♥Per amore o per
errore?!♠
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Capitolo
primo: perché capitano tutte a me?!
Ok… la mattinata non è decisamente
cominciata bene; tanto per cominciare, per quale diavolo di motivo Calliope non
mi ha svegliata?! E soprattutto, perché non c’è il mio caffè sul tavolo?! Come
può essersene dimenticata?! Lo sa che divento isterica senza caffè! Ma quando
torna mi sente! Vorrei restarmene a letto a poltrire ancora, ma grazie a quella
str… simpatica della mia migliore amica, non solo devo prepararmi alla velocità
della luce, ma devo pure reperire un caffè al bar all’angolo, e lei sa quanto
io odi quello squallido locale! Oooooh, ma questa me la paga cara, parola di
musa.
E dopo aver felicemente augurato il
buongiorno alla mia immagine allo specchio, noto di avere almeno tre quarti
d’ora di ritardo
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Peeeeeeeeeeeeerfetto! Ora il capo mi
sbranerà viva!
Dlin dlon! C’è qualcuno in casa?
Cervello mio, sei forse partito per un viaggio senza ritorno?
E mentre mi perdo in questi pensieri
inutili e fuori contesto il mio cellulare comincia squillare furiosamente;
indovinate un po’ chi può essere?
- il mio principe azzurro, che mi manterrà a vita
- la vicina di casa, che vuole offrirmi una buona
tazza di caffè
- il mio capo, che non aspetta altro che farmi
fuori
Rullo di tamburi… la risposta esatta
è la n°3! Complimenti Seleuca, hai indovinato! Come premio ricevi una sfuriata
e un timpano bucato tramite telefono!
Scacciando i folli pensieri che
hanno deciso di abitare la mia testa, tremando prendo una distanza di sicurezza
dal mio cellulare e mi decido a rispondere.
“ MI VUOI SPIEGARE DOVE DIAVOLO
SEI?! SEI IN UN RITARDO MOSTRUOSO!
Se il buongiorno di vede dal
mattino, allora farei meglio a barricarmi in casa e a rimanerci per almeno una
settimana.
Afferro la borsa e le chiavi
dell’auto e volo giù per le scale del mio condominio, dove ovviamente non
esiste quella splendida invenzione chiamata ascensore.
Apro il portone come una furia e mi
fiondo in macchina, accendo la radio e parto a tutto gas verso l’accademia; nel
frattempo ascolto un po’ di musica e tra una canzone e l’altra sento la voce
della mia adorabile coinquilina, che si è svegliata tranquilla, si è preparata
in tutta calma e ha bevuto il suo caffè; promemoria: uccidere Calliope.
E mentre guido come un’invasata per
le strade di Roma ascolto la sua voce bassa e rilassante che parla
dell’oroscopo del giorno.
“ Acquario: oggi avreste fatto meglio
a rimanervene a casa; non c’è niente che vi andrà bene! Sul lavoro avrete molto
da discutere; avrete incontri che manderanno in fumo tutti i vostri progetti
per il week-end; l’amore proprio non va, forse a causa del vostro essere
lunatici; infine preparatevi a forti scontri! Forza acquarelli, che la speranza
è l’ultima a morire! “
Bene, ora pure l’oroscopo mi prende
in giro. Si potrà essere così sfigati?!
Sospirando, parcheggio e scendo
dall’auto, cominciando a correre come una pazza verso l’entrata della scuola. E
mentre schivo delle alunne del primo anno, mi domando perché il mio capo non
può essere come un qualunque altro direttore di accademia; no lui deve sempre
trovare il modo di essere originale, scaricando poi il lavoro sporco a me. Lui
e le sue brillanti trovate!
Finalmente giungo nella mia aula e
trovo le mie piccole stelle tutte annoiate a fare esercizi di riscaldamento.
Quanto sono carine!
Giusto, non mi sono ancora
presentata: mi chiamo Seleuca e insegno danza, tutti i tipi di danza, in
un’accademia di arte e dramma di Roma; ho diciannove anni e ho una sfiga
pazzesca in amore… che altro? Ma certo! Sono una musa, quella della danza per
la precisione e la sera mi trasformo in una strafiga coperta di veli per
prendere a calci i malfattori!
“ Maestra, maestra, finalmente sei
arrivata! Come mai sei così in ritardo? “
Abbozzo un sorriso alle piccole
bimbe che mi hanno rivolto la parola e accampando una scusa le mando a
prepararsi alla sbarra, dando inizio alle lezione di classica.
La giornata trascorre così tra una
lezione e l’altra, dopo aver passato un’ora abbondante con quella iena del
capo, che non ha fatto altro che sbraitare per tutto il tempo. Alla fine,
esausta, opto per cenare fuori, in un ristorantino cinese a
E proprio quando credo che la mia
sfiga sia finita –almeno per oggi- vedo una ragazza passarmi davanti correndo e
dei gorilla subito dietro di lei con delle facce terribili.
Ora scegli Seleuca: puoi andare a
mangiare tranquillamente al cinese e progettare la tua vendetta verso Calliope;
oppure puoi dare inizio alla maratona all’inseguimento dei bestioni e capire
che cosa vogliono da una fanciulla indifesa.
Dannato senso di giustizia! Odio
essere buona, soprattutto durante le ore dei pasti! Sospirando in maniera
tragica, mi volto e comincio pure io a correre alla ricerca dei gorilla e ne
individuo uno infilarsi in un vicolo; classico, i cattivi mettono sempre alle
strette la vittima in una strada chiusa e deserta, che originalità.
Anche io imbocco il vicolo, ma
decido di rimanere nascosta dietro a dei cassonetti, per decretare se il mio
intervento è necessario o meno.
Uno degli scimmioni poi comincia a
gridare:
“ dacci la bambina! E magari potremo
anche lasciarti andare… “
La ragazza stringe a se un fagotto,
e si rannicchia su stessa, senza rispondere; uno degli armadi lì presenti
decide di passare all’azione ed io faccio altrettanto, sbucando fuori da dietro
il mio nascondiglio.
“ Nonono, che scortesia, in cinque
contro una. Perché non ve ne andate e la lasciate in pace? “
I cosi si girano verso di me e noto
con disgusto noto che sono uno più orrendo dell’altro; grugnendo qualcosa in un
linguaggio a me sconosciuto, uno di loro viene verso di me brandendo un stanga
di ferro tirata fuori da chissà dove. Povero mentecatto, oggi non è proprio la
sua giornata buona. Chiudo gli occhi e con
la mia grazia innata salto alla sue spalle e lo colpisco con un calcio
alla schiena, che lo lascia a terra dolorante. Dopo lo sbalordimento generale,
i suoi compagni decidono di andare al suicidio piuttosto che fuggire, e mi
attaccano alle spalle. Ed anche loro l sistemo dopo poco e senza alcuna voglia.
La ragazza, che nel frattempo aveva osservato l’intera scena, si alza shoccata
e viene verso di me.
“ io… ti ringrazio… ma tu chi sei?!
“
Mi volto verso di lei sorridendo
strafottente e le dico che sono la paladina della giustizia, ma in tuta e con i
capelli arruffati non sono molto credibile. Si apre in una risata cristallina
che riempie il vicolo e la bimba che ha in braccio si desta e comincia a
piangere. La ragazza prende a cullarla un po’, cercando di calmarla con scarsi
risultati. Allora, mossa da non so quale pensiero, gliela prendo delicatamente
e comincio a sussurarle piano di calmarsi; una strana ondata di calore mi
investe e sento un potere molto forte provenire dalla neonata. Un cosmo, antico
e molto forte, che trasmette pace e amore. La bambina si calma e si rimette a
dormire, mentre la ragazza mi guarda di nuovo shoccata.
“ Tu, tu sei una musa?!”
Ora è per me il momento di rimanere
shoccata, come cavolo fa a saperlo?!
“ Finalmente ne ho trovata una!
Grazie a Zeus! Io mi chiamo Elena, e sono la custode dell’incarnazione delle
dea Afrodite, che è per l’appunto questa neonata; il mio compito è di prendermi
cura di lei, fino a quando una di voi muse non prenda questa responsabilità. ”
E tutta sorridente finisce il suo
monologo, mollandomi la marmocchia in braccio e svanendo nel nulla.
Ok, mi sono persa qualche passaggio
della mia vita: io, che non sono nemmeno in gradi di riscaldare dell’acqua per
la pasta, dovrei fare da baby-sitter/bodyguard a questo esserino che strilla
come un antifurto?! Ma siamo impazziti! Nonono, non esiste!
“ Ah dimenticavo… “
“ Aaaaaaaaaaaaaaaah! “; la pazza è
ricomparsa alle mie spalle.
“ Ovviamente non puoi rifiutare! Essendo
tu alla stregua di un cavaliere è tuo compito proteggere la tua dea e di
prenderti cura di lei. Divertiti cara! “
Dannato spirito guardiano! Ma perché
capitano tutte a me?!
E mentre questo dilemma affligge il
mio già tormentato cervello, mi avvio verso la macchina, mentre la mocciosa mi
sorride e ride. Cominciamo bene!
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Ok, il primo
capitolo è terminato! L’ho scritto così di getto, quindi non so che razza di
schifezza sia venuta fuori! Quindi, per ogni cosa mi affido a voi, adorati
lettori di efp! Spero di ricevere tante recensioni! Al prossimo ^^