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Autore: JeremyGender    15/11/2017    0 recensioni
Crocifissa è una ragazza di 16 anni che dalla vita tranquilla del paese si è ritrovata catapultata nel mondo magico.
Ma le cose diventano ancora più difficili quando ritrova in uno dei bagni della scuola di Kairawan, l'Arcaica Scuola Siciliana di Magia e Stregoneria, una ragazza ricoperta di sangue e un libro tanto antico quanto misterioso.
Chi è la Dama del Lignaggio e perché tra tutte ha scelto proprio lei?
Genere: Commedia, Fantasy, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro personaggio, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto, Nuova generazione
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Capitolo 7. Dove si temono i fantasmi
 
‘Come avete potuto?’
La Bugiarda batté furiosa il pugno sulla cattedra.
‘Tra tutte le missioni che vi ho affidato questa era l’unica che non dovevate fallire. Come averte potuto?’
 Passeggiava irrequieta davanti a degli ammutoliti Strigidi che non osavano parlare e tenevano gli occhi bassi.
‘Quel libro è fondamentale. Sapete quanto è importante per il nostro cliente e quanto ci ha pagato.’
Quando La Bugiarda non parlava l’unico suono che si riusciva ad udire era il fruscio della sua veste; i ragazzi cercavano di trattenere il respiro.
‘Rivoltate il castello, cercate in ogni angolo, chiedete ai quadri e ai fantasmi ma portatemi quel libro! E ora andate, forza!’
I tre ragazzi si alzarono velocemente e sparirono dalla stanza.
La Bugiarda si avvicinò alla finestra. Poteva vedere e sentire il mare che si infrangeva violento negli scogli dell’isola.
Anche lui quella sera era molto agitato.
 
Le stelle splendevano nel cielo terso della Sicilia e questo, complice anche la temperatura non troppo rigida, aveva convinto la Professoressa Ara Monoceros a spostare la lezione di Astronia e Astrologia dalla torre di Astronomia al giardino principale di Kairawan, chiamato Giardino della Luna.
Rigida nel suoi abiti tradizionali, con tanto di cappello a punta, la Professoressa Monoceros era intenta a spiegare alla classe la costellazione del Pittore quando, senza farsi beccare, Egidio Terranova si avvicinò a una, più o meno attenta, Crocifissa Musacchia.
‘Dovrebbe essere illegale.’
‘Farti stare in mezzo a noi persone normali? Hai proprio ragione!’
‘Intendevo fare lezioni a mezzanotte.’ rispose Egidio facendo una smorfia. ‘O anche vederti mangiare in realtà; ieri è stato impressionante. Oggi quando ho visto Popoola a lezione di Meccanica ho tirato un sospiro di sollievo, pensavo ti fossi mangiata anche lei, fortuna che Geronimo ha potuto pagare tutto.’
‘Terranova quando vorrò un consiglio sulla mia alimentazione ti verrò a chiamare, ma siccome questo non succederà mai, puoi dormire sonni tranquilli.’ rispose Crocifissa rafforzando le sue parole con un pugno sul braccio di Egidio.
‘Hey voi!’ li richiamò la Professoressa Monoceros ‘Basta parlare, fate attenzione. Tutti con gli occhi sul telescopio, sbrigatevi. Guardate la Stella di Kapteyn. Ecco, adesso!’
Crocifissa dal suo telescopio vide un puntino arancione che di colpo pulsò emanando una luce sempre più intensa prima di ritornare al suo normale colore.
‘Avete assistito a un evento unico, la Stella di Kapteyn ha completato il proprio moto. Per circa un mese potremo sfruttare la carica magica che ne scaturisce e questo vuol dire che, come il Professor Lamarra vi avrà già spiegato, tutti i filtri d’amore verranno potenziati. Stessa cosa per incantesimi di protezione per le donne in gravidanza che avranno un successo garantito. E ovviamente per molti altri motivi che scoprirete studiando il capitolo sulla costellazione del Pittore sul vostro libro di testo.
Per oggi abbiamo finito ragazzi, raccogliete le attrezzature e torniamo al castello.’
‘Hai sentito? Conviene che stai attenta, qualcuno potrebbe rifilarti un filtro d’amore e allora si che saresti spacciata.’ disse Egidio mentre entrambi erano intenti a smontare i cavalletti dei telescopi.
‘Visto il livello dei ragazzi che ci sono in questa scuola neanche una Maledizione Imperius riuscirebbe a farmi innamorare.’
A sentire nominare una delle tre Maledizioni senza Perdono una compagna di Crocifissa si girò di scatto a guardarla turbata.
‘Allora? Cosa hai da guardare brutta oca? Vuoi provare la Maledizione Borsetta? Ha mietuto più vittime questa che le altre tre.’
La ragazza abbassò nuovamente lo sguardo e smontò velocemente il suo cavalletto per allontanarsi il più possibile da Crocifissa.
‘Adesso capisco perché sei piena di amiche.’ disse Egidio guardando la ragazza che scappava verso il castello seguita dallo sguardo severo di Crocifissa.
 
‘Buongiorno Crocifissa.’ disse Ranavalona sedendosi accanto a lei.
Crocifissa stava per intimarle di andare via quando anche Geronimo e Egidio le raggiunsero.
‘Ragazzi faccio veramente fatica a ricordare quand’è che siamo diventati amici o il momento in cui vi ho invitato a mangiare con me ogni benedetta mattina.’
‘Io vengo solo per lui. Preferirei stare dentro la bocca di un drago piuttosto che passare del tempo con te.’ bisbigliò Geronimo continuando a sorridere a Egidio che, seduto di fronte a lui, si stava imburrando una fetta di pane.
‘Peccato che è più interessato persino alle lezioni di Storia della Magia che alla tua brutta faccia da bambola.’ rispose, altrettanto a bassa voce Crocifissa, mentre si versava del caffè che, casualmente, traboccò dalla tazza finendo sui pantaloni di Geronimo.
‘Ops…’
‘Come osi Megera? Sono Hermès! Hai idea di quanto costano?’
‘Cosa vuoi fare Esperandio? Annegarmi con le tue lacrime da poppante?’
‘Bambini la smettete di litigare e ci prestate un po’ di attenzione?’ intervenne Ranavalona.
‘Che vuoi tu?’ dissero all’unisono.
‘Almeno sono d’accordo in qualcosa.’ notò Egidio.
‘Intanto sedetevi e tu Crocifissa poggia la borsetta. Brava, così.’ disse una volta che erano nuovamente tutti seduti e la borsetta era al centro del tavolo. ‘Oggi pomeriggio, visto che siamo liberi, iniziamo quel lavoro?’
‘Oggi la radio non trasmette quindi io posso.’ disse Geronimo.
‘No no no, non se ne parla! Oggi è il mundus patet, se non ci sono lezioni, se le attività extrascolastiche sono sospese, la biblioteca è chiusa e se persino l’accesso alla torre dello spirito è vietato ci sarà un motivo. Io oggi non faccio proprio niente!’ rispose Crocifissa facendosi il segno della croce.
Il mundus patet era uno dei tre giorni (24 agosto, il 5 ottobre e l'8 novembre) in cui il mondo dei vivi incontrava quello dei morti. Una miriade di fantasmi si riversava nella scuola di Kairawan e, tra questi, si celavano anche le Larve, spiriti dei defunti che furono malvagi durante la vita e i Lari, che erano invece spiriti benigni.
Crocifissa non faceva distinzioni e temeva sia gli uni che gli altri quindi ne evitava qualsiasi contatto stando chiusa nella sua stanza a pregare.
‘E non guardatevi allo specchio!’ li avvertì Crocifissa con tono perentorio. ‘Sette anni fa Tiberia Saturno si è guardata allo specchio per il mundus patet e sapete tutti che fine ha fatto.’
‘Ma quella era già pazza prima del mundus patet!’ intervenne Egidio.
‘E invece ha ragione Crocifissa. Dicono che una Larva sia riuscita scambiarsi con il suo riflesso allo specchio intrappolandola. Ho parlato di lei qualche anno fa alla radio e per farlo ho studiato la sua storia dagli archivi del L’Eco dei Giovani Maliardi; è dovuta intervenire persino l’Emiro ed è stata ricoverata alla Clinica Hobo Esculapio per non fare più ritorno a Kairawan. Da quel giorno infatti per il mundus patet spariscono tutti gli specchi del castello e per questo i miei capelli oggi sono un disastro.’ concluse Geronimo strigandosi il ciuffo biondo con le dita.
‘Non vi preoccupate. Andremo in un posto senza specchi e senza fantasmi.’ Li rassicurò Egidio.
‘Ci sarà pure tanta cioccolata,’ Incalzò notando che Crocifissa era ancora dubitante.
‘Andata!’
   
 
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