Eileen
La foresta deserta è il teatro, il direttore d’orchestra è il vento e i musicisti sono i lunghi steli d’erba abbracciati dal ghiaccio, che si sfiorano delicatamente tra loro. Quel tintinnio di una dolcezza struggente, che solo la natura può comporre, vorrebbe far tacere col suo fluire ogni cattivo pensiero, ogni triste ossessione, ogni convinzione di non essere una brava cacciatrice, ma non può raggiungerti. Non hai sentito l'esplosione del colpo con cui hai ucciso un innocente e non senti il segugio infernale che ti uccide. Il suono del silenzio è tutto l’insegnamento che hai sempre avuto e che hai.
NdA
Eileen, un personaggio che mi ha molto colpito e che avrei tanto voluto vedere allacciare una relazione seria con Sam, è una cacciatrice sorda, il che sembra quasi un ossimoro.
L'handicap fisico in un lavoro del genere parrebbe quasi insuperabile e io credo che la sua paura più grande, nonostante la vendetta che è riuscita a compiere, sia proprio di non essere all'altezza della situazione; con Sam ha rischiato di prendere un bel granchio, perché aveva sentito solo parte delle sue parole, e uccide per errore uno degli uomini di lettere. Incidenti che capitano a qualsiasi cacciatore, ma che l'hanno segnata profondamente.
La rivedo nella foresta a riflettere su quanto ha fatto, mentre non sente arrivare il segugio infernale mandato dagli uomini di lettere per ucciderla.
Parte della citazione finale è tratta da Angeli di Desolazione di Jack Kerouac.
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