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Autore: LaRagazzaCheNonEsiste    08/11/2017    3 recensioni
[Reupload con ingenti modifiche della fanfiction "Tutto può Succedere"]
Una ragazza cresciuta per essere una "sostituzione", per essere colei che avrebbe dovuto rimediare al "danno causato". Qualcosa però cambia improvvisamente e Mikan Sakura, una Mikan diversa da quella dell'universo canonico, assieme ai suoi demoni, sarà costretta ad entrare all'Alice Academy. Qui, con un "qualcuno" che già conosce il peso di questa oscurità, inizierà a cercare la luce alla fine del tunnel.
Ma questi personaggi saranno in grado di affrontare le loro paure? Il loro passato? Sapranno superare tutti gli ostacoli che incontreranno sul loro cammino?
Nessuno lo sa, perché Tutto può Succedere.

Attenzione: l’avvertimento OOC è stato inserito poiché, data la trama, alcuni personaggi potrebbero avere un carattere completamente diverso da quello dell’opera originale.
Genere: Angst, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Luna Koizumi, Mikan Sakura, Natsume Hyuuga, Persona/Rei Serio
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate
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Prologue: “The beginning of the end.”
 
Lo chiamavano “Centro di Recupero e Correzione” ed esso era una struttura alla quale si poteva risalire solamente analizzando documenti strettamente riservati, solitamente relativi alle richieste dal punto di vista monetario che l’Accademia faceva al governo: parte di quei fondi, come si scoprì assai più tardi, erano destinati al sostenimento di quell’edificio in rovina non troppo lontano dalla periferia di Tokyo. Inizialmente di quel luogo non si sapeva assolutamente nulla, ma un giorno uno dei membri delle Abilità Pericolose spiattellò tutta la faccenda ad un suo senpai e, nel giro di pochi giorni, la questione era nota a tutta l’Alice Academy. Ciò che però effettivamente giungeva alle orecchie degli studenti era un grande pettegolezzo, ingigantito dalle parole di troppe persone, che risultò essere così poco credibile da far cadere l’intera questione nel dimenticatoio, cosa che fu possibile anche grazie all’aiuto degli insegnanti che premettero affinché  questa diventasse una semplice leggenda metropolitana.
Che tutta quella storia fosse vera Narumi lo avrebbe scoperto molto tempo dopo a seguito di scrupolose indagini, aiutato anche da diversi ragazzi dei vari gruppi di Abilità, indignati dal fatto che la loro scuola, la loro casa, avesse per lungo tempo ritenuto quel postaccio un luogo di vitale importanza e necessario quando qualcuno tendeva ad ignorare troppo le regole.
Andare in quel luogo però non significava “ricevere una punizione”, significava essere fatti lentamente a pezzi fino a quando non si aveva la decenza di togliersi la vita e se si sopravviveva non si era più gli stessi: ma a lui andava bene così.
 
[***]

L’ufficio del preside del Dipartimento Elementare consisteva in una stanza grande, ma sostanzialmente spoglia: le pareti scure non erano in alcun modo decorate, come il pavimento di mogano del resto, e gli unici mobili presenti erano la libreria e la vecchia scrivania dato che la poltrona di velluto era stata gentilmente concessa alla signorina Koizumi sotto sua richiesta.
Kuonji sedeva sulla sedia ed osservava il calice di vino vuoto con un’espressione stranamente seria che mal si sposava col volto da bambino che si ritrovava, lo stesso volto che, oltre gli occhi color smeraldo, celava quello che oramai doveva essere un uomo che aveva superato la settantina, o almeno questo era quello che Rei Serio sapeva sul suo conto, che era già troppo considerando lo scarso interesse che l’insegnante delle Abilità Pericolose nutriva per il suo superiore.
-E quindi a tuo parere sarebbe meglio farla stare con gli altri?-, il preside sollevò lo sguardo verso Persona.
Per Kuonji quell’uomo dal cappotto nero e dalla maschera bianca non era altro che una delle pedine più importanti della sua scacchiera: un eccellente collaboratore, tendenzialmente taciturno e poco incline a mettere il naso in affari che non lo riguardavano, che portava sempre a termine con successo gli incarichi che gli venivano assegnati, in un modo o nell’altro. Onestamente non gli premeva sapere quali fossero i suoi metodi considerando che questi portavano buoni risultati.
Ma la questione di quella ragazza era qualcosa di ben più complesso.
-Ritengo-, cominciò Serio, -che il suo Alice dell’Annullamento non possa svilupparsi pienamente fino a quando non entrerà in contatto con abilità ben più potenti di un banale Alice dell’Illusione. Le Abilità Latenti non risultano essere utili per una situazione del genere, soprattutto se il nostro obiettivo è quel che lei sa, signore. Il punto è che utilizzare il mio potere andrebbe a creare un rischio che non possiamo correre-.
L’Alice della Corrosione, un’abilità che se fuori controllo può causare la morte di una persona con un semplice tocco, non a caso Persona risultava essere l’essere umano che più faceva uso di strumenti contenitivi: gli anelli, gli orecchini, la stessa maschera aveva uno scopo di contenimento.
-La signorina Koizumi è dell’avviso che tali provvedimenti non siano affatto necessari-.
-Signore, con tutto il rispetto per la mia superiore, ritengo che il mio giudizio in merito abbia un peso maggiore: sono il responsabile del caso Sakura da sedici anni e ho avuto la possibilità di studiare al meglio la situazione. La signorina Koizumi non ha dati a sufficienza per sapere cosa sia effettivamente meglio per la riuscita del progetto-.
Questo Kuonji lo aveva pensato, ci aveva riflettuto più volte da quando la fidata compagna era venuta a fargli rapporto sulla questione e, per quanto ritenesse Luna degna della sua piena fiducia, si era reso conto di non poter dare troppo peso alle sue parole, non sapendo che in ballo c’erano altre questioni, ferite ancora aperte...come la sua del resto.
“Azumi...”
Il preside del Dipartimento Elementare annuì distrattamente e si alzò dalla sedia mostrando al suo interlocutore un sorriso accondiscendente, uno di quelli che Rei detestava.
-Provvederò a farla inserire fra gli studenti del Dipartimento Superiore. Quando il fascicolo con i suoi dati sarà pronto te lo farò recapitare affinché tu possa dare delle direttive chiare alla piccola Mikan-.
-Non la deluderò signore-.
-So che non lo farai-.
 
 
Angolo Autrice
(perché la sottoscritta lo riteneva opportuno):
E dopo settimane passate a pensare a COME iniziare questa cosa (perché chiamarla storia sarebbe un atto di narcisismo) finalmente ho messo le mani sulla tastiera e ho scritto (l’avessi mai fatto).
Ecco la piega che vuole prendere il mio reupload, una piega piuttosto seria ed un poco più chiara (perché nessuno aveva mai capito nulla in quella storia) ma diversa dal punto di vista narrativo: in che senso? Ho scoperto di non riuscire più a scrivere usando la prima persona (colpa del carissimo Paul Auster che col suo libro mi ha fatto amare la narrazione in terza persona), spero comunque che apprezziate la cosa.
Un ultimo appunto prima di lasciarvi: questo è un capitolo introduttivo, in quanto la narrazione sarà incentrata sui due protagonisti per eccellenza, ma purtroppo queste tre personcine rivestono ruoli assai importanti e quindi SI, DOVEVO METTERLI NEL PROLOGO. OKAY?! Okay. *sono pazza*
Aspetto con ansia le vostre recensioni e no non sarò puntuale con la pubblicazione perché le idee non le ho sempre.
Sayonara miei prodi.
  
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