorno scoprendo diversi tipi di piante mai viste prima con una gamma di colori che passa dal blu cobalto al lilla più tenue, mi chiedo se alcune di queste piante abbiano proprietà curative. Il rumore dell’acqua si fa via via più assordante, scavalco dei massi formati da una roccia estremamente porosa, quasi come se fosse di origine vulcanica ed ecco che al centro della valle si trova un torrente abbastanza grande la larghezza del letto sarà di circa quattro o cinque metri. Curiosa di scoprirne la profondità mi avvicino alla sponda, immergo una mano e subito mi sento già meglio l’acqua fresca scorre sulle nocche sbucciate della mia mano lavando il sangue rappreso, la sensazione è così piacevole che mi fa venire voglia di immergermi completamente. Comincio quindi a spogliarmi togliendo la divisa che utilizzo per viaggiare, i miei sandali ormai usurati si afflosciano sulla riva così come le ginocchiere di un rosa pallido ed i pantaloncini di un nero pece a me purtroppo molto famigliare, l’ultimo capo da togliere è la casacca color rubino che appoggio sul mantello chiaro ormai ridotto quasi a brandelli. Restando in mutandine e fascia contenitrice finalmente mi immergo scoprendo con piacere che l’acqua mi cinge fino alle scapole permettendomi così di lavarmi il corpo, costatando grazie alle mie capacità di kunoichi di essere completamente sola decido di sciogliermi i capelli e lavare anche quelli sommergendomi nelle profondità dell’acqua. Il fondo del torrente è composto da argilla, i miei capelli color dell’alba o per meglio dire color dei petali di ciliegio mi circondano come un’aureola. Sicuramente è arrivata l’ora di tagliarli sono ormai lunghi oltre le spalle e mi ricordano il periodo in cui non ero neanche in grado di difendere me stessa. Il mio occhio capta un guizzo di un pesce che mi si è avvicinato curioso, impastando del chakra su due dita controllo l’anatomia stravagante di quel pesce in quanto le sue forme e i suoi colori aranciati mi sono estranei; a corto di fiato risalgo in superficie, l’aria rientra nei miei polmoni facendomi gemere dal dolore quando sibila tra la trachea in fiamme per lo sforzo del combattimento del giorno prima. Allontanando la mente da quei pensieri esco dal torrente e mi rivesto velocemente nascondendo i capelli rosa sotto il cappuccio del mantello e avvolgendo la parte inferiore del mio volto in una sottospecie di sciarpa. Prima di dare le spalle al torrente lancio un ultima occhiata allo specchio d’acqua che riflette tutta la mia figura minuta, di visibile rimangono solo gli occhi dal taglio leggermente allungato incorniciati da folte ciglia nere e dalle iridi dal devastante color smeraldo. Lo sguardo che mi rimanda quella figura è accusatorio ed ombroso, volgo il viso prima che i miei demoni tornino a reclamarmi.

Prima di ripartire per il mio viaggio decido di procacciarmi della carne per il pranzo, costruendo due trappole riesco a catturare quello che sembra un coniglio, dopo averlo arrostito per bene scopro che il sapore è simile a quello di un pollo di Konoha. Soddisfatta del pranzo riprendo il mio cammino, la mia meta è il villaggio Estill che dovrebbe trovarsi ad un giorno di cammino da qui stando alle indicazioni del vecchio mendicante che ho salvato da una banda di farabutti che voleva ucciderlo per rubagli il medaglione che aveva al collo (l’unica cosa di valore che possedeva il vecchio).
La gratitudine e la devozione del vecchietto aleggia ancora nel mio cuore così come nella mia mente riecheggia quella frase:

‘’Chi sei tu mia giovane salvatrice? Devi essere per forza una discendente della venerabile Miko di Monsea con quei capelli e quegli occhi non mi posso proprio sbagliare!!’’

Eccolo finalmente il primo indizio che sono riuscita a trovare da quando un mese fa ho intrapreso questo viaggio, il mio viaggio. La ricerca della rispodta per la domanda che mi ossessiona da quando avevo sedici anni, chi sono io? Come posso essere io un ninja per di più l’allieva di lady Tsunade, la seconda donna che possiede una forza sovraumana e un controllo del chakra impressionante raffigurato nel rombo che adorna la mia fronte spaziosa se, ne i miei ne nessun’altro della famiglia haruno ha una singola goccia di chakra??   

Semplicemente tutta la mia vita fino ai miei diciotto anni è stata una menzogna. La mia famiglia mi ha mentito Mebuki e Kizashi Haruno non sono i miei veri genitori, nel mio sangue non c’è nessunissimo gene compatibile con il loro. Sakura Haruno non esiste più.

Questo è il viaggio per scoprire chi sono.

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Salve a tutti!

Questa è la prima storia che scrivo e che pubblico! Sono sempre stata appassionata al mondo di Naruto e al Giappone in generale, sono molto emozionata per questo progetto che ho in testa in quanto Sakura è uno dei miei personaggi preferiti e vorrei esplorare la sua persona e il suo carattere da ogni punto di vista per questo sarà un po' fuori dagli schemi. Ringrazio chiunque abbia letto fino a qui e vorrei veramente sapere la vostra opinione! Grazie ancora a chiunque abbia voluto dare una sbirciatina a questa storia!

P.s: spero di aver utilizzato in modo corretto html *facepalm*

Arigatou, Konbanha!! 
Beckett

  
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