Libri > Percy Jackson
Segui la storia  |       
Autore: LorasWeasley    25/11/2017    6 recensioni
SEQUEL di "Mission" e "Ombra"
AU [Solangelo|Caleo|Percabeth|Frazel|Jasper]
"-Ho avvertito tutti, domani saranno qui.
Si rivolse alla ragazza.
-Le consiglio di iniziare a prepararsi, penso che vogliano sapere la verità, tutta la verità. Potrà allenarsi con il ragazzo al suo fianco, magari può iniziare dal raccontargli come mai gli ha sempre tenuto segreta l’esistenza di un fratello. Un fratello che ha giurato di uccidere tutti i suoi amici."
Genere: Azione, Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Frank/Hazel, Jason/Piper, Leo/Calipso, Nico/Will, Percy/Annabeth
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'CIA'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
7.L'uomo


A Piper era stato assegnato il lavoro per controllare l’entrata.
La ragazza doveva solo prendere i biglietti delle persone, timbrarli, sorridere, dare una mappa del campo e farli entrare.
In questo modo poteva benissimo controllare qualsiasi persona entrasse, quindi appunto vedere i loro volti e capire se li in mezzo c’era qualcuno che conosceva e aveva già visto insieme a suo fratello o suo padre.
Ovviamente era un lavoro che le occupava solo la mattina, il pomeriggio poi si univa a Leo dietro i suoi schermi e, mentre il ragazzo vendeva le foto, lei faceva finta di collaborare e controllava altri schermi che trasmettevano i video di alcune telecamere sparse per tutto il parco, in modo da vedere subito se qualcuno avesse avuto un qualche tipo di comportamento strano e sospetto.
Erano già passati cinque giorni e ancora non era successo nulla di strano, fino a quel momento.
Erano quasi le dieci del mattino, il parco era già aperto da un po’ ma ancora le persone continuavano ad arrivare.
-Si si, tutto okay. Prego ragazzi avviatevi li che vi controllano le borse, buon divertimento!
La ragazza sorrise a Piper per ringraziarla, poi prese per mano il suo ragazzo e si avviarono seguendo le indicazioni della ragazza.
Piper si preparò per servire i prossimi clienti quando il sorriso gli morì sulle labbra, davanti a lei c’era una famiglia.
La donna sembrava dolcissima, piccola e minuta, alta praticamente quanto lei. Teneva per mano un bambino che poteva avere al massimo tre anni. Avevano anche una figlia, che dimostrava 10 anni.
E fin qui era tutto okay.
Ma l’uomo… Il padre e marito di quelle persone… Piper era sicurissima di conoscerlo.
Guardarlo in volto gli dava un forte senso di familiarità e inquietudine allo stesso tempo.
L’uomo corrugò la fronte quando lei continuò a fissarlo senza però proferire parola, così la ragazza tossì e cercò di darsi un contegno, ripeté tutta la procedura di benvenuto anche con loro e dopo aver consegnato la mappa li fece avviare al controllo borse.
-Ehy Lou, dammi un attimo il cambio qui!
La ragazza che aveva chiamato non si fece problemi a prendere il suo posto e con un sorriso continuò a dare il buongiorno alle persone che arrivavano.
Velocemente Piper si allontanò da li e cercò un posto abbastanza appartato, poi attaccò l’auricolare che teneva nell’orecchio e che dovevano usare solo in caso di emergenza.
Si collegò un ragazzo che sapeva avere il posto al controllo borse quella mattina –Ehy Cecil, sta arrivando una famiglia di quattro persone, controlla per bene tutte le loro borse, anche due volte se ce n’è bisogno. Controlla soprattutto l’uomo.
Il ragazza rispose con un colpo di tosse, molto probabilmente non poteva parlare, ma Piper sapeva che aveva capitolo. Mordicchiandosi un unghia aspettò delle risposte.
-Hey Piper- le arrivò la voce nell’auricolare dopo qualche minuto –Ho fatto come mi hai detto ma non ho trovato nulla di strano.
-Hai controllato per bene?
-Si, due volte. Non c’era nulla, forse ti sarai sbaglita…
-Forse, si…
Chiusero la connessione ma, nonostante quell’ultima sua frase, Piper era estremamente convinta che quell’uomo fosse coinvolto con suo fratello.
Si collegò con tutti i suoi altri amici.
-Ragazzi, non dobbiamo staccare gli occhi da un uomo che è appena entrato. Sono abbastanza certa che stia con mio fratello.
 
A Will di solito piacevano i bambini… Ma Harley era uno di quelli che facevano perdere la pazienza anche a lui.
Certo, ogni giorno i ragazzini cambiavano, ma Harley era il figlio di un impiegato e diciamo che se lo portava praticamente ogni giorno a lavoro. Diceva che non riusciva a trovargli una babysitter con cui lasciarlo. Will non si chiese il perché.
Proprio in quel momento stava correndo verso di lui, non era scivolato sul pavimento bagnato solo per miracolo.
Afferrò il bambino per un braccio, staccandolo dall’altro bambino che stava annegando.
Questo ritornò in superficie boccheggiando, tossì per un po’ e corse via in lacrime, completamente terrorizzato.
-Harley! Non puoi annegare gli altri bambini!!- Gli urlò il biondo puntandogli l’indice contro.
Il bambino si limitò a mettere su un broncio offeso e a sbuffare. Poi borbottando annunciò –Stavamo solo giocando.
-Bè quello non è giocare, quindi smettila di fare del male agli altri o lo dirò a tuo padre! Sono stato chiaro?
Harley lo fissò ancora più indispettito, poi gonfiò le guancie e gli urlò contro –Sei insopportabile! Non ci voglio più giocare con te! Non vuoi mai divertirti! Sei inutile e nessuno vorrebbe stare con te!
E detto questo il bambino scappò via, non avendo idea di quanto con quelle parole avesse ferito il biondo.
Ma riuscì subito a tornare in se, a non mostrare nessuna emozione e a concentrarsi sulla missione, infatti una volta alzato gli occhi notò l’uomo che Piper aveva detto di tenere d’occhio.
Era con tutta la sua famiglia e si stava avvicinando verso di lui.
-Abbiamo due sdraio e due ombrelloni in questa piscina, può indicarmi il posto?- Chiese l’uomo non appena gli fu di fronte.
Quello non era il lavoro di Will, lui teneva solo i bambini, ma pur di tenerlo d’occhio non disse nulla, diede un’ultima occhiata ai marmocchi che stavano giocando nella piscina con l’acqua alta 20 centimetri e, dopo essersi accertato che nessuno stesse annegando nell’immediato, fece strada alla famiglia per sistemarli in una coppia di sedie sdraio che poteva facilmente controllare.
-Bene signori, se avete bisogno di una qualsiasi cosa non fate problemi a chiamarmi, io sono l’animatore dei bambini- poi si abbassò per sedersi sui talloni e si rivolse al piccolo bimbo –Vuoi venire con me? Ti faccio giocare con gli altri bambini.
Non che il bambino ebbe tempo di rispondere, perché il padre l’aveva subito preso in braccio e aveva deciso al suo posto –No, lui viene con me.
Will capì subito che c’era qualcosa sotto quindi, mettendosi lentamente in piedi, cercò di protestare sempre gentilmente –Ma signore, si divertirà molto di più, abbiamo anche una mascotte e…
-Mio figlio è terrorizzato da quei pupazzi giganti, meglio di no.
E detto questo andò via, per farsi un giro del parco.
La bambina prese per mano la madre e la iniziò a tirare, per convincerla a seguire il padre.
La donna sorrise a Will per ringraziarlo di quello che aveva fatto, poi seguì il resto della sua famiglia lasciando il biondo solo.
Il ragazzo non perse tempo, accese l’auricolare che teneva nascosto e si collegò con tutti i suoi amici.
-Ha preso due sdraio nella piscina per bambini, ma non vuole stare qui. Si comporta in modo strano e non ha nessuna intenzione di staccarsi dal figlio più piccolo. Ora sta girando il parco ma io non posso seguirlo, neanche Frank perché il bambino è terrorizzato dalle mascotte, si metterebbe a piangere e darebbe troppo nell’occhio.
-Okay- arrivò la risposta di Frank.
Dopo qualche altro secondo gli arrivò nell’auricolare anche la voce di Nico –Ci penso io.
E il biondo notò una figura piccola e nera, munita di macchina fotografica correre fuori dall’area della piscina per bambini.
Quindi era stato tutto il tempo nascosto accanto a lui? Perché non l’aveva notato per tutta la mattina?
Non che ebbe modo di pensare troppo a una risposta, il suo sguardo si posò di nuovo sui bambini che stava tenendo d’occhio e non poté fare a meno di pronunciare un mugolio depresso e strabuzzare gli occhi, mentre iniziava a correre si sentì solo il suo urlo “HARLEYYYY”.
 
Era l’ora di pranzo.
Leo, Piper e Calypso avevano passato tutto la mattinata a controllare i monitor dentro lo stand delle foto, in alcuni di questi venivano mandati i video delle telecamere di sorveglianza, in altri le foto che Nico faceva, ma al contrario degli altri giorni la maggior parte delle sue foto aveva come unico soggetto l’uomo che stavano controllando. Il ragazzo aveva ripreso ogni suo movimento, ogni dettaglio che le telecamere di sorveglianza non riuscivano a riprendere.
Calypso si alzò dalla sua sedia, si stiracchiò e si rivolse agli altri due ragazzi –Vado a fare il mio lavoro da DJ al ristorante, ci vediamo dopo, fatemi sapere se ci sono novità!
La ragazza stava per andarsene quando Leo la bloccò per un braccio –Ehy! Si saluta!- Disse fingendosi offeso per poi tirarla verso di se e lasciarle un lungo bacio in bocca.
Calypso non si sottrasse, sorrise e si sistemò la maglietta larga che portava sopra i pantaloncini. Ormai passava tutte le sue giornate indossano vestiti o magliette larghe, nessuno l’aveva ancora mai vista in costume. Ma non ci facevano più tanto caso, erano abituati alla stranezza delle persone del loro gruppo, un esempio era Nico che continuava a vestirsi interamente e solo di nero nonostante il caldo.
Dopo un ultimo “a dopo” la ragazza si avviò verso la sua meta.
Leo continuò a sfogliare le foto cercando qualche particolare che servisse loro con un sorriso in volto.
-Quindi è tutto okay tra di voi?
Leo scrollò le spalle –Ha degli sbalzi d’umore terribili in questo periodo, oggi è felice però, meglio così.
Vennero raggiunti da Percy –E’ stato in piscina un sacco di tempo, teneva sempre il bambino in braccio e si allontanava a intervalli regolari.
Leo continuò a sfogliare le foto lentamente –Si, in effetti quasi tutte le foto che ha fatto Nico sono in piscina, ma sono abbastanza certo che la parte interessante non sia quella.
Percy si mise dietro il ragazzo per guardare anche lui le foto, quando ne arrivò una in particolare chiese a Leo di non passare avanti perché voleva controllare una cosa.
Il bagnino strinse gli occhi e i pugni, borbottò tra i denti un “io quello lo uccido” e andò via senza neanche salutare.
-Ma cosa…- Piper si avvicinò allo schermo per capire cosa fosse successo, poi sospirò e afferrò il suo cellulare chiamando qualcuno, dopo solo uno squillo il ragazzo rispose –Ehy Jas- inziò la ragazza –Potresti recuperare Percy ed evitare che uccida Luke? Oggi è già una giornata complicata, ci manca solo la sua sete di vendetta!- Ascoltò la risposta del ragazzo –Si, grazie, a tra poco.
Leo seguì la conversazione e si mise a guardare meglio la foto che aveva nello schermo. In primo piano c’era ovviamente quell’uomo seduto sul bordo della piscina, teneva il bambino seduto tra le gambe e gli stava sistemando il cappellino sulla testa. Leo non capiva cosa ci fosse di strano fino a quando non notò nello sfondo, molto piccoli e in lontananza Annabeth e Luke. La prima stava ridendo mentre il secondo sorrideva malizioso mentre le teneva una mano poggiata sulla spalla.
Il ragazzo si limitò a commentare con un –Ah.
E, proprio in quel momento, la diretta interessata si stava avvicinando a loro. Parlava fitto con Nico mentre questo continuava a gesticolare.
-Forse abbiamo una pista da seguire- annunciò quando arrivò al bancone –Avete una mappa del campo?
Piper la prese, non si sa bene da dove, la aprì e la posizionò sul legno.
Annabeth indicò con l’indice una macchia blu –L’uomo è stato tutta la mattina in questa piscina, l’ho tenuto d’occhio mentre facevo l’animazione. Si allontanava per pochi minuti a intervalli regolari e come dice Nico andava in bagno.
Prese la parola il ragazzo e indicò un’intera zona a sinistra della cartina –Si è girato tutti i bagni dell’area ovest, è sempre andato con il bambino, non so cosa  abbia fatto li dentro però, non potevo seguirlo.
-Quindi controllo meglio tutte le foto che gli hai fatto quando non era in piscina- comprese Leo.
Il moro annuì.
-Io vado a parlare con Era, le dico di far controllare tutti quei bagni, devono essere pur collegati in qualche modo.
-Vengo con te!- Annunciò Piper.
La bionda annuì –Poi vediamo come si comporta di pomeriggio.
 
Ma non ci fu mai un pomeriggio, perché l’uomo insieme alla sua famiglia andò via subito dopo pranzo, non era una novità, molte persone stavano solo mezza giornata.
Leo si dedicò interamente a cercare dei dettagli che potessero indicargli una qualsiasi cosa di sospetto, aiutato da Piper, Hazel e Calypso. Ma non trovarono nulla.
Era aveva mandato degli uomini a ispezionare i bagni, a uno a uno li chiusero per “pulizia” e cercarono qualche microcip, microfono e cimici. Ma non trovarono nulla, in nessuno dei bagni.
Di sera si arrivò alla conclusione che forse Piper si era sbagliata, magari quell’uomo non era  chi lei si ricordava. Glielo dissero in così tanti che alla fine iniziò a crederci anche lei.
Ovviamente dovevano prendere in considerazione anche l’idea che magari Piper non si fosse sbagliata, ma in quel caso affermarono che l’uomo era venuto solo per controllare e vedere un po’ come fosse tutta la situazione, per poi parlarne con il fratello di Piper.
Solo Annabeth non era d’accordo con nessuna di queste cose. Aveva un bruttissimo presentimento, lei sentiva che quell’uomo non solo faceva parte dei loro nemici, ma aveva anche fatto qualcosa, non si era limitato a controllare la situazione.
E il suo intuito non aveva mai sbagliato.

 
___________________________________
Okay, in questo capitolo c'è una preparazione al cobattimento
E' molto più movimentato ma non vengono messe da parte le questioni personali.
Il tringolo Luke-Annabeth-Percy è solo all'inizio
Harley non ha idea del danno che ha fatto a Will con una semplice frase
E la situazione tra Calypso e Leo non reggerà ancora per molto
Il finale è un mezzo spoiler invece a quello che sarà il prossimo: Il passato di Annabeth
Vado, se avete domande sono sempre disponibile, alla prossima settimana!
Un bacio, Deh
  
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Percy Jackson / Vai alla pagina dell'autore: LorasWeasley