Anime & Manga > Lady Oscar
Segui la storia  |       
Autore: _Agrifoglio_    22/11/2017    5 recensioni
I personaggi della storia - tutti, ormai, morti - parlano, si confessano, si sfogano, sull'esempio di un noto capolavoro della letteratura americana. Ognuno esprime il proprio punto di vista.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Le tre Mesdames
 
Nascemmo a Versailles e fummo le figlie di Re Luigi XV
e della sua devota ed onesta consorte, la Regina Maria Leszczyńska.
Diversamente da quanto avvenne per le nostre sorelle maggiori,
quando arrivò, anche per noi, l’età di contrarre matrimonio,
non si trovarono in circolazione Re o eredi al trono
e, col consenso paterno, decidemmo di rimanere in Francia
anziché occupare, per matrimonio, un posto inferiore
a quello che ci sarebbe spettato per diritto di nascita.
Nostro padre, da sempre molto affettuoso con noi figlie,
malvolentieri si era separato dalle nostre sorelle
e di buon grado accolse l’idea di farci rimanere al suo fianco.
Ricambiavamo col più sincero amore il nostro caro padre
e tutto egli ci concesse: considerazione, rango, agiatezza,
ma non ciò che sarebbe stato salutare per la sua anima immortale.
Invano tentammo di allontanarlo da quelle abiette favorite
che erano puro veleno per la salvezza di lui
eppure egli non demordeva, si ostinava, perseverava nell’errore
e, ogni volta che ne sceglieva una, precipitava sempre più in basso.
L’ultima, poi, sembrava uscita direttamente da un incubo:
con un passato da far rabbrividire ed un presente da detestare,
iniziò a spadroneggiare a Corte un anno dopo la morte di nostra madre.
Facemmo da genitrici ai nostri nipoti, rimasti orfani in tenera età.
La vita non fu benevola col maggiore dei sopravvissuti ed erede al trono,
dandogli una moglie totalmente inadeguata per cultura, tatto e pietà.
Più testarda che determinata, più insolente che arguta,
era maestra nell’arte di farsi nemici tutti coloro che contavano
e di circondarsi di soggetti improbabili ed approfittatori
che di Corte avrebbero potuto frequentare soltanto quella dei miracoli.
Molto divertente fu blandirla, attribuendole un’importanza che non aveva,
così da utilizzarla come parafulmine nella lotta contro Madame du Barry.
Il povero Luigi Augusto ne divenne, ben presto, succube,
da un lato, per debolezza e, dall’altro, per senso di colpa
e, anziché la criniera di un leone, si ritrovò in testa il palco di un cervo.
Divenuta ella Regina, creammo una nostra corte alternativa
dove ospitammo tutti coloro che erano stufi di tante intemperanze
o che erano stati allontanati dalla cerchia dell’Autrichienne.
Scoppiata la rivoluzione, che una Regina più saggia non avrebbe provocato
e che costò la vita a due dei nostri adorati nipoti e ad un pronipote,
le due di noi che erano vissute tanto a lungo da patirla ripararono all’estero,
sperimentando, in vecchiaia, i disagi e le amarezze dell’esilio
e mai più ritornando, nel corso della vita, sul sacro suolo francese.






Il capitolo odierno contiene il primo ed unico epitaffio composto, dedicato a tre personaggi cumulativamente. Le figlie di Luigi XV, del resto, ci sono sempre mostrate insieme mentre agiscono all’unisono e parlano in modo coordinato e, quindi, perché separarle dopo la morte?
Si chiamavano Maria Adelaide, Vittoria Luisa Maria Teresa e Sofia Filippina Elisabetta Giustina. Una quarta sorella, ad un certo punto, prese il velo e sia lei sia Madame Sophie morirono prima della presa della Bastiglia, evitando, quindi, gli orrori della rivoluzione. Le due maggiori, invece, ripararono all’estero e girarono esuli per l’Europa, stabilendosi, infine, a Trieste, nel Castello di Miramare, dove morirono ad un anno di distanza l’una dall’altra. Re Luigi XVIII, loro nipote, a restaurazione avvenuta, ne fece rimpatriare i feretri, inumandoli nell’Abbazia di Saint Dénis.
Furono fra le maggiori detrattrici della du Barry, prima e di Maria Antonietta, dopo ed appositamente per lei coniarono l’appellativo di Autrichienne, l’austriaca, parola che ne incorporava un’altra, chienne = cagna e che riecheggiava pure autruche = struzzo.
Da queste maldicenze inziali, oltre che dai libelli infamanti, prese vita e si alimentò l’odio verso Maria Antonietta, inizialmente ben voluta per l’ostilità mostrata alla du Barry.
Grazie a chi ha commentato il personaggio precedente e grazie a chi vorrà commentare anche questo.
   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Lady Oscar / Vai alla pagina dell'autore: _Agrifoglio_