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Autore: Irizar Elwell    07/11/2017    0 recensioni
Dopo i fatti accaduti a Dallas, Chris è decisa una volta per tutte a riportare la normalità nella sua città adottiva, riportare indietro sua sorella Sam, i suoi amici Paul e Mandy e salvare Nigel. A che prezzo però? intraprenderà un viaggio in altre dimensioni per salvare i suoi amici, ma riuscirà a non perdere se stessa?
365 giorni per adempiere ad una promessa che mette in gioco tutto quello per cui ha sempre combattuto.
La seconda parte di White Hands, inizia ora..
Genere: Introspettivo, Mistero, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza | Contesto: Scolastico, Sovrannaturale
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Papa Legba”

sussurro non appena la sua vista si fa più chiara e lui si mostra esattamente cos come descritto nel libro.

Non sembra camminare, ma aleggiare a pochi centimetri da terra, le sue movenze sono lente e il suo volto perentorio.


hai rubato delle anime che mi appartenevano”


dice con una voce che sembra provenire dall'oltretomba.


Se ho ragionato nel modo giusto, con il contratto stipulato con la Yaga, ho sottratto a lui anime che erano destinate ad approdare in altri confini.


Repello te, spritus nequam...”


un lampo e la figura di Davis, spettrale e imponente in questo caso appare davanti a me.


...tibi denuntio per Deum verum, ut exeas ac discedas ab hoc loco...”


continua lo spettro mentre al suo fianco appare Nigel.


bella serata papino, non trovi?”


lo sguardo del Loa si fa infastidito.


non metterti sul mio cammino, la ragazza deve rendermi ciò che ha rubato”


nel mentre Davis continua con le sue parole latine a far da sottofondo alla conversazione, cosa che disturba non poco l'antica figura.


non puoi farle nulla, non vedi che la sua anima è già stata impegnata? Vattene e non tornare in questa casa”


la sua figura sembra vibrare, come una pulsazione, rimbomba per tutta la camera.


Papa Legba sembra cercare di opporre resistenza, ma la litania di Davis arriva al suo apice e lui è costretto a battere in ritirata.


piccola e pasticciona”


si limita a dire Davis prima di svanire in polvere.


grazie”


sussurro a Nigel che invece è rimasto fermo e immobile al suo posto.


non prenderla come una cosa personale. Fin quando non sarai libera, purtroppo sei mia responsabilità, devo tenerti d'occhio. Non voglio dover badare ai tuoi pasticci, ho ben altro da fare, quindi cerca di non darmi noie.”

non faccio in tempo a rispondere che anche lui è andato via.

Sbuffo irritata e mi impongo di andare a letto.


Christine Harries”


sono le prime parole che sento, pronunciate in modo ovviamente alterato da Sam, in piedi di fronte a me che mi guarda arcigna.


si può sapere che fine hai fatto ieri? Ero molto preoccupata! Potresti almeno avvisare questa scema di sorella, no?”


apro gli occhi e mi metto a sedere, ho ancora un gran mal di testa.


scusami, avevo il cellulare scarico e non pensavo di fare così tardi, mi sono fermata in biblioteca a studiare e poi sono andata da Mike a prendere una cioccolata calda con Mandy”


non penso bene a quel che dico, assonnata come sono, ma mi rendo conto dell'enorme sbaglio quando ripetendo mentalmente quel che ho detto le parole Mike e Mandy saltano fuori.


come fai a conoscere la tavola calda di Mike? E Mandy chi è?”


la guardo cercando una qualsiasi utile scusa possa servire per togliermi da questo pasticcio.


ma che...che diavolo hai fatto alla faccia Chris?”


mi chiede preoccupata, prendendomi il viso tra le mani con fare molto delicato.


qui ci vogliono dei punti, guarda che livido...”


non è niente Sam, sono caduta accidentalmente”


mi guarda torva, sguardo accusatore di chi becca in pieno un bugiardo.


non prendermi in giro. Non mi hai mai parlato di una ragazza di nome Mandy e tanto meno ti ho mostrato dove si trova il Cafè di Mike. Non so che cosa tu stia architettando signorina, ma fin quando sarai in questa casa, ubbidirai alle mie regole!”


taccio. Unica e saggia cosa da fare in questi casi.

Contro la mia volontà mi porta al pronto soccorso, dove non solo passo tutta la mattinata, ma sono vittima degli sguardi giudiziosi dei nonnetti che son venuti per qualche acciacco.


Ammetto che più che una caduta, le mie ferite assomigliano a quelle di una rissa, normale pensare che sia una brutta persona, che poi è la realtà dei fatti.


Cinque fantastici punti, sono il premio per l'incontro con lo scaffale, rilegati raffinatamente da un cerottone bianco che rende la mia faccia tutt'altro che discreta.

Ho la fortuna se così posso chiamarla di non doverli sfoggiare subito, ma il giorno dopo si.


Metto una felpa col cappuccio giusto per cercare di mascherare il più possibile il guaio.


ciao”


è Nigel a parlarmi appena arrivata al cancello.


ciao”


dico stranita. Non è da lui.


perchè mi hai aspettata? Non posso parlarti o vederti o avere a che fare con te. Sei morto proprio per questo!”


dico stizzita a bassa voce continuando comunque a camminare verso l'aula della prima lezione.


non cercare di controllarmi. Io faccio quello che mi pare e ammetto che mi infastidisce alquanto non ricordare il perché tu sei viva”


cerco di non guardarlo.


sto parlando con te!”


canzona ad alta voce stufo.


non sono sorda, ci sento!”


replico fermandomi questa volta a guardarlo dritto in faccia.


che hai fatto al viso?”


il suo sguardo sembra cambiare, per un attimo rivedo il vecchio Nigel. Lui istintivamente porta una mano sulla ferita, sfiorandola delicatamente e pietrificandomi.


Chris, sono serio che ti è successo?”


per la prima volta dice il mio nome lasciandomi ammutolita. Sembra aver recuperato la memoria, sembra essere di nuovo lui.


N-N-Nigel...”


sibilo incredula, prima che lui si allontani subito da me, guardandomi confuso.


non starmi tra i piedi ragazzina!”


esclama un po' imbarazzato e va via.

Una doppia personalità? O forse l'effetto della Baba Jaga non ha avuto l'intera efficacia? Sono sicura che in quel momento Nigel era cosciente e si ricordava tutto. La sua memoria forse non è stata cancellata del tutto?


Con questo dubbio amletico che mi vortica nella testa vado in aula.

Accanto a me si siede Pacey, che non fa altro che ammiccare per tutta la durata della lezione.


sei quella nuova, vero?”


annuisco un po' distratta, mentre una parte di me cerca di seguire la lezione, anche se in realtà cerco di non pensare a Nigel.

non abbiamo mai parlato molto noi due, vero?”


sorride beffardo, come se questo modo spavaldo di fare potesse affascinarmi.


no, direi di no”


c’è qualcosa che ti turba?”


Domanda Pacey avvicinando il suo viso al mio con fare indagatore.

Sorrido un po’ imbarazzata.


nulla di importante”

e alla mia risposta il suo sguardo cambia.


ancora problemi con demoni?”


resto basita. Lui ricorda? Ricorda tutto quello che è successo?


scusa, puoi ripetere quel che hai detto?”


io non ho detto nulla”


rivolgo la mia totale attenzione alla lezione. Che diavolo sta succedendo?

Ho un'ora libera così decido di affidarmi nuovamente alla biblioteca. Spedita mi dirigo verso la sezione demonologia. Devo cercare qualunque cosa possa essermi utile per capire cosa sta succedendo ai miei ex ormai amici.


Nel mentre che spulcio pile di libri che parlano sui fenomeni della memoria, due scarpe poste accanto alle mie compaiono dal nulla.


mi spieghi cosa mi hai fatto?”


salto in aria per lo spavento, quando mi accorgo che mi ritrovo ancora davanti Nigel.


ma sei cretino? Mi fai morire così!”

rispondo istintivamente acida.


spiegami cosa mi sta succedendo. Mi ritrovo a osservarti e a seguirti e a volte vedo delle cose su me e te che non capisco. È come se non potessi star lontano da te per più di un breve tempo e ammetto che questo mi irrita molto!”


cerco di analizzare la sua frase nel modo più veloce possibile.


non lo so, sto cercando di capirlo anche io...”


gli porgo il testo che stavo studiando indicandogli delle righe specifiche.


leggi qui, sembra che siano possibili degli effetti collaterali in campo di sortilegi sulla memoria. Non ne so molto, ho appena iniziato a documentarmi”


Mi guarda in silenzio, passivo.


smettila di trattarmi come un tuo pari!”


ribatte prima di leggere effettivamente quelle righe. Poi si guarda intorno dando una fugace occhiata ai libri che ci sono attorno a me.

Mi guarda turbato. Come se stesse per prendere una decisione importante.


dovresti parlare con qualcuno che possa aiutarti, i libri possono servirci fino ad un certo punto”


chiude il tomo con secchezza.


dai, andiamo”


dice iniziando a camminare.

Lo seguo senza dire nulla, magari la sua idea è migliore della mia. Magari può portarci a risultati più concreti che affidarci solo ai libri.


perchè stiamo prendendo l'auto?”


gli chiedo una volta nel parcheggio.


perchè devo portarti a casa mia. Devi parlare con Devora”


con Devora? Secondo te ha la risposta?”


non ne sono sicuro, ma lei...”


...può cancellare la memoria degli umani!”


esclamo terminando la sua frase. Mi guarda torvo.


che altro conosci della mia vita?”


guardo fuori dal finestrino. Almeno questa volta non mi ha lanciata in aria.


quello che tu hai voluto farmi conoscere”


rispondo secca e faccio un enorme sforzo durante tutto il viaggio per non tornare con la mente al passato. Mi fa male pensarci e mi fa male pensare che lui non lo ricordi, ma ho anche paura. Perché se iniziasse a ricordare, lui come tutti gli altri, non li avrò protetti da un bel niente.

   
 
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