Cough Syrup
“Berenike, smettila di fare i capricci, devi prenderlo e basta!”
“No!”
Lyra respirò molto profondamente, dicendosi che lei amava i bambini, amava le sue figlie e di certo non avrebbe mai fatto ingerire con la forza dello sciroppo per la tosse ad una bambina di quattro anni, specie trattandosi della figlia…
No?
La strega era seduta sul letto della sua secondogenita, che le stava davanti con le braccia conserte e la sua espressione più risoluta stampata sul volto, decisa a non darla vinta alla madre.
Peccato che neanche lei avesse molta voglia di demordere.
“Berenike, non puoi non prendere lo sciroppo se hai la tosse! Lo ha preso anche Libra, non è cattivo!”
“Non lo voglio!”
“Allora terrai la tosse per sempre?”
“Sì!”
La bambina sbuffò, gonfiando le guance con irritazione mentre la madre, invece, inarcava un sopracciglio:
“Sì può sapere perché non vuoi prenderlo?”
“Non mi piace.”
“Ma se è ai frutti di bosco?! E poi non lo hai neanche assaggiato.”
“Lyra, non pensi che se dice così dovresti…”
Antares, che fino a quel momento aveva assistito alla scena senza dire nulla, osservando e basta, provò a parlare in difesa della figlia e della sua repulsione innata verso i medicinali, ma l’occhiata che la moglie gli lanciò lo convinse a lasciar perdere:
“Non dire nulla, sappiamo tutti che è colpa tua… anche tu ti rifiuti sempre di prendere qualunque cosa, vorrei tanto capire il motivo di questa assurda specie di fobia.”
Lyra sbuffò debolmente mentre il marito invece sfoggiò un debole sorriso, ricordando quando a pronunciare quelle esatte parole era stata sua madre. E a quanto sembrava Berenike aveva ereditato quella “peculiarità”.
“Anche papà non prende lo sciroppo? Allora non lo prenderò neanche io!”
“No, papà lo prende sempre quando ha la tosse. Vero?!”
“Ehm… sì, sempre.”
In realtà faceva ancora di tutto per evitare il più possibile qualunque medicinale, ma di certo non era il caso di dirlo davanti alla bambina…
“E sai cosa succede a chi non prende lo sciroppo? Non solo tiene la tosse per sempre, ma non riceve nulla da Babbo Natale.”
“Cosa?!”
Berenike sgranò gli occhi chiari, drizzando improvvisamente le orecchie mentre la madre annuiva, continuando a tenere in mano cucchiaio e bottiglietta:
“Certo. Babbo Natale non mette piede in case piene di germi: non vuole ammalarsi, ha troppo lavoro da fare e potrebbe prendersi indietro con le consegne.”
Per un attimo Antares, seduto su una sedia di fronte al letto della figlia, si chiese sinceramente se quella storiella improvvisata avrebbe funzionato.
Ma quando la bambina, allarmata, si sporse verso la madre per prendere lo sciroppo sorrise, chiedendosi se da bambino avrebbe abboccato ad una storia simile… aveva un chiaro ricordo di come aveva fatto tribolare sia gli elfi che sua madre con la storia dei medicinali, decisamente più testardo della figlia. Una volta si era persino dato alla fuga, nascondendosi nei meandri della casa finché sua madre non era andata a prenderlo, trascinandolo di nuovo a letto per un orecchio.
“Ok, va bene… dammelo, mamma!”
“Finalmente si ragiona… tesoro aspetta, non puoi berlo a canna!”