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Autore: kira_the_rebel    22/06/2009    2 recensioni
Ok, eccomi di nuovo qui per la seconda volta nella stessa giornata ^^ "Dlin dlon! C’è qualcuno in casa? Cervello mio, sei forse partito per un viaggio senza ritorno? E mentre mi perdo in questi pensieri inutili e fuori contesto il mio cellulare comincia squillare furiosamente; indovinate un po’ chi può essere? 1. il mio principe azzurro, che mi manterrà a vita 2. la vicina di casa, che vuole offrirmi una buona tazza di caffè 3. il mio capo, che non aspetta altro che farmi fuori Rullo di tamburi… la risposta esatta è la n°3! Complimenti Seleuca, hai indovinato! Come premio ricevi una sfuriata e un timpano bucato tramite telefono!" E questo è solo l'inizio per la povera Sele! spero di avervi incuriosito almeno un pochino ^^
Genere: Romantico, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo Personaggio
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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SS- cap 1 per amore o per errore?

Per amore o per errore?!

 

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Capitolo primo: perché capitano tutte a me?!

 

 

Ok… la mattinata non è decisamente cominciata bene; tanto per cominciare, per quale diavolo di motivo Calliope non mi ha svegliata?! E soprattutto, perché non c’è il mio caffè sul tavolo?! Come può essersene dimenticata?! Lo sa che divento isterica senza caffè! Ma quando torna mi sente! Vorrei restarmene a letto a poltrire ancora, ma grazie a quella str… simpatica della mia migliore amica, non solo devo prepararmi alla velocità della luce, ma devo pure reperire un caffè al bar all’angolo, e lei sa quanto io odi quello squallido locale! Oooooh, ma questa me la paga cara, parola di musa.

E dopo aver felicemente augurato il buongiorno alla mia immagine allo specchio, noto di avere almeno tre quarti d’ora di ritardo

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Peeeeeeeeeeeeerfetto! Ora il capo mi sbranerà viva!

Dlin dlon! C’è qualcuno in casa? Cervello mio, sei forse partito per un viaggio senza ritorno?

E mentre mi perdo in questi pensieri inutili e fuori contesto il mio cellulare comincia squillare furiosamente; indovinate un po’ chi può essere?

  1. il mio principe azzurro, che mi manterrà a vita
  2. la vicina di casa, che vuole offrirmi una buona tazza di caffè
  3. il mio capo, che non aspetta altro che farmi fuori

Rullo di tamburi… la risposta esatta è la n°3! Complimenti Seleuca, hai indovinato! Come premio ricevi una sfuriata e un timpano bucato tramite telefono!

Scacciando i folli pensieri che hanno deciso di abitare la mia testa, tremando prendo una distanza di sicurezza dal mio cellulare e mi decido a rispondere.

“ MI VUOI SPIEGARE DOVE DIAVOLO SEI?! SEI IN UN RITARDO MOSTRUOSO! LA TUA LEZIONE COMINCIAVA UN’ORA FA! PRENDI QUELLE TUE CHIAPPE MOSCE E TRASCINALE IMMEDIATAMENTE QUI! “

Se il buongiorno di vede dal mattino, allora farei meglio a barricarmi in casa e a rimanerci per almeno una settimana.

Afferro la borsa e le chiavi dell’auto e volo giù per le scale del mio condominio, dove ovviamente non esiste quella splendida invenzione chiamata ascensore.

Apro il portone come una furia e mi fiondo in macchina, accendo la radio e parto a tutto gas verso l’accademia; nel frattempo ascolto un po’ di musica e tra una canzone e l’altra sento la voce della mia adorabile coinquilina, che si è svegliata tranquilla, si è preparata in tutta calma e ha bevuto il suo caffè; promemoria: uccidere Calliope.

E mentre guido come un’invasata per le strade di Roma ascolto la sua voce bassa e rilassante che parla dell’oroscopo del giorno.

“ Acquario: oggi avreste fatto meglio a rimanervene a casa; non c’è niente che vi andrà bene! Sul lavoro avrete molto da discutere; avrete incontri che manderanno in fumo tutti i vostri progetti per il week-end; l’amore proprio non va, forse a causa del vostro essere lunatici; infine preparatevi a forti scontri! Forza acquarelli, che la speranza è l’ultima a morire! “

Bene, ora pure l’oroscopo mi prende in giro. Si potrà essere così sfigati?!

Sospirando, parcheggio e scendo dall’auto, cominciando a correre come una pazza verso l’entrata della scuola. E mentre schivo delle alunne del primo anno, mi domando perché il mio capo non può essere come un qualunque altro direttore di accademia; no lui deve sempre trovare il modo di essere originale, scaricando poi il lavoro sporco a me. Lui e le sue brillanti trovate!

Finalmente giungo nella mia aula e trovo le mie piccole stelle tutte annoiate a fare esercizi di riscaldamento. Quanto sono carine!

Giusto, non mi sono ancora presentata: mi chiamo Seleuca e insegno danza, tutti i tipi di danza, in un’accademia di arte e dramma di Roma; ho diciannove anni e ho una sfiga pazzesca in amore… che altro? Ma certo! Sono una musa, quella della danza per la precisione e la sera mi trasformo in una strafiga coperta di veli per prendere a calci i malfattori!

“ Maestra, maestra, finalmente sei arrivata! Come mai sei così in ritardo? “

Abbozzo un sorriso alle piccole bimbe che mi hanno rivolto la parola e accampando una scusa le mando a prepararsi alla sbarra, dando inizio alle lezione di classica.

La giornata trascorre così tra una lezione e l’altra, dopo aver passato un’ora abbondante con quella iena del capo, che non ha fatto altro che sbraitare per tutto il tempo. Alla fine, esausta, opto per cenare fuori, in un ristorantino cinese a 100 m da qui e al diavolo la linea!

E proprio quando credo che la mia sfiga sia finita –almeno per oggi- vedo una ragazza passarmi davanti correndo e dei gorilla subito dietro di lei con delle facce terribili.

Ora scegli Seleuca: puoi andare a mangiare tranquillamente al cinese e progettare la tua vendetta verso Calliope; oppure puoi dare inizio alla maratona all’inseguimento dei bestioni e capire che cosa vogliono da una fanciulla indifesa.

Dannato senso di giustizia! Odio essere buona, soprattutto durante le ore dei pasti! Sospirando in maniera tragica, mi volto e comincio pure io a correre alla ricerca dei gorilla e ne individuo uno infilarsi in un vicolo; classico, i cattivi mettono sempre alle strette la vittima in una strada chiusa e deserta, che originalità.

Anche io imbocco il vicolo, ma decido di rimanere nascosta dietro a dei cassonetti, per decretare se il mio intervento è necessario o meno.

Uno degli scimmioni poi comincia a gridare:

“ dacci la bambina! E magari potremo anche lasciarti andare… “

La ragazza stringe a se un fagotto, e si rannicchia su stessa, senza rispondere; uno degli armadi lì presenti decide di passare all’azione ed io faccio altrettanto, sbucando fuori da dietro il mio nascondiglio.

“ Nonono, che scortesia, in cinque contro una. Perché non ve ne andate e la lasciate in pace? “

I cosi si girano verso di me e noto con disgusto noto che sono uno più orrendo dell’altro; grugnendo qualcosa in un linguaggio a me sconosciuto, uno di loro viene verso di me brandendo un stanga di ferro tirata fuori da chissà dove. Povero mentecatto, oggi non è proprio la sua giornata buona. Chiudo gli occhi e con  la mia grazia innata salto alla sue spalle e lo colpisco con un calcio alla schiena, che lo lascia a terra dolorante. Dopo lo sbalordimento generale, i suoi compagni decidono di andare al suicidio piuttosto che fuggire, e mi attaccano alle spalle. Ed anche loro l sistemo dopo poco e senza alcuna voglia. La ragazza, che nel frattempo aveva osservato l’intera scena, si alza shoccata e viene verso di me.

“ io… ti ringrazio… ma tu chi sei?! “

Mi volto verso di lei sorridendo strafottente e le dico che sono la paladina della giustizia, ma in tuta e con i capelli arruffati non sono molto credibile. Si apre in una risata cristallina che riempie il vicolo e la bimba che ha in braccio si desta e comincia a piangere. La ragazza prende a cullarla un po’, cercando di calmarla con scarsi risultati. Allora, mossa da non so quale pensiero, gliela prendo delicatamente e comincio a sussurarle piano di calmarsi; una strana ondata di calore mi investe e sento un potere molto forte provenire dalla neonata. Un cosmo, antico e molto forte, che trasmette pace e amore. La bambina si calma e si rimette a dormire, mentre la ragazza mi guarda di nuovo shoccata.

“ Tu, tu sei una musa?!”

Ora è per me il momento di rimanere shoccata, come cavolo fa a saperlo?!

“ Finalmente ne ho trovata una! Grazie a Zeus! Io mi chiamo Elena, e sono la custode dell’incarnazione delle dea Afrodite, che è per l’appunto questa neonata; il mio compito è di prendermi cura di lei, fino a quando una di voi muse non prenda questa responsabilità. ”

E tutta sorridente finisce il suo monologo, mollandomi la marmocchia in braccio e svanendo nel nulla.

Ok, mi sono persa qualche passaggio della mia vita: io, che non sono nemmeno in gradi di riscaldare dell’acqua per la pasta, dovrei fare da baby-sitter/bodyguard a questo esserino che strilla come un antifurto?! Ma siamo impazziti! Nonono, non esiste!

“ Ah dimenticavo… “

“ Aaaaaaaaaaaaaaaah! “; la pazza è ricomparsa alle mie spalle.

“ Ovviamente non puoi rifiutare! Essendo tu alla stregua di un cavaliere è tuo compito proteggere la tua dea e di prenderti cura di lei. Divertiti cara! “

Dannato spirito guardiano! Ma perché capitano tutte a me?!

E mentre questo dilemma affligge il mio già tormentato cervello, mi avvio verso la macchina, mentre la mocciosa mi sorride e ride. Cominciamo bene!

 

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Ok, il primo capitolo è terminato! L’ho scritto così di getto, quindi non so che razza di schifezza sia venuta fuori! Quindi, per ogni cosa mi affido a voi, adorati lettori di efp! Spero di ricevere tante recensioni! Al prossimo ^^

  
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