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Autore: lisi_beth99    11/11/2017    1 recensioni
Jane Malone decide di seguire il consiglio della madre, amante del sovrannaturale, e va a Mystic Falls. Qui si imbatterà in vari individui "interessanti" tra cui Damon Salvatore. Per uno scherzo del destino i due si ritroveranno legati da un legame di sangue che li avvicinerà.
Sarà in grado Jane di lasciarsi andare alle emozioni? E Damon?
***
Piccola specificazione: i capitoli non sono lunghi, ho preferito farli più brevi così da renderli più leggibili (personalmente faccio fatica a leggere un capitolo lungo interamente, visto anche che leggo nelle pause morte che non sono molto lunghe, ed ogni volta che ricarico la pagina perdo il segno e sono costretta a scorrere la pagina per ritrovare il punto in cui mi ero fermata)
Spero però di compensare la lunghezza con i contenuti.
STORIA AGGIORNATA E IN FASE DI AMPLIAMENTO (10/03/2021)
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Damon Salvatore, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Elena aspettò l’arrivo di Bonnie e Caroline per entrare al Grill. Erano in ritardo pazzesco ma, da quello che aveva capito, Jane era impegnata con il suo nuovo lavoro quindi… Si sentiva un po' infastidita dal fatto che la nuova amica non le avesse detto una cosa del genere però poi, ripensando al modo distaccato di quella ragazza, capì che era nel suo DNA. Qualcosa in lei faceva pensare ad un triste passato e, aveva ragione Alaric, lei doveva saperne di più!

Individuarono immediatamente la mora mentre serviva un paio di ragazzi. Si avvicinarono sorridendo e si sedettero ad un lato del bancone. Appena Jane le vide si avvicinò “E così hai un lavoro” esordì Caroline “Sono solo in prova. Ma ne ho veramente bisogno!” corse dall’altro lato del bar per prendere una bottiglia di Jack Daniels.
Non era più abituata a galoppare da una parte all’altra di un bancone, con decine di persone che urlavano la loro ordinazione e un perenne caos in sottofondo. La testa le scoppiava dal male ma non poteva arrendersi, aveva un disperato bisogno di quel lavoro: presto i fondi sarebbero finiti e non sarebbe più potuta rimanere in hotel.

Guardò l’orologio, erano quasi le 11 e le scorte di Vodka scarseggiavano. Il famoso Jeremy che doveva spiegarle dove stavano gli alcolici nel retrobottega non si era ancora fatto vivo quindi chiamò Matt perché rimanesse di guardia ed andò a cercare le scorte. Fu richiamata dalle ragazze che, sedute ad un tavolo poco lontano dal bar, la salutavano agitando i loro bicchieri. Non vide la porta della dispensa che veniva aperta violentemente. Sentì solo un dolore fortissimo al lato destro della faccia e il pavimento duro sul quale si era sfracellata.
Per qualche secondo fu tutto nero e un ronzare costante le impedì di sentire le voci allarmate di Elena e Bonnie che erano accorse immediatamente. Non appena riacquistata la vista, provò a mettersi seduta ma l’effetto fu abbastanza devastante.
“Jane fa piano!” esclamò Elena reggendo l’amica “Forse è meglio se ti portiamo via da qui…” la mora cercò di alzarsi reggendosi al ripiano poco lontano da lì “No, sto bene. Ora mi passa, devo tornare a lavoro o me lo scordo!”.

La gente in sala si era fermata qualche momento per fissare la scena ma, poco dopo, tornò ai discorsi e alle attività come se nulla fosse mai successo.
“Sei sicura? Forse dovresti farti controllare da un medico…” Caroline la afferrò prima che Jane potesse cadere al suolo dopo aver cercato di muovere qualche passo. La forza con cui la sorresse fece capire alla forestiera che quella era un vampiro come i Salvatore. Non ci pensò due volte “Dammi il tuo sangue” sussurrò mentre le gambe cedevano e tutto si faceva buio per la seconda volta.

Caroline si passò un braccio della ragazza svenuta dietro al collo mentre Elena la imitava “Cos’ha detto?” domandò la bruna, sperando di aver frainteso. “Credo sappia chi sono… sarà meglio portarla a casa di Stefan”. Bonnie recuperò la borsa della forestiera e seguì le sue amiche fuori dal locale cercando di non destare troppi sospetti sui clienti che lanciavano delle occhiate curiose e indagatorie a quel gruppetto.
Elena chiamò Stefan che le raggiunse in pochi minuti con l’auto. Adagiarono Jane sui sedili posteriori e il vampiro mise in moto “Ci vediamo a casa!” lasciò il freno e ingranò la marcia. Arrivato davanti al portone di casa spense la vettura, prese in braccio la giovane inerme e la adagiò sul divano del salone, accanto al camino acceso.

“E lei che ci fa qui?” domandò Damon scendendo la scalinata in legno. Fissò per qualche secondo la giovane, poi si voltò verso suo fratello che stava uscendo dalla cucina con un bicchiere d’acqua in mano. “Jane è svenuta al Grill, così le ragazze l’hanno portata qui. Damon, lei…” ma non finì la frase perché entrò Elena, seguita dalle sue amiche. “Sa che sono un vampiro!” esclamò Caroline andando a controllare la mora. Notò che sulla fronte si stava creando un ematoma “Cosa facciamo? Non possiamo lasciarla così…” Elena era preoccupata. Per quanto Jane fosse strana e misteriosa, le dispiaceva non poterla aiutare. Damon si avvicinò alla mora “Non ci vuole una scienza!” si morse il polso e lo adagiò sulle labbra della giovane. Lo sguardo di tutti i presenti si fissò su quella scena.




Angolo Autrice
Buongiorno, scusate per il ritardo! Sono stata malata per un po' quindi non ho avuto tempo di aggiornare.
Comunque spero che la storia vi stia prendendo!

Buon weekend a tutti 

Un abbraccio
   
 
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