Il lunedì del filo rosso; il profumo di una rosa

Un passo. Un altro passo e infine una leggera piroetta: l'esibizione di Vera era giunta al termine, mentre i riflettori erano puntati su di lei e, mano a mano, tutti i presenti fecero risuonare all'interno della sala uno scrosciante applauso, rivolto solo a lei e al suo piccolo Torchic. La loro grazia aveva catturato gli sguardi di tutti gli spettatori che miravano, affascinati, i movimenti fluidi, composti e ordinati di Vera e del dolce Pokémon, in un vortice esaltante di emozioni.
La ragazza, con grande leggiadria, rivolse al pubblico un grande inchino e uno splendido sorriso e assieme al suo fido compagno, uscì di scena.
Ella sentiva nel suo cuore i residui di ansia pre-gara, tramutatisi poi in eccitante e irrefrenabile adrenalina, scivolare via, sciogliersi come neve al sole, mentre si faceva strada dentro di lei un'incontenibile verve, una gioia esplosiva per la perfetta esibizione che aveva regalato ai presenti in sala. Sentiva di aver suscitato in loro qualcosa di grande, con le sue aggraziate e morbide piroette, qualcosa di difficilmente descrivibile a parole, ma incredibilmente appagante. Vera era felice.
Tutt'a un tratto però, delle grigie nuvole iniziarono ad incupirla ed ella credette che si stesse preparando un grosso temporale che sarebbe scrosciato impetuoso di lì a poco: vide avvicinarsi a passo composto e tranquillo, l'ultima persona che avrebbe voluto incontrare in quell'indimenticabile lunedì primaverile: era Drew, il suo rivale.
Un passo. Un secondo. Un terzo. Le sembrava di riuscire a percepire e scandire perfettamente lo scorrere degli attimi e, mentre quello spocchioso e antipatico ragazzo dai capelli verdi continuava imperterrito a camminare nella sua direzione, i passi le parevano forti tuoni che riecheggiavano con una potenza tale, che credeva avessero fatto crollare il teatro. Dei tuoni, sì, il preludio della tempesta.
Da un momento all'altro, tutto cessò. Quei boati smisero di scuotere l'animo di Vera che, confusa e un po' stordita, s'accorse di un dettaglio che la fece trasalire: Drew si era fermato dinnanzi a lei, guardandola dritta in quegli oceani, che erano gli occhi di lei. Il suo volto era dipinto da uno di quei soliti sorrisi che gli piaceva tanto regalare a Vera: un sorriso che comunicava spavalderia e superbia. Davvero insopportabile.
-Tra poco toccherà a me, cara. Ti avverto subito che non farò sconti a nessuno, men che meno a te, anche se sei una ragazza. Ti assicuro che la vittoria spetterà a me, questa volta. Non avrai alcuna speranza di aggiudicarti la prima posizione e, soprattutto, quel bel fiocco a cui ambisci così tanto...- proruppe lui con una risatina beffarda.
Per la piccola Vera questo era davvero troppo, Drew aveva esagerato e non poco.
Gonfiò i polmoni, caricandosi di energia per rispondere all'attacco di quel maledetto ragazzo, preparandosi a riversare lo scrosciante acquazzone che aveva tenuto dentro il suo corpicino per troppo tempo.
Qualcosa però, glielo impedì.
Le sue labbra si trovarono impedite dal poter parlare, dal poter gridare la sua ira e le sue narici vennero invase da un intenso e dolce profumo di rosa: Drew era stato scaltro e veloce e prima che lei potesse proferir parola, quel viscido ragazzo le aveva posato sulle labbra una delle sue amate rose, suo fiore preferito.
La guardava negli occhi intensamente, senza interrompere il contatto visivo con Vera la quale, paralizzata dallo stupore, se ne stava impalata, con le gote che avvampavano di calore.
Il verde negli occhi di lui incontrava il blu negli occhi di lei, creando una sfumatura di colore sconosciuta, quasi alchemica, mentre Drew sorridendo soggiunse:-Devo ammettere che, in ogni caso, la tua esibizione non è stata così tanto male.-
Così com'erano giunte, le grigie nuvole si dissolsero.

E, quel giorno, i due si accorsero che un tenue filo di cotone, color carminio, li univa.

Hi guys! E' sempre Child of the Moon che vi parla! Questa volta sto provando a realizzare una raccolta di piccole one-shot molto brevi e dallo stile piuttosto semplice, incentrate sui giorni della settimana (in totale, infatti, le storie saranno sette) e sulla leggenda giapponese del filo rosso, che si dice tenga legate indissolubilmente le anime gemelle.
Le ship le ho sorteggiate casualmente e come prima è capitata la Contest, che io apprezzo molto!
Ringrazierò chi deciderà di seguire questo piccolo esperimento che non ho mai provato ad attuare prima d'ora!
Enjoy!

Child of the Moon