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Autore: Caramell_    24/11/2017    3 recensioni
[...] E poi su, in Paradiso, Gabriel si appoggia alla sua schiena, chiede – Da quando sei così felice? – e Castiel ha gli occhi che brillano, dice – Da Dean
[Baby!Dean - Adult!Dean - GuardianAngel!Castiel]
Genere: Drammatico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Balthazar, Castiel, Dean Winchester, Famiglia Winchester, Gabriel
Note: AU, Lime, Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Nessuna stagione
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Quando un padre dona al figlio entrambi ridono,
quando un figlio dona al padre entrambi piangono.
William Shakespeare
 
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
1)
Castiel vede la testa di Dean sbattere sul pavimento. E il rumore sordo che gli arriva alle orecchie gli sbriciola il cuore. John ha queste mani pesanti, tutte callose, l’orribile vizio di pestare il figlio da ubriaco. Dean si regge la fronte con un palmo. Si è morso una guancia, sputa per terra.
John dice – Non t’è bastato? – e lo butta di nuovo a terra, lo schiaffeggia col dorso della mano. Stringe col palmo un paio di forbici. Castiel ringhia, stringe i denti, sputa – Sta’ fermo. Non t’azzardare – e Dean geme, ha il naso che gli gocciola sangue.
La sera prima è riuscito a completare l’ultimo. È per questo che John-è il migliore.
Il suo angelo ha gli occhi chiari, una cascata spettinata di capelli scuri. E sorride. Per il suo sorriso Dean ha usato l’ultima goccia di pittura. Gli ha gonfiato le guance, disegnato un collo lunghissimo. Dopo ha bisbigliato, contento – Ciao, angelo – e a Castiel è quasi venuto da piangere.
Adesso, John afferra un angolo della sua tela blu. E le labbra di Dean si tingono di viola. Si copre le orecchie con le mani. Di Castiel, John si prende gli occhi.
 
 
 
 


2)
Gabriel lo trattiene per le ali – Castiel – grida – Finiscila – e gli circonda le spalle con le ali, i piedi. Dice – Dean Winchester ha un destino. E tu hai già interferito una volta – ma Castiel sibila, si attorciglia come un serpente – Non lasciare che lo tocchi – e dopo – quell’uomo non se lo merita, un figlio come Dean.
Gabriel stringe le palpebre, gli accarezza il viso, mormora – Resisti ancora. Solo un po’.
 
 
 
 


3)
Castiel lascia che Mary lo veda. Dean ha tre anni, della manine tutte paffute, la pancia sporgente. Piange da quelle che sembrano ore. Sporge le dita verso di lui.
Mary non strilla, quando lo vede. Spalanca un poco gli occhi, stringe Dean con le unghie.
Castiel le sorride e l’intera stanza si riempie di miele. Accarezza una guancia di Dean, il suo nasino all’insù. E Dean stringe gli occhi, mugola piano. Sgambetta. Si stringe ai fianchi di Mary, le si accoccola sulla pancia. Castiel gli bacia la fronte, quel suo ciuffo all’insù, sulla nuca. Lo bacia come fa tutte le notti. Dice – Si addormenta solo così
Mary allunga un occhio oltre le sue spalle, all’ombra della lampada del salotto. Vede.
Castiel ha ancora su il suo sorriso dolce, mormora – Hai fede – e Mary singhiozza, si aggrappa forte a Dean.
 
 
 
 


4)
- Chi sei tu?
- Castiel – Ca-sti-el
- No. Cosa sei?
- Un angelo del Signore
 
 
 
 


5)
Dean lascia la scuola. Smette di dipingere. Ha un’unghia sporca di vernice. Strofina fino a che non vede il sangue. Gira con un labbro spaccato, due occhi neri gonfi così. Sam gli chiede – Che hai fatto? – Bill scuote la testa. E Dean dice – Non è niente, Sammy. Sono caduto – a sentir lui, cade quasi tutti i giorni.
Ha il sonno agitato, le mani che gli prudono. Castiel si siede accanto a lui, gli copre le spalle fredde col trench. Nel sonno, cura le sue ferite. E il giorno dopo, all’alba, Dean si sveglia tutto sano. Sussulta, per poco non si mette a gridare. Si afferra la pelle degli occhi tra le dita. Si guarda intorno. Sussurra, tremante – Lascia che ti veda – e ancora – Se ti vedo, angelo, saprò che è vero. E che non sono pazzo – e Castiel ridacchia, gli sfiora piano i capelli col respiro. Forse, si dice, Padre glielo concederà.
 
 
 
 


6)
Balthazar dice – Non chiedere troppo, fratello
- Chiedere troppo?
E Balthazar annuisce, sfarfalla le ciglia – Si ricorda di te – mormora – Non del tutto, è vero, e crede sia un sogno. Ma il punto è che ricorda. A nessun angelo è stato mai concesso tanto – e socchiude gli occhi, ghigna. Castiel inclina la testa, stringe un pugno, forte. E se lo porta al petto. Impara con Dean che l’amore rende avidi.
 
 
 
 

 
 

 
 
 
 
 

  
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