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Autore: Kano_chan    11/11/2017    1 recensioni
Selenis Lucis Caelum, nipote di Re Regis e cugina di Noctis, accompagnerà quest'ultimo nel suo viaggio assieme ai suoi amici di sempre: Gladiolus Amicitia, Prompto Argentum e Ignis Stupeo Scientia. Assieme affronteranno i nuovi pericoli che si metteranno sul loro cammino.
Se avete voglia di ripercorrere la trama di FFXV con l'aggiunta di qualche novità, Something Wild fa per voi!
~~~~~
Dall'Epilogo:
"Fine"
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gladiolus Amicitia, Ignis Stupeo Scientia, Noctis Lucis Caelum, Nuovo personaggio, Prompto Argentum
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Cid guidò abilmente lo yacht fino al porto, dove, con una manovra perfetta si accostò all’attracco permettendo così ai ragazzi di scendere.  

-    È… -
-    Magnifica – disse Selenis, completando la frase per Noctis che continuava a guardarsi intorno rapito.
-    Umh, mi sa che c’è ancora un problema.. – mormorò Prompto, osservando preoccupato un paio di gendarmi che presidiavano l’uscita delle banchine – Ci vorrà il visto anche qui? –
-    Signore, qual è il motivo della vostra visita? – chiese uno dei funzionari al principe quando si furono avvicinati.
-    Il motivo eh? – ripetè Noctis senza sapere che pesci pigliare.

Il ragazzo, in cerca di aiuto, si voltò a guardare la cugina subito dietro di lui, ma Selenis si limitò ad alzare le spalle come a dire “è un problema tuo”. Fu Ignis alla fine, a farsi avanti con un sospiro.

-    Sei senza speranze – commentò passandogli davanti – Siamo esperti gastronomici, in visita per studiare la celebre cucina del vostro incantevole paese – spiegò con professionalità rivolto all’uomo.
-    Ma pensa! – esclamò quello impressionato – Vi auguro un soggiorno fruttuoso – aggiunse facendo cenno al soldato di lasciarli passare.
-    Esperti gastronomici? – ghignò Selenis.
-    Sempre meglio di “siamo venuti qui per risvegliare Leviatano” – replicò il ragazzo.
-    Te ne do atto – concordò la ragazza.

La via che si affacciava sul porto era piena di gente che passeggiava tra i vari caffè che offrivano un piacevole ristoro nei loro tavolini all’aperto, e tra le bancarelle colorate che vendevano artigianato locale e souvenir per i turisti.

-    Allora, andiamo a trovare questo Wesk? – propose Gladio.
-    Sì, mi sembra una buona idea – assentì Noctis mentre Prompto si perdeva nel "panorama" delle ragazze locali.
-    Cid, tu per caso sai dirci dov’è questo Maagho? – domandò Selenis rivolgendosi al meccanico rimasto fermo all’ombra della pensilina del porto.
-    No, non sono mai più tornato ad Altissia dopo che ha deciso di aprirlo – rispose.
-    Penso di avere la soluzione –

Ignis si affiancò loro reggendo in mano la cartina della città che aveva recuperato da un chiosco informativo poco distante.

-    Per forza sei quello più intelligente – commentò Prompto.
-    Rispetto a te non ci vuole poi molto – replicò Gladio con un ghigno.
-    Ehi!-
-    Allora, vediamo… - momorò Selenis passando in rassegna la mappa che mostrava i luoghi di interesse – Maagho.. Maagho… eccolo qui! – disse d’un tratto puntando l’indice.
-    È vicino al mercato coperto – notò Ignis con una certa soddisfazione.
-    Sì, ma per arrivarci dobbiamo prendere per forza una gondola.. – osservò la principessa guardando l’intrico di canali.
-    Oh! Evviva! – esclamò il pistolero.
-    Siamo fortunati allora – intervenne Noctis – la partenza delle gondole è proprio qui – aggiunse indicando il fondo della via dove, su una tenda rossa, capeggiava la scritta “attracco”.
-    Bene, allora in marcia – asserì Ignis ripiegando la cartina.
-    Cid, vieni con noi? –

Selenis si girò a guardare il vecchio meccanico.

-    No, andate pure voi -  rispose guardandosi intorno – io rimarrò sullo yacht e ne approfitterò per dare un’occhiata alla Regalia – aggiunse, ma alla principessa non sfuggì il suo sguardo perso, probabilmente nei ricordi che aveva di quella città.
-    Allora ci vediamo più tardi  - affermò Noctis.

Il gruppo si diresse così verso il piccolo attracco; lì, trovarono un ragazzo ritto sul fondo di una gondola in legno laccato. Era vestito con una maglia a righe e con un cappello di paglia dalla corona tipicamente piatta.

-    Dove vi porto signori? – esordì allegramente.
-    Vorremo raggiungere il mercato coperto per favore – rispose Selenis.
-    Per lei Mademoiselle, questo e altro – replicò ossequioso il ragazzo, porgendo una mano alla principessa per farla salire a bordo.
-    Per lei questo e altro – lo scimmiottò a bassa voce Gladio accomodandosi su una delle poltroncine in broccato.
-    Geloso eh? – lo provocò Noctis sedendoglisi di fronte.
-    Ma sta zitto – replicò l’Amicitia imbronciato.
-    Su, su! Via quelle facce e facciamoci una foto! – propose Prompto.
-    Speriamo solo di non finire in acqua – disse Noctis mentre si stringevano per stare nell’inquadratura.
-    Sì, effettivamente dovresti stare attento - lo mise in guardia Gladio con un sorriso poco raccomandabile.

La gondola scivolava lentamente tra i canali, passando vicino a grandi ruote che raccoglievano acqua da portare ai navigli superiori, piccole cascatelle e innumerevoli ponti di ogni dimensione.

Ogni tanto qualcuno li salutava dalle terrazze e dalle piazze ingombre di tavolini dei caffè che si affacciavano sui navigli. Non c’era niente a rammentare che fuori da Altissia il mondo fosse in tumulto. Sembrava una città ferma nel tempo, parte di un universo parallelo che non conosceva il terrore creato da Nifelheim.
Ovviamente, per ironia della sorte, tutto questo era però stato reso possibile proprio dal patto del protettorato di Accordo fatto con l’Impero.

La loro destinazione risultò piuttosto distante e situata sotto al quartiere commerciale. Nell’acqua era stata costruita una pedana galleggiante rivestita in legno, che fungeva da isolotto. Tutt’intorno erano ancorate diverse imbarcazioni ingombre di merce: frutta, carne, pesce e cereali.
Al centro invece era stato sistemato un inequivocabile bancone da bar sormontato da immacolate tende bianche.

-    Signori, è stato un piacere – li salutò il giovane che li aveva portati, riservando un sorriso particolarmente caloroso a Selenis.
-    Iggy, questo è il paradiso per te! – commentò la ragazza dopo aver afferrato per un braccio Gladio nel tentativo di farlo desistere dall'ammarare il gondoliere.
-    Ammetto che per certi versi mi affascina persino più del mercato di Lestallum – ammise il ragazzo rimirando la merce.
-    Benvenuti ad Accordo ragazzi, Cid mi ha detto che sareste passati –

Dietro al bancone di quello che fu chiaro essere il famoso Maagho, c’era un uomo di colore che se non fosse stato per i capelli grigi acconciati in una serie di treccine rasenti il capo, non gli avresti mai attribuito la stessa età di Re Regis. Portava un monocolo sull’occhio sinistro e i suoi abiti da barista erano ricercati e perfettamente lindi.

-    Weskhan Armaugh, come avrete intuito – si presentò, mentre i ragazzi lo raggiungevano davanti al bancone – Ma guarda il principe com’è cresciuto, come la principessa d’altronde! – commentò sorridendo ai due – Dopo tutto l’ultima volta che vi ho visti eravate solo dei bambini –
-    Temo di non ricordarmi di lei – rispose dispiaciuta Selenis frugando nella sua memoria.
-    Oh, sono passati troppi anni e voi eravate troppo piccoli – replicò l’uomo tranquillizzandola – ma datemi del tu vi prego! Dev’essere la vostra prima visita ad Altissia, vi piace? – domandò.
-    È incredibile! – esclamò Prompto.
-    Sono contento che vi abbia colpiti favorevolmente, ma immagino che avrete un sacco di domande da farmi, avanti! – li invitò, facendo loro cenno di sedersi sugli sgabelli.
-    Questa regione fa parte dell’Impero, giusto? – chiese Noctis.
-    Non vi fidate, lo capisco – rise Wesk centrando il punto – ma non c’è bisogno di stare sempre sulla difensiva, ricordatevi solo che le condizioni della nostra indipendenza garantiscono libero accesso all’Impero. – spiegò.
-    Lo terremo a mente – asserì Ignis.
-    È un accordo unilaterale a tutti gli effetti – proseguì l’uomo – dobbiamo chiedere l’autorizzazione di Nifelheim per qualsiasi cosa e non avrebbero mai accettato deliberatamente di far apparire in pubblico la Sciamana. Non so come il governo abbia fatto a spuntarla –
-    Cosa? Luna apparirà in pubblico? – domandò Selenis esterrefatta.
-    Non avete sentito? – replicò Wesk interdetto, poi si voltò per accendere la piccola radio che si trovava sul pianale.

“ Il governo ha rilasciato una dichiarazione in cui assicura che le ragioni del risveglio dell’Abissale saranno chiarite nel discorso di apertura. A pronunciarlo sarà sua grazia Lunafreya, di cui in precedenza era stata dichiarata la morte. Questa sarà la sua prima apparizione in pubblico dopo la tragica cerimonia dell’armistizio.” enunciò la giornalista.

-    Non ne sapevamo nulla – disse la principessa.
-    Pensi che Luna parlerà davvero in pubblico? – chiese Noctis rivolto a Wesk.
-    Assolutamente, a meno che il notiziario non menta – rispose l’uomo.
-    Dov’è Sua Grazia Lunafreya? – intervenne Ignis.
-    Da qualche parte in città, ma nessuno l’ha vista nemmeno di sfuggita – disse il proprietario del Maagho – La stampa si otina a non farne parola, il che non lascia dubbi sul coinvolgimento del governo e spiega le voci che parlano di ufficiali Imperiali che lasciano la città infuriati – spiegò.
-    Qualcuno la sta tenendo nascosta – riflettè Selenis.
-    E di Leviatano qualche novità? – s’informò Noctis.
-    Per ora niente, ma si dice che il governo aprirà presto l’Altare delle Mareggiate –

Il suddetto Altare si trovava vicino alla cattedrale di Altissia, ed era ciò che restava di un antico ponte che si interrompeva esattamente al centro del bacino situato nel cuore della città.

-    Esattamente dove avverrà il rito – constatò Gladio.
-    D’altro canto, si stanno affannando a racimolare le scorte d’emergenza... – continuò Wesk – Il che fa sorgere una domanda: se si aspettano che l’Abissale scateni il finimondo, perché permettono la cerimonia? - disse accarezzandosi la corta barba grigia – Senza contare l’arrivo del Comandante supremo qualche giorno fa –
-    Ravus… - mormorò tetro Noctis.
-  Si è fatto vivo subito dopo l’uccisione dell’Immane a Lucis, e questo fa pensare che il prossimo obiettivo sia Altissia – spiegò l’uomo – ma questo è tutto ciò che so –
-    Grazie, le tue informazioni sono davvero preziose – disse Ignis.
-    Ora, che ne dite se vi preparo qualcosa da mangiare? Dopo tutto l’ora del pranzo è passata da un pezzo – propose Wesk, voltandosi e iniziando ad armeggiare nella zona adibita a cucina.
-    Cosa ne pensate? – domandò a quel punto Gladio.
-    Qualcosa bolla in pentola..- rispose Noctis.
-    Già, ma c’è da chiedersi cosa – soggiunse Ignis.
-    E se..- cominciò Selenis per poi fermarsi.
-    E se cosa? – la incalzò Prompto.
-    Sono solo supposizioni, ma se l’Impero volesse che l’Abissale venga invocato? – azzardò.
-    Che senso avrebbe? – replicò Noctis.
-    Già! – concordò Prompto – L’Impero sta cercando di impedire con ogni mezzo a Noct di allearsi con i Siderei. Sarebbe molto più comodo per loro.. – il pistolero lasciò la frase in sospeso ma era molto chiara.

Sarebbe stato molto più comodo per loro uccidere Lunafreya, portandole via l’anello dei Lucis e interrompendo così i suoi tentativi di risvegliare gli Dei.

-    E sarebbe un ragionamento più che logico, ma correrebbero il rischio che prima o poi l’alleanza venga stretta in qualche altro modo… - ribattè la giovane.
-    Così, lasciando che Sua Grazia compia il rito d’invocazione, avrebbero la possibilità di distruggere la fonte del potere alla sua origine uccidendo Leviatano – ragionò Ignis.
-    Esatto! – assentì Selenis – Ma temo che sotto ci sia ben altro… e che a muovere le fila di tutto sia il cancelliere Izunia – aggiunse tetra.
-    Ecco qui ragazzi, scusate per l’attesa –

Wesk ritornò da loro, appoggiandogli davanti un piatto per ciascuno di lasagne fumanti.

-    Questo lo offre la casa per darvi il benvenuto ad Altissia – aggiunse pulendosi le mani nel grembiule che aveva indossato.
-    Troppo gentile – rispose Ignis.
-    Mia cara Camelia, quanto tempo! – esclamò d’un tratto l’uomo.
-    Ho sentito che hai degli ospiti illustri –

La voce che rispose a Wesk apparteneva ad una signora dai morbidi capelli bianchi e vestita con un taieur color acqua marina. Era accompagnata da un gendarme che sostava serio al suo fianco.

-    Signori, mi spiace interrompervi durante il pasto; non è mia intenzione approfittare del vostro tempo – esordì la donna con modi veloci ed affettati – Sono Camelia Claustra – si presentò.
-    Primo ministro del protettorato di Accordo – disse Ignis.
-    Vi informo che abbiamo sotto custodia sua grazia Lunafreya – rivelò lei – e che l’Impero vuole che la consegniamo –
-    Cosa? – esclamò Noctis.
-    Ma io non sono incline ad accettare senza un tornaconto. E proprio di questo vorrei discutere con il Re di Lucis – proseguì Camelia – Vi aspetto domattina nella mia residenza – sentenziò, e senza aspettare una risposta si allontanò assieme al gendarme.
-    Sa essere enigmatica nei momenti peggiori, ma vi assicuro che ha buone intenzioni – disse Wesk.
-    Ah beh, bene – balbettò Prompto.
-    In ogni caso sarete stanchi dopo il viaggio. Vi consiglio di andare a riposarvi! Vicino al porto dove siete attraccati c’è l’hotel Leville, avranno di sicuro una camera per voi – suggerì l’uomo.

I ragazzi accolsero con favore il consiglio di Wesk, e dopo aver finito di mangiare tornarono verso il centro di Altissia, dove trascorsero le ore restanti che li separavano dalla sera.
Ne approfittarono per visitare la città, godendosi il clima pieno di vita e le bellezze architettoniche. Decisero di muoversi a piedi (soprattutto dietro l’insistenza di Gladio) divertendosi a scoprire dove gli stretti vicoli e i ponti li avrebbero portati. Più di una volta rischiarono di perdersi, ma grazie alla cartina recuperata da Ignis il pericolo venne sempre scampato.

-    Sapete? Ho letto che una volta l’anno, qui ad Altissia, fanno un grandissimo carnevale – raccontò Prompto.
-    Sì, avevo letto qualcosa sulla guida che avevo acquistato – rispose Selenis dando una leccata al gelato che si erano appena fermati a comprare.
-    Tutta la città viene addobbata, la gente gira mascherata tutto il giorno, i caffè propongono nuovi piatti e ci sono un sacco di attività divertenti da provare – proseguì il ragazzo.
-    Tipo? – domandò Noctis recuperando all’ultimo una pallina di gelato che stava per scivolare a terra.
-    Gare con i Chocobo, cacce al tesoro e.. concorsi di fotografia! – esclamò estasiato il pistolero.
-    Peccato allora essere venuti nel periodo sbagliato – commentò Ignis.
-    Possiamo sempre tornarci, magari con Iris e Talcott – disse Gladio.
-    Oh sarebbe fantastico! – assentì la principessa.
-    L’abito di Sua Grazie Lunafreya è bellissimo! –

L’esclamazione di una ragazza seduta poco distante da loro, attirò l’attenzione del gruppo di amici.

-    È vero! Vivienne Westwood ha fatto un lavoro meraviglioso! – replicò la sua amica.
-    Sarà il vestito di cui parlavano i giornali?! – disse Prompto eccitato.
-    Senza dubbio, la stilista è la stessa – rispose Ignis.
-    Diamo un’occhiata? – propose il ragazzo biondo.
-    Dipende dallo sposo – replicò Gladio con un sorriso – E' come mettere il dito nella piaga ora che il matrimonio è stato disdetto –
-    E allora dis-disdiciamolo! Possono ancora sposarsi! – asserì Prompto.
-    Giusto, andiamo a cercarlo – concordò Ignis.
-    Scusatemi –

Selenis si fece avanti, interrompendo la conversazione tra le due amiche che intanto era proseguita.

-    Sapete dirmi dov’è esposto l’abito di cui parlavate? – domandò alle due ragazze.
-    Certo! Scesa quella piccola scalinata lo trovi subito sulla sinistra – le risposero.
-    Grazie -

La principessa tornò verso i suoi amici e tutti assieme si diressero verso il luogo indicato. La piccola folla che si era radunata poteva già fare da indizio su dove recarsi. Nella prima vetrina di una galleria che ospitava una serie di negozi, l’abito immacolato di Luna faceva bella mostra di sé.
Era semplice, ma talmente curato nei particolari da essere quasi un’opera d’arte.

-    È magnifico – disse Selenis guardandolo emozionata.
-    È vero – confermò Ignis.
-    Sarebbe bello se riuscite a sposarvi tutti e quattro assieme, no? – disse Prompto.
-    Potremmo pensarci – replicò la principessa, cercando la mano di Gladio che gliela strinse prontamente in un tacito assenso - Luna era così felice quando le è stato recapitato a Tenebrae – proseguì – me lo aveva scritto in una delle sue ultime lettere. Non vedeva l’ora di indossarlo.. – aggiunse voltandosi verso Noctis al suo fianco.
-    Già – rispose il ragazzo.

Era una risposta breve, ma i suoi occhi parlavano per lui, scintillando mentre osservavano il vestito. Era quasi certa che si stesse immaginando Luna che lo indossava. Selenis sorrise; l’idea di quel matrimonio a quattro le riempiva il cuore di gioia. Se tutto andava come doveva andare, era una prospettiva che non si poteva del tutto escludere.
La principessa guardò la foto dell’amica posta vicino all’abito. Un primo piano in cui Luna sorrideva senza però guardare dritta in camera.
Mentre la osservava, un altro viso si sovrappose a quello della Sciamana, finchè Selenis non riuscì a mettere a fuoco l’immagine del cancelliere Izunia.
La ragazza si sentì ghiacciare il sangue nelle vene mentre lui le faceva un cenno toccandosi la falda del cappello. Quando però la principessa si girò di scatto, vide che dietro di loro non c’era proprio nessuno.


-    Hai visto qualcuno? – le domandò Gladio tirandola leggermente per la mano.
-    Mi pareva di sì.. ma devo essermi sbagliata – rispose lei con un sorriso tirato tornando a girarsi verso la vetrina.

Si era sicuramente sbagliata.. o almeno lo sperava con tutto il cuore.



Campeggio dell'autrice:

Hi guys!

Pronti per la battaglia di Leviatano? Io sì! Lo so che sarà una faticaccia preparare il prossimo capitolo, ma non vedo l'ora!
Per ora ci siamo gustati ancora un pò di tranquillità e ci siamo goduti Altissia. Giuro che a distanza di un anno, ancora mi perdo in quelle cavolo di strade ^^"
Ardyn ci ha introdotti un pò al clima che si respirerà la prossima volta... quell'uomo è ovunque! E, per me, è il miglior cattivo che potessero creare in questa saga. Perchè alla fine lui non è nato cattivo, lo è diventato, e in un modo così sottilmente perfido che fa venire i brividi!
Non so se qualcuno ha seguito le novità della Paris Games Week, ma ho già capito che per il 2018 il mio portafoglio piangerà ^^"
Passo a ringraziare tutti i Lettori e le mie Comrades che mi spalleggiano con le loro recensioni ^^ Un grazie particolare a Sarah Bailee Cornwell per essersi aggiunta e avermi messa anche tra le sue storie preferite <3

Al prossimo venerdì!
Marta  
  
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