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Autore: PanRayuki    08/11/2017    3 recensioni
"Tutti da piccoli abbiamo avuto un sogno. Quello di diventare performer, chi allevatore di Pokémon, chi il più grande e rinomato maestro Pokémon di tutti i tempi, chi l'impiegato e via dicendo... ma c'è anche chi il suo sogno l'ha visto infrangersi su degli scogli. Chi si è ritrovato a terra, senza alcun aiuto e mai avrebbe pensato di riceverlo da uno dei membri più conosciuti del Team Rocket.
Quella che state per ascoltare, è la mia storia, la storia di una ragazza col sogno di diventare Pokémon Ranger, abbandonata a sé stessa e che ha trovato aiuto solo in chi avrebbe dovuto combattere.
Ora ho un nuovo sogno: servire Giovanni e diventare la recluta che arriverà al successo scalando la gerarchia il più brevemente possibile e ripagare chi mi ha lasciata sola nell'oblio, della sua stessa moneta.
Me la pagherete tutti. È una promessa."
Genere: Avventura, Commedia, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Giovanni, Nuovo personaggio, Team Rocket, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime, Videogioco
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C'eravamo appena addentrati nel sottopasso che collegava Azzurropoli a Zafferanopoli, principalmente per tener d'occhio se vi fosse la presenza di un qualche allenatore, ma stranamente là sotto non c'era la ben che minima traccia nemmeno di un qualche Pokémon.
«Insomma, perché diavolo dobbiamo usare questo sottopassaggio?»
«Perché non daremmo nell'occhio se dovessimo rubare il Pokémon di qualche allenatore.» risposi seccata a Lawrence che, di tutta risposta, portò le mani alla nuca, stuzzicandomi.
«Non avrai mica paura di rubare a cielo aperto, mia cara inetta...»
«Bel tentativo.», sogghignai facendogli capire che stavolta non ci sarebbe riuscito a farmi perdere facilmente la pazienza.
«Siccome dovremo istruire il piccoletto, sarebbe più opportuno fargli svolgere un'azione simile in completa sicurezza...», sospesi il tutto con tranquillità, alzando mani e spalle, aggiungendo e terminando il discorso con un velo d'ironia: «... ma se tu preferisci metterti nei casini, fa' pure: se ti sbattessero in cella, non mi farei alcun problema a lasciarti lì.»
Nick, in tutto questo, se ne stava diligentemente in silenzio, leggermente incurvato e preoccupato: sembrava quasi che stesse andando al patibolo e non me ne capacitavo minimamente di un simile comportamento; sentii la voce del corvino ribattere ancora, ma ormai non stavo prestandovi la ben che minima attenzione.

«Ehi, mi stai ascoltando sì o no?!» sbraitò Lawrence.
«Affatto.» sussurrai con apatia.
«Cos-»
«Fa' silenzio.»
«Non prendo ordini da un'inetta come te.» terminò lui incrociando le braccia, indispettito. Nick allora lo superò e si affiancò, dato che ero rimasta immobile a fissare di fronte a noi con insistenza.
«Qualcosa non va?» chiese timoroso. Scossi la testa, spostai poi la mancina sospesa a mezz'aria, di lato, mostrando uno sguardo più serio; Nick cercò di trovare il medesimo punto che stavo guardando nel fondo del sotterraneo, notando che sembrava starsi presentando qualcuno dalla rampa di scale.
«Che vi prende?» domandò spaesato il ragazzo dai capelli neri; accanto alla figura umana fu possibile assistere a un fascio di luce, proveniente da una Poké ball, che rivelò un Pokémon: un Growlithe.

Merda., pensai mordendomi il labbro, Manco l'avessimo chiamata noi.
«Ehi ragazzi.» urlò per farsi sentire. La voce era quella di una ragazza e, mano a mano che avanzava, se ne poteva riconoscere la divisa che lei e tutte le sue sorelle, cugine, parenti e affini la distinguevano: era una poliziotta, più nello specifico si trattava dell'agente Jenny di Zafferanopoli che, a quanto pareva, stava facendo un giro di perlustrazione con il suo Pokémon. Con la coda dell'occhio osservai le reazioni dei miei due gregari: Nick sembrava preoccupato mentre Lawrence quasi divertito e per di più sul piede di guerra.
Feci un piccolo passo indietro senza perdere di vista la ragazza dai capelli verde acqua che si stava avvicinando con calma, sussurrando loro: «State buoni e lasciate parlare me, altrimenti siamo fregati... e... magari chiudete meglio le felpe.»
Detto fatto, la poliziotta sembrò dire qualcosa, ma nessuno di noi vi prestò attenzione e, quando ce la ritrovammo di fronte, questa incalzò con un: «... allora?»
«Ci scusi.» risposi sorridendo, cambiando modo di fare e intonando una strana allegria.
«Stavamo andando verso il percorso otto, ma la guardia al passaggio per Zafferanopoli ci ha vietato l'accesso.»
«Davvero?», chiese questa, sorpresa. Annuii mentre i due alle mie spalle si scambiarono uno sguardo interrogativo, imitandomi solo dopo che la ragazza li ebbe guardati.
«Eh sì.» tentò di darmi manforte Nick, mostrandosi tuttavia alquanto impacciato. Prima che l'agente Jenny potesse così farsi delle domande più che lecite, cercai di recuperare la situazione.

«Diceva che se gli avessimo portato da bere ci avrebbe fatti passare, altrimenti potevamo anche sloggiare.»
«Seriamente?» corrugò la fronte a metà tra il sospetto e la sorpresa.
«Perché dovremmo mentirle? Non è colpa nostra: siamo stati obbligati a passare di qui.»
«Mhm... beh, adesso mi sentirà quello scansafatiche: altro che bibite..!» ringhiò infastidita, rossa di rabbia superandoci con il suo compagno e, prima di mettersi in marcia in direzione dell'altra uscita, si assicurò d'informarci nel fare attenzione lì sotto: dall'espressione dell'agente, dedussi che non se la sarebbe affatto passata bene la guardia di turno..!
«Ma certo, non si preoccupi. A presto.», affermai solare agitando la mano in segno di saluto e lasciando Nick e Lawrence esterrefatti.
«Pan... perché le hai detto... quella frottola?», domandò curioso il piccoletto, inclinandosi verso la sottoscritta che non diede subito risposta.
«Perché mentendo avremo più tempo a disposizione per agire: ci vorrà un po' per avere delle spiegazioni valide e convincenti da parte della guardia e l'agente Jenny di Zafferanopoli è alquanto insistente. Credetemi: ce ne siamo sbarazzati per almeno un'oretta.»
Nick e Lawrence rimasero sbalorditi da quelle mie informazioni ottenute chissà come e chissà dove, così senza attendere che il nostro tempo guadagnato andasse sprecato, decisi di avviarmi accelerando il passo per uscire da lì.

«Come mai hai certe conoscenze dell'agente Jenny?»
«Ho avuto a che fare più volte con loro.», risposi con noncuranza, accorgendomi solo una volta fuori che, detta così, quella frase poteva risultare ambigua.
«Sei già stata dentro?», chiese Lawrence con un sopracciglio alzato in un tono divertito, mutando poi in uno più imbronciato alla mia negazione.
Rimasi incerta se dire loro qualcosa riguardo al mio passato, ma lo sguardo di Evelyn che, per tutto il tempo, era rimasta accanto in silenzio, mi fece far marcia indietro, abbandonando nei mille pensieri sorti nelle menti dei ragazzi.
Non posso dir loro cose così importanti., riflessi stringendo il pugno.
Presi a stiracchiarmi togliendo la felpa che riposi nello zaino, quindi mi guardai attorno in cerca della nostra vittima: c'erano ben pochi allenatori, ma sembrava che nessuno di loro avesse con sé un tipo volante.
«Prima lezione, sei pronto Nick?»
«Prontissimo, signore!»
«Gh!»
Sussultai stizzita non appena sentii i due parlare come se fossero a scuola, tant'è che rimasi persino immobile a contemplare i loro movimenti con Lawrence che camminava con fare sapiente e l'altro che poco ci mancava prendesse appunti. Portai la mano destra aperta sul viso amareggiata e, sospirando, cercai lo sguardo complice della mia amica che aveva ricambiato la mia reazione.
Non posso credere di essere finita con due come loro..!, pensai e, dato che ci sarebbe voluto molto, presi l'iniziativa per non sprecare tempo, permettendo ai due di parlare occupandomi della ricerca della nostra vittima con un qualche Pokémon particolare... la fortuna volle che non ci mise molto a palesarsi un avicoltore, se non fosse che sembrava essere abbastanza forte. Assottigliai lo sguardo nascosta dietro la parete della struttura che portava all'ingresso del sotterraneo da cui eravamo usciti quando questo, tutto allegro, fece roteare sul suo indice una Poké ball da cui vi fuoriuscì un Murkrow.

Perfetto., pensai con malizia passando poi ad attirare l'attenzione dei due che ormai stavano parlando da dieci minuti ininterrottamente.
«Ehi.»
«Che vuoi Pan? Non devi disturbarci, non vedi che lo sto istruendo per non fallire?»
... ma che ci provo a fare?, pensai combattuta dal dovermi trattenere dal strozzarlo. 
«C'è uno con un Murkrow. È la tua occasione, Nick.»
Appena si sentì tirato in causa, il timidone divenne rosso per l'agitazione e iniziò a scuotere la testa come a rifiutarsi di agire; Lawrence, alle sue spalle, intervenne dandogli una pacca sulla schiena per incitarlo a mettere in pratica gli insegnamenti appena appresi.
«Io non credo di farcela...»
«Non vorrai restare indietro, da solo, vero?!», lo minacciò l'altro, facendogli rizzare i capelli in testa. Roteai gli occhi sospirando, quindi alla nuova sentenza dell'amico, mi aggiunsi per fargli coraggio: ero stufa di aspettare.
«Tu prova, se non ci riesci, ti daremo supporto noi per stavolta, vero Lawrence?»
«Esatto.»
«V-va... va bene.», deglutì lui avviandosi successivamente verso l'allenatore.
Nascosti dietro degli alberi che costeggiavano la via, restammo a fissare il piccoletto che, mano a mano che si faceva sempre più vicino alla preda, notava la differenza di stazza: il ragazzo pareva essere molto più grande di lui, forse doveva avere sedici o diciassette anni e la cosa sembrava seriamente intimorirlo.
«Dici che ce la farà?»
«Ne dubito...», sospirò contrariato Lawrence, mostrandomi dello stesso pensiero.

«Ehi... ehilà.», tentò un approccio diretto, Nick, sussultando nel momento in cui i due voltarono la testa verso di lui.
«Sì?», chiese pacato l'interlocutore, ignaro di chi avesse di fronte (... considerando che non aveva alcun motivo fondato per potersi effettivamente preoccupare).
«A-ah... ehm...», balbettò unendo e separando più volte le dita, nervoso.
«Sigh... è senza speranza.»
«Dagli un'occasione.», accennai cercando di sollevare il morale del mio interlocutore.
«Allora?», chiese annoiato l'allenatore con il Pokémon che lo fissava, accennando persino uno sbadiglio.
«E-ecco... è che...», ridacchiò nervosamente grattandosi la nuca, quindi infossò la testa e indicò Murkrow.
«B-bel Murkrow.»
«Mh?», l'allenatore, sempre più confuso dal suo atteggiamento, scambiò uno sguardo con il proprio Pokémon che rivolse successivamente la sua attenzione nei confronti di Nick, piegando la testa.
«Krrooow?»
«Sei proprio strano, sai?»
Storsi il naso, spostai così lo sguardo su Lawrence che intuì cosa stavo per chiedergli e mi rispose ancora con quella maledettissima arroganza che tanto avrei voluto fargli ingoiare.
«Ci penso io: osserva e impara, inetta.»
Evelyn gli ringhiò innervosita proprio com'ero anch'io, tuttavia decisi di farmi da parte per controllare come avrebbe ottenuto la sfera di quel ragazzo.

«Ehi amico!», agitò la mano per inserirsi successivamente nel discorso.
«Ma che bel Murkrow! Non ne avevo mai visto uno con un simile piumaggio tanto brillante e folto, sai? Devi volergli molto bene!»
Incurvai la bocca verso il basso: sembrava che il loro approccio fosse basato su un siparietto montato ad hoc... ma quell'allenatore che prima rimase in allerta verso il nuovo arrivato, si sciolse rapidamente, cascandoci in pieno. Probabilmente anche il fatto che le felpe nascondevano bellamente il logo sulle divise, aveva aiutato l'ignaro ragazzo a fidarsi e lasciarsi andare.
«Oh, ti ringrazio! Certo, abbiamo viaggiato a lungo insieme e il nostro legame è indissolubile, vero Murkrow?»
«Krooow!» rispose allegro sbattendo le ali qualche volta.
«Senti, mi piacerebbe fare una sfida, il mio Spearow contro il tuo Murkrow. Una bella lotta amichevole, che ne dici?»
«Sì, può andare, sei d'accordo amico mio?»
Il Pokémon annuì iniziando a spiccare il volo, quindi si spostarono in mezzo al sentiero: Lawrence fece uscire il proprio compagno dalla sfera, mostrando effettivamente il suddetto Spearow che sembrava pieno di energie e voglia di lottare.
Personalmente sospirai: tutto quel tempo perso per inscenare un combattimento mi pareva stupido, ma d'altronde non dovevo immischiarmi, no? Rimasi così appoggiata al tronco dell'albero incrociando braccia e gambe, vigilando su quella che presto si sarebbe trasformata in una sfida aerea.
In pochi istanti, Nick divenne l'arbitro e annunciò le regole: ero sempre più basita.

«Okay Spearow, vai con beccata!»
«Troppo facile, Murkrow evitalo!»
In un lampo, l'attacco di Spearow fallì miseramente, venendo recuperato a favore dell'avversario che non si perse in chiacchiere.
«Colpiscilo con attacco d'ala!»
Il colpo del Pokémon oscurità andò a segno, buttando rovinosamente a terra l'avversario. Lawrence invitò Spearow a continuare la battaglia, dimostrando una grande forza di volontà da parte del rapace.
«Non è finita ancora! Spearow usa furia!»
«Vai con doppioteam!»
Beh, quell'avicoltore non è del tutto uno sprovveduto per lo meno, ma questa sceneggiata sta durando fin troppo..., pensai poco interessata alla sfida tra i due, intanto il povero Spearow si era ritrovato fregato, ricevendo il successivo attacco da parte di Murkrow che lo mandò al tappeto, facendo perdere Lawrence.
«Spearow non è più in grado di lottare, vince Murkrow!»
«È stata una bella lotta, amico. Ma credo che dovresti allenare di più il tuo Spearow.»
«Eh sì, in realtà l'ho appena catturato, è normale che sia ancora debole.», incalzò lo sconfitto tutto allegro strofinandosi la punta del naso, quindi gli porse la mano; Nick si avvicinò a fare i complimenti all'allenatore, ricevendo nuovamente quello sguardo interrogativo da parte del volatile.
«Sì, l'importante è voler sempre mirare a migliorarsi: è il nostro motto!»
«Vieni da Johto, immagino, no?», si aggiunse Nick.
Oh, ma andiamo..! Ora ci fanno pure comunella?!, la situazione mi stava iniziando a urtare i nervi, così abbandonai il posto che avevo occupato tutto il tempo con Evelyn.

«Esatto. Vengo da Borgo Foglianova, ma ho girato per molte delle regioni. Paradossalmente mi mancava Kanto e perciò eccomi qui, eheh!»
«Ahhh! Io invece pensa che vengo da Kalos, conosci?»
«Uh, anche quella regione mi manca, non vedo l'ora di partire e visitarla!»
«Il mio nome è Leroy comunque!», mentì Lawrence porgendo la mano verso l'avicoltore che l'afferrò saldamente e sorrise, presentandosi col nome di Joss.
«E dimmi Leroy, hai mai visitato Luminopoli?»
«Ma certo, sono originario di lì. Conosco quella città come le mie tasche, ahah!», rispose sicuro e spavaldo come suo solito. I due continuarono a parlare e scambiarsi informazioni di ben poco interesse: la loro attenzione venne attirata nel momento in cui Joss, a seguito di un rumore ovattato, si bloccò quasi paralizzato, facendo sussultare i presenti.
Il Murkrow scattò sull'attenti nel momento in cui l'allenatore crollò a terra, lasciando che potessi mostrarmi ai colleghi con viso truce.
«Ma che-»
«Ci stavate mettendo decisamente troppo tempo, ragazzi.»
«Che gli hai fatto?» chiese preoccupato e sbalordito Nick; di tutta risposta scostai prima la chioma lasciandoli aleggiare nell'aria, quindi portai gli occhi verso il Murkrow che dalla rabbia prese prima a gracchiare per poi fiondarsi verso di noi; senza che dicessi nulla a Evelyn, questa usò protezione, permettendoci di annullare il colpo, in seguito afferrai la maglietta del ragazzo a terra, cercando la sfera del Pokémon... il tutto ovviamente con la mia fidata compagna che copriva dagli attacchi del volatile, lasciando a bocca aperta i due per l'intesa che c'era tra di noi. Frugai ancora un po', trovando qualche Poké ball nuova, insieme finalmente alla nostra tanto ambita sfera.
Eccola qua., pensai risoluta, alzai così lo sguardo e feci cenno alla mia Eevee di scansarsi, proiettando la sfera bianca e rossa verso il Murkrow che inaspettatamente venne richiamato all'interno di essa.
«Et voilà.», sogghignai passando l'oggetto a Nick che ne era rimasto con un'espressione allucinata.
«Ora prendi il tuo palmare, fai uscire Murkrow dalla Poké ball e scattagli una foto: un raggio rosso lo farà passare dalla nostra.»
«G-grazie..?»
Detto fatto, mantenendo quella faccia sorpresa che sembrava quasi lo stesse ossessionando, afferrò il palmare e fece ciò che gli suggerii.
«Pokémon: Murkrow. Tipo: Buio/Volante. Allenatore d'appartenenza: Joss. Processo di fidelizzazione del Pokémon terminato.»
Nick rimase spiazzato: non se lo sarebbe mai aspettato di vedere una simile tecnologia nelle proprie mani.
«Quindi ora... lui..?»
«È il tuo nuovo Pokémon in squadra. Trattalo bene.», affermai allegra.
«Oh.»
I due si fissarono, portando Murkrow a piegare la testa con la solita espressione che metteva soggezione al ragazzo, ascoltando poi in sottofondo il dispositivo che annunciava la riuscita della sua prima pre-missione.
Mi rivolsi a Lawrence che sembrava contrariato dalla mia azione, stava per aprir bocca, quando sentimmo Joss lamentarsi da terra, frastornato.
«Cosa mi è..?»
«Andiamocene.», invitai diretta, ricevendo risposta affermativa dai due. In particolare, seppur l'avicoltore non stesse capendo nulla degli eventi che lo avevano coinvolto, nel momento in cui vide Nick richiamare nella sfera il Murkrow, questo cercò di alzarsi da terra barcollante.
«E-ehi tu..! C-cosa stai facendo con... con il mio Murkrow?»
Nick non rispose, scambiai un'occhiata d'intesa con Lawrence che replicò mettendosi in posa con le mani sui fianchi, divertito.
«Il tuo Murkrow? Credo che tu stia facendo confusione, non dovresti essere in grado di riconoscere il tuo Pokémon dagli altri della stessa specie?», ridacchiò.
«Aspettate..!»
Il ragazzo corse incontro a Nick, iroso.
«Ridammi immediatamente il mio Pokémon!»
«Ehi, giù le mani!»
«Siete dei ladri!»
«Ora basta.», sentenziai seccata bloccando quel che poteva benissimo essere interpretato come un bisticcio tra bambini per il medesimo giocattolo. Joss fece per controbattere, tuttavia venne fermato da Evelyn che, alle sue spalle, lo colpì con azione senza buttarlo a terra.
«Ne ho le scatole piene adesso. Gira a largo pidocchio, o giuro che al tuo prossimo risveglio non ti sentirai più le ossa.», intimai guardandolo dall'alto in basso con superiorità, incutendo un certo timore. Questo si sentì un brivido percorrergli la schiena, ma tentò in ogni caso di controbattere; i miei occhi si assottigliarono, quasi dovessero essere un avvertimento che purtroppo lui non ebbe afferrato e, in breve tempo, il ragazzo si ritrovò per la seconda volta al suolo svenuto mentre presi a massaggiarmi la mano destra per il pugno appena sferrato nell'addome di quel noioso giovane. 
«Avviamoci prima che il baccano attiri sguardi indiscreti.»
«S-sì...», risposero increduli.

Una volta che ci fummo allontanati abbastanza dal posto,  il palmare di Nick vibrò annunciando lo sblocco della sua primissima vera missione: andare al Bosco Smeraldo per incontrare un ricercatore lungo il percorso che avrebbe portato con sé un pacchetto contenente delle pepite d'altissimo valore e che dovevano assolutamente essere consegnate al quartier generale, ovviamente sottraendogliele, visto che non era un ricercatore dell'organizzazione, bensì del museo della scienza di Plumbeopoli.
«Una bella missione complicata per uno come te, eh?», ridacchiò Lawrence mettendo a disagio Nick. Lanciai un'occhiataccia al corvino, quindi poggiai una mano sulla spalla del moro, rincuorandolo.
«Ti daremo una mano, non ti preoccupare.»
«Ti ringrazio Pan...» sorrise lui, quasi commosso e infine, si aggiunse anche Lawrence a dire la sua.
«Ora sarà meglio metterci in marcia, Bosco Smeraldo non è proprio "dietro l'angolo".»
In quel momento, il ragazzo ricevette una chiamata dal suo PokéGear, attirando la nostra curiosità: purtroppo non si sentiva chi vi fosse dall'altro capo, ma le risposte che lui, secco, stava dando, lasciavano presagire che fosse un altro generale.
«Sì? Oh, sì! Sono in attesa di un'altra missione. Come? Ah, sì! Va bene, ci vado subito!»
Io e Nick restammo lì in disparte a fissarlo quando questo, tutto contento, accennò col pollice il suo consenso per avviarsi.
«A quanto pare anche io devo andare lì per una missione.»
«Ma non mi dire.», ammiccai sorridendo.
Dovevamo trovare un modo per dirigerci verso la nostra nuova meta, ci sarebbe voluto almeno un giorno per arrivare laggiù a piedi: decisamente troppo tempo, perciò scelsi di prendere il mio dispositivo di comunicazione per richiedere una semplice domanda.
«Che succede recluta?»
Andiamo bene, il generale è già incavolato., pensai preoccupata.
«Sì, ecco... vorrei sapere se c'è la possibilità di aver un passaggio per Bosco Smeraldo. Le reclute con me hanno una nuova missione ed essendo ormai noi tre dello stesso gruppo, ho deciso di accompagnarli, ma dovremmo fare alla svelta e non siamo proprio lì... quindi-»
«Ho capito. Inviami le coordinate col palmare, così vi mando i nostri tre Pidgeot.»
«Oh, davvero? O-okay!», conclusi, colta alla sprovvista.
TIC TIC TIC...

Non appena riattaccai, iniziai a smanettare con il palmare in cerca della funzione d'invio della nostra posizione attuale, facendo attendere col fiato sospeso i due.
«E-ehm... avremmo da fare.», biascicò Lawrence lievemente spazientito.
«Guarda che se vuoi fartela a piedi fino a quasi Biancavilla nessuno ti trattiene.» sbottai infastidita dal suo dannato commento: invece di ringraziarmi per aver richiesto un passaggio, quello aveva ancora di che lamentarsi, accidenti!
In pochi minuti, sulle nostre teste iniziarono a svolazzare in cerchio dei Pidgeot: erano il nostro taxi! Beh, certo, speravo per lo meno che stavolta potessero andare piano... ma le mie preghiere non vennero affatto ascoltate e, nell'esatto momento in cui tutti e tre salimmo sopra di essi, questi spiccarono il volo a tutta velocità, squarciando l'aria come se fosse carta velina. La fortuna però volle che non fui l'unica a urlare: Nick infatti se la stava quasi facendo sotto dalla paura; Lawrence invece aveva la tipica espressione di chi saliva sulle montagne russe ricordandosi solo alla loro partenza di soffrire di vertigini. Da parte mia, aggrappata al volatile, chiusi gli occhi per tutto il resto del viaggio e solo quando il vento avesse smesso di scuotermi i capelli, li avrei riaperti, trovandoci davanti all'uscita del bosco, vicino a Plumbeopoli.

«SIA. LODATO. IL. CIELO-», affermò con affanno e sdraiandosi sul manto erboso, Nick.
«MA SONO IMPAZZITI A FARCI USARE DEI PIDGEOT COSÌ!?»
Ridacchiai a mia volta, ancora stordita, ma la mia strigliata sul modo di volare che avevano quei Pokémon al generale Lewis l'avevo già fatta e avrei dovuto farci semplicemente l'abitudine. Dopo che questi ripartirono per restare nei paraggi senza destare sospetti e che noi ci potessimo riprendere da quel movimentato passaggio, c'inoltrammo nella distesa e fitta vegetazione del Bosco Smeraldo.
Qui dentro, il più giovane si fece più vicino, incuriosito del perché Evelyn non stesse nella sua Poké ball.
«Tu metteresti mai un tuo caro amico in una sfera da portare agganciato a una cintura o nello zaino?»
Bastò quella singola domanda per far sì che sia Nick che Lawrence decidessero di far uscire i loro compagni d'avventura: Pichu e Charmander.
«Lui si chiama Rei, è il mio migliore amico.»
«Pichu pichu pi!»
«Chaaaar.»
«E il tuo Charmander, ha un nome, Lawrence?»
«Sì, Nick. Si chiama Char. La tua Eevee invece si chiama Evelyn se non ho capito male, giusto?»
Annuii permettendo a Evelyn di saltarmi in braccio per proseguire il cammino silenziosamente.
Dovevamo organizzarci per scovare quel ricercatore e restare nei pressi dell'uscita era certamente l'ideale.
«E se andassimo avanti?»
«No piccoletto, rischieremmo di farcelo scappare e di farti fallire la missione.»
«Già, dopotutto ne basta una d'inetta in questo gruppo..!» ridacchiò il corvino sfidandomi, ricevendo di tutta risposta un ennesimo ringhio da parte mia e di Eevee.
Ci piazzammo ai lati, nascosti nei cespugli, in attesa di vedere questo famigerato scienziato, ma dopo solo quindici minuti, Lawrence cominciò a perdere le staffe. Era inutile tendere un agguato con quel baccano, così optammo per separarci: il primo sarebbe infatti andato verso l'ingresso della parte sud del bosco, Nick sarebbe rimasto all'uscita e io mi sarei diretta nella parte centrale.
Cercammo di metterci in contatto tra di noi, ma in quel verde sembrava che non vi fosse proprio alcuna traccia di segnale: avremmo dovuto affidarci all'istinto.
Rei e il suo allenatore iniziarono a intavolare un ricco discorso pieno di principi e di scelte, quali anche grandi aspettative e voglia di mettersi in gioco; Char e il sapientone si ritrovarono seduti su di un grosso ceppo d'albero che dava in tre direzioni e infine Evelyn e la sottoscritta immerse nel pieno del verde.
Quasi pronti ad addormentarsi sul pezzo d'albero rimasto, Charmander e Lawrence vennero colti di sorpresa da un Weedle che si era avvicinato, probabilmente in fuga da quel che sembrava essere un ragazzino con in mano un retino, un capello di paglia sulla testa e un borsello con dentro le Poké ball.

«Mh?»
«Weeeedle!»
«Vieni subito qui, fatti catturare!», inveì il giovane pieno di determinazione, bloccandosi davanti alla recluta.
«Uh?»
«Che hai da guardare?», domandò serio e feroce con Char che gli dava manforte.
«N-nulla!»
«Allora sparisci prima che ti faccia prendere fuoco..!», minacciò mostrando Charmander sbuffare fumo dalla bocca, in procinto di caricare una presunta fiammata; il piccolo pigliamosche si diede facilmente alla fuga, lasciando così scampare il piccolo Weedle che ora lo guardava con occhi pieni di gratitudine.

«Non capisco, Evelyn.»
«Ivai?»
Ero seduta, con in spalla la mia amica, ad assicurarmi di non aver mancato eventuali missioni principali attive: nessuna novità era presente e la cosa non riuscivo a mandarla giù.
«Secondo te perché questo affare non mi sblocca nuove missioni? Persino il sistema delle pre-missioni sembra essersi momentaneamente bloccato.»
Sospirammo all'unisono, quindi ci stiracchiammo, restammo sedute a guardarci intorno e proprio nel momento in cui stavo riponendo con cura il mio palmare nello zaino, sentii qualcosa all'interno muoversi.
«Eh? Ma cosa...»
Provai ad avvicinarmelo, scoprendolo improvvisamente pesante; guardai all'interno e vi ritrovai nuovamente un Pokémon!
«Ma- ancora tu?»
«Rpiiiie...»
«Ivai..?»
Girai la testa verso Eevee: che fosse lo stesso..? Provai a scuoterlo per vederne il modo di fare: questo aprì gli occhi mezzo addormentato.
«... piiie?»
«Mi hai davvero preso per un taxi allora.», affermai esasperata.
Non avevo dubbi: era lo stesso Caterpie che avevo incontrato la notte precedente.
Afferrai una delle piccole Poké ball che poche ore prima avevo sottratto all'allenatore svenuto e l'appoggiai a fianco del vermiciattolo.
«Se vuoi l'offerta è ancora aperta, eh... mh, aspetta.», dalla tasca laterale presi un sacchetto con all'interno un contenitore di metallo che provai ad agitare per sentire quanto cibo per Pokémon avessi ancora con me.
Non credo sia tanto, ma dovrebbe bastare.
«Ecco qui, ne vuoi un po'?»
Caterpie osservò scrupolosamente il cibo che stava nella mia mano e, con sospetto, provò ad avvicinarsi per iniziare successivamente a mangiarlo.
«Visto? Non è stato traumatico, no?»
Il Pokémon baco uscì dallo zaino, mettendosi in braccio a dormire; Evelyn e io ci guardammo, abbozzando un sorriso, quindi incominciai ad accarezzarlo portando la mia attenzione sull'ambiente circostante.

FRUSH FRUSH

Dal fondo del percorso lungo il mio raggio visivo, vidi una figura correre agitandosi con in mano un grosso sacchetto rossiccio e, alle sue spalle, delle fiammate: non c'erano dubbi. Char e Lawrence avevano trovato il ricercatore!
«DANNATA RECLUTA! LASCIAMI ANDARE!»
«Non finché non mollerai il malloppo! Vai ancora con braciere, Char!»
«AAAAAAAH!»
Come un fulmine, questo ci passò davanti e, una volta superati, picchiettai su quella che doveva essere la schiena del verdognolo nuovo amico.
«Ehi, mi spiace disturbarti, ma dovremmo andare. Pensaci su all'offerta e se vuoi, ci trovi all'uscita del bosco.», annunciai dolcemente, spostandolo dal mio grembo, afferrai quindi lo zaino e partii di corsa appresso a Lawrence e al ricercatore, ormai nei pressi di Rei e Nick.
«Tana per lo scienziatino.», lo sbeffeggiò l'inseguitore; alle spalle dell'attuale possessore delle pepite invece, il piccoletto e il suo Pichu bloccavano il resto della strada.
«Due contro uno è una vigliaccata..!»
«Beh, tu sei scappato anche in un uno contro uno, quindi non è che cambi molto le sorti della tua fuga.», controbatté Lawrence.
«Aggiungi il tre contro uno.», annunciai presentandomi con Evelyn, «Siamo criminali, cosa ti aspettavi, un invito a cena?»
«Luride canaglie...», digrignò i denti, tremante. Feci cenno a Nick di farsi valere, questo prese perciò coraggio e lo puntò col dito, determinato.
«S-se... se ci darai quelle pepite senza indugiare, n-noi non ti torceremo un capello!»
«Dai, ci sta provando per lo meno.»
«Sì, è ammirevole la sua tenacia, dopotutto.», confabulammo Lawrence e io.
«Non... non vi permetterò di portarmi via la mia ultima fatica!»
«Andiamo amico. Non sarebbe comunque sprecato: il Team Rocket ne farà senz'altro un buon uso senza troppi complimenti. Cosa ve ne fareste voi del museo di scienza, dopotutto?», additò il mio compare a fianco, mostrandosi spaccone come suo solito e schernendolo di gusto. Lo scienziato digrignò ancora i denti e, seppur stesse venendo minacciato successivamente da Rei e Nick, non volle comunque buttare all'aria il tempo passato a trovare materiale per aumentare i fondi della propria struttura, così lanciò una sfera Poké mettendoci davanti un Drowzee.

«Vai Drowzee, fagliela pagare a questi maledetti criminali! Usa confusione!»
«Evelyn, protezione!»
Evelyn, per parare il colpo anche al proprio compagno Char, si posizionò dinanzi a lui, bloccando la mossa generando un campo di forza verde e blu attorno a sé che annullò l'attacco, mentre Rei purtroppo, essendo alle spalle, venne colpito.
«Forza Rei, ce la fai a continuare??»
«P-pichu pì!»
«Grande! Allora colpisci con tuonoshock!»
«Vai Char, usa braciere!»
«Evelyn, vai con comete!»
Il povero Drowzee si ritrovò fregato da ben tre direzioni, finendo presto K.O.; il nostro gruppo esultò all'unisono, quando questo fece per richiamare a sé l'esausto compagno, accorgendosi subito dopo di aver perso la presa sul sacchetto che era finito accanto. Stava per recuperarlo quando un filo di seta avvolse improvvisamente davanti ai nostri occhi il tessuto rossastro e, tirandolo a sé, scoprimmo che l'ideatore di quel trucchetto era stato proprio il Caterpie che avevo incontrato in precedenza.
«Ottimo lavoro amico mio!», esclamai allegra raggiungendo il Pokémon e afferrando il pacchetto, consentendo al Pokémon di strisciare dal braccio lungo la spalla.
«Mi dispiace per te, ma sei stato comunque utile. Il Team Rocket ti sarà riconoscente.», ammiccai con un ghigno sadico, terminando il tutto con un «... forse!» divertito, mettendoci successivamente a correre verso l'uscita del bosco e richiamando l'attenzione dei Pidgeot con un fischio prolungato.
La missione era riuscita, avevamo fatto il nostro piccolo colpaccio e Nick, che ora si ritrovava con in mano il sacco pieno di dieci belle pepite dorate, sembrava rincuorato di non aver sbagliato a prendere la decisione di entrare a far parte dell'organizzazione: un po' di fiducia ritrovata in sé stesso, l'aiuto del suo fidato amico e l'essersi unito a noi parevano fargli un buon effetto e la cosa non poteva che rendermi felice.
«Chi se lo immaginava che saresti stata in grado di renderti utile, Pan!»
«Guarda che se mi ringrazi una volta ogni tanto l'ego non ti diminuisce comunque, eh.»
«... mhm... sì, in effetti. Grazie.»
«... prego.»

Ritornammo rigorosamente allegri e soddisfatti al quartier generale di Azzurropoli, lasciando che i due Pidgeot spiccassero il volo diretti chissà dove; Nick era impaziente di dimostrare di aver portato a termine la missione e, con mio stupore, appena questo ricevette l'okay da qualche parte con il suo generale, sul mio palmare apparve un messaggio di missione principale completata.
«Missione "collaborazione" completata con successo. Invio dati al server in corso...»
«Uh?»
«Ah, allora si è sbloccata anche a te alla fine?», accennò incuriosito Lawrence, mostrandomi poco dopo la medesima missione portata a termine.
«Era la stessa che ti avevano comunicato?»
«Già, a quanto pare alcune missioni sul tuo si sbloccano a sorpresa.»
«Che strano...»
«Rpiiiiiie piiiie!», gioì Caterpie ai miei piedi, intento a giocare con la piccola Evelyn e con Char.
«Ah, giusto.», sussultai, quasi me ne stessi per dimenticare.
Afferrai dallo zaino una sfera Poké di quelle classiche, posizionandola di fronte al Pokémon.
«Visto che ci hai aiutati e che stai così bene in mezzo a noi, credo che tutti qui sarebbero felici di averti nel nostro gruppo. Che ne dici, piccoletto?»
Caterpie, senza esitazione, toccò col naso il tasto posizionato al centro della sfera, facendosi così risucchiare all'interno di essa. Era fatta: avevo un nuovo compagno di avventure!
Subito dopo, lo feci nuovamente saltar fuori, vedendo che anche Lawrence stesso lanciò una Poké ball da cui vi uscì un Weedle che, immediatamente, si strofinò contro le gambe del ragazzo.
«Vedo che entrambi abbiamo fatto spese di vermiciattoli nel bosco, quindi.»
«Pfff! Così sembra..!», ridacchiai, una volta tanto sembrava che stessimo andando d'accordo, finché quello, aprendo un occhio e incrociando le braccia, affermò con arroganza: «... ma tanto è ben noto che la mia Weedle diverrà migliore del tuo misero Caterpie.».

Nick ritornò allegro con in braccio Rei, restando paralizzato dall'imbarazzo: io e Lawrence stavamo di nuovo azzannandoci a male parole, terminando la discussione accesa con la sottoscritta che, per l'ennesima volta, gli saltò addosso intenta a spaccargli qualche osso. Il moretto sospirò, guardò il suo Pichu che era della stessa espressione e, dopo aver annunciato: «È andata bene... ma ora sarà meglio dividerli, eh eh..!», ci vennero incontro per cercare di separarci.
All'esterno del casinò intanto avevano fatto capolino alcune strane presenze, tra cui uno dall'aspetto gassoso che stavano facendo spaventare alcuni cittadini e sembravano insistere attorno alla struttura come se ne fossero attirati da essa. Che stessero cercando qualcosa... o qualcuno?

 

-----AUTHOR'S NOTE-----

#spazioautore 

Ed eccoci qua, Mercoledì e un nuovo lungo capitolo!
Perdonatemi la lunghezza, ma ve lo dovevo dopo l'ultimo capitolo e non potevo dividervelo, eheh! 
Come vi pare proceda la situazione qui dentro? Vi stanno piacendo questo ritrovato e battibeccoso (?) trio? Secondo voi... chi sarà mai la misteriosa presenza che gironzola indisturbata attorno al casinò della città?
Fatemelo sapere qui sotto in un bel commento!
Il prossimo capitolo, come promesso, arriverà di consueto al Venerdì, quindi fra due giorni!
Ho anche delle novità per quanto riguarda la situazione: la reumatologa mi sta facendo fare un sacco di ulteriori analisi, per il momento mi ha diagnosticato l'artrite per entrambi i polsi, spero presto di poter iniziare con una cura! Inoltre, ho iscritto la fan fiction a un contest di scrittura, spero possa piacere sia a loro oltre che a tutti voi che continuate a seguirmi.
Vi svelo infine una piccola chicca: appena tornerò nel pieno delle mie forze, creerò un piccolo contest creativo! Il premio? Sarà l'apparizione del vostro personaggio nella storia! Troverete l'annuncio all'interno dello spazio autore di uno dei prossimi capitoli, spero che vi piaccia questa idea! :3 (... altrimenti posso anche semplicemente offrirvi una pizza, eh!)

Chuu ~
Pan Rayuki VP

 

 

 

  
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