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Autore: Elly_46    11/11/2017    12 recensioni
Prima long su questo fandom (siate clementi). E' una Thiam, ragazzi. Quei due sono il massimo dell'ispirazione.
Tratto dal capitolo 3
"Dire che aveva corso era praticamente un eufemismo. Non guardò nemmeno se qualcuno potesse averlo visto, semplicemente i suoi occhi divennero gialli e a velocità mannara si lanciò nel bosco, dal momento della telefonata di Stiles non aveva nemmeno respirato, e se ne stava rendendo conto solo ora. Il suo lupo era irrequieto da giorni, non si spiegava il perchè, ma in quel momento si stava agitando come un matto, tanto da farlo incazzare. E la ragione era solo una. Liam".
Thiam!centric Accenni!Sterek
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Liam, Liam Dunbar, Stiles Stilinski, Theo Raeken
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Dei cacciatori non avevano avuto più notizie per giorni. Giorni che divennero settimane, e oramai iniziavano a credere che qualcosa non andasse. Era strano che di colpo non si sentivano più voci correre, o informazioni relative a spostamenti da parte di Chris o di altri branchi. Non che la calma gli dispiacesse, ma era strano. L'aria attorno a loro lasciava sempre la sensazione che prima o poi qualcosa sarebbe accaduto. Erano ormai all'inizio di Dicembre, e avere problemi in procinto delle feste non sarebbe stata una cosa conveniente. Il movimento in città e nei dintorni era amplificato. Lydia iniziava già a parlare di una festa di Natale o degli acquisti che avrebbe dovuto fare. Per non parlare dei regali. Aveva praticamente già svaligiato molti negozi, tanto che gli altri si chiedevano dove avesse il tempo o la voglia. Liam si sentiva bene, si sentiva bene da settimane. Ogni giorno che passava andava sempre meglio, e la risposta a tutti i suoi problemi era sempre la stessa. Theo. Aveva cercato di resistere il più che poteva, ma più tempo passava con la chimera e più la sua voglia di avvicinarsi, o la smania di toccargli i capelli, o un braccio, o una mano aumentava. Per non parlare dell'istinto che lo faceva tintinnare ogni volta che l'altro si leccasse le labbra distrattamente. Dio, avrebbe voluto afferrarlo e baciarlo fino a scordarsi come si chiamava, ma il solo pensiero di fare una cosa del genere lo faceva arrossire violentemente. Si sentiva come una dodicenne alla sua prima cotta, e non ne andava fiero. Mason non faceva che ridergli in faccia prendendolo in giro in continuazione. Poteva capire che sembrava un imbranato, ma un po' di comprensione la meritava. Non gli era mai piaciuto un ragazzo, e il fatto che tra tutti, il suo stupido cuore avesse deciso di capitolare proprio con Theo non faceva altro che farlo diventare più nervoso. Era un fifone e lo sapeva, ma non avrebbe resistito ancora a lungo. Come se non bastasse poi, Mason continuava a ripetergli che se non l'avesse fatto lui, ben presto Theo si sarebbe scocciato e lo avrebbe sbattuto a un muro. Cosa, che a solo pensarci, lo eccitava come un ragazzino e si vergognava da morire. Dall'altra però ne dubitava, mordendosi un labbro. Non riusciva a capire i suoi gesti o le sue insinuazioni velate. Non sapeva quanto la chimera fosse seria e quanto invece scherzasse, non facendo altro che confonderlo. Tutto ciò che sapeva, era che il solo incrociare i suoi occhi blu lo faceva diventare un imbecille, perchè sentiva un tornado attraversargli lo stomaco e le viscere, imponendogli di arrossire per i pensieri che gli scaturivano dal solo guardarlo. Emise un sospiro, sperando che tutto quello avrebbe presto avuto una dannata conclusione. I suoi attacchi di rabbia erano spariti da qualche tempo, e la cosa lo rilassava, facendolo stare, per quanto poco, meglio. Si apprestò a raggiungere Mason e Corey in classe, non vedendo l'ora che quel trimestre finisse grazie alle feste natalizie. Mancavano pochi metri alla porta della sua aula, quando una voce lo fece bloccare, sorpreso.

<< Ciao, Liam >> disse Alex sistemandosi lo zaino in spalla. Liam lo fissò confuso qualche istante, non riuscendo a capire cosa l'altro volesse.

<< Ciao >> rispose il lupo, non avendo idea di cosa aspettarsi.

<< Come va con Theo? >> chiese il moro scoccandogli un'occhiata strana.

<< Scusa? >> fece Liam tossendo per non strozzarsi da solo seduta stante.

<< Tu e Theo. Come va tra di voi? >> disse di nuovo Alex.

<< Bene? – fece confuso il biondo – noi non . . .in che senso scusa? >>

<< Scherzi? Mi hai preso per uno stupido? Viene a prenderti a scuola un giorno sì e l'altro pure >> rise amaro il moro, ma Liam si morse il labbro fissandolo più stranito di prima.

<< Non sto scherzando >> disse infatti serio, facendo sgranare gli occhi dell'altro che per poco non scoppiò a ridergli in faccia.

<< Dio, da te me lo sarei aspettato. Ma Theo – lasciò in sospeso Alex – lo facevo meno imbranato in queste cose >>

<< Cosa intendi? >> chiese Liam andando all'improvviso in agitazione. Alex sapeva qualcosa che lui non sapeva?

<< Penso che lo capirai presto. Ci si vede, Liam >> concluse il moro ridacchiando e allontanandosi. Sì, quello, era stato decisamente strano.

 

 

 

 

 

 

 

 



<< Mmh, Derek, smetti . .>> provò Stiles, ma l'altro era restio a staccarsi da lui. Non che la cosa gli desse fastidio o altro, semplicemente non era il momento.

<< Dio, non stai zitto nemmeno adesso? >> sbottò il lupo riservandogli un'occhiataccia. Stiles ridacchiò mordendosi il labbro.

<< Ehi, guarda che sei tu che vuoi arrivare puntuale all'allenamento. Ma se vogliamo continuare, di certo non mi oppongo >> disse con un occhiolino l'umano. Derek roteò gli occhi al cielo, prima di afferrarlo e tirarlo fuori dalla stanza per dirigersi al piano di sotto. Per poco Stiles non cadde dalle scale tenendosi al braccio dell'altro.

<< Sai che è la prima volta che usi la porta, sourwolf? >> ridacchiò il più piccolo.

<< Sì, e se non ti muovi sarà anche l'ultima >> borbottò quello.

<< Sei sempre così scorbutico. Mi chiedo perchè cavolo dovessi innamorarmi proprio di te >> mormorò Stiles alzando gli occhi scuri al cielo, prima di congelarsi sul posto e rendersi conto di ciò che aveva detto. Si bloccò, fermandosi a pochi metri di distanza dal lupo, che in realtà lo stava guardando con un ghigno stampato in faccia. Si aspettava una sfuriata improvvisa, non quel sorrisino malizioso. E Dio, non poteva davvero resistere a vedere Derek con quell'espressione.

<< E così sei innamorato di me? >> sbuffò il lupo avvicinandosi a lui, e Stiles per riflesso indietreggiò, ridacchiando e tossicchiando fingendo disinteresse.

<< No. Certo che no. Ho sbagliato parola >> disse guardando altrove, ma Derek continuava ad avere quello che pareva divertimento nello sguardo. Perchè si divertiva?

<< Stiles >> lo chiamò lasciando in sospeso la frase, tipico di Derek.

<< Cosa? >> sbottò allora l'umano allargando le braccia al cielo e dirigendosi a passo veloce verso la camaro, ignorando completamente l'altro che lo seguì con lo sguardo.

<< Puoi dirlo di nuovo? >> chiese Derek piantando gli occhi verdi in quelli color caramello dell'altro. Stiles deglutì scuotendo il capo, e fece per aprire lo sportello, pentendosene subito dopo. Si ritrovò spiaccicato tra lo sportello e il petto di Derek che premeva sulla sua schiena. Sentiva il suo fiato sul collo, e la cosa lo mandava in estasi e contemporaneamente gli fotteva il cervello. Non era giusto. Se Derek era così vicino, lui poi non riusciva a connettere i pochi neuroni che gli rimanevano.

<< Dillo di nuovo >> gli sospirò contro la nuca facendolo rabbrividire e sudare freddo. Stiles si morse il labbro a forza scuotendo il capo, ma si ritrovò voltato faccia a faccia con il lupo, che sorrideva. Dio, Derek aveva un sorriso che poteva far capitolare chiunque volesse. Perchè avrebbe dovuto interessarsi a lui così tanto? Non ne aveva alcun motivo. Provò a scuotere di nuovo il capo, ma l'altro gli prese il viso tra le mani avvicinandosi.

<< Stiles, parlami >> gli soffiò sulle labbra in un sospiro, e allora Stiles, anche se con un groppo in gola annuì leggero, leccandosi le labbra che erano diventate secche.

<< Sono innamorato di te >> soffiò pianissimo tremando. Derek sorrise nuovamente, avvicinandosi di più a lui e abbracciandolo così forte da fargli mancare il fiato. Incastrò il volto nell'incavo del suo collo lasciandogli un bacio che gli fece risalire un brivido lungo la schiena.

<< Grazie >> sussurrò il lupo. Stiles annuì, e si rilassò nel suo abbraccio.

 

 

 

 

 

 

 

 

 


<< Alla buon ora >> li richiamò Peter non appena li vide scendere dalla camaro di Derek. Il nipote gli ringhiò in risposta facendolo ridacchiare. Risolino che aumentò quando il lupo più anziano avvertì l'odore persistente di Stiles su di lui, e viceversa. Vide Scott accigliarsi, prima di spalancare gli occhi e tossire cercando di evitare lo sguardo di Derek che pareva volerli fulminare uno a uno. L'alpha si avvicinò al suo migliore amico con un mezzo sorriso, e cercò di parlare il più che poteva a bassa voce.

<< Quando mi hai detto che avresti risolto le cose con Derek, non credevo in questo senso >> fece Scott. Stiles gli lanciò uno sguardo allucinato, prima di tirargli un pugno sul braccio.

<< Sei cretino? >> gli disse Stiles oltraggiato.

<< Scusa, ma non è che tu me ne abbia mai parlato >> disse l'altro offeso.

<< Non te ne ho parlato perchè non ce n'era motivo. Non pensavo che lui tornasse >> rispose Stiles a bassa voce. Theo a qualche metro di distanza gli lanciò un occhiolino al quale rispose divertito. Poteva vedere Lydia che tentava di ricavare informazioni dalla chimera assillandola. Non poteva certo biasimare il biondo in quel momento se aveva una faccia esasperata. Liam, invece, beh, Liam guardava Theo con così tanta insistenza senza nemmeno rendersene conto. Mason accanto a lui si passava una mano in volto con Corey al seguito. Sapeva cosa stava pensando. Tale alpha tale beta.

<< Sì, ma avresti potuto quando è tornato >> gli disse Scott incrociando le braccia.

<< Senti, nemmeno pensavo che potesse minimamente ricambiare, ok? Lui potrebbe avere chiunque e di certo non mi aspettavo si sarebbe accontentato di me. E' stata una sorpresa per me quanto per te >> sbottò Stiles. Appena disse quelle parole però, lo sguardo di Scott cambiò, passando dall'offeso al triste, e l'amico si chiese perchè.

<< Non dovresti sminuirti così. Non penso che Derek si sia accontentato. Penso che si sia preso quello che voleva, e vuole te. Dimentichi che io posso sentirlo – disse Scott – lo sento quanto si preoccupa per te >> Stiles parve sorpreso, ma cercò di non darlo a vedere. Scott gli diede una pacca sulla spalla e si avvicinò agli altri, dato che Peter li aveva richiamati per iniziare l'allenamento. Stiles emise un sospiro e si avvicinò a Lydia, seduta sul cofano della sua auto assieme a Mason e Corey che lo fissavano con un sorriso.

<< Devi darmi molte spiegazioni, Stilinski >> fece presente la banshee appena lui fu a portata d'orecchio.

<< Lo so, Martin. Anche se credo tu abbia già assillato Theo abbastanza >> rispose lui sedendosi accanto alla ragazza. Mason gli diede una gomitata indicandogli un punto tra il resto del branco. Stiles osservando meglio, si rese conto di come Theo prestava più attenzione allo scontro tra Malia e Liam, che al suo con Derek. Ridacchiò. Erano davvero assurdi. Passarono così più di un'ora, mentre di tanto in tanto Derek o Peter diceva loro di fare qualche esercizio fisico, mentre gli altri continuavano con il corpo a corpo scambiandosi tra di loro. Era un'ottima cosa secondo Peter, che ogni membro del branco conoscesse bene lo stile di combattimento dell'altro. In battaglia avrebbe aiutato, facilitando gli attacchi di gruppo. Liam stava bene. Si sentiva bene, almeno fino a quel momento. L'aria di Dicembre era piuttosto fredda, ma il continuo muoversi non glielo faceva sentire, non più di tanto. Forse non ci aveva nemmeno davvero pensato fino a quel momento. Continuò a contrastare gli attacchi di Derek, uno dopo l'altro, erano diventati abbastanza coordinati, d'altronde Derek lo aveva aiutato parecchio da quel punto di vista appena dopo la sua trasformazione. Fu questione di un attimo, per un secondo nemmeno ci aveva fatto caso, poi successe. Una sferzata di vento, freddo, gelido gli fece accapponare la pelle, e la sensazione del ghiaccio che gli si attaccava alla pelle e gli entrava fin dentro le ossa congelando i suoi stessi movimenti lo invase, bloccandolo immediatamente. Il ricordo della cella tornò a fargli visita, causandogli un brivido lungo la colonna vertebrale, e poi il colpo che non riuscì ad evitare di Derek che lo fece crollare a terra come un peso morto. Non ne aveva parlato con nessuno, non l'aveva fatto. Di tanto in tanto gli capitava di avere incubi in cui si risvegliava in quella cella buia e ghiacciata, in cui perdeva la sensibilità ad ogni arto, ma a differenza della realtà, nei suoi incubi Theo non andava a salvarlo, restava chiuso lì, con il dolore per le torture e le scariche di corrente che lo facevano sobbalzare di continuo, ma che a un certo punto sparivano a causa dell'ipotermia. Il respiro che si faceva più debole fino a scomparire. Soffocava e poi si svegliava sobbalzando. Ma erano solo incubi, non era la realtà e lui non aveva motivo di dirlo a qualcuno. Forse aveva sbagliato a non dire niente, ma in quel momento non sentiva più nulla. Le voci, se c'erano, non le sentiva. Il freddo e il buio lo avevano preso, si ritrovò a trascinarsi appoggiandosi contro qualcosa di duro, come la parete della cella, era fredda. Emise un respiro pesante, non lo sentiva arrivare ai polmoni e provò ad aprire gli occhi che non credeva di aver chiuso. Non avrebbe dovuto aprirli, era di nuovo in quella cella, o forse non ne era mai uscito. Iniziò ad ansimare con forza. Perchè era lì? Era stato tutto un sogno? Theo non lo aveva tirato fuori da lì? Si era solo immaginato di essere stato salvato. Si guardò intorno vedendo solo buio, e il freddo lo aveva avvolto completamente risucchiandolo in un vortice di terrore che non riusciva a gestire. Gli pareva di sentire delle voci, ma erano così lontane che non riusciva a capire a chi appartenessero. Non lo avevano salvato. Lo avevano lasciato da solo. Theo l'aveva lasciato solo.

<< Che cazzo hai fatto? >> ringhiò Theo a Derek. Il lupo continuava a fissare Liam che era poggiato contro il tronco di un albero, le mani strette a pugni e gli occhi spalancati a fissare il vuoto. Lo stavano chiamando e scuotendo da più di cinque minuti, ma quello non rispondeva, non sembrava nemmeno essere lì.

<< Si è rannicchiato all'improvviso >> rispose con calma Derek. Scott continuava a chiamare il suo beta, ma non succedeva niente. Non riusciva a sentirlo.

<< Non è qui >> sussurrò di colpo Lydia guardando il ragazzo immobile. Gli altri si voltarono a guardarla di scatto aspettando che continuasse. Mason si stava mangiando le mani vedendo il suo migliore amico in quello stato catatonico. Aveva una fottuta paura che Liam rimanesse così. Che diavolo gli stava succedendo?

<< Che vuol dire che non è qui? >> chiese Stiles con lo sguardo su Theo, che mai come in quel momento gli sembrava un animale in gabbia. Poteva capirlo, se fosse stato Derek, sarebbe già uscito fuori di testa dando di matto. Lydia continuava a guardare Liam, che ancora immobile sembrava non respirare nemmeno.

<< Lydia >> disse Scott alzando la voce e quella si voltò a guardarlo, non davvero. Aveva lo sguardo perso come quello di Liam.

<< E' in quella cella. Sento freddo >> sussurrò lei al vuoto. Gli altri sgranarono gli occhi.

<< Che significa che è in quella cella? Quella da dove l'abbiamo tirato fuori? >> disse Peter alla banshee che annuì distrattamente.

<< E' in shock post traumatico? Qualcosa gli ha riportato a mente il ricordo? >> ipotizzò Mason guardando l'amico con preoccupazione.

<< Perchè dopo tutto questo tempo? >> chiese Stiles.

<< Come facciamo a riportarlo indietro? >> chiese Scott a Lydia, che però scosse il capo negando.

<< Deve uscirne da solo. Non possiamo raggiungerlo lì >> disse lei.

<< Nemmeno tu? >> domandò Mason con voce strozzata. La banshee scosse solamente il capo.

<< Col cazzo che resta così >> ringhiò Theo dando una spallata a Malia e Scott, passando per avvicinarsi al ragazzo seduto a terra e inginocchiandosi alla sua altezza. Vedere Liam in quello stato lo stava dilaniando, non poteva permettere che ne uscisse da solo, non sapeva se l'avrebbe fatto. E quel pensiero gli stava risucchiando via l'aria dai polmoni.

<< Theo, non. . .>> provò Scott, ma quello ringhiò in risposta intimandogli di stare zitto. Malia sbattette le palpebre incredula. Che diavolo stava succedendo ultimamente? Theo continuò a fissare Liam, prendendogli poi il volto tra le mani e chiamandolo, cercando di farsi sentire, sperando che l'altro lo sentisse. Sperando che in qualche modo la sua presenza lo raggiungesse. Doveva in qualche modo dirgli che lui era lì.

<< Liam, non sei più lì dentro – sussurrò la chimera – sei qui con noi >> provò con il respiro bloccato in gola. Sentì Scott dietro di lui trattenere il respiro, così come gli altri, sperando che il beta rispondesse a quel richiamo.

<< Liam, guardami >> disse ancora Theo stringendo la presa. Era terrorizzato all'idea che l'altro non potesse sentirlo.

<< Dai, Liam >> sentì dire a Mason a qualche metro di distanza da loro. Il cuore gli stava martellando il petto. Aveva bisogno che Liam si svegliasse, che tornasse da loro, che tornasse da lui. Doveva capire cos'aveva scaturito lo shock dopo tutte quelle settimane. Perchè non era scoppiato prima? Perchè adesso? Sentì distrattamente Corey dire a Mason di calmarsi, mentre Peter trattenne Scott per un braccio intimandogli di non avvicinarsi.

<< Liam >> lo chiamò ancora piano, senza risultati. Si stava per incazzare, adesso avrebbero dovuto calmare lui. Sentiva chiaramente la rabbia corrergli sotto la pelle. Era sicuro di emanare preoccupazione e ansia, ma non gli importava. Che capissero pure, l'unica cosa che gli interessava era riportare indietro Liam. Strinse ancora la presa sul suo volto inspirando lentamente, doveva decidere. Se lo avesse fatto, non sarebbe più potuto tornare indietro, non stavolta. Tanto meno inventare scuse campate per aria. Liam non gli rispondeva, non in quel modo, non riusciva a raggiungerlo. Ma il modo per riportarlo indietro c'era, e non era un metodo che avrebbe fallito. Prese un respiro profondo, chiudendo gli occhi e cercando di concentrarsi. Doveva prendere una decisione.

<< Theo . . .>> iniziò Scott provando ad avvicinarsi, ma il ringhio della chimera lo congelò sul posto. Mason e Stiles sgranarono gli occhi.

<< Cazzo, Liam, guardami >> urlò in un ringhio Theo facendo brillare i suoi occhi di giallo. Tutti trattennero il fiato, allibiti e sconcertati. Fu questione di un attimo, mentre sotto i loro occhi, accadde. Gli occhi di Liam brillarono di giallo intenso, incastrandosi perfettamente in quelli della chimera, come se fossero attratti da una calamita. Stiles spalancò i suoi occhi trattenendo il fiato, mentre Scott era sconvolto accanto a lui. Le facce degli altri erano incredule e piene di confusione, eccetto quella di Peter. Gli occhi di Theo tornarono normali lentamente, e con i suoi anche quelli di Liam, stavolta per davvero. Gli occhi azzurri del più piccolo lo stavano guardando confusi e spiazzati, come se gli mancasse un passaggio. Poi parve rendersi conto che non respirava chissà da quanto e prese un respiro continuando a guardare Theo che gli rivolse un sorrisino divertito,mentre quello gli stringeva i polsi delle mani che erano ancora sul suo viso. Liam stava per dirgli qualcosa, quando una sensazione di pesantezza e stanchezza lo colse all'improvviso facendogli chiudere gli occhi, e si accasciò. Theo lo afferrò, sedendosi meglio a terra con il capo di Liam sulle gambe. Emise un sospiro di sollievo rilassando i muscoli, che non credeva di aver teso, accarezzandogli i capelli distrattamente, prima di ricordarsi che non erano affatto da soli. Si bloccò, interrompendo il movimento e stringendo di più Liam. La sensazione provata quando l'aveva tirato fuori dalla cella ricomparve, viva e più forte della volta precedente. Doveva portarlo via da lì. E doveva farlo subito. Sentì i passi di Scott, chiaramente intenzionato ad avvicinarsi, e la cosa non andava bene.

<< Scott, non avvicinarti >> ringhiò Theo voltandosi a guardarlo, e coprendo Liam alla vista dell'altro che pareva più sconvolto di prima. Gli occhi pieni di confusione.

<< Come? >> balbettò Scott provando a fare un altro passo, ma venne afferrato nuovamente da Peter.

<< Ti consiglio di dargli retta >> disse il lupo più grande, attirando lo sguardo degli altri su di lui.

<< Cos'era quello? >> mormorò Stiles risvegliandosi in quel momento. Gli altri facevano vagare gli occhi da Theo a Liam dietro di lui. La chimera passava velocemente gli occhi da uno all'altro membro del branco, quasi in attesa.

<< Non avvicinatevi >> intimò invece Peter ricevendo occhiate perplesse.

<< Che cazzo sta succedendo? >> urlò Malia facendo l'esatto contrario di quello che aveva detto il padre, e beccandosi un ringhio così forte da parte della chimera che fece tremare il luogo circostante, tanto che Mason si ritrovò a rabbrividire. Gli occhi di Theo andavano dal blu al giallo in maniera incontrollata, sembrava quasi stesse per esplodere al minimo movimento.

<< Malia >> la richiamò Peter ammonendola.

<< Da quanto sai che è il tuo compagno? >> intervenne Derek all'indirizzo di Theo, facendo spalancare di più gli occhi degli altri. Vide Scott quasi strozzarsi e Mason sbiancare.

<< Che cosa? >> urlò Scott voltandosi verso il lupo, sconvolto.

<< Derek, non è il momento >> lo richiamò Peter.

<< Tu lo sapevi? >> disse Derek allo zio.

<< Mi meraviglio che tu non te ne sia accorto prima – ringhiò Peter, prima di voltarsi verso la chimera – portalo via da qui >>

<< Che? No >> disse Scott più confuso di prima.

<< Se uno di noi si avvicina ci salterà addosso. Liam è ferito, non permetterà a nessuno di noi di avvicinarsi >> spiegò il lupo più anziano.

<< Stai scherzando? >> deglutì Mason. Peter sbuffò, scuotendo il capo.

<< Bene – disse Derek – portalo a casa tua e poi vieni al loft. Dobbiamo parlare >>

<< Non lo lascio da solo >> ringhiò Theo prendendo Liam tra le braccia e non staccando gli occhi dal beta. Scott sembrava vacillare, non avendo idea di cosa fare o dire. Malia fece per avvicinarsi, ma all'ennesimo ringhio e tirata di gomito di Peter ci rinunciò. Sorprendentemente fu Lydia ad avvicinarsi con cautela alla chimera, sebbene, beccandosi qualche occhiata dubbiosa dagli altri.

<< Resto io con lui >> disse Lydia mettendo una mano sul braccio di Theo, che annuì dopo qualche secondo. La chimera e la banshee si allontanarono velocemente sotto lo sguardo stupito e stralunato degli altri. Era il momento di dare delle spiegazioni.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 



Il tempo di lasciare Liam sul proprio letto con Lydia ad assicurargli che avrebbe vegliato lei sul ragazzo, ed era corso al loft di Derek. Non appena aprì la porta entrando, si ritrovò aggredito da un milione di domande diverse e sguardi ancora increduli, provenienti da tutti all'interno del loft, tranne che da Peter che alzò gli occhi al cielo.

<< Dategli tregua >> disse Peter placando gli animi e ricevendo un cenno di ringraziamento da parte della chimera.

<< Ok – fece Derek con un sospiro – da quanto sai che siete compagni? >>

<< Qualche settimana. Non ne avevo idea >> rispose Theo passandosi le mani sul volto stanco, prima di incrociarle al petto.

<< Quando sei scappato da casa mia dicendo di aver capito cosa poteva giustificare la rabbia di Liam, ti riferivi a questo? >> chiese Stiles riflettendoci. Theo annuì, dando così spiegazioni ai dubbi dell'amico.

<< Perchè Liam non me l'ha detto? >> disse invece Mason sbuffando arrabbiato, ma Theo roteò gli occhi al cielo.

<< Liam non lo sa >> rispose, ricevendo occhiate perplesse da parte degli altri.

<< Che vuol dire che non lo sa? >> disse Derek spalancando gli occhi.

<< Quello che ho detto. Lui non lo sa >> disse di nuovo il biondo.

<< Come fa a non averlo capito? >> chiese Malia stupita.

<< Beh, forse perchè qualcuno si è dimenticato di fargli un discorsetto sui comportamenti dei lupi >> disse sarcastico Theo rivolgendo la sua attenzione a Scott, che sospirò affranto prima di mordersi il labbro.

<< Stava con Hayden – rispose l'alpha – non avevo messo in conto che potesse incappare in una cosa del genere >>

<< I compagni tra lupi sono molto più comuni di quanto si crede >> fece Peter scrollando le spalle.

<< Tu perchè lo sapevi? >> chiese invece Derek.

<< E' strano che tu non l'abbia capito, nipote – fece Peter in una chiara allusione, beccandosi un ringhio in risposta – e comunque, me ne sono accorto la sera stessa che sono arrivato. Andiamo? Non avete visto come ha ringhiato a Scott quando avevano rapito Liam? >>

<< Già, solo un lupo che sente minacciata la sicurezza del proprio compagno reagisce in quel modo al proprio alpha >> ragionò Derek, dandosi dell'idiota per non averlo capito prima. I segnali c'erano tutti.

<< Questo spiega anche la rabbia di Liam. Era dovuta all'assenza del proprio compagno e il suo lupo reagiva alla mancanza sfogando con l'emozione a lui più consona. La rabbia >> continuò Derek.

<< Come l'hai capito? Perchè nessuno di noi ci è arrivato? >> chiese invece Scott a Theo.

<< Non ci avevo fatto caso all'inizio. So dei comportamenti che hanno i lupi con i propri compagni, ma non ne ho mai visti di persona, quindi ci ho messo un po' a capirlo – iniziò Theo – In realtà è stato grazie a una cosa che ha detto Stiles. Quel giorno in questione mi ha detto che quando eravamo tutti assieme aveva notato che Liam mi guardava a intervalli regolari, quasi per accettarsi che io fossi sempre nei paraggi. E' una cosa comune nei compagni prestarsi così tanta attenzione. Da lì ho iniziato a collegare i pezzi, come il fatto che quando io ero spesso con lui i suoi scoppi di rabbia sparivano, per ripresentarsi quando non avevamo contatti per più di un paio di giorni. Per calmarsi bastava che sentisse la mia presenza in qualsiasi modo. Che fosse la mia voce o il mio odore, bastava che fosse in qualche modo una percezione fisica >> spiegò la chimera.

<< Dio, che casino >> borbottò Scott.

<< E tu? Il tuo lupo non sembra avere problemi a controllarsi >> disse Malia scoccandogli un'occhiata confusa.

<< No, ma . . . mi sono reso conto di quanto non averlo attorno mi mettesse in agitazione, e di come mi preoccupassi troppo per lui. Ho più controllo solo perchè sono anche metà coyote >> spiegò il biondo.

<< Ok, adesso è tutto più chiaro, o quasi – mormorò Mason – ma quindi che vuol dire? Cioè, questa cosa dei compagni è temporanea o cosa? >>

<< I lupi sono animali monogami – spiegò Peter – quando scelgono un compagno è per tutta la vita. E' un'arma a doppio taglio. Non sempre i compagni si ricambiano tra di loro, il che è un casino in molti casi >>

<< Che genere di casini? >> chiese Corey grattandosi il capo.

<< Un compagno è per tutta la vita. Non ci sarà più nessun altro se non quella persona. Ecco perchè è un'arma a doppio taglio >> spiegò Derek con un sospiro, mentre vide Stiles lanciargli un'occhiata dubbiosa mordendosi il labbro. Incrociò gli occhi con i suoi, ma quello li distolse subito.

<< Ma tu e Liam . .>> lasciò in sospeso Malia.

<< I nostri lupi si sono scelti a vicenda, quindi nessun suicidio in vista – ridacchiò la chimera – se così non fosse, prima non avrebbe risposto al mio richiamo >>

<< Ecco, quello è stato decisamente strano. Credevo che solo l'alpha potesse fare una cosa del genere >> disse Scott.

<< In genere è così, ma tra compagni è diverso, si crea un legame che risulta molto più profondo di quello tra alpha e beta. E' una connessione che nessun altro può raggiungere. E' incredibile quanto il vostro sia così radicato, pur non essendo ancora legati >> disse Peter con un sorriso.

<< Legati? >> chiese Mason, inarcando poi un sopracciglio.

<< Quando due lupi si scelgono come compagni, si sancisce un legame >> disse Derek.

<< E come? >> chiese Corey innocentemente, ricevendo un'occhiata imbarazzata da parte di Derek e un ghigno divertito da Peter.

<< Oh >> fece infatti.

<< Non è solo quello – sbuffò Derek rivolgendo un'occhiataccia allo zio – ci si morde a vicenda, facendo così comparire un marchio >>

<< Un marchio? >> chiese Stiles deglutendo.

<< Una mezzaluna sul cuore >> disse Theo in un sospiro.

<< Sul cuore? >> chiese Mason.

<< E' come un tatuaggio. Indica che il lupo è legato al suo compagno, è una condivisione molto intima. C'è chi dice che si riesca a sentire l'altro costantemente, come se fosse sotto la pelle >> spiegò Derek.

<< Già, come se gli odori mischiati non fossero già abbastanza lampanti >> borbottò Peter alzando gli occhi al cielo.

<< Devi dirlo a Liam >> disse dopo qualche secondo Mason, facendo spalancare gli occhi di Theo.

<< No >> disse la chimera ricevendo sguardi allibiti da più parti.

<< Ma perchè? E' una cosa bella, no? >> chiese Stiles accigliandosi.

<< E' stato rapito e torturato per giorni. Oggi ha avuto un crollo, non ho intenzione di mettergli altri problemi addosso >>

<< Ritieni un problema l'essere compagni? >> chiese Derek stranito.

<< No, certo che no. Ma non capirebbe, non adesso >> spiegò Theo.

<< Non puoi non dirglielo >> fece Mason.

<< Lo so, ma non adesso >>

<< Theo . . >> provò Stiles, ma ricevette in cambio un ringhio.

<< So io cos'è meglio per lui >> ringhiò la chimera. Scott scosse il capo, sovraccaricato da tutte quelle informazioni. Gli altri fissavano Theo, sorpresi da quell'imposizione. Tranne i due lupi più grandi, a cui il comportamento della chimera non sembrava affatto strano.

<< Ok, beh, credo che adesso abbiamo tutti la situazione molto più chiara >> disse l'alpha.

<< Quand'è successo? >> chiese invece Peter incuriosito.

<< Con i ghost riders, quando l'ho salvato. Ed è ironico, perchè giusto cinque minuti prima stavamo decidendo chi dei due avrebbe lasciato morire l'altro >> disse sospirando il biondo, sbuffando fuori una risatina isterica.

<< Il suo lupo si è sentito protetto, e il tuo aveva intenzione di proteggerlo. E' stata una scelta ricambiata >> ragionò Derek.

<< E' per questo che Liam ha avuto problemi già prima che tu te ne andassi. Poi è peggiorato >> fece Stiles pensandoci su.

<< Quindi il lupo di Liam sentiva la mancanza del compagno >> rispose Corey annuendo. Theo emise un respiro profondo, in parte sollevato dal fatto che ora il branco conoscesse la verità. Anche se l'unica persona che avrebbe dovuto conoscerla, ne era ancora completamente all'oscuro.

<< Avete finito? >> chiese Theo lanciando occhiate a destra e a manca. Gli altri annuirono, e Stiles gli rivolse un sorriso contento, mentre Mason lo fissava ancora incredulo.

<< Sì – disse Scott rivolgendogli un sorriso – sono contento, che questo gli sia successo con te >>

<< Grazie >> disse la chimera. Era sorpreso dell'uscita dell'alpha, non se l'aspettava proprio. Ma la cosa lo fece indubbiamente rilassare ancora di più.

<< Beh, possiamo andare da Liam adesso? >> disse poi Malia alzando gli occhi al cielo, ma a quell'uscita Theo si irrigidì di colpo, lanciando un'occhiata agli altri che lo fissavano sorpresi.

<< Ecco – deglutì Scott – a proposito di questo, che diavolo era quello, prima? E adesso? >>

<< E' sorprendente l'istinto di protezione nei confronti del proprio compagno. Mi ha sempre affascinato >> ridacchiò Peter.

<< Davvero ci darà addosso? >> chiese Malia.

<< Prova ad avvicinarti alla porta e vediamo >> la sfidò Theo facendo brillare gli occhi di giallo, mentre le rivolgeva un sorrisino malizioso.

<< Ma perchè? >> borbottò Stiles curioso.

<< Liam adesso è ferito ed indifeso. Se uno di noi provasse ad avvicinarsi ci prenderebbe a morsi. Non centra che non vogliamo fargli del male, abbiamo zanne e artigli, quindi per lui siamo una minaccia >> spiegò Peter.

<< Ma sono il suo alpha, non gli farei del male >> sbottò Scott alzando le braccia al cielo.

<< In questo momento è come se tu ti avvicinassi al suo cucciolo indifeso. Se ne infischia che sei l'alpha, Scott. Ti spezzerebbe le gambe prima che tu abbia il tempo di avvicinarti a Liam >> disse ancora Peter incrociando le braccia al petto.

<< Sei molto informato >> lo riprese Derek.

<< Ha tentato di dare addosso anche a me nel bunker, quando li ho trovati. E poi ho avuto una brutta esperienza con tua madre. Per poco non mi decapitava per essermi avvicinato a tuo padre mentre era ferito >> spiegò quello, facendo accigliare Derek.

<< Ma Lydia? >> chiese Mason inquieto. Aveva voglia di vedere il suo migliore amico.

<< Lydia per lui è innocua >> fece Derek.

<< E' una banshee – disse Stiles – il più innocuo qui, sono io >>

<< Sì, ma Lydia non ha zanne e artigli, Stiles >> gli rispose Derek in un sospiro. Theo ridacchiò, sentendo poi il suo telefono squillare. Lo afferrò subito vedendo che era il numero di Lydia. Rispose subito, sotto lo sguardo preoccupato degli altri.

<< Lydia >> disse appena fece scorrere il dito sul verde.

“Ehi” rispose invece la voce di Liam facendogli fermare il cuore in un istante. Stava bene. Era tutto ciò che riusciva a pensare.

<< Liam. Stai bene? >>

“Dove sei?” chiese invece l'altro.

<< Da Derek >> rispose, vedendo Stiles trattenere un risolino e beccarsi uno scappellotto da Scott, il quale non riusciva a non notare come la voce della chimera si fosse addolcita non appena aveva sentito la voce di Liam.

“Puoi tornare qui? Non sono tranquillo se non ci sei” ammise il beta, facendogli bloccare il respiro in gola.

<< Arrivo subito >> disse Theo chiudendo la telefonata, e osservando Peter fissarlo divertito. Scott era sorpreso, ma in qualche modo, come gli aveva palesato poco prima, più tranquillo di quella situazione.

<< Devo andare >> avvisò gli altri, sebbene sapesse che i lupi avevano sentito tutta la conversazione.

<< Posso venire a vedere Liam domani? >> gli chiese Mason, e Theo si accigliò annuendo.

<< Certo. Non devi chiedermelo >> fece la chimera.

<< Non vorrei che mi sbranassi per gelosia o altro >> ammise il moro facendolo rimanere sconvolto.

<< Non ti darei addosso >> si accigliò Theo.

<< Già, non hai le zanne – rise Peter – e per quanto riguarda la gelosia, beh, ringrazia la parte razionale umana. Per ora >>

<< Esagerato >> commentò Derek.

<< Siamo animali territoriali, nipote. Credimi, la gelosia la sentiamo molto di più >> rise quello.

<< Sì, beh, allora tenta di non avvicinarti troppo >> lo richiamò Theo facendo brillare gli occhi.

<< Ehi, scherzavo >> ridacchiò il lupo più anziano, beccandosi un sorrisino impertinente da parte del biondino.

<< Beh, io adesso devo andare >> disse Theo non appena il suo telefono iniziò a squillare nuovamente.

<< Che c'è, Liam? >> fece rispondendo e aprendo la porta del loft.

“Non è che mi porteresti del gelato?” chiese il beta lasciandolo a bocca aperta.

“Ma ti sembrano modi?” sentì sbraitare Lydia accanto al beta, e ridacchiò per quello.

<< D'accordo >> sospirò chiudendo la chiamata, sentendo poi Scott ridere dall'interno del loft, seguito a ruota da Peter.

 

 

 

 

 


 






And here we are, again!

Anche questa settimana ce l'abbiamo fatta. Ahahahah xD

Beh, che dirvi, onestamente questo è uno dei capitoli che preferisco e che mi sono divertita di più a scrivere. Le cose tra Stiles e Derek sembrano andare bene, mentre finalmente, la verità è venuta fuori, e adesso tutti sanno cosa succede tra Theo e Liam. Tutti tranne Liam, certo. Mi sento cattiva in questo momento. Spero vivamente che il capitolo vi sia piaciuto, e vi ringrazio ancora per il seguito. Ci vediamo sabato prossimo, un bacio

Elly

  
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