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Autore: Fuuma    23/06/2009    3 recensioni
Dovrebbe essere abituato.
Dovrebbe essergliene grato.
E' per merito di Sephiroth se il suo plotone è ancora vivo e sei nemici invece rantolano a terra in un oceano di sangue.
Dovrebbe... ricacciare indietro il senso di nausea davanti a quello spettacolo raccapricciante.
[Sephiroth x Zax]
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Sephiroth, Zack Fair
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Bloodlove

Serie: Final Fantasy VII: Crisis Core

Rating: PG-16

Character: Sephiroth, Zax Fair

Pairing: SephirothxZax

Prompt: Rosso

Conto Parole: 681

Note: Una cosa sola: sono fissata con la pazzia di Seph ò_o....

Disclaimers: I personaggi di Final Fantasy VII appartengono agli aventi diritto.

Il titolo è allegramente scopiazzato dall'omonimo titolo dell'album dei The Mercy Killers. Non ho idea di chi siano e non ho idea di come siano le loro canzoni, però resta il fatto che l'ho copiato da lì.

La flashfic è stata scritta per la RainBow Challenge@FW.it


.Bloodlove.

Nausea.

La sente scoppiare nello stomaco, prima di riversarsi nella gola col suo sapore di rancido, lasciandogli sul palato l’orrida sensazione di star masticando morte e cadaveri.

Le labbra incollate, cucite da spaghi fatti di sangue amaranto che colano acidamente lungo il volto, seguendo le scie di una pioggia rossa che imbratta vista, olfatto, tatto…

Mani macchiate di sangue.

Abiti -una divisa- imbevuti di sangue.

Anfibi affondati nel sangue.

Ed in bocca quel sapore di marcio che si spande per tutto il corpo, trovando rifugio nel cervello e nel cuore, azzannandoli poco alla volta come un ratto che si ciba di spazzatura ed ancora non riesce a saziare la propria fame.

Smettila. Smettila. Smettila.

Non hanno colore i suoi pensieri. Trasparenti. Fatti d’acqua evaporata e, per questo, mai pronunciati.

Completamente opposti a quelli del Generale che vengono vomitati da ogni suo gesto, elegante e mortale: da Masamune, ghigliottina dalla lama d’argento, e dalle sue stesse mani, armi di morte e distruzione.

A morte. A morte. A MORTE.

I pensieri di Sephiroth hanno il colore della disperazione, quella affondata in occhi nemici verso cui non prova pietà, quella che ha disintegrato la sua ragione, riducendola a frammenti incandescenti che bruciano nelle vene, alimentano il suo odio.

Accrescono la sua Pazzia.

«Che cosa hai fatto…»

Sei un Soldato, quindi pensa da Soldato, Zax.

Gli ha detto una volta un tenente qualsiasi dell’unita dei 2nd Class, prima di morire in un’imboscata, esploso con il suo plotone per un paio di granate.

Non aveva realizzato quanto alcuni seguissero alla lettera quella regola.

Non aveva capito un cazzo.

Ed ora rantola insieme alla sua unità, cercando di mantenersi in equilibrio nel fango vermiglio sotto di loro.

Rosso fuoco dei proiettili di mitragliatrici affamate.

Rosso sangue di nemici abbattuti uno dopo l’altro.

Rosso.

È la Pazzia di Sephiroth, ora immobile, nel mezzo della sua carneficina.

Circondato da cadaveri che ad occhi spenti lo guardano.

Le unghie graffiano l’elsa di Buster Sword e Zax avanza, trascinandosela dietro con il peso della delusione a premere sulle spalle.

«Che cos’hai fatto, Sephiroth?»

Ha barattato la sua anima per ottenere vendetta contro l’intero genere umano.

«Erano nemici, Zax.»

E’ una ferita alla gola la voce fredda del Generale.

Eroe di Midgar.

Orgoglio dei SOLDIERS.

Idolo dei suoi compagni.

«Li hai sterminati.»

«Erano nemici

Sono biglie di piombo scheggiate dallo smeraldo gli occhi di Sephiroth.

«Lo sono tutti per te…»

La sua mano, libera da Masamune, si stende con il braccio per raggiungere le spalle di Zax e tirarlo a sé.

Vicino.

Perché possa a sua volta sentire quello che sente lui: odore d’inferno sulla pelle e, nonostante tutto, un cuore che batte, beffardo scherzo della natura.

«Non tu.» sussurra Sephiroth, tra i capelli inumiditi di sudore del 1st Class.

«E quanto ci vorrà perché lo diventi anche io?»

Ha chiuso gli occhi Zax.

Per non vedere.

L’oscenità della morte.

L’empietà di un Mostro.

Lo sguardo del suo Generale.

«Se accadrà significa che Tutto sarà finito.»

Zax scuote il capo, aggrappandosi al giubbotto del Generale leccato da gocce rosse.

Sospira, tirandosi indietro.

Allontanandosi di un passo soltanto.

«Torniamo a casa, Seph.»

Se una casa sia mai esistita per lui. Per contenere la sua natura.

E la mano di Zax scivola a ricercare la sua.

Se la lasciasse, cosa accadrebbe?

Affogherebbero entrambi.

«Seph.»

Camminano insieme su una strada costellata di cadaveri.

«Lo so, Zax.»

È ancora in grado di leggere nel pensiero del ragazzo, scavare nel suo essere come se facesse parte di sé.

«Credevo ti piacesse sentirtelo dire.»

«Infatti.»

«Allora perché non me lo fai dire?»

La mano di entrambi si è stretta più forte attorno a quella dell’altro. Tenendosi a galla a vicenda in un oceano scarlatto.

«Perché ho dimenticato cosa significhi.» Sicuro, perfino nella propria insicurezza.

Nel senso di nausea crescente, nell’orrore che si specchia negli occhi, su labbra incrostate di sangue,

«Allora permettimi di ricordarlo per entrambi.»

il sorriso di Zax nasce come l’alba di un nuovo giorno.

«Permesso accordato, Capitano.»

L’orrore si mischia alla gratitudine.

La follia all’amore.

«Ti amo, Generale Sephiroth.»

Un amore colorato di rosso sangue.


.THE END.

   
 
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