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Autore: Vera_D_Winters    16/11/2017    2 recensioni
Sto per cimentarmi nell'ennesima Long (giuro che appena tornerà l'ispirazione ultimerò anche la kozaxbibi) e come sempre ringrazio i ragazzi del gdr onepiece caffè per la profonda ispirazione che mi regalano.
La storia come avrete intuito dal titolo è un crossover au, dove i nostri pirati preferiti saranno scolari alle prese con l'ultimo anno di liceo
Genere: Comico, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai, Yaoi | Personaggi: ASL, Ciurma di Barbabianca, Nami, Nefertari Bibi, Un po' tutti | Coppie: Rufy/Nami
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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ℒ𝓲𝓼𝓽𝒆𝓷 𝔀𝒆𝓵𝓵
𝓘'𝓶 𝓻𝒆𝓪𝓭𝔂 𝓽𝓸 𝓽𝒆𝓵𝓵
𝓐𝓫𝓸𝓾𝓽 𝓪 𝓷𝒆𝒆𝓭 𝓽𝓱𝓪𝓽 
𝓘 𝓬𝓪𝓷𝓷𝓸𝓽 𝓭𝒆𝓷𝔂
𝓓𝓾𝓭𝒆, 𝓽𝓱𝒆𝓻𝒆'𝓼 𝓷𝓸 𝒆𝔁𝓹𝓵𝓪𝓷𝓪𝓽𝓲𝓸𝓷
ℱ𝓸𝓻 𝓽𝓱𝓲𝓼 𝓪𝔀𝒆𝓼𝓸𝓶𝒆 𝓼𝒆𝓷𝓼𝓪𝓽𝓲𝓸𝓷
ℬ𝓾𝓽 𝓘'𝓶 𝓻𝒆𝓪𝓭𝔂 𝓽𝓸 𝓵𝒆𝓽 𝓲𝓽 𝒇𝓵𝔂 


Il tema del recital di fine anno era stato deciso: il Fantasma dell'Opera. Pudding si era già alzata in piedi per proporsi nel ruolo della protagonista Christine e per proporre ovviamente Sanji come fantasma, mentre le classi dell'ultimo anno tiravano un sospiro di sollievo, a eccezione di Nami che stava fingendo di cacciarsi due dita in gola per vomitare, Koala che faceva di tutto per non scoppiare a ridere, e Robin che dava pizzicotti lievi a entrambe per farle smettere.
Era fatta, era finita, erano tutti salvi. 
Poi però, a metà della filippica della castana sulla sua bravura e sulle doti impeccabili del suo fidanzato, una mano si levò in mezzo alle teste degli studenti, creando un assordante silenzio. Una mano pallida, con le unghie dipinte di nero e braccialetti argentati e trillanti al polso.
« Signorina Kurohime... dica.»
La sorpresa trapelò anche dalla voce del professor Emporio.
« Mi scusi professore... non sarebbe il caso di fare delle audizioni? E' vero Pudding e Sanji sono bravissimi, ma non sono gli unici. Io per esempio studio danza classica da quando avevo cinque anni, e ho sentito cantare Violet l'altro giorno in cortile e... beh ha una voce stupenda. Io credo che dovremmo dare a tutti la possibilità di partecipare. »
Perona.... Perona che non aveva mai aperto bocca se non interpellata dai professori, Perona la cui voce non era stridula come ci si sarebbe aspettati, ma forte e determinata, Perona la principessa della torre era scesa tra i comuni mortali per far scoppiare il caos più assurdo che l'Istituto Raftel avesse mai visto.
Più cose accaddero nello stesso momento: Violet divenne paonazza e cercò di rendersi invisibile, mentre gli sguardi dei maschi si dividevano tra lei e Perona; le ragazze esplosero invece in un tripudio di applausi e ovazioni, mentre una Pudding sull'orlo di una crisi di nervi si gettava in avanti come a voler ammazzare la compagna che aveva osato interferire con i suoi piani, trattenuta a stento da un Sanji che non sapeva evidentemente se ridere o piangere. 
Il professor Emporio alla fine si erse su tutto il marasma generale, e con la sua voce profonda quando lo desiderava, richiamò tutti all'ordine. I suoi occhi brillavano per l'emozione, perchè mai, mai aveva avuto l'appoggio di studenti che non appartenessero al suo club di teatro. Il recital di fine anno era noto per il totale disinteresse dei diplomandi, che non volevano perdere tempo in quelle baggianate. Audizioni per attribuire i ruoli? Non si erano mai viste.
« E' deciso. Avete tempo una settimana per decidere in quale ruolo presentarvi e studiare un brano per la vostra parte. Le audizioni si svolgeranno venerdì prossimo, ovviamente non saranno obbligatorie, ed io sarò unico giudice insindacabile del loro risultato. Scelti i ruoli di coloro che si presenteranno volontari, quelli restanti saranno suddivisi casualmente tra tutti voi, e non potrete lamentarvi di ciò che vi toccherà in sorte se non avrete tentato con un provino di ottenere una parte differente. E' tutto chiaro?»
Urla distinte e sbuffi si levarono per tutta l'aula magna, e la riunione venne ufficialmente sciolta.
« Quella merita una statua! »
Disse qualcuno nella folla, mentre la ragazza dai capelli rosa e fluenti cercava di fuggire probabilmente da Pudding in versione bambolina omicida.
« Sai una cosa? »
Esordì Koala rivolgendosi al suo ragazzo, che per tutta risposta le rivolse un'occhiata curiosa.
« Avevi ragione, dovremmo proprio invitare Perona a pranzare con noi. »


Tutta la scuola si era riunita in mensa quel giorno e non vi era una sola persona che non parlasse di ciò che era avvenuto in aula magna quella mattina. O meglio quasi tutti, in realtà qualcuno che non ne stava parlando c'era.
Bibi aveva preso tutto il suo coraggio e si era nascosta dietro il corridoio che portava all'aula professori approfittando del fatto che probabilmente nel caos generale nessuno l'avrebbe notata fare quella follia.
Tra le mani stringeva un pacchettino di biscotti fatti a mano, avvolti in una carta colorata e infiocchettata, il cui profumo riusciva a diffondersi nonostante la copertura della carta.
Il cuore cominciò a batterle all'impazzata quando udì la SUA voce risuonare nel corridoio deserto, e le sue gambe si mossero in automatico in avanti, pronte a raggiungere la meta, se non che l'udire una seconda voce la fece bloccare giusto in tempo, prima che girasse l'angolo.
Marco stava camminando accanto a Bay, i due professori le sfilarono davanti senza nemmeno notarla per sua fortuna, ma lei sentì chiaramente le parole che si stavano scambiando.
« Tu lo ami. E lui questo dovrebbe saperlo si, ma a volte abbiamo semplicemente bisogno di sentircelo dire, Marco. Non puoi continuare a darlo per scontato. Questa volta l'errore è tuo.»  
La studentessa sul momento non si rese nemmeno conto che la professoressa Bay avesse parlato al maschile, e nemmeno le interessava. Il suo Marco poteva essere gay, zoofilo, astronauta in quel momento. Perchè il suo Marco in realtà non le apparteneva e non le sarebbe mai appartenuto, il cuore dell'uomo era rivolto a qualcuno che non era lei, e questa notizia le aveva appena aperto un enorme voragine nel petto. 
I biscottini le caddero di mano, rompendosi a terra con un rumore troppo netto per un sacchettino così piccolo, e lei corse via dalla parte opposta, cercando di mettere più metri possibili tra se stessa e la delusione d'amore appena avvenuta, senza poter però scappare realmente da ciò che era accaduto.
Corse via e non si accorse che qualcun altro era in giro per i corridoi silenziosi, qualcuno che si era addormentato per caso e non aveva ancora raggiunto la mensa, qualcuno che raccolse i biscotti che lei aveva preparato con tanta cura e tanta passione, e se li tenne stretti, come se avesse appena trovato un grande tesoro.


La giornata all'Istituto Raftel comunque non era ancora finita, un altro sottospecie di dramma si stava svolgendo in mensa, dove una Perona quanto mai incredula non solo si era trovata al centro dell'attenzione, ma per di più aveva finito col sedersi al tavolo del "gruppo" proprio vicino a Zoro, cosa che le aveva impedito di toccare una sola briciola di ciò che aveva sul vassoio.
Più volte Sabo le aveva chiesto preoccupato se stesse male, e altrettante volte lei aveva scosso la testa, incapace di proferire parola alcuna.
E mentre la giovane si godeva quel momento, tra i commensali di tutti i tavoli si aggirava inquieta Pudding, decisa a fare terrorismo psicologico e impedire a qualsiasi ragazzo del terzo anno di partecipare alle audizioni.
Saltò a piè pari il tavolo solitario su cui sedeva Violet, come se lei non meritasse nemmeno le minacce, e poi fece l'errore madornale di avvicinarsi a Bonney e Law.
Il moro non fece nemmeno una piega, ne mostrò di aver in qualche modo udito lo sproloquio della compagna di classe, limitandosi a mangiare i suoi onigiri, regalo di Bonney per l'ultima sessione di studio. Quest'ultima tuttavia, non prese affatto bene le minacce della castana, anzi, le sentì proprio come un affronto personale, cosa che risvegliò il suo pessimo carattere.
Quando Pudding li lasciò per andare a infastidire qualcun altro, convinta dalla recita della compagna dai capelli rosa che questi avrebbe fatto la brava e non si sarebbe intromessa in tutta la questione musical, Bonney si girò verso Law con occhi di fiamma. Sapeva fingere bene quando voleva e aveva davvero fregato Pudding con qualche sorriso e qualche moina, ma la verità era tutt'altra.
« Ma come ha osato quella dire a ME che cosa posso o non posso fare?»   
« Veramente lo sta dicendo a tutti quelli del terzo anno.»   
Le fece notare il giovane, venendo però ignorato totalmente.
«E se io avessi voluto partecipare all'opera del fantasma? »   
«Il fantasma dell'opera... »  
«Quello che è! Lei non può decidere per me! Chi è lei per dire chi può fare le audizioni e chi no? Stiamo scherzando? E se io volessi improvvisamente cantare davanti al mondo? »  
«Ma tu non vuoi cantare... »  
«E invece si! »  
Law si passò una mano davanti al viso con aria disperata.
«No invece, lo hai appena deciso solo perchè Pudding è venuta a pestarti i piedi e tu ora ti senti presa nell'orgoglio e vuoi dimostrare qualcosa. Ma ti prego lascia stare. Lascia che lei faccia la sua parte di prima donna, lasciale fare la protagonista del musical e mettici una pietra sopra. Sei stonata come una campana, non andare a fare brutta figura per cortesia... »  
La compagna di classe però, aveva smesso di ascoltare alla parola orgoglio, perchè non avrebbe mai ammesso che lui aveva ragione.
Invece lo afferrò per il polso e lo tirò in piedi con uno slancio di forza improvviso, trascinandoselo poi con sè.
« Bon... i vassoi...»  
Proteste inutili. La giovane si fermò solo al tavolo di Violet e usando la mano libera tirò su di peso anche lei, spaventando la mora a morte probabilmente, ed infine trascinando entrambi come fossero due pacchi, raggiunse il tavolo del "gruppo".
« Abbiamo una settimana per prepararci e far mangiare la polvere a quella arpia bipolare, smettetela di perdere tempo a ingozzarvi e muovete il culo. Dobbiamo andare a provare. »  
Silenzio generale mentre più di un paio di occhi si alzava verso Bonney, le cui dita erano ancora saldamente ancorate ai suoi due ostaggi: Violet balbettava cercando di divincolarsi, Law invece aveva deciso di fingersi più o meno morto. Dicevano che con gli orsi funzionasse.
« Ehm... Jewerly...»  
Esordì educatamente Koala, dato che le due non si erano mai parlate ufficialmente.
« Bonney. Non siamo formali avanti, adesso che abbiamo un progetto in comune dobbiamo essere amiche. »  
La ragazza dai capelli rosa sorrise raggiante come il sole ad agosto, mentre un silenzio imbarazzato immobilizzava di nuovo tutti i presenti.
Pudding da lontano guardava con occhi spiritati, come se stesse intuendo che quel movimento aveva qualcosa di strano, e potenzialmente pericoloso per lei, e anche altri occhi indiscreti si erano girati curiosi nella loro direzione.
«Bonney... »  
Bofonchiò Law a denti stretti, ora che cominciava a sentire l'imbarazzo e il peso di troppi sguardi su di loro. Era una cosa che proprio non gli piaceva, anche quando si ritrovava addosso le sue "ammiratrici". Proprio non riusciva ad abituarsi al clamore.
A spezzare però il momento di stallo impacciato, fu improvvisamente Nami, che si alzò di getto battendo il palmo aperto sul piano liscio e lucido del tavolo, con tanta forza da far tremolare persino i vassoio che vi erano appoggiati.
« Bonney ha ragione, sono anni che speriamo di zittire quella smorfiosa che si è anche rubata il nostro Sanji. E finalmente è giunto il momento di vendicarci. FACCIAMOLO! »  
Anche Koala saltò su come una molla.
« Avete ragione. Ci sto anche io! » 
« Ehm Koala... non credo sia una buona idea. Dai, nessuno di noi sa da dove cominciare... » 
Protestò giustamente Sabo, che non aveva voglia di essere coinvolto in quel progetto e sperava che la ragionevolezza tornasse a calare su tutti loro.
Tuttavia Bonney spiazzò ancora tutti quanti, impedendo ogni cambio di direzione.
« Non ci sono problemi. Ci aiuteranno Violet e Perona. Siamo in una botte di ferro.»  
La mora allora smise di divincolarsi e guardò tutti con le guance un po' arrossate e un sorriso timido, mentre la principessa, dopo essere stata nominata, finalmente ricordava di essere al mondo e scendeva dalle nuvole su cui era volata da quando le avevano piazzato Zoro di fianco.
« Contate pure su di me. »  
Le ragazze applaudirono entusiaste, mentre Law finalmente libero dalla stretta della compagna alzava gli occhi al soffitto con un sospiro rassegnato e Sabo lasciava cadere la testa in avanti, poggiando la fronte contro il tavolo con un grugnito.
Dove diavolo era Ace, quando c'era bisogno di lui?



- To be Continued -
- Coming next: Bop to the Top -
   
 
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