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Autore: halinor    22/06/2009    3 recensioni
La protagonista della storia è Karura, la madre dei fratelli della Sabbia,la quale guarda suo figlio mentre viene allontanato dagli altri bambini che hanno paura del demone tasso.Guardandolo esprime tutto il suo dolore per il destino di Gaara e il suo rimpianto per aver lanciato la maledizione anche sul figlio.Prova inoltre un profondo odio verso il villaggio e il quarto kazekaghe che l'hanno condannata,ma oltre all'odio dimostra di amare profondamnete anche Gaara,che considera suo figlio al pari di Temari e Kankuro.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sabaku no Gaara
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lo vedo

RIMPIANTI E PENSIERI DI UNA MADRE.

…..

-Guardate è Gaara, sta venendo da questa parte state attenti!

-Posso giocare con voi?

-NO! Noi non ti vogliamo, sta lontano da noi mostro.

-Già è vero!

-Si mostro!!

-Vattene!

-No! Vi prego! Non voglio restare da solo!>

Ma perché tutti mi odiano? Perché? Sono davvero un mostro?”

Lacrime, troppe lacrime da versare per un bambino innocente…

 

…..

 Lo vedo.

Solo e triste, rinnegato da tutti.

Nessuno vuole giocare con lui, nessuno gli è amico, lo evitano tutti, intimoriti da qualcosa che fa parte di lui ma che non rispecchia ciò che è veramente.

Un mostro…ecco ciò che credono che sia quell’indifeso bambino dai capelli rossi  che gioca tutto solo sull’altalena.

Tiene abbracciato un orsacchiotto di peluche, il suo unico amico,perché nessuno lo vuole…

Coraggio…

 Se solo qualcuno avesse un po’ di coraggio e gli si avvicinasse offrendogli la propria amicizia, finalmente potrei veder spuntare  il timido sorriso di mio figlio, un sorriso  troppo a lungo celato sotto un’armatura di sabbia.

Un’armatura che io stessa ho creato, ma l’ho fatto solo per proteggerti da lui: un uomo indegno del suo potere e del tuo amore perché lo so, piccolo mio, che tu gli vuoi bene, sebbene tutto questo dolore sia opera sua.

Il quarto Kazekage, tuo padre e purtroppo anche l’uomo che un tempo ho tanto amato.

Da quando ci hanno diviso non posso fare a meno di chiedermi cosa sarebbe successo se io fossi stata più forte, se solo avessi avuto una possibilità, una sola, di strapparti al tuo destino e di ribellarmi alla volontà del villaggio, se ci avessero risparmiato a quest’ora tu potresti essere  lì a giocare con quei bambini che tanto ti odiano e che invece  avrebbero potuto considerarti uno di loro.

Se non ospitassi dentro di te lo Shukaku adesso saresti felice Gaara.

Saremmo felici! Perché lui è stato una maledizione per te tanto quanto per me: una giovane donna a cui è stato tolto il diritto di vivere da quelle stesse persone che considerava la propria famiglia, da quello stesso villaggio che un tempo chiamava  casa, da un uomo,  ora un estraneo ai suoi  occhi perché lui non è altro che l’ombra dell’uomo che è stato e che speravo potesse  ancora essere…

Non un Kazekage, non un ninja, solo un padre per voi tre.

Per suo rammarico non è stato niente di tutto questo:un vero Kazekage non viene temuto ed odiato dal proprio popolo, un vero ninja non si tira indietro davanti a nulla, un padre non condannerebbe mai un figlio…

L’ambizione di quel uomo è stata la nostra rovina Gaara, ma sebbene per me sia stata davvero la fine per te figlio mio c’è ancora una speranza, arriverà il momento in cui anche tu ti riscatterai dal tuo destino e allora sarai rispettato e amato da tutti e finalmente tu Temari e Kankuro  formerete la famiglia che né io né tuo padre siamo stati in grado di darvi…

L’alba di quel giorno sarà anche il tramonto di tutta la tua sofferenza e finalmente la maledizione che anni addietro ho scagliato su di te e sul villaggio si scioglierà come neve al sole e anche per me arriverà il tanto agognato giorno in cui potrò vivere la mia pace dimenticandomi di tutto questo dolore,abbandonandomi ad un sonno eterno…fino ad allora resterò un fantasma incatenato a questa terra maledetta e sarò costretta a  leggere la sofferenza nei tuoi occhi giorno dopo giorno fino a che non arriverà un raggio di luce ad inondare la tua vita di speranza……

Gaara,riscattati dal tuo destino e vivi la vita a cui eri destinato fin dall’inizio e sappi che io non ti ho mai odiato…tu e i tuoi fratelli siete stati le gioie più grandi per me,le uniche luci che hanno irradiato il mio cammino dandomi la forza di continuare a lottare per cercare di non farmi schiacciare d un potere più grande di me…il volere del villaggio.

Sebbene ciò non è bastato ad impedirgli di uccidermi…e di uccidere la tua felicità Gaara.

                                                                                                                                   __ § § § __

 

Salve a tutti spero che chi è arrivato a leggere fin qui sia ancora psicologicamente integro perché mi rendo conto di non aver scritto gran ché bene…cmq ci ho provato!^_^

Ad ogni modo spero di essere riuscita ad esprimere la sofferenza che porta Karura nel cuore e la grandezza del suo rimpianto perché in fondo si sente anche lei un po’ colpevole in quanto con quella maledizione a condannato a Gaara a credere di essere odiato persino dalla propria madre.

Sinceramente io non credo che sia così perché una madre non odia mai il suo bambino anche perché trovo sciocco che lei odi gaara visto che lui non ha colpe difatti gli oggetti del suo odio dovrebbero essere il demone, il villaggio ,il kazekage e soprattutto quel decerebrato insensibile di Yashamaru.

Detto questo vi ringrazio per aver letto e se magari lasciaste qualche commento ve ne sarei grata. ^ ^

 

 

 

 

  
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