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Autore: shinigami di fiori    11/11/2017    1 recensioni
Un giorno...Tu capirai.
Capirai perché il mondo non meriti la pietà di nessuno...Poiché persino un eroe altri non è che una vittima dell'ingiustizia.
La Strega Blu, dopotutto, è tornata davvero in circolazione.
Genere: Avventura, Drammatico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: All Might, Izuku Midoriya, Katsuki Bakugou, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Ehi, ehi...Questa mano non si tocca...-
L’uomo assottigliò gli occhi da sotto la benda, balzando all’indietro dopo che la sua lama venne sbriciolata all’istante.
-Credo che sia per All Might....- Sussurrò una voce treamante e folle.
L’uomo strinse l’elsa delle sue lame.
-Voglio davvero spazzare via una società in cui merda del genere viene acclamata-.
Kurogiri sospirò, osservando il più giovane cercare di terminare quella strana trattativa.
-Sembra che i nostri obbiettivi siano opposti tra loro...Ma almeno siamo d’accordo sulla cosa da distruggere-.
Il loro ghigni così simili ma, nello stesso tempo, così differenti si scontrarono.
-Basta sparare stronzate. Vattene, Sparisci, muori. Sono il tipo di persona che più odi no-? Chiese l’albino, dondolandosi su un piede.
-Stavo testando le tue vere motivazioni- Sussurrò l’uomo di fronte a lui, leccandosi le labbra e rinfoderando le lame rotte.
-Le persone dimostrano la loro vera natura quando sono al confine con la morte-.
Shigaraki piegò la testa.
-Certo, è differente...Ma sento un desiderio...Un deforme germoglio di convinzione dentro di te-.
Shigaraki impiantò il suo iride rosso in quelli scuri dell’ammazza-eroi.
-Come germoglierai? Immagino non sia troppo tardi per vederlo e utilizzarti- Disse, con uno sguardo tale da sostenere quello di Tomura.
-Hai intenzione di utilizzarmi-? Chiese nervoso Shigaraki, aggravando il tono.
Kurogiri si mise sull’attenti...Badare al giovane capo era davvero un’impresa ardua.
-Kurogiri...Non voglio un pazzo del genere come membro dell’organizzazione- Ringhiò, come un bambino viziato.
Eccolo che ricominciava.
-Shigaraki Tomura...Sarebbe davvero un prezioso alleato se si unisse a noi-. Cercò di farlo ragionare.
-Le negoziazioni sono concluse-.
-Ora riportatemi a Hosu...Ci sono delle cose che devo ancora sbrigare- Disse l’uomo vestito dello stesso colore del sangue, leccandosi le labbra.
 
 
In quel momento, il soffito del covo cadde a pezzi, provocando una pioggia di calcinaggi e schegge.
-Che succede-? Chiese Stain, riparandosi con l’avambraccio dalla polvere.
Tomura scattò agilmente, accovacciandosi sul bancone del bar abbandonato.
-KUROGIRI...Sono stufo di ospiti a sorpresa del cazzo- Ansimò, grattandosi il collo nervosamente.
Immediatamente l’uomo dagli occhi coperti dalla benda rossa estrasse altri pugnali, sistemandosi in posizione di difesa.
-Shigaraki Tomura, stia indieto...- Disse l’uomo dagli occhi gialli, sprigionando la sua ombra violacea per tutto il locale buio.
 
-Tsk...Ancora tu...Stronza- Shigaraki spalancò l’occhio cremisi.
Una pioggia di capelli neri e piume invase il nascondiglio segreto: le lunghe ciocche si legarono agli angoli, alle pareti, ai poster strappati del simbolo della pace e ai pochi mobili presenti.
Le piume nere rimasero a gallegiare nell’aria.
-Prenditela con il Maestro per le questioni che non mi riguardano...Maledetta Strega-! Gridò il ragazzo dall’aria sciupata, scrocchiandosi le nocche.
-La Strega Blu? Cosa ci fa una come lei quì-? Chiese Stain, incrociando le lame.
Kurogiri immediatamente aprì i suoi portali.
-Le chiedo perdono per questa interruzione...Spero che la nostra associazione possa ancora contare sul suo aiuto- Disse l’uomo dagli occhi gialli saetta.
Stain schioccò la lingua lanciando un’occhiataccia alla figura sopra la sua testa.
Tomura subito balzò per toccare quella massa di capelli neri.
“Un criminale del genere...Una potenza spaventosa creata da una società completamente sbagliata, e tu non fai altro che alimentarla...Maledetto Simbolo della pace” Stain strinse le else con così tanta forza da danneggiarle.
Delle grandi ali nere fecero il loro ingresso dall’alto, scaraventando per aria tutti i piccoli oggetti rimasti intatti poco prima.
Un ruggito sottile, simile al verso di un uccello rimbombò nei timpani dei presenti.
-Tomura, andiamocene per ora...Non sembra essere nelle condizioni di parlare- Gridò l’uomo gassoso, cercando di far ragionare il più piccolo.
-Oh no...Mi sono rotto le palle delle sue intrusioni...L’ammazzerò una volta per tutte- Rise, osservando le iridi di quella che era una bellissima donna dal viso segnato da strane righe nere.
 
-SHIGARAKI TOMURA... Cerchi di ricordare cosa le ha detto il maestro...Per ora allontaniamoci- Disse l’assistente, afferrando Tomura che, per qualche strano motivo, rimase docile alla parola “maestro”.
-Quella stronza mi fa davvero incazzare...L’ammazzo- Sussurrò, lasciandosi trasportare via.
Anche l’altro ospite, intanto, si ara allontanato con molte domande in testa.
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-Quindi i due più votati sono stati Bakugo e Todoroki...Eh-? Chiese con un filo di voce Sero.
Izuku però aveva la testa altrove.
Essere stato informato della partenza di Eva così su due piedi lo aveva reso nervoso.
Inoltre anche il fatto del fratello di Iida lo aveva parecchio sconvolto.
-Credi che Iida-kun stia bene? Da quando è tornato dalla visita a suo fratello non ci ha nemmeno rivolto la parola- Fece notare preoccupata la ragazza della gravità.
-Effettivamente...-Izuku rimase con la testa tra le nuvole.
Improvvisamente la porta della classe si aprì.
La figura di una giovane affaticata e spettinata faceva capolinea dalla porta dell’aula.
-Chiedo scusa per il ritardo...Il treno non ha fatto la mia fermata eh...-La giovane si piegò sulle ginocchia.
-Eva-san-?
-Eva-chan-!
Izuku e Uraraka subito si rallegrarono di rivederla.
-Ehi, Eva-chan...Sei sparita senza dirci nulla, è stato crudele da parte tua- Sorrise Kirishima, grattandosi la nuca imbarazzato.
Eva in risposta sorrise, fissando poi il professore.
Era vero che doveva rimanere soltanto una giornata, ma suo padre l’aveva invitata a trascorrere il week end da lui nel suo appartamento per passare un pò di tempo insieme...Sarebbero passati minimo altri due mesi di scuola prima di poterlo rivedere.
Aizawa annuì e la fece entrare velocemente, aspettando che si fosse seduta per continuare a spiegare come funzionassero i pareri dei professionisti.
Eva si sistemò e, osservando il cielo, capì di non aver dato una risposta chiara a suo padre.
 
 
“Vuoi ancora diventare un’eroina, vero? La più forte di tutti”
 
 
La campanella la riportò alla realtà.
-Eva-chan, Eva-chan- Uraraka la raggiunse subito.
-Uraraka-san...-
-Sei andata a trovare tuo padre? Com’è andata-? Chiese Uraraka, sorridendo allegra.
-Molto bene...Mi ha fatto molto piacere rivederlo- Sussurrò Eva, accarezzandosi il dorso della mano.
Lo faceva quando era imbarazzata...Riuscì a riconoscerlo.
-Siamo contenti...Eva-san- Sorrise Izuku, spostando immediatamente lo sguardo su Iida.
-Qualcosa non va-? Chiese la strega.
-Ecco...-
-Un criminale ha attacato il fratello maggiore di Iida durante il festiva sportivo e purtroppo...Un attacco del genere alla colonna vertebrale lo ha paralizzato- Sussurrò Izuku.
-Cosa...-? Chiese Eva, volgendo lo sguardo al compagno.
-è il famoso eroe professionista Ingenium...Quando l’ho sentito in televisione non riuscivo a crederci- Izuku cercò di darle un quadro generale della situazione.
Non aveva mai parlato molto con lui...Però capiva le sofferenze legate alla famiglia più di chiunque altro.
-Ora che mi ci fai pensare...-Evangeline si portò una mano al mento.
-Non è nemmeno il primo attacco a degli eroi professionisti che sento...-Assottigliò gli occhi.
-Si...è quello che ho pensato anche io. I telegiornali hanno cominciato a parlarne di recente- Disse il verdino.
-Davvero-? Chiese la ragazzina della gravità, giungendo i polpastrelli.
Eva annuì.
-Lo chiamano lo Stermina-Eroi...Ma non credevo fosse una questione che potesse arrivare a toccare persone a noi vicine- Disse Eva.
-Povero Iida...-.
 
 
 
 
 
-Evangeline Toousaka- Aizawa chiamò la ragazza alla fine della lezione.
-Professore-?
Aizawa ricordava bene il suo scontro...Ma decise di lasciare alla ragazzina un pò di sollievo.
-Congratulazioni per il festival sportivo...Hai gestito molto bene la tua condizione- Disse serio il professore.
-Sono stata pessima...Non dica così- Sospirò Eva, sorridendo.
-Non è importante il risultato quanto l’obbiettivo a cui stai lavorando, quindi hai fatto un ottimo lavoro...Sei riuscita a vedere tuo padre-? Le chiese, avvicinandosi a lei tenendo i registri in mano con la sua solita aria assonnata.
La cicatrice sotto l’occhio destro lo avrebbe accompagnato per sempre...Avrebbe voluto vedere le facce dei suoi compagni appena tolte le bende di Recovery.
Le era mancato il viso del suo professore ed era contenta che stesse bene.
Dopotutto all’inizio erano addirittura tutti propensi a pensare che avrebbe potuto perdere la vista e, di conseguenza, la capacità di essere un eroe...Grazie al cielo le cose si erano risolte per il meglio.
-Si, grazie per il disturbo del passaggio- Si inchinò leggermente.
-Nessun problema...Piuttosto, vieni qui- Le fece cenno di seguirlo.
Le porse una busta gialla tra le mani.
-Questa...-?
-è una richiesta-.
Eva sollevò gli occhi.
-Eh-?
Aizawa sorrise in quel suo modo simpatico e allo stesso tempo inquietante.
-Un eroe professionista ti ha scelta come tirocinante-.
Le guance di Evangeline si tinsero di rosso.
Era strano vederla emozionata, ma il professore capiva la sua posizione così non le fece notare nulla.
-L-La ringrazio infinitamente...Io farò del mio meglio-.
 
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Il vento accarezzava il monitor rotto che, a intervalli, lanciava piccole scintille.
-Cielo, cielo, Strega Blu...Potresti smetterla di distruggere il covo di Shigaraki? Sai che è molto suscettibile al riguardo- Una voce corrotta e modificata fuoriusciva dalle casse dello schermo televisivo del bar, completamente a pezzi.
La figura dalla lunga chioma nera era circondata dalle sue stesse grandi ali scure come la pece.
L’ala destra sembrava come sbriciolata all’altezza dell’articolazione...Sanguinava ma non sembrava arrecare disturbo alla sua proprietaria.
Con passo aggraziato si avvicinò al televisore e lo perforò con la mano artigliata e ricoperta di penne scure.
-Allora porta il culo fuori dal tuo nascondiglio...Sono stanca di giocare a nascondino-.
 
Una risata sommossa ma del tutto corrotta dal mal funzionamento raggiunse le orecchie della donna.
 
-Io non ho tempo per giocare con te...Capisco le tue ragioni ma ho un grande progetto in mente...Ti sarei grato se potessi non starmi tra i piedi...Strega Blu...-
 
Estrasse velocemente il braccio dai cavi del monitor, prendendosi una bella scossa ma sopportando senza problemi il dolore.
 
-All For One...Non mi piace ripetere le cose più volte...O vieni fuori, oppure ucciderò tutto il tuo piccolo gruppo di super criminali- Disse con voce decisamente più rilassata, mentre le sue ali spazzavano il grande polverone che si era creato sul pavimento come un pesante mantello.
 
-Che paura, che paura...In queste cose sei proprio come il mio giovane Shigaraki. Invece di sparare idiozie, che ne diresti di unirti alla sua causa?
Ma certo, potresti uccidere tutti quegli sporchi criminali che stai cercando per...-
Con un colpo d’ali la Strega spezzò il monitor in due, devastandolo completamente.
-Vai al diavolo...Non parlare come se non ne facessi parte-Sussurrò, scoprendo i lunghi canini a punta.
 
 
 
 
-Che caratterino...Spero che il piccolo Shigaraki riesca a gestire questo mio piccolo errore di percorso...-
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Quando Eva girò la chiava nella serratura si sentì in pace: anche se buio e piccolo, il suo appartamento era pur sempre casa sua.
Suo padre le disse che avrebbe fatto qualcosa a riguardo e di non preoccuparsi...Ma a lei infondo non dispiaceva quella strana tranquillità.
Si sistemò nella piccola sala, inginocchiandosi e accendendo la televisione.
I colori delle immagini illuminavano completamente la sala e l’anticamera...Non aveva intenzione di accendere le luci.
-Un altro caso dell’Ammazza-eroi...La cosa sta davvero sfuggendo di mano- Sussurrò, posando il telecomando a terra.
Nell’accarezzarsi i capelli si sfiorò la parte del cuore.
I suoi occhi si socchiusero piano...
-Dovrei prendere la medicina...-Strinse la stoffa tra le dita.
-Dovrei...-.
 
 
 
 
 
 
“-E le medicine che sto prendendo ora-?” Aveva chiesto a suo padre, da sotto le coperte.
L’uomo sorrise, accarezzandole la fronte.
-Sono normali medicine per malattie cardio-muscolari...Non aver paura, non ti faranno alcun male-.
Eva chiuse gli occhi, abbandonandosi al profumo delle lenzuola pulite e a quello di suo padre, accanto a lei”.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Sorrise e, con un sospiro, si alzò diretta dal suo zaino.
Stava frugando tra i libri di scuola quando il campanello la fece sobbalzare.
Immediatamente riuscì a sentire il cuore battere all’impazzata e l’adrenalina salire alle stelle.
“Chi può essere? A quest’ora così tarda!”
Il suo cervello collegò immediatamente il messaggio della Strega al festival, la verità riguardante la sua malattia, riguardante River.
Le pupille si comportarono come sempre: si rimpicciolirono nonostante la mancanza di luce.
Spense la televisione e si avvicinò con passo felpato alla porta, sudando freddo.
“Che sia...No, è impossibile...Perchè mai dovrebbe...”.
Afferrò la fedele Katana che aveva abbandonato per il festival sportivo e che riposava vicino all’ingresso.
Lo scintillio della lama sguainata brillò nel buio.
Afferrò la maniglia...Sentiva i suoi capelli muoversi per conto loro come in balia della brezza.
Gli occhi sgranati...Tutti i suoi sensi erano attivi al cento per cento.
Respirò piano, soffiando come un gatto.
 
 
 
-Evangeline-chan! Sei in casa? Sono la signora Bakugo-!
 
Immediatamente la tensione sparì come vapore nell’aria.
I suoi occhi immediatamente si addolcirono.
Accese per istinto tutte le luci.
-A-ah...Arrivo subito-! Cercò di nascondere la katana dopo averla riposta nel fodero nero.
Aprì la porta con un’espressione confusa che però non venne notata dalla donna che le stava davanti.
Aveva un coprispalle nero su un vestito rosa carne, il solito viso gentile e quei famigliarissimi capelli biondo cenere.
-Signora Bakugo...Cosa...Cosa ci fa qui-? Chiese sorridente la ragazza, uscendo e cingendosi le braccia a causa del venticello fresco della sera.
-Oh cielo...Quanto tempo è passato, va tutto bene-? Le chiese la donna, posandole una mano sulla spalla.
Eva rimase spiazzata...Non si aspettava certo una simile visita.
-Insomma, visto che non sei più passata a trovarci ho pensato di venire io- Le disse la donna, posizionandosi le mani sui fianchi.
-Ah, mi perdoni per questo- Eva si inchinò mortificata; dopo tutto quello che era successo le era proprio passato di mente.
La donna bionda sorrise.
-Guarda che stavo scherzando...A proposito, ti ho portato questi- Le sorrise, mettendole in mano una borsa.
-Cosa? No, non doveva affatto disturbarsi- Arrossì la giovane, notando la confezione di una pasticceria che conosceva molto bene.
-Ma figurati lo abbiamo fatto volentieri...Eravamo di strada e ne abbiamo approfittato-.
 
“...Abbiamo?”
-KATSUKI, VIENI SUBITO QUI TESTONE D’UN FIGLIO-. Ruggì poi, allungando la mano oltre la sfera visiva di Eva.
Quando la donna tirò con forza l’orecchio del giovane che non faceva altro che sbraitare la ragazzina sorrise.
Era vestito come un normalissimo ragazzo della sua età: un paio di jeans, maglia rossa e un giubbotto di pelle nera.
-OHI VECCHIA BACUCCA, MI FAI MALE MALEDETTA-!
Eva ridacchiò.
-Siete venuti in compagnia-? Sorrise, leggermente arrossita.
-Mah, a dire la verità quest’ometto non voleva che la sua cara mamma uscisse da sola di notte così ha deciso di accompagnarmi- Sorrise fiera la donna.
-NON DIRE FESSERIE! MI HAI OBBLIGATO CON LA FORZA BRUTA, MALEDETTO MOSTRO- Urlò il ragazzo mentre la la madre gli accarezzava innocentemente i capelli.
-NON PARLARE A TUA MADRE IN QUESTO MODO PUNK IDIOTA-!
 
Eva rise della loro lite famigliare, scordandosi del tutto della Katana che aveva lasciato nell’ingresso, inghiottita dall’oscurità.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
-Angolo autrice-
Helloooooooooooo everybodyyyyyyy, WHAT DO YOU THINK ABOUT IT? WHAT DO YOU THINK THE BLUE WITCH’S GONNA....-
 
Grazie Mic...Grazie, ora SHHHHHH!!!
Eccola...Forse la prima vera apparizione della Strega più odiata (Dopo EVA AH AH, BADUM TSSSS) al mondo.
Addiruttura avercela con All For One? OMMIODDIOOOOOO CHE FA QUESTA?
Personalmente adoro sia Stein che Shigaraki...Mi piacciono quei due tipi psicopatici.
Vediamo un povero Face-palm man sempre incazzato (Bakugo: benvenuto al club, abbiamo le tessere) e un povero Kurogiri che deve sempre sistemare le cose...Pover’uomo.
Chi adora la mamma di Bakugo alzi la mano grazie...Potrei immaginarmi scenette tra di loro tutto il giorno...Sono una coppia sacra come madre e figlio <3
Nuovo arco narrativo...Arriva Stein, l’Ammazza-Eroi.
Fatemi sapere cosa ne pensate e grazie a tutti voi che leggete e recensite.
Alla prossima!
-Shinigami di fiori-
 
 
 
 
 
 
 
 
 
  
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