Sapeva
che aspettare il momento dell’appuntamento per parlare con
Neal era una cosa
meschina però sapeva anche che non poteva fare altrimenti.
Aveva chiesto
nuovamente aiuto a sua madre ma questa volta l’aveva
ascoltava non come aveva
fatto la mattina. Anche Snow aveva constatato che era meglio aspettare,
e
soprattutto le aveva suggerito di meditare sulle parole da usare con
entrambi
gli uomini, con Neal doveva usare parole non troppo dirette e con Hook
doveva
riuscire ad aprirsi come voleva senza avere problemi. Distesa sul suo
letto la
salvatrice continuava a meditare senza alcun risultato, non era mai
stata brava
con le parole, lei faceva sempre tutto con i fatti, era sempre stata
questa la
sua filosofia quindi perché questa volta doveva essere
diverso ? forse se
faceva come sempre sarebbe stato tutto più semplice
esprimersi però anche per
colpa del suo modo di fare che si era messa in quella situazione quasi
imbarazzante. L’emicrania stava diventando sempre
più forte e pulsante nella
testa di Emma, stava pensando da troppo tempo e lei lo sapeva bene ma
non
poteva farne a meno in quel momento, però quel mal di testa
la stava
distruggendo, forse una piccola pausa l’avrebbe aiutata a
riordinare le idee.
Mentre scendeva le scale notò un foglio di carta che
sporgeva dalla porta.
Raccolse l’oggetto con molta curiosità, sembrava
una lettera, e nel leggere il
destinatario il terreno sotto i suoi piedi sprofondò
completamente, una sola
parola “Swan” e lei sapeva bene di chi fosse quella
calligrafia così perfetta
che solo un ex marinaio che aveva servito un re corrotto sapeva usare.
Da
Granny’s qualche ora prima...
Killian sapeva che quella era la cosa giusta da fare, lo aveva sempre
saputo
ciononostante quella scelta lo stava distruggendo pian piano da dentro.
Se lo
faceva era solo per la sua Swan e per il ragazzo, era quello che
continuava a
ripetersi mentalmente, senza risultato alcuno. Era davanti
Granny’s da qualche
minuto, le sue gambe non volevano collaborare in alcun modo, le mani
gli tremavano,
quella sarebbe stata l’ultima volta che avrebbe visto quel
posto. Prese
coraggio e si avviò verso la tavola calda con passo molto
lento, appena varcò
la porta i suoi occhi si puntarono su due figure molto famigliari,
Regina e Bea
stavano parlando mentre bevevano, per quello che riusciva a vedere
Hook, lui
della cioccolata e lei un caffè. Si avvicinò a
loro e prese a parlare “Lo so
che non è il momento adatto ma potete farmi un favore
?” parlava non con la
solita convinzione che caratterizzava Hook, ma il suo tono era triste.
“Captain
eyeliner qual buon vento ti porta da queste parti” a Regina
non scappò il tono
del pirata, sapeva che in quel periodo le cose non gli andavano a
gonfie vele
ma non credeva che stesse così male da chiedere aiuto a lei
ed a Bealfire. “Già
Killian cosa ti serve ?” anche a Neal non scappò
lo stato d’animo di
quest’ultima ma non ci fece molto caso. “Beh,
dovreste consegnare questa
lettera ad Emma” e tirò fuori l’oggetto
nominato da una tasca dentro il suo
pesante cappotto “lo farei io ma…” stava
per finire la frase quando entrambe le
figure davanti a lui lo fermarono con un secco “no”
detto all’unisono. Era
confuso sperava che almeno quel favore gliel’avrebbero fatto
ma effettivamente
si sbagliava. “Non serve leggere quella lettera per sapere
cosa c’è scritto,
quindi no non gliela consegniamo” a parlare per grande
sorpresa del pirata fu’
Neal che sembrava quasi deluso dal suo comportamento.
“E’ divertente vedere
come tu dia sempre del codardo a Gold quando tu stesso in questo
momento stai
facendo la stessa cosa” questa volta fu’ Regina a
proferire parola mentre
sorseggiava il suo caffè. Quella lunatica gli stava davvero
dando del codardo ?
quando lei si era rifugiata in una città creata da un
sortilegio dove i suoi
abitanti non ricordavano chi fossero davvero. “Va bene gliela
consegnerò io non
scomodatevi” cominciava ad irritarsi, era così
difficile fargli questo favore ?
Lui sapeva che non ci sarebbe mai riuscito perché se avesse
incrociato quelle
gemme tanto amate non sarebbe mai partito e sapeva che non poteva
farlo. “Senti
Killian non so’ come mai tu ed Emma continuate a rincorrervi
così tanto,
sarebbe più semplice se voi due vi chiariste subito
così finiamo questi stupidi
capricci da bambini dell’asilo, ok ?” il pirata non
poteva credere alle parole
appena proferite da Bae, secondo lui era capricci quelli, secondo lui
tutto
quello che stava facendo erano capricci!! Dopo quelle parole in un
impeto di
rabbia Killian tirò un pugno in faccia a Neal senza pensare
troppo alle conseguenze,
“Ma dico sei impazzito per caso ?!” Bea si stava
tenendo la mascella per il
dolore, Regina invece lo fulminò con lo sguardo,
“Credevo che dopotutto quello
che ti è capitato fossi maturato e invece mi sbagliavo, non
hai ancora capito
che quelli che tu chiami capricci li stiamo anzi li sto facendo per te,
per
Henry e per Emma voglio che siate la famiglia che tu non hai potuto
avere per
causa mia, non voglio rifare lo stesso errore due volte ma
evidentemente sei
anzi siete troppo occupati a vedermi come il pirata senza cuore che mi
descrivono” finalmente si stava liberando dal macigno che
l’opprimeva da tempo
oramai, si sentiva più leggero. Tutti dentro
Granny’s si ritrovarono a vedere
la scena in silenzio, anche Regina che in quel momento non sapeva
proprio cosa
fare e dire. “Comunque credo che abbiate già
capito le mie intenzioni quindi
l’unica cosa che posso dirvi è addio e salutatemi
Snowhite e il principe” così
dicendo si diresse verso la porta ma una voce lo fece fermare per un
secondo
“Non lo fare, lei non merita di soffrire ancora e sappiamo
entrambi che se te
ne vai lei ne uscirebbe distrutta e so per certo che non è
questo quello che
vuoi per lei” un solo istante e poi Hook continuò
per la sua strada, niente e
nessuno l’avrebbe persuaso a rimanere lì. Con la
lettera tra le mani si avviò
verso l’appartamento di Emma.
Le mani
gli tremavano, il mal di testa aumentò, doveva leggere,
voleva sapere cosa
diceva quella lettera così si fece coraggio e comincio a
leggere
Cara,
Swan
Lo so è da vigliacchi scrivere una lettera ma non sarei mai
riuscito a dirti a
voce, guardandoti negli occhi, quello che ho da dirti. Io ti feci una
promessa,
avrei conquistato il tuo cuore però non sono riuscito a
mantenerla. Nella tua
vita sono solo stato uno sbaglio me l’hai detto anche tu
quando ci siamo
baciati a Neverland, quindi per non crearti altri
problemi e farti vivere la tua vita con
Bealfire ed Henry in pace ho deciso di lasciare Storybrooke per sempre.
Per me
qui non c’è più niente. Ti volevo solo
dire che ti amo e ti amerò per sempre
Emma Swan e spero che troverai finalmente il tuo lieto
fine. Addio Emma
-Killian
L’unica
cosa che Emma riuscì a fare in quel momento era versare
lacrime, l’unica volta
in cui aveva trovato la felicità era riuscita a rovinare
tutto per colpa del
suo passato che l’aveva spinta ad allontanare chiunque anche
l’unica persona
che l’amava e che non l’avrebbe mai delusa. La
rabbia nella salvatrice aumentò
sempre di più, tale da rompere le lampadine in casa con la
magia, Regina
gliel’aveva detto che la magia deriva dalle emozioni di chi
la usa. Non
riusciva a reagire, era colpa sua e solo sua come sempre, era la
salvatrice ma
non era riuscita a salvare la persona più importante, se
stessa. Sentì la porta
dell’appartamento aprirsi ma non voleva vedere chi fosse
voleva stare sola,
prese per uscire da quella stanza con l’aria ormai troppo
pensante per lei ma
una mano conosciuta la fermò “So cosa sta
succedendo e sei ancora in tempo per
fermarlo” Neal la stava fissando dritto negli occhi, era
confusa “Come fai
a...” forse gliel’aveva detto di persona era
l’unica spiegazione razionale.
“Non ha importanza devi solo sapere che ho preso un pugno in
faccia per questo
motivo” e fece segno di guardare un livido che aveva sullo
zigomo. Ma una
domanda la stava tormentando “Perché me lo stai
dicendo ?” era solo curiosa del
suo cambio di idee verso il pirata e verso soprattutto la loro storia,
“Ti
conosco Emma, ti conosco anche meglio di te stessa ma nessuno sa
leggerti
dentro come Killian l’abbiamo notato tutti qui a Storybrooke
tranne te. So che
lo stai allontanando solo per non affezionarti a lui e soffrire
perchè pensi
che ti possa lasciare come ho fatto io, ma ho visto qualcosa che in lui
non
avevo mai visto, sta mettendo la tua felicità e quella di
Henry prima di se
stesso e sinceramente io una scelta così non
l’avrei mai fatta” erano parole
difficili per Neal ma anche lui sapeva che era tutto vero e ne
fu’ anche un po’
triste ma anche sollevato, finalmente Emma avrebbe trovato qualcuno che
la
rendeva felice sempre se quella testona non si sbrigava ad andare.
“Cosa ci fai
ancora qui, vai e corri molto veloce” mentre proferiva quella
frase vide il
sorriso di Emma aumentare ad ogni singola parola, la donna poi corse
veramente
perché non poteva perdere la sua possibilità di
essere felice.
Angolo
autrice:
Salve
mondo, allora cambio di idee tattico questo sarà il
penultimo capitolo di questa long e questa volta è veramente
così. Secondo voi
Emma riuscirà a fermare Hook prima che parta ? oppure la sua
sfiga farà la sua
parte ? beh lo scoprirete nel prossimo ed ultimo capitolo di "Solo per
te,
Swan"