RIMPIANTI E
PENSIERI DI UNA MADRE.
…..
-Guardate è Gaara, sta venendo da questa parte state attenti!
-Posso giocare
con voi?
-NO! Noi non
ti vogliamo, sta lontano da noi mostro.
-Già è vero!
-Si mostro!!
-Vattene!
-No! Vi prego!
Non voglio restare da solo!>
“ Ma perché tutti mi odiano? Perché? Sono
davvero un mostro?”
Lacrime, troppe lacrime da
versare per un bambino innocente…
…..
Lo vedo.
Solo e
triste, rinnegato da tutti.
Nessuno
vuole giocare con lui, nessuno gli è amico, lo evitano tutti, intimoriti da
qualcosa che fa parte di lui ma che non rispecchia ciò che è veramente.
Un mostro…ecco
ciò che credono che sia quell’indifeso bambino dai capelli rossi che gioca tutto solo
sull’altalena.
Tiene
abbracciato un orsacchiotto di peluche, il suo unico amico,perché
nessuno lo vuole…
Coraggio…
Se solo qualcuno avesse un po’ di coraggio e
gli si avvicinasse offrendogli la propria amicizia, finalmente potrei veder spuntare il timido sorriso di
mio figlio, un sorriso troppo a lungo celato
sotto un’armatura di sabbia.
Un’armatura
che io stessa ho creato, ma l’ho fatto solo per proteggerti da lui: un uomo
indegno del suo potere e del tuo amore perché lo so, piccolo mio, che tu gli
vuoi bene, sebbene tutto questo dolore sia opera sua.
Il quarto
Kazekage, tuo padre e purtroppo anche l’uomo che un tempo ho
tanto amato.
Da quando
ci hanno diviso non posso fare a meno di chiedermi cosa sarebbe successo se io
fossi stata più forte, se solo avessi avuto una possibilità, una sola, di
strapparti al tuo destino e di ribellarmi alla volontà del villaggio, se ci
avessero risparmiato a quest’ora tu potresti essere lì a giocare con quei bambini che
tanto ti odiano e che invece avrebbero
potuto considerarti uno di loro.
Se non
ospitassi dentro di te lo Shukaku adesso saresti
felice Gaara.
Saremmo
felici! Perché lui è stato una maledizione per te tanto quanto per me: una
giovane donna a cui è stato tolto il diritto di vivere
da quelle stesse persone che considerava la propria famiglia, da quello stesso
villaggio che un tempo chiamava casa, da
un uomo, ora un estraneo ai suoi occhi perché lui non è altro che l’ombra
dell’uomo che è stato e che speravo potesse ancora essere…
Non un Kazekage, non un ninja, solo un padre per voi tre.
Per suo
rammarico non è stato niente di tutto questo:un vero
Kazekage non viene temuto ed odiato dal proprio popolo, un vero ninja non si
tira indietro davanti a nulla, un padre non condannerebbe mai un figlio…
L’ambizione
di quel uomo è stata la nostra rovina Gaara, ma
sebbene per me sia stata davvero la fine per te figlio mio c’è ancora una
speranza, arriverà il momento in cui anche tu ti riscatterai dal tuo destino e
allora sarai rispettato e amato da tutti e finalmente tu Temari e Kankuro formerete la
famiglia che né io né tuo padre siamo stati in grado di darvi…
L’alba di
quel giorno sarà anche il tramonto di tutta la tua sofferenza e finalmente la
maledizione che anni addietro ho scagliato su di te e
sul villaggio si scioglierà come neve al sole e anche per me arriverà il tanto
agognato giorno in cui potrò vivere la mia pace dimenticandomi di tutto questo
dolore,abbandonandomi ad un sonno eterno…fino ad allora resterò un fantasma
incatenato a questa terra maledetta e sarò costretta a leggere la sofferenza nei tuoi occhi giorno
dopo giorno fino a che non arriverà un raggio di luce ad inondare la tua vita
di speranza……
Gaara,riscattati dal tuo destino e vivi la vita a cui eri
destinato fin dall’inizio e sappi che io non ti ho mai odiato…tu e i tuoi
fratelli siete stati le gioie più grandi per me,le uniche luci che hanno
irradiato il mio cammino dandomi la forza di continuare a lottare per cercare
di non farmi schiacciare d un potere più grande di me…il volere del villaggio.
Sebbene ciò non è bastato ad
impedirgli di uccidermi…e di uccidere la tua felicità Gaara.
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Salve
a tutti spero che chi è arrivato a leggere fin qui sia ancora psicologicamente
integro perché mi rendo conto di non aver scritto gran ché
bene…cmq ci ho provato!^_^
Ad
ogni modo spero di essere riuscita ad esprimere la sofferenza che porta Karura
nel cuore e la grandezza del suo rimpianto perché in fondo si sente anche lei
un po’ colpevole in quanto con quella maledizione a condannato a Gaara a
credere di essere odiato persino dalla propria madre.
Sinceramente
io non credo che sia così perché una madre non odia mai il suo bambino anche
perché trovo sciocco che lei odi gaara visto che lui non ha colpe difatti gli
oggetti del suo odio dovrebbero essere il demone, il villaggio ,il kazekage e soprattutto quel decerebrato insensibile di
Yashamaru.
Detto
questo vi ringrazio per aver letto e se magari
lasciaste qualche commento ve ne sarei grata. ^ ^