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Autore: PanRayuki    21/11/2017    2 recensioni
"Tutti da piccoli abbiamo avuto un sogno. Quello di diventare performer, chi allevatore di Pokémon, chi il più grande e rinomato maestro Pokémon di tutti i tempi, chi l'impiegato e via dicendo... ma c'è anche chi il suo sogno l'ha visto infrangersi su degli scogli. Chi si è ritrovato a terra, senza alcun aiuto e mai avrebbe pensato di riceverlo da uno dei membri più conosciuti del Team Rocket.
Quella che state per ascoltare, è la mia storia, la storia di una ragazza col sogno di diventare Pokémon Ranger, abbandonata a sé stessa e che ha trovato aiuto solo in chi avrebbe dovuto combattere.
Ora ho un nuovo sogno: servire Giovanni e diventare la recluta che arriverà al successo scalando la gerarchia il più brevemente possibile e ripagare chi mi ha lasciata sola nell'oblio, della sua stessa moneta.
Me la pagherete tutti. È una promessa."
Genere: Avventura, Commedia, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Giovanni, Nuovo personaggio, Team Rocket, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime, Videogioco
Capitoli:
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Il sole risplendeva e riscaldava l'aria sulla pacata e tranquilla cittadina da dove migliaia di allenatori partivano per un lungo e decisivo viaggio che ne forgiava il carattere e permetteva la realizzazione dei loro sogni: Biancavilla.
Tre ragazzini, da tre differenti cittadine della regione di Kanto, stavano per mettere piede nel laboratorio del professor Oak che, un po' acciaccato, li accolse con un sorriso.
«Benvenuti ragazzi, oggi per voi inizia una nuova avventura. Immagino ne sarete entusiasti.»
«Ci può scommettere professore!», esultò il primo dei tre con un berretto bianco in testa che copriva la maggior parte dei capelli neri sbarazzini e probabilmente alquanto scompigliati là sotto; aveva gli occhi verdi e indossava una maglietta bianca con sopra un gilet rosso, un paio di blu jeans e delle scarpe da ginnastica rosse e nere.
«Quanta foga!», ridacchiò mentre si massaggiava la schiena. Dai suoi dati, se non ricordava male, il ragazzino si chiamava...
«Sei Zeno, giusto?»
«Precisamente! Lo tenga a mente perché il ragazzo di Azzurropoli farà tabula rasa di qualsiasi criminale per tutta Kanto, ahahahah!»
Sembrava molto convincente, se non fosse che subito alle sue spalle una risatina divertita femminile si fece spazio, attirando le attenzioni del professore e di Zeno stesso.
«Hihihihi! Prima dovresti iniziare ad allenarti seriamente, sei molto gracilino per affrontare un qualsiasi criminale. O persona in generale..!», lo punzecchiò lei.
«Come ti permetti, Sharon!», ribatté lui imbufalito mentre la ragazzina lo schernì nuovamente, ridendo giocosamente e facendo terminare il giovane con uno sbuffo fintamente offeso. La ragazza aveva degli occhietti vispi azzurri, dei lunghi e fluenti capelli castani raccolti in una coda alta e indossava una maglietta color panna con delle balze e un fiocchetto appena sotto al seno a malapena accennato, i pantaloni erano degli shorts corti a cui, sotto, vi erano posti dei leggings neri; gli stivaletti erano neri, piatti ed eleganti, abbinati con la borsa. Ad adornarne il piccolo decolté vi era infine una collanina con un ciondolo portafoto, argentato.
Per ultimo, con aria annoiata, vi era l'ultimo allenatore con degli occhi blu come la profondità dell'oceano, dei corti capelli biondo cenere coperti da un cappello con visiera nero e bianco, sul cui lato vi era inserita una spilletta con un logo stilizzato dei Pokémon Ranger; la maglia, a mezze maniche, bianca, nera e blu con il colletto alto e una zip, nascondeva una canottiera scura; i pantaloni erano neri con svariate tasche ed erano sorretti da una cintura con una fibbia intera su cui era rappresentato il logo della lega di Kalos, probabilmente un cimelio di un parente lontano, finendo con delle scarpe da ginnastica nere con suole bianche.
«Allora, possiamo iniziare?», riferì l'ultimo, sbadigliando.
«Key!», intervenne la ragazza dandogli una pacca più forte di quel che poteva sembrare dall'esterno. 
«Non dirmi che ti stai già per addormentare!»
«N-no..?»
I tre sembravano essere amici di vecchia data, riuniti per iniziare insieme un nuovo viaggio in compagnia. Il professor Oak rise a quella scenetta dove il biondino cercò di riprendersi dal colpo ricevuto, venendo sbeffeggiato dagli altri due, quindi si schiarì la voce, facendo in modo che i tutti e tre si girassero a guardarlo.

«Ebbene... Key, Sharon, Zeno. Seguitemi.», accennò l'uomo con tranquillità, facendo loro strada.
Insieme, raggiunsero un macchinario apparentemente vuoto: i ragazzini si sporsero sopra di esso intenti a capirne un possibile funzionamento; Oak fece loro il solito discorso che ormai sapeva a menadito, quasi fosse un copione da studiare e ripetere ogni volta che incontrava dei novellini e, terminato il tutto, premette un pulsante sulla tastiera che immediatamente fece trasferire dal fondo un trio di Poké ball, lasciando che un cigolio facesse aprire i pannelli di vetro.
«Bene ragazzi: ora la scelta sta a voi. Spero abbiate già deciso cosa fare durante questi anni.»
«Certamente!», intervenne alzando la mano al cielo, deciso, Zeno. Questo stava infatti per scegliere il proprio compagno, quando con un colpo di fianchi venne spinto di lato dalla ragazzina.
«Con permesso, prima le signorine.», ammiccò lei ridendo, ricevendo di tutta risposta dal primo un sarcastico: «Eh, appena ne vedrò una allora sarò galante..!», beccandosi un ringhio che li fece fronteggiare in uno splendido e divertente siparietto comico - se ovviamente visto da un esterno.
«Calma, calma ragazzi.», s'inserì leggermente imbarazzato il professore. Fu allora che Key, senza farsi notare, prese una delle sfere e vi fece uscire il Pokémon, attirando le attenzioni dei due litiganti.
«Mia madre dice sempre: "tra i due litiganti, il terzo gode".»
«Key!», urlarono i due suoi coetanei presi alla sprovvista.
Il mostriciattolo tascabile che venne fuori era azzurro, la coda era arrotolata ed era ricoperto da un guscio: assomigliava a una tartaruga. Non poteva che essere Squirtle che, con un verso di eccitazione, si fiondò tra le braccia dell'apatico Key.
«Ma ciao, amico.», esordì lui, molto calmo... forse persino fin troppo!
Mentre Zeno sospirava, Sharon prese l'occasione per afferrare la seconda Poké ball.
«Molto bene! Io allora scelgo... te!»
La sfera lanciata al suolo fece fuoriuscire una Bulbasaur che sembrava essersi appena svegliata; Sharon l'accolse tra le proprie braccia e, in brevi istanti fatti di coccole, parvero conoscersi praticamente da sempre.
Zeno storse il naso, ma era comunque soddisfatto: la sua scelta era ricaduta fin da subito su Charmander e, fiero della sua scelta, fece uscire il piccolo Pokémon di fuoco.

«Vieni fuori, Charmander!», urlò pimpante, continuando solo una volta che si fosse chinato verso il nuovo compagno d'avventure: «Ciao amico mio! Noi diventeremo una squadra formidabile, vedrai!», ricevendo di tutta risposta un verso d'approvazione con successivo balzo in braccio.
«Perfetto. Prima che voi andiate, vi lascio questi tre Pokédex; delle Poké ball per iniziare a catturare nuovi Pokémon durante il vostro viaggio e una scheda da inserire all'interno del Pokédex: con questo potrete accedere a una guida interattiva in tempo reale della mappa di tutta Kanto.»

«... che figata!», sgranò gli occhi euforico, Zeno.
«Ne avevo sentito parlare: se non sbaglio è l'ultima invenzione della Silph SpA, giusto?», chiese mentre ne guardava la schedina, Sharon.
«Esattamente. Ne sono state consegnate una decina gratuite per farle testare agli allenatori, sia novelli che veterani. Non perdetela, mi raccomando.»
«Grazie mille, professore!», risposero con occhi trasognanti i due ragazzini.
Key, dal canto suo, ripose tutto diligentemente nello zaino che mise nuovamente in spalla, quindi portò gli occhi sui due amici e salutò il professor Oak, intento a partire.
«Ehi, Key, aspettaci un po'!»
« A presto, professore!»
«Fate attenzione e avvisate i vostri genitori appena raggiungete la prossima città!», rispose lui, ricambiando il saluto della mora mentre, insieme agli altri, si allontanava.
Sharon, Key e Zeno. Chissà se diventeranno campioni della Lega, o semplicemente punteranno ad altro..., pensò Samuel Oak sorridendo per poi emettere uno sbuffetto rallegrato. Ma sì, l'importante è che inseguano i loro sogni. Buon viaggio ragazzi.
 

«Key, sei davvero lento! Datti una mossa o non raggiungeremo più Plumbeopoli!», sbraitò nervoso Zeno all'amico; questo di tutta risposta rispose con noncuranza e sottile disinteresse: «Non c'è alcuna fretta... perché vuoi sempre correre?»
«Non capisci che è proprio questa tua indole che non ti ha fatto accedere all'accademia da Ranger?»
«Ma se non ho nemmeno compilato la domanda.»
«Appunto: sei troppo pigro.»
«Lo so, Sharon. Non me lo ricordare.»
«Mah.», sbuffò lei, adirata. «Certo che sei strano: come pretendi di raggiungere il tuo sogno se non ti applichi nemmeno?»
«Lo diceva anche la maestra: "è bravo eh, ma non si applica abbastanza". È la mia indole.», terminò la frase, sbadigliando.
«Chissà che il viaggio non ti serva di lezione per darti una mossa.», aggiunse Zeno dandogli una pacca sulla schiena.
«... è stata più dolorosa Sharon dal professore.»
«Gh-»
«... femminuccia.», incalzò lui malizioso per prenderlo in giro, quasi volesse vendicarsi.
«Ehi!»
«Forza forza, abbiamo un po' di strada da fare.», cercò di distrarre i due Sharon, intenta a inserire la scheda dati nel Pokédex: questo in pochi istanti rivelò una nuova schermata nel dispositivo enciclopedico chiamato "Mappa". La ragazzina lo premette e immediatamente questo mostrò un sacco d'informazioni utili sul luogo dove si trovavano, emettendo una voce meccanica femminile che ne elencava tutto.

«Sistema di rilevazione segnale GPRS attivato, inizio scansione posizione in corso. Scansione completata. Regione di localizzazione: Kanto, percorso attuale: 1. Direzione prossimo centro Pokémon: Nord. Città più vicine: Biancavilla, Sud; Smeraldopoli, Nord. Possessore: Sharon. Età: 10 anni. Provenienza: Aranciopoli.»
«Uao...»
«Potente...»
«Mh. Carino.»
Mentre Sharon e Zeno erano rimasti a bocca aperta, stupiti, Key fissava tutto con poco entusiasmo, il che lo fece fulminare col solo sguardo dai due, facendolo sussultare. Zeno e Key decisero perciò di attivare il sistema, ricevendo le medesime informazioni.
«Possessore: Zeno. Età: 10 anni. Provenienza: Azzurropoli.»

«Possessore: Key. Età: 10 anni. Provenienza: Celestopoli.»

«Certo che ne fanno sempre una in più del diavolo alla Silph SpA.»
«Si dice "sanno", Zeno.»
«Saputella.», grugnì lui. Sharon puntò davanti a sé, divertita.
«In marcia ragazzi! Prossima tappa: Smeraldopoli!»

Percorsero il tratto d'erba alta molto tranquillamente, incontrando un Rattata che però tutti e tre all'unisono rifiutarono di catturare, facendolo scappare con l'ausilio di Bulbasaur. Non ci volle troppo tempo a raggiungere il cartello della cittadina dove predominava il color smeraldo sull'insegna che li accoglieva in città.
«"Benvenuti a Smeraldopoli: l'eterno paradiso verde". Mh, non si era capito.», affermò dopo aver letto il cartello, Key.
«Uffa!», sbuffò Sharon portando le mani ai fianchi, adirata, «Persino a leggere sembra che ti stiano costringendo!»
«Sono pigro anche per fare un tono da lettura. Non è colpa mia.»
«Tu devi essere caduto dal seggiolone più volte da piccolo...»
«Nah, in realtà era talmente pigro anche da piccolo che non ci saliva nemmeno.», si aggiunse Zeno, ridacchiando.
«Può darsi. Sono troppo pigro per ricordarmelo.»
«...»
Sharon sospirò, quindi riprese a camminare imboccando l'ingresso in città.

«Che dite, passiamo al centro Pokémon e chiamiamo i nostri genitori?»
«Conviene, sono due giorni che non ci sentono, meglio non farli preoccupare, Zeno.»
I due si guardarono, aspettando poi una risposta dal terzo che, all'ennesimo sbadiglio, fece spallucce: probabilmente attendevano che dicesse qualcos'altro legato alla sua poca voglia di fare, ma per sua fortuna Key sembrò aver intenzione di seguirli senza dir nulla, se non annuire. Effettuata così la chiamata con i genitori e avendo mostrato loro i nuovi amici Pokémon, poterono finalmente riprendere la strada.
Lungo il percorso però, videro un anziano che, non appena incrociò il loro sguardo, li affiancò.

«Ehi ragazzi!»
«Mh?»
«Nuove leve, eh?», domandò divertito. Sharon osservò i due amici, quindi annuì silenziosamente.
«Fantastico, fantastico. Avrete con voi delle Poké ball immagino, giusto?»
«... sì? E allora?», chiese Key, disinteressato.
«Nessuno però vi ha mai mostrato come catturare un Pokémon, vero?»
«Veramente...», intervenne Zeno alzando l'indice destro, venendo zittito dall'anziano che sovrappose di prepotenza, esaltato, la sua voce.
«Eccellente! Sapete, in giro per il mondo ci sono tanti allenatori e per molti di questi sono stato proprio io a mostrargli come fare! Ricordo in particolare un giovane di Biancavilla che è stato così gentile dal perdonare i miei modi di fare così scontrosi per la carenza di caffeina in corpo e che ormai è diventato un esperto allenatore e maestro di Pokémon, che agli inizi non sapeva nulla a riguardo. E sapete chi gli ha insegnato a catturarli? Esatto: proprio io!»
Ci fu un lungo sproloquio su un ragazzo con un Pikachu, ma il gruppo decise di tagliar corto e di defilarsi con un: «Tutto questo è molto interessante, ma abbiamo da fare e non siamo così sprovveduti, dato che i nostri genitori ci hanno già insegnato come fare!»
«Sì, ma non lo hanno fatto con lo stesso mio stile e passione che potrei trasmettere a vo-»

«Magari un'altra volta, addio!»
«Ehi! ... tsk... non ci sono più i giovani di una volta.»

Scampati dal vecchietto di cui ancora facevano battutine sarcastiche, i tre s'inoltrarono oltre il percorso due. Lungo questo sentiero i ragazzi ebbero modo di sfidare qualche allenatore, facendo uso degli insegnamenti ricevuti dai propri genitori e negli anni di lotte in televisione. Non lo si poteva negare: erano bravi, delle menti brillanti in grado di sfruttare anche l'ambiente intorno a loro per combinare nuove sfavillanti mosse. In particolare, Sharon aveva già dimostrato un grande senso dell'eleganza nelle sue poche battaglie.

«Ehi, complimenti. È stata una lotta formidabile.», incalzò lo sfidante, vinto. Sharon ringraziò, quindi il giovane fece notare un particolare che non si sarebbe potuto dimenticare tanto facilmente.
«È la prima volta che vedo un entusiasmo nella danza e nella lotta allo stesso tempo. Credo che tu abbia un talento.»
«Oh, ti ringrazio.», arrossì lei; dalle retrovie si sentì un commento sottile da parte di Zeno e un risolino soffocato di Key.
«Provolone.» 
«Pff...» 
«Il mio sogno è di raggiungere Kalos e diventare un'ottima performer. Ma visto che la prossima stagione si aprirà con l'anno nuovo, tanto vale iniziare ad allenarsi e prepararsi già da qui!»
«Ottima idea. Voterò per te nel caso, sappilo!»
«Che carino!», ridacchiò lei, ringraziandolo.
«Lecchino.» 
«Pff..!»
«Certo che siete proprio noiosi!»
«Scusa, la prossima volta ti prendiamo una stanza d'albergo per farti flirtare con ogni sfidante.»
«Che villano che sei, Zeno!», sbottò offesa Sharon, pestandogli il piede con violenza portandolo così a saltellare su quello sano mentre si teneva l'altro dolorante, imprecando.
«Ma dove sono finito, in una gabbia di matti..?», si chiese Key ad alta voce, guardando il sole che cominciava già a tramontare. 
«GABBIA DI MATTI A CHI?!»
«UGH!», sussultò spaventato alle urla dei due compari apparsi alle sue spalle.
«S-scherzavo, andiamo!»
«Non eri troppo pigro anche per scherzare?!», inveì la ragazzina, intenta a prendergli il braccio intenzionata a buttarlo a terra, seppur fosse solo per gioco come facevano da sempre.
«S-sì, però-- urgh! S-Shaaaaaron pietààà!» 
«AHAHAAHAH!»
In breve tempo, Sharon, Key e Zeno si ritrovarono a terra in mezzo all'erba a riprendere fiato, ridendo divertiti dopo essersi fatti qualche assalto, insieme ai loro amici Pokémon.
Eh sì, quello sarebbe stato solo l'inizio di un lungo e movimentato viaggio pieno di scoperte, avventure e scelte..!

 

-----AUTHOR'S NOTE-----
#spazioautore

Ehilà miei cari ragazzi!
Capitolo extra, introduttivo delle nuove leve!
Questa parte doveva essere presente nel capitolo precedente, ma ho deciso di introdurli a parte per dargli il giusto spazio ed evitare di "allungare troppo il brodo"!

Ditemi un po': avete grandi speranze in questi tre nuovi allenatori? Anche loro saranno parte integrante della storia, seppur saranno dei personaggi secondari, li vedrete apparire molto spesso d'ora in poi!
Ah! Avete beccato le "easter egg" del videogioco, vero? ♫
Come sempre, se avete domande e/o curiosità, fatemelo sapere qui sotto in un commento!
Noi ci rivediamo al prossimo capitolo questo Venerdì!

Chuu ~
Pan Rayuki VP

 
  
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