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Autore: Ms Mary Santiago    10/11/2017    1 recensioni
[Riverdale]
Raccolta di OS dedicate alla coppia Sweet Pea/Flame (OC)
Linea temporale: Season 2
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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“I can’t keep replacing the things that you break. It’s getting expensive.”

 

 

La tensione si percepiva chiaramente all’interno del salotto di Sweet Pea. Dopotutto tra loro e quelli del North side c’era stata una tregua, ma da qui a trovarsi tutti nella stessa stanza ce ne passava.

- Vado a fare del caffè, chi ne vuole? –

Dopotutto non c’era nulla meglio della caffeina per rompere il silenzio imbarazzante che si era creato.

Veronica alzò la mano, seguita a ruota da Toni e Jughead. Dopo un attimo di esitazione anche Betty fece altrettanto.

- Perfetto, torno subito. –

- Ti serve una mano? – chiese la bionda.

Scosse il capo, rivolgendole un lieve sorriso.

Le piaceva Betty, sembrava una tipa a posto e suo cugino sorrideva come non mai quando le era vicino.

- Ti ringrazio, ma ce la faccio. –

Percorse il piccolo corridoio che separava il salotto dalla cucina, mettendosi in piedi su una sedia per raggiungere il contenitore delle cialde che era sistemato sull’ultimo scaffale.

Dannazione a Sweet e alla sua altezza fuori dal comune.

Sfiorò il contenitore con la punta delle dita, urtando involontariamente la brocca nell’angolo e facendola cadere a terra con un boato infernale.

Sentì la voce allarmata di Sweet Pea.

- Cosa è stato? –

- Nulla -, rispose all’istante, - è solo la tua brocca che ha deciso di suicidarsi … ma il caffè è pronto. –

Afferrò il vassoio e lo riempì con tazze di nera bevanda bollente e una manciata di bustine di zucchero.

Tornò in salotto reggendolo con due mani, perché dubitava seriamente che Sweet si sarebbe trattenuto dall’ucciderla se ne avesse fatto cadere sui tappeti.

- Non posso continuare a sostituire le cose che rompi. Sta diventando costoso e … -

Gli piazzò la tazza fumante tra le mani.

- Stai zitto e bevi – lo liquidò.

 

 

 

 

 

[290 parole]

 

 

 

 

 

“You know how I feel about surprises.”

 

 

Erano dieci minuti abbondanti che avevano parcheggiato le moto nel piazzale semideserto e camminavano lungo il sentiero che portava verso il lago.

- Si può sapere cosa stiamo facendo qui? –

Sweet Pea la ignorò, continuando a camminare davanti a sé come se nulla fosse.

- Sweet – lo richiamò.

- Cammina e basta con tutte queste domande, ti prometto che non è nulla di assurdo. –

Allungò il passo, affiancandoglisi per guardarlo in volto.

- Sarebbe il tuo modo per dirmi che è una sorpresa per me? –

- Forse. –

- Lo sai cosa penso delle sorprese … -

- Sì, ti fanno tornare ad essere una bambina sovraeccitata di cinque anni … è per questo che non te ne ho parlato prima – confermò.

Gonfiò le guance, atteggiando il volto a una ridicola espressione da bambina imbronciata che lo fece scoppiare a ridere.

- Siamo arrivati – annunciò.

Flame si guardò attorno, perplessa.

Era un angolo piuttosto tranquillo a ridosso della riva occidentale dello Sweetwater.

A parte quello non c’era altro.

- Dove dovrebbe essere la sorpresa? –

Le afferrò il mento, spingendola gentilmente a guardare verso il cielo notturno.

- Cacchio, è vero, l’eclissi – esclamò.

Si era completamente dimenticata che ci sarebbe stata quell’estate e il che era ridicolo perché erano mesi che non faceva altro che parlarne.

Da quel punto si riusciva a vedere alla perfezione quello spettacolo, era anche meglio del tetto dal quale aveva inizialmente pianificato di guardarla.

- Te ne sei ricordato. –

- Io mi ricordo sempre tutto quello che dici. –

 

 

 

 

 

 

[251 parole]

 

 

 

 

 

“I was hoping you would ask. Follow me.”

 

Lanciò un’ultima occhiata all’indirizzo di Jughead, che la guardava con espressione seria quasi stesse cercando di percepire quello che le passava per la testa.

- Se la cosa non ti interessa non sentirti obbligata, è solo che Toni mi ha detto che ti piace scrivere e ho pensato che un’altra persona al Red and Black ci farebbe comodo. –

Gettò le braccia attorno al collo del cugino, stringendolo in un abbraccio spaccaossa che lo fece ridacchiare.

- Lo devo prendere come un sì? –

- Stavo aspettando che me lo chiedessi. Seguimi, ho grandi progetti … -

Fangs, che aveva assistito alla scena insieme al resto dei ragazzi, si voltò verso Sweet Pea.

- Di questo passo passeranno più tempo in redazione che al White Wyrm. –

Scrollò le spalle, incurante.

- Se non altro avremo un po’ di pubblicità positiva. –

 

 

 

 

[138 parole]

 

 

 

 

 

“I had an idea.” “Oh, no.” “I swear it’s a good one this time.”

 

 

- Ho avuto un’idea. –

Sweet Pea emise un gemito gutturale. – Oh, no. –

Per tutta risposta ricevette una gomitata dritta nelle costole che ebbe il potere di mozzargli il fiato e farlo imprecare a mezza bocca.  

Toni e Jughead sorrisero divertiti.

- Giuro che questa volta è una buona idea. –

- Di cosa si tratta? – chiese il cugino.

- Stavo pensando che potremmo organizzare una serata tutti insieme. Sai … tu e Betty, Toni, Fangs, Sweet e io … e il resto dei tuoi amici del North side – aggiunse, ignorando palesemente l’occhiata d’avvertimento che aveva ricevuto da Sweet Pea.

Per come la vedeva lei non era giusto che Jug fosse costretto a escludere quella che era stata una considerevole parte della sua vita.

- Non so se è il caso … - cominciò Jughead con tono cauto.

- Perché non siamo all’altezza dei tuoi amici North sider? – rincarò la dose Sweet Pea, immediatamente sul piede di guerra.

- No -, replicò seccamente, - è solo che … -

- Betty non sa che Jughead ci frequenta assiduamente – concluse Toni per lui.

Il ragazzo annuì lentamente alle sue parole, confermandole in pieno.

E l’entusiasmo di Flame scemò all’istante.

- Ah … allora immagino che non fosse un’idea così buona. –

Vide Jughead incupirsi mentre cercava palesemente delle parole che la tirassero su di morale.

Perciò si sforzò di sorridere.

Non aveva alcun senso aggiungere altre preoccupazioni al carico di quelle che aveva già suo cugino.

- Magari organizziamo solo tra di noi, tipo domani sera, sai una cosa tra cugini. –

- Certo -, acconsentì sollevato, - ci puoi contare. –

 

 

 

 

 

[266 parole]

 

 

 

 

 

“I’m sorry … it was the PMS talking.”

 

- Chiudi la stramaledetta porta! –

La richiuse dietro di sé, trovando Flame rannicchiata sul divano davanti al televisore che proiettava una puntata di Pretty Little Liars.

- Qualcuna si è svegliata con il piede sbagliato? –

- Scusami, tutta colpa della sindrome pre mestruale. –

Storse il naso, coprendosi il volto.

- Troppi dettagli … -

- Davvero, lo sai che di solito gestisco la rabbia meglio; è solo che ho dei maledetti crampi che … -

- Ho detto troppi dettagli non richiesti … davvero smettila. –

Rise, gettando la testa all’indietro.

- Sweet … non dirmi che sei imbarazzato. –

- Non sono imbarazzato – replicò, corrugando la fronte.

- E allora perché non vuoi sentire parlare di … -

- Basta! D’accordo, le cose da donne mi imbarazzano … soddisfatta?!? –

Le risate aumentarono a dismisura tanto che sentiva quasi le lacrime invaderle gli occhi.

- Non ci posso credere. Grande, grosso e cattivo e poi ti imbarazzi per una cosa normalissima. –

- Se la smetti vado a comprarti un donut – rilanciò, sorridendo soddisfatto quando la vide riprendere immediatamente il controllo.

- Uno con doppio cioccolato? – chiese, sbattendo le lunghe ciglia da cerbiatta.

- Potrebbe essere. –

[193 parole]

 

 

 

 

 

 

Spazio autrice:

Salve!

Come promesso eccoci con un po’ di spezzoni dedicati anche al rapporto tra Jughead e Flame. Spero che questa quinta parte vi sia piaciuta.

A presto.

Stay tuned.

XO XO,

Mary

 

 

 

 

   
 
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