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Autore: Spensieratezza    16/11/2017    4 recensioni
Il dolce Sam si troverà avvolto in una storia d'amore che è passionale come il fuoco vivo e dolcissima come i granelli di neve con il suo idolo Dean Campbell
Una storia d'amore che è sensuale e romantica insieme.
Siete pronti ad addentrarvi nella sconvolgente storia d'amore di Dean e Sam?
Genere: Erotico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dean Winchester, Sam Winchester
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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Erano due mesi che Sam si era trasferito a vivere da Dean. Erano anche passati due mesi da quando si erano dichiarati fidanzati ufficialmente sotto i riflettori e sotto l’obiettivo, davanti a tutti con un coming out visto come “il più bello del mondo” detto proprio dalle testate giornalistiche.
 
Sam si sentiva davvero felice. A dire la verità non si era trasferito del tutto da Dean, ma convivevano per la maggior parte del tempo a casa sua, perché Sam a volte tornava a casa per andare a trovare i suoi e stare un po’ di tempo con i suoi cari amici, c’era però una cosa che lo preoccupava ancora. I sentimenti di Dean.

Non i sentimenti che Dean diceva di provare per lui. Su quelli non aveva alcun dubbio.

Sam non riusciva a dimenticare la triste storia di Dean con sua madre, la triste storia della sua famiglia.
 
Il padre di Dean, aveva trovato un’altra fidanzata e Dean sembrava contento per il padre, ai suoi occhi, ma dentro di sé Sam sapeva che forse Dean non riusciva ad essere felice del tutto, perché dentro di sé aveva sempre il fantasma di sua madre.

Quella madre che non era riuscita ad amarlo.

Forse è vero che quando ami tanto una persona, si stabilisce quasi una linea di connessione mentale. Sam desiderava tanto che Dean facesse pace con sua madre e quando ricevette inaspettatamente un messaggio sul suo facebook, da parte di una persona che diceva di essere sua madre, Sam rimase sbalordito.

Nel messaggio chiedeva di parlare con lui, sapeva che era il fidanzato del figlio.

Sam con non poco timore, accettò di parlarle.
 
 
 
Sam si trovò davanti una donna distrutta, fragile, tutto il contrario della donna arida, senza sentimenti, che si era immaginato.

Dentro di sé aveva l’immagine di una maschera che crollava nel suo viso, come un castello di carte.
 
Rivelò a Sam una verità inaspettata. Lei aveva ricevuto poco amore da sua madre da piccola, non si era sentita amata e temendo di diventare come sua madre, era maturato in lei il desiderio di non volere figli.

John però li voleva e riuscì a convincerla, ma poi si scoprì che il suo fragile corpo non era adatto a una gravidanza. Fu la goccia che fece traboccare il vaso per lei, la prova che non doveva essere madre, poi il coma, il risveglio e…
 
“La paura di diventare come mia madre, mi fece diventare come mia madre.” Disse la donna piangendo. “Ho allontanato proprio la persona che avrei dovuto invece amare di più. Mio figlio. Tutto perché non riuscivo a perdonare lei.”

Ora la donna era un fiume in piena di singhiozzi e faceva piangere anche Sam.

Sam non sapeva cosa dire. Si sentiva confuso, spaventato da una cosa più grande di lui.

Fino a prima di conoscere Dean, non avrebbe mai potuto credere possibile che una donna potesse finire in coma solo per colpa di una gravidanza.

Ma fino a prima di conoscere Dean non credeva fosse possibile che una madre potesse rifiutare così un figlio, senza che avesse in realtà alcuna colpa.

Si rese conto però anche, che prima di conoscere Dean, non credeva che l’amore per una persona – per il suo Dean  . potesse essere così grande.
 
 
Fu sull’onda di questo amore e per questo amore, che riuscì a trovare le parole per confortarla.

“Mi ascolti, lei ha fatto degli sbagli, ma chi non ne fa? Suo figlio la ama, torni da lei, non vede l’ora di riabbracciarla.” disse Sam con voce rotta.

E quando le emozioni divennero troppe per entrambi, la telefonata si concluse.

Sam sperò di aver fatto la scelta giusta a parlare così.
 
 
 
 
 




*

Il giorno dopo, Samantha Smith si presentò a casa di Dean. Lui era ancora in pigiama quando la vide davanti al cancello. Aprì il cancello con il telecomando, perplesso, diventando poi sempre più sconcertato, quando la vide cadere in ginocchio, dicendo disperata un “Perdonami, figlio mio.”

Ancora sconcertato, allungò la mano, fino a toccare quella di sua madre, per poi aiutarla a rialzarsi e madre e figlio finirono abbracciati.
 
Sam, durante quella mattinata, un po’ freddolosa e coperta di brina, vide quello spettacolo meraviglioso, che stava riscaldando d’un tratto, il grigiore di quella giornata..e stava facendo spuntare i primi caldi raggi di sole e sorrise, commosso.
 
 

“Cosa? è stato Sam?”
Sam aveva deciso di lasciare un po’ di spazio e di riservatezza a madre e figlio mentre tornavano a casa insieme, ma sentì lo stesso quella frase ed ebbe un po’ paura. Gli aspettava un rimbrotto con i fiocchi per non avergli detto della telefonata e aver agito alle sue spalle?
 
 
 



Quando entrarono in casa, Samantha rimase un attimo da sola sul divano, mentre Dean trascinava discretamente Sam in bagno, con grande timore di quest’ultimo.

“Dean, mi dispiace di non averti detto che tua mad…”

Dean interruppe il suo discorso, baciandolo appassionatamente, con le mani sul viso.

Continuarono a baciarsi e Sam mugolava più soddisfatto, cingendogli le braccia al collo.

Quando si staccarono, Dean gli disse, abbracciandolo:

“Ti ho già detto che ti amo tantissimo?”
 
 
 
 
 




*

Per Dean fu una lezione ascoltare per la prima volta sua madre a cuore aperto.

Samantha confessò anche a lui le sue paure e la grande tristezza della sua infanzia, dicendo inoltre di sapere di essere imperdonabile e che non avrebbe dovuto fargli la stessa cosa.

Dean capì che spesso le persone che ci negano l’amore, non sono sempre crudeli, ma spesso sono vittime del loro dolore.

Questa era un’altra cosa che gli aveva insegnato Sam, che Sam aveva imparato conoscendo Dean.
 
 
 
 
*

Durante i giorni successivi, Samantha telefonò ancora a Sam, per dirgli quanto lo ammirava e che ragazzo fantastico lui fosse.

Sam approfittò del fatto che ormai la donna lo ammirava, per permettersi di dirgli ancora una cosa:

“Samanta, mi permetta di suggerirle ancora una cosa. Faccia pace anche lei con sua madre.

Dean ha bisogno di sua nonna.”

Sam credeva di essersi spinto un po’ oltre, dopo questa frase.

Lo credeva davvero, quando le telefonate dopo quella, si interruppero e divennero meno frequenti.

Forse non doveva essere così arrogante da pretendere di cambiare la vita o i sentimenti degli altri.
 
Capì di essersi sbagliato, che Samanta aveva solo bisogno di un po’ di tempo, quando, due mesi dopo, chiese a lui e a Dean di andare a mangiare dalla nonna l’arrosto con sugo e le patate al forno.
 
Dean non era abituato a quest’aria così domestica e fu tentato di dire di no, ma la mano calda di Sam e la sua dolcezza lo convinsero.
 
 
Fu più naturale e più armonioso di quanto anche Sam potesse aspettarsi.

La casa della nonna era arredata con mobili in legno e dava un’idea di calore, di intimità.
 
Anche la nonna aveva una storia.

Non era riuscita ad amare la figlia, perché anche il padre di Samantha, il suo uomo, aveva detto di amarla e poi era tornato dalla sua bella moglie, dalla sua bella famiglia perfetta, lasciandola con una neonata in fasce da accudire.
E da amare.
Ma Rowena aveva imparato da lui, che l’amore era debolezza e non voleva essere più debole, quindi non ci era più riuscita.
 
 
Fu straziante vedere madre e figlia che piangevano e si abbracciavano insieme e si perdonavano a vicenda. Dean trovò rifugio tra le braccia di Sam, piangendo anche lui, mentre piangevano insieme, seduti sul pavimento, nascosti dietro un mobile.

Sam lo abbracciava e lo coccolava, come se fosse il tesoro più prezioso sulla Terra e lo era davvero per lui.
 


Un altro pezzo del suo cuore gli sembrò scoppiare, quando vide la nonna Rowena, abbracciare e riempire di baci suo nipote Dean, poco dopo.
 
 
Fino a qualche tempo fa , Sam non credeva, entrando nella famiglia di Dean, di provare emozioni così forti.

Ma forse provava delle emozioni così forti, perché amava lui.
 
 
Questa esperienza insegnò ai due ragazzi, che c’era sempre un tragitto lungo e tortuoso e lastricato di sofferenza, da attraversare, per trovare una spiegazione alla mancanza di amore.

Il coraggio risiedeva nell’andare a scavare in tanto dolore per trovarla.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Note dell'autrice: 

ragazzi, non avete idea di quanto sforzo ho fatto per decidermi a scrivere questo capitolo xd sono in guerra con mia madre quindi potete capire che non ero dello stato d'animo adatto per elogiare le madri ahha xd ma non è giusto che ci rimetta la storia no? xd

Il titolo è un tributo ancora una volta al mio libro preferito : L'acchiappasogni:


"Ma non serve, per quanto forte gridi, non serve, le linee telefoniche sono interrotte. Non si può tornare indietro, non si può uccidere il proprio nonno, non si può sparare a Lee Harvey Osvald che s'inginocchia ai piedi di una finestra del sesto piano del magazzino dei libri di Dallas puntando il fucile ordinato per posta, non puoi impedire a te stesso di  attraversare l'incrocio tenendo la ventiquattr'ore e la copia del Phoenix di Boston che non leggerai mai. Spiacente signore le linee telefoniche sono interrotte in un qualche punto della zona di Jefferson, non riesco ad inoltrare la chiamata, c'è un vero casino da quelle parti.."

Poi, oh, dio, questa è una novità, la chiamata viene inoltrata!"


Ovviamente in questa storia le linee telefoniche si riferiscono alle telefonate tra Sam e Samantha :D e al fatto che poi lei smise di chiamare :D 
 
ps dovrebbero pagarmi per tutta la pubblicità che sto facendo a questo libro AHAHHAH

ps la frase : "tuo figlio ti vuole bene, ti sta aspettando, va da lei" è una citazione presa da "Il corvo" del fantastico Eric Draven <3333
   
 
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