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Autore: marea_lunare    24/11/2017    2 recensioni
La razza umana è ormai estinta da migliaia di anni, la Terra è stata conquistata da angeli e demoni, i quali ne sono entrati in possesso combattendo tra di loro una feroce battaglia, conclusa con un armistizio.
Tra le popolazioni vige l'obbligo di non fare del male a nessuno della razza opposta o di intrattenere un qualsiasi tipo di rapporto, per il timore di poter compromettere la pace.
John Watson però non è come tutti gli angeli: lui crede in un possibile legame tra i popoli. Sarà proprio lui, infatti, a conoscere un demone particolarmente acido ma geniale, che lo affascinerà fin da subito. Sa bene però, che la loro amicizia potrebbe compromettere gravemente la situazione di stallo che permane tra le loro razze.
I dubbi sono tanti, le speranze diminuiscono giorno dopo giorno.
Tra una divinità potente e sconosciuta e due mondi opposti ma al contempo simili, si sviluppa la storia di John Watson e Sherlock Holmes, coloro che potrebbero cambiare o distruggere il loro mondo.
Genere: Drammatico, Fantasy, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Watson, Lestrade, Quasi tutti, Rosamund Mary Watson, Sherlock Holmes
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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IV – Fiducia                                                                                                                                                                          Alone together – Fall Out Boy


 

Dopo diversi giorni, mi sembra finalmente di aver ritrovato una sorta di normalità.

I don't know where you're going
But do you got room for one more troubled soul?
I don't know where I'm going
But I don't think I'm coming home and I said
I'll check in tomorrow if I don't wake up dead
This is the road to ruin
And we're starting at the end

Mi strofino gli occhi insonnoliti, cercando di abituarmi all’idea di non svegliarmi più nel letto accanto a Mary.

Scendo in cucina con indosso solo i boxer come se fosse piena estate, sentendomi inebriare dalla libertà tutta al maschile che regna in quella casa.

Chiamo Greg a gran voce chiedendogli se vuole del caffè, ma non ricevo risposta.

Sarà sicuramente uscito, in ritardo come suo solito, per correre a svolgere i suoi doveri di Angelo Maggiore.

Mi avvicino alla finestra con in mano una tazza fumante, avendo l’impellente bisogno di uscire a correre e sentire il freddo vento invernale fin dentro le ossa.

Poco dopo esco di casa, assaporando il senso di serenità che mi pervade.

Sorrido dirigendomi verso la foresta, un intrico di alberi che da tantissimo tempo è il mio rifugio.

Cammino per circa dieci minuti, guardandomi attorno come se vi stessi entrando per la prima volta.

Raggiungo il piccolo lago vicino alla radura del tributo, il che mi riporta inevitabilmente alla mente l’immagine del quel demone.

Una creatura strana e attraente, che sembrava chiamarmi con lo sguardo.

Fisso la superficie dell’acqua completamente liscia e mi spoglio lentamente, percependo un leggero brivido corrermi lungo la schiena.

Mi tuffo di testa e penetro velocemente nell’acqua, godendomi appieno l’improvviso freddo che mi intirizzisce le membra.

Nuoto per un po' in cerchio per riscaldarmi, poi scendo sotto il pelo dell’acqua, toccando il fondale con le mani.

Mi giro col viso rivolto verso la superficie e inizio a muovere lentamente le ali, rimanendo sospeso nell’acqua.

Il suo rumore leggero mi circonda, cullandomi come fossi un bambino.

Fisso la luce del sole che penetra tra i flutti, cercando di realizzare appieno cosa sia cambiato in questi giorni.


 

Ripenso a Mary- Ricordo la nostra ultima discussione e quel nome che mi grava addosso, che mi sembra di aver inciso col fuoco sulla pelle: reietto.

Basta.

Batto le ali con più forza e mi spingo in superficie, a corto di fiato.

Nuoto sempre più veloce finché non schizzo fuori dal lago, ruotando su me stesso per togliermi un po’ d’acqua di dosso.

In pochi secondi sono di nuovo coi piedi a terra e con un sospiro mi chino a raccogliere i miei vestiti, tastandomi i capelli bagnati: perché diavolo non ho portato un asciugamano?

 

Say yeah (yeah!)
Let's be alone together (yeah)
We could stay young forever (yeah)
Scream it from the top of your lungs, lungs, lungs
Say yeah (yeah!)
Let's be alone together (yeah)
We could stay young forever (yeah)
We'll stay young, young, young, young, young
Uh, uh, uh, uh-oh
Uh, uh, uh, uh-oh
Uh, uh, uh, uh-oh
Uh, uh, uh, uh-oh

Poco lontano sento un fruscio che mi mette subito in allarme.

“Chi è là?”

Facendo meno rumore possibile credo una sfera d’energia nella mano destra, avvicinandomi con cautela.

Al mio richiamo, vedo sbucare due ali nere da dietro un albero.

Quando riconosco chi si sta dirigendo verso di me, sento la terra mancarmi sotto i piedi.

“Sherlock…” mormoro.

Noto le pupille del demone dilatarsi non appena pronuncio il suo nome.

“John Watson, giusto?” mi domanda.

“Sì… sì, sono io. Posso fare qualcosa?”

“Niente che non abbia già fatto. In effetti, sono qui per ringraziarla”

Non sorride, eppure sento la sincerità nelle sue parole.

“Per favore, diamoci del tu. Non sono tipo da questo genere di convenevoli” sorrido.

“D’accordo” mi risponde il demone con un cenno d’assenso.

“Quindi… Stavi dicendo?”

“Stavo dicendo che sono qui per ringraziarti” continua lui.

 

You cut me off, I lost my track
It's not my fault, I'm a maniac
It's not funny anymore, no it's not
My heart is like a stallion
They love it more when it's broke in
Do you wanna feel beautiful?
Do you wanna? Yeah!

“Ringraziarmi per cosa?” domando.

Solo in quel momento mi accorgo di essere ancora praticamente nudo. Lancio una fugace occhiata alle mutande bagnate e inizio a rivestirmi in fretta, sentendo il sangue salirmi alla testa dalla vergogna.

“Per avermi salvato la vita” mi risponde candidamente “Nessun altro lo avrebbe fatto”

Mi fermo e lo guardo, non sapendo cosa dire.

Sorrido inconsciamente: “Non c’è di che”

Il demone allunga il braccio verso di me, tendendomi la mano. Lo osservo per un lungo momento.

Posso fidarmi?

Sposto lo sguardo sul suo volto indecifrabile alla ricerca di una qualunque emozione, senza alcun risultato.

Alla fine decido di avvicinarmi a mia volta per stringergli la mano. Quando sono abbastanza vicino, il demone mi afferra il braccio sinistro con uno scatto repentino, girandolo con il palmo aperto verso l’alto.

Tento di divincolarmi dalla sua presa ferrea, gli occhi di ghiaccio che mi gelano sul posto.

Esamina brevemente il mio tatuaggio e i segni rimasti su di esso, dei piccoli solchi neri.

Come ho fatto a non notarli?

Sembrano delle minuscole cicatrici, ma sono comunque ben visibili.

 

I'm outside the door, invite me in
So we can go back and play pretend
I'm on deck, yeah, I'm up next
Tonight I'm high as a private jet
'Cause I don't know where you're going
But do you got room for one more troubled soul?
I don't know where I'm going
But I don't think I'm coming home and I said
I'll check in tomorrow if I don't wake up dead
This is the road to ruin
And we're starting at the end

Sherlock le sfiora delicatamente con i polpastrelli, chiudendo gli occhi.

So che dovrei scappare, ma sono bloccato, completamente incantato dalla creatura di fronte a me.

Una poco rassicurante aura viola circonda la sua mano e scivola sul mio braccio. Inizio a sentire delle leggere punture, come tanti aghi che mi penetrano la pelle.

Digrigno i denti e osservo diffidente la scena, finché Sherlock non riapre gli occhi e mi libera il braccio.

I segni sono spariti. Mi ha curato.

“Così ho ripagato una minima parte del mio debito” si giustifica.

Io lo fisso stupito: “Perché lo hai fatto?”

“Perché era giusto così”

Un silenzio tombale cala per qualche impietoso secondo dove io non faccio altro che grattarmi la nuca imbarazzato. Che diavolo mi prende?

“Bene, allora… Ti ringrazio” sorrido, deciso ad andarmene “E addio”

Spicco il volo con un piccolo sbuffo e gli volto le spalle, allontanandomi più velocemente che posso.

“La Guerra dei Due Secoli” dice Sherlock a voce alta.

Mi blocco all’improvviso, fermo a mezz’aria.

“Come scusa?”

“Hai partecipato anche tu alla Guerra dei Due Secoli”

Non è una domanda.

“Hai notato la cicatrice, eh?” domando sarcastico, toccandomi istintivamente la spalla.

“Direi che è difficile non notarla”

“Già. Certamente non un bel ricordo” affermo abbassando lo sguardo.

Un momento… Che significa anche tu?

“Una freccia avvelenata ti ha perforato la spalla e una ferita del genere per guarire ha bisogno di circa tre settimane di cure. Una volta guarito, hai deciso di tornare a combattere. Da come ti poni capisco che sei un angelo molto determinato e soprattutto credi nella bontà di chiunque incontri, altrimenti non ti saresti mai fidato di me conoscendo solo il mio nome. Quando spicchi il volo sembri provare dolore nonostante la ferita sia ormai guarita, perciò credo che si tratti di una sofferenza a livello psicologico che però influenza inevitabilmente il tuo fisico, facendoti sentire affaticato e spossato anche dopo aver volato per brevi distanze”

Il demone spara a ruota libera questo ammasso di informazioni senza neanche riprendere fiato, rimanendo completamente impassibile.

Io lo fisso attonito, stordito da tanta abilità e freddato dalla consapevolezza di essere stato messo completamente a nudo. In meno di dieci minuti, quello sconosciuto è riuscito a leggermi come un libro aperto, scoprendo cose che altri non hanno compreso nemmeno dopo secoli.

“F-Fantastico” balbetto, sorridendo.

Sherlock mi lancia un’occhiata strana, come se non si aspettasse quella reazione da parte mia.

“Davvero?” chiede.

“Si. È stato incredibile” mormoro.

Il silenzio scende ancora una volta tra di noi, ma ora è Sherlock quello in imbarazzo.

“Nessuno aveva mai risposto in questo modo alle mie deduzioni” dice.

“Perché, cosa ti dicono di solito?” domando.

“Fottiti” risponde.

Say yeah (yeah!)
Let's be alone together (yeah)
We could stay young forever (yeah)
Scream it from the top of your lungs, lungs, lungs
Say yeah (yeah!)
Let's be alone together (yeah)
We could stay young forever (yeah)
We'll stay young, young, young, young, young.
Uh, uh, uh, uh-oh
Uh, uh, uh, uh-oh
Uh, uh, uh, uh-oh

Uh, uh, uh, uh-oh
 

Scoppio involontariamente a ridere, mentre Sherlock si lascia sfuggire un sorriso. I suoi occhi continuano comunque ad esaminare ogni mio movimento, eppure non mi dà fastidio.

“Perché mai ti rispondono in quel modo?”

“Molto spesso le persone trovano più comodo nascondersi dietro maschere e bugie”

Io annuisco, sospirando. È davvero ora di andare.

“Scusami, ma devo tornare a casa. È stato un piacere conoscerti, Sherlock……?”

“Holmes” risponde.

“È stato un piacere, Sherlock Holmes”

“Anche per me, John Watson”

Ritorno sui miei passi con mille domande che mi rimbombano in testa.

 

My heart is like a stallion
They love it more when it's broke in
Do you wanna feel beautiful?
Do you wanna? Yeah!
I'm outside the door, invite me in
So we can go back and play pretend
I'm on deck, yeah, I'm up next
Tonight I'm high as a private jet.

Chi è quel demone?

Perché mi sono fidato di lui?

Perché mi sentivo così a mio agio?

Dopo qualche attimo sento Sherlock muoversi alle mie spalle; probabilmente se ne sta andando anche lui.

Sento l’impulso di fermarlo. Vorrei continuare a parlare con lui.

 

Yeah (yeah)
Let's be alone together (yeah)
We could stay young forever (yeah)
Scream it from the top of your lungs, lungs, lungs
Say yeah (yeah!)
Let's be alone together (yeah)
We could stay young forever (yeah)
We'll stay young, young, young, young, young

 

Di colpo, un grido spezza il fruscio del vento e fa girare contemporaneamente sia me che il demone. Lui scatta immediatamente verso verso il punto da cui è venuto l’urlo.

Senza ben sapere il perché, lo inseguo.

Il grido si protrae per attimi interminabili, spegnendosi poco a poco.

Continuiamo a correre verso il fitto della foresta, dove neanche la luce del sole passa tra le foglie.

Sento dei rantoli strozzati provenire dalla mia destra. Scorgo un demone a terra, tremante, che giace in una pozza di sangue. Una piccola colonna scura di energia fuoriesce dalla sua trachea recisa.

Quando lo raggiungo, il demone emette un singhiozzo, mentre l’ultimo briciolo di energia si erge verso il cielo.

 

I don't know where you're going
But do you got room for one more troubled soul?
I don't know where I'm going
But I don't think I'm coming home and I said
I'll check in tomorrow if I don't wake up dead
This is the road to ruin
And we started at the end

 

È troppo tardi.


 


 

   
 
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