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Autore: Rinalamisteriosa    23/06/2009    11 recensioni
[Buon ShikaTema Day!]
Quello che vide accanto a lei servì ad addolcirla, e se non fosse stata personalmente presente in quel momento non ci avrebbe mai creduto.
I suoi fratelli e il suo ragazzo riposavano tranquilli e beati nella stessa stanza; chi sulla sedia a dondolo, chi sul divano, chi sul tappeto.
Ed era incredibile come il sonno li facesse sembrare degli angioletti troppo cresciuti.
Di questo Temari si stupiva sempre, abituata ad averli svegli e pronti a stuzzicarsi a vicenda.
Accadeva così di rado che non ci mise molto a capacitarsene e a formulare pensieri su ognuno di loro.

[...]
"Siete gli uomini della mia vita, la mia famiglia"
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kankuro, Sabaku no Gaara , Temari, Shikamaru Nara
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Premessa: I personaggi trattati non mi appartengono.

Shikamaru e Temari sono fidanzati. XD

Scusate il titolo banale ma non ne ho trovato uno migliore. ^^''

 

Gli uomini della mia vita

 

 

 

[Temari - 243 parole]

 

Quella notte, a Suna, non spirava nemmeno un alito di vento dalla finestra spalancata.

Faceva troppo caldo e Temari non riusciva a chiudere occhio: continuava a rigirarsi tra le coperte per trovare una posizione comoda senza che il materasso le si appiccicasse sulla pelle abbronzata ogni cinque minuti.

Indispettita si alzò dal letto, il broncio disegnato sulle labbra, i capelli biondi spettinati e sudati, gli occhi abbuffati e una leggera camicia da notte color panna.

A piedi nudi scese le scale con cautela, aggrappata al corrimano, e varcò la soglia del salotto avvolto dalle tenebre.

Avanzò alla cieca, con le braccia tese in avanti a cercare la lampada, ma si trovò ad inciampare su qualcosa di duro e non identificato; per fortuna trovò il tavolino a sostenerla e ad attutire la caduta.

Dopo aver imprecato sottovoce sporse una mano per accendere l'interruttore della lampada finalmente localizzata.

Quello che vide accanto a lei servì ad addolcirla, e se non fosse stata personalmente presente in quel momento non ci avrebbe mai creduto.

I suoi fratelli e il suo ragazzo riposavano tranquilli e beati nella stessa stanza; chi sulla sedia a dondolo, chi sul divano, chi sul tappeto.

Ed era incredibile come il sonno li facesse sembrare degli angioletti troppo cresciuti.

Di questo Temari si stupiva sempre, abituata ad averli svegli e pronti a stuzzicarsi a vicenda.

Accadeva così di rado che non ci mise molto a capacitarsene e a formulare pensieri su ognuno di loro. 

 

[Gaara - 150 parole]

 

Adesso che poteva permettersi di dormire, di bearsi delle ore di sonno, il fratellino le dava meno preoccupazioni del solito.

Gaara, da bambino incompreso ed emarginato a causa di Ichibi sigillato dentro di lui, a ragazzino glaciale e indifferente quando si venne a creare il loro team.

Uccidere rappresentava la sua unica ragione di vita finché non arrivò Naruto, quel piccoletto che con la determinazione di non arrendersi mai e di proteggere gli amici a costo della sua stessa vita - sebbene abbiano condiviso la stessa, triste infanzia - l'ha spinto a cambiare in positivo.

Lei già intuiva che, molto in fondo, non era cattivo; altrimenti non l'avrebbe mai ascoltata quelle volte in cui cercava di farlo ragionare.

Oggigiorno il ragazzo maturo, serio e responsabile che aveva davanti, con il capo reclinato sulla spalla destra e accomodato sulla sedia a dondolo, era diventato un Kazekage stimato e rispettato da tutti.

 

[Kankuro - 125 parole]

 

Completamente e comicamente spaparanzato sul divano, la bocca aperta e ronfante e una bollicina sul naso in procinto di scoppiare, stava il fratello mediano.

Kankuro rappresentava colui che le era stato più vicino, quello che da bambini la consolava nei momenti difficili, quello che la spronava ad allenarsi con costanza e impegno.

Sebbene il loro rapporto fosse un po' burrascoso, soprattutto quando lui si impuntava per avere ragione e lei non gliela dava vinta, ha sempre provato grande affetto per lui tanto che quando è stato avvelenato ha provato una sgradevole sensazione, come se temesse di perdere una persona importante da un momento all'altro.

In quanto sorella maggiore era suo dovere essere apprensiva con entrambi i fratelli e, se necessario, si sarebbe battuta per loro.

 

[Shikamaru - 171 parole]

 

Infine, sul morbido tappeto - era da lui dormire dovunque capitasse - a braccia incrociate come sostegno per la testa stava il ninja di Konoha, il ragazzo più pigro e svogliato del suo Villaggio, l'unico che aveva avuto indirettamente il lusso e il grande onore di conquistarla.

Sono stati avversari sul campo di battaglia, alleati negli scontri più duri, grandi amici, confidenti e - ora - fidanzati da circa tre mesi.

Ne hanno passate tante insieme, e chissà che cos'altro riserverà loro il futuro.

La giovane donna assorta sorrise lievemente dandogli un buffetto sulla guancia; per tutta risposta, Shikamaru si girò di fianco, sbuffando nel sonno.

Non sarebbe mai cambiato, però era proprio questo suo lato rilassato e tranquillo ad averla sempre colpita: da un lato lo odiava - infatti andava contro tutti i suoi principi l'essere pigra e indisponente -, dall'altro non poteva farne a meno.

Così come non poteva fare a meno della presenza costante dei suoi due fratelli.

"Siete gli uomini della mia vita, la mia famiglia" concluse.

 

[ShikaTema - 482 parole]

 

Si alzò dalla postazione in cui si era ritrovata ad osservarli e a meditare e, con passo felpato, si avviò in cucina a prendere un bicchiere d’acqua fresca.

Non si era minimamente accorta di aver svegliato qualcuno.

"Ci voleva proprio. Caspita, oggi fa più caldo del solito!" borbottò tra sé e sé, posando nel frigorifero la bottiglia dopo essersi scolata due bicchieri pieni.

"A chi lo dici!" le diede manforte Shikamaru, sbadigliando mentre stava appoggiato allo stipite della porta.

"Tu almeno riesci a dormire, come sempre..." si lamentò con tono leggermente isterico, "di solito io non soffro il caldo, lo sai, ma mai è stato pressante come stanotte. E' la prima volta che mi da fastidio!"

"C'è sempre una prima volta per tutto, non lo sai?" la informò, stropicciandosi un occhio e avanzando verso di lei.

"Sul tappeto si sta più freschi, vuoi provare?"

Temari fece una faccia disgustata all'udire l'invito.

"Non ci penso proprio! Solo gli animali dormono sul tappeto, noi siamo persone civili ed educate. Anzi, non capisco come mai i miei fratelli ti abbiano permesso di dormire per terra. Ma non si vergognano? Appena si svegliano mi sentono, domani mattina!" puntualizzò.

Shikamaru sbuffò: la sua seccatura aveva sempre qualcosa da ridire su ogni cosa.

A lui non importava dove dormiva ma il dormire in sé, si fosse anche trovato sopra un tavolo.

Già, sarebbe stato bene persino sopra il tavolo di legno che stava adocchiando nella penombra.

"Ehi?" riprese la bionda, dopo un attimo di silenzio.

"Mh?"

"Vieni. Dormiremo insieme nel mio letto, tanto domani te ne torni a Konoha..."

"Scusa, ma non avevi detto che in questo modo sentivi caldo? Ti ricordo che sei stata proprio tu a spedirmi nel salotto, poi sono venuti anche quei rompiscatole dei tuoi fratelli. All'inizio abbiamo parlato, poi non avevamo più niente da dire e ci siamo addormentati."

"Davvero?! Strano..." intervenne Temari come se fosse sorpresa e con espressione furbetta.

In effetti era stata lei a minacciare Kankuro e a pregare Gaara di comportarsi meglio in presenza di Shikamaru.

La gelosia che aleggiava i primi due mesi di fidanzamento era divenuta insostenibile.

"Ascolta, non posso certo eliminare il caldo. E se utilizzassi il mio ventaglio distruggerei la casa. Il letto è abbastanza grande per entrambi, perciò se non ti addossi a me come stavi facendo ieri notte allora si può benissimo stare in due!" terminò, sperando che lui non replicasse.

Non gli conveniva, lo sapeva benissimo.

E Shikamaru, dal canto suo, non ci trovò nulla di male nel repentino cambiamento d'umore della sua donna.

"Saliamo allora!" esclamò deciso, voltandosi per precederla; ma Temari lo afferrò per il polso.

"Aspetta. Ho dimenticato di fare questo." disse sottovoce con tono suadente.

Gli diede un veloce bacio a fior di labbra.

Poi fu lei a precedere lui, il sorriso sbarazzino sulle labbra e un pensiero dolce e improvviso nella testa.

"Ti amo, mio ingenuo pigrone."

 

FINE

 

 

 

 

 

 

Nota finale: Happy ShikaTema Day! ^O^

Per l'occasione ho scritto la mia seconda ShikaTema, che non sarà l'ultima dato che - al momento - ne ho altre due in cantiere. (Prossimamente su EFP XD)

Questa one-shot però è particolare: il mio intento iniziale era quello di scrivere una flashfic, ma dato che ho superato di molto le 500 parole ho deciso di strutturarla in cinque flashfic brevi a seconda dei personaggi di cui principalmente parlo (prima di Temari, poi di Gaara, di Kankuro, di Shikamaru), tutte legate da un unico filo logico/conduttore.

La flash finale è più lunga perché dovevo creare un momento ShikaTema che fosse decente.

Sono davvero soddisfatta del mio lavoro e spero di non aver deluso nessuno.

Ringrazio chiunque sia arrivato fin qui. ^^

Commenti, critiche e consigli sono ben accette se spronano la sottoscritta a migliorare.
Chiarirò qualsiasi dubbio nella prossima shot.

 

Un bacione

 

Rinalamisteriosa

Katia

 

  
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