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Autore: Lovy91    28/11/2017    1 recensioni
(Sequel di "Ladro Kid 1412")
Due anni dopo aver detto addio alla vita di ladro, per Kaito Kuroba la vita non potrebbe andare meglio di così: la carriera come mago procede molto bene, i voti all'università sono eccellenti e la relazione con Aoko non potrebbe andare meglio.
Tutto si spezza quando una vecchia conoscenza, Red Fox alias Miho Okamoto, gli comunica che un serial killer sta uccidendo brutalmente i più grandi ladri al mondo e anche loro sono nel mirino.
Kaito sarò costretto a riprendere le vesti del ladro fantasma e la relazione con Aoko inizia a scricchiolare a causa della presenza di Miho. Inoltre i sospetti si concentrano su una persona cara...
Chi è il serial killer e perchè uccide i ladri?
I segreti ritornano ad avvelenare la vita di Kaito e stavolta servivà ben più della magia per farcela...
Genere: Mistero, Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Akako Koizumi, Aoko Nakamori, Kaito Kuroba/Kaito Kid, Nuovo personaggio, Saguru Hakuba
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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6° Capitolo


L'anello Purple


Il teatro Minami-za era un edificio di tre piani con un ingresso vasto e incantevole. Gli spettacoli erano tenuti su un palco di legno color miele, le poltrone blu e gli inserti oro rendevano il posto elegante. Gli spalti erano una trentina e bisognava prenotare con mesi d'anticipo per ottenerne uno
L'ispettrice Kawano era giunta al teatro dalla mattina presto con la squadra, Nakamori compreso. L'attrice protagonista, Mamiko Kiyomizu, indossava un paio di pantaloni neri e una maglia leggera, senza maniche, rosa chiaro che lasciava scoperta una spalla. Il compagno di scena era Hisahsi Brow, nato in Giappone da padre americano e madre nipponica. Essere un misto di due culture gli aveva donato grandi occhi azzurri, fitti capelli neri e parlava perfettamente entrambe le lingue.
Il registra e sceneggiatore Alden Walker si avvicinò all'ispettrice e a Nakamori, ormai il braccio destro insospettabile della donna.
<< Mi garantite che non ruberà l'anello vero? Abbiamo stipulato un accordo dettagliato con il proprietario. Se dovesse rubarlo, le conseguenze economiche sarebbero disastrose! >>.
<< Non si preoccupi, signor Walker >>, lo rassicurò l'ispettore Nakamori. << Nessuno toccherà l'anello >>>.
L'uomo si rendeva conto di star diventando un gran bugiardo. Lo faceva solo per la felicità della adorata figlia.
<< Concordo con il mio collega. Abbiamo infiltrato agenti tra le comparse e lo staff. Inoltre abbiamo messo un paio di agenti speciali tra i ragazzi del part time >>, indicò l'attrezzatura sopra gli spalti. << Sono state piazzate delle telecamere ad alta risoluzione e due dei nostri migliori agenti insieme ai cani dell'unità cinofila sorvegliano la cassaforte dell'anello Purple >>.
<< Sembra molto determinata, ispettrice >>, disse Hisahsi.
<< Kid è un ladro esibizionista. Rubare durante uno spettacolo è un'occasione troppo ghiotta per lui. Cosa ne pensa ispettore? >>.
L'uomo voleva quasi ridere perché effettivamente Kaito era davvero esibizionista. Annuì. << Sono d'accordo con lei >>.
<< L'anello Purple verrà mostrato in tre occasioni >>, disse Alden, camminando sul palco fino ad arrivare a un punto segnato con del nastro adesivo. << Nel prologo, nella scena in cui Hisahsi lo trova e, infine, quando verrà messo al dito di Mamiko nella scena finale. Lo porterà fino alla fine dello spettacolo, durante il ballo e le presentazioni al pubblico >>.
<< Sono troppe occasioni per Kid >>, disse l'attrice protagonista. << Non arriverà a tagliarmi un dito per prenderlo, vero? >>. La ragazza si strinse le mani.
<< Non è quel genere di criminale! >>, esclamò Nakamori. Lo difese con troppa enfasi perché si guadagnò un'occhiata perplessa della sua superiore. << Intendo che finora non ha mai ferito nessuno >>.
<< Non si preoccupi, signorina. Credo che Kid ruberà l'anello nella scena finale poiché il pubblico sarà ormai totalmente preso dallo spettacolo >>, disse Kawano, osservando gli spalti ancora vuoti. Poi ritornò a guardare la ragazza. << Lei pensi a fare del suo meglio >>.


Kaito bussò alla porta di Miho e non ricevette risposta. Spostò la manica della giacca per guardare l'ora ed era puntuale, si erano accordati per le nove.
<< Miho! Ci sei? >>.
<< Entra, la porta è aperta! >>, rispose una voce strascicata di chi si è appena svegliata.
Il mago aprì la porta con fare cauto. Mi sento un ladro.
Aveva tolto le scarpe e indossato delle pantofole grigie. Sentì dei passi, troppo pesanti per essere di Miho. Un ragazzo dal fisico piazzato e molto più alto di Kaito lo guardò.
<< Buongiorno >>, disse amichevole mentre si metteva le scarpe.
<< Buongiorno a te >>, ricambiò, guardando quel ragazzone.
<< Sei un amico di Miho? >>, gli chiese, appuntandosi la giacca.
<< Uhm sì >>.
Urlò qualcosa alla ragazza nell'altra stanza e poi lasciò l'appartamento. Totalmente perplesso, Kaito giunse in cucina e Miho era appoggiata al bancone che sorseggiava caffè nero da una tazza rossa.
<< Ho incontrato... >>, incominciò, indicando il corridoio.
<< Doveva andarsene un'ora fa però è rimasto più di quanto volessi >>, sbadigliò ancora e buttò giù un lungo sorso di liquido scuro per svegliarsi.
<< Ma chi era? >>.
Miho appoggiò la tazza sul bancone. << Un amico. Caffè? >>.
<< Si chiamano amici adesso? >>, ironizzò lui, allungando la mano per prendere la tazza che gli stava offrendo. << Pensavo non ne trovassi uno decente da mesi >>.
<< Per trovarli decenti devi anche testarli >>, disse e poi rise maliziosa.
<< Come stai? >>, le domandò Kaito, gustando il caffè, aveva un aroma speziato.
<< Sto bene >>.
<< Sicura? >>.
La ragazza fece roteare la tazza, osservando il liquido quasi finito. << No. Non faccio che pensare a Noa. L'ho vista solo quei pochi minuti e mi resterà impressa per sempre >>.
Kaito finì di bere e ripose la tazza nel lavandino. Le poggiò una mano sulla spalla, quel contatto fece girare la testa alla ragazza e si perse negli occhi blu del mago. Sentì le guance diventare calde e distolse lo sguardo subito.
<< Gliela faremo pagare >>.
<< E se fosse il tuo amico? >>.
Gli occhi di Kaito si fecero tristi. << A malincuore, agirei allo stesso modo >>. Il mago si decise a fare la domanda che gli frullava nella testa da un po'. << Ho un quesito da porti >>.
<< Spara >>.
<< Come faceva Noah a sapere che sei Red Fox? >>.
Miho si accigliò. << Me lo chiedi come se io lo sapessi >>.
<< Ho immaginato che ti fossi fatta anche tu questa domanda >>.
Guardò fuori dalla finestra e il sole era di un pallido color giallo, il fiume scorreva tranquillo.
<< Più che altro mi sono domandata perché con Noa abbia agito così in fretta e in modo incauto. Sapeva che sarebbe venuta a stare dalla nonna e che sarebbe mancata per due ore, perciò la seguiva >>.
<< Ha lasciato la traccia di neve mista a fango, una cosa inusuale per lui >>, aggiunse Kaito, ricordando il residuo trovato nella soffitta di casa Suzuki.
<< I precedenti ladri li ha torturati per ore mentre con lei ha fatto velocemente >>, si mise una mano sotto il mento, il suo cervello stava cercando di mettere insieme una teoria plausibile. I due ladri si guardarono, colti da un'illuminazione.
<< Aveva scoperto la sua identità >>, dissero all'unisono.
<< Noa conosceva l'identità del serial killer. Ecco come faceva a sapere che sono Red Fox, deve aver trovato il suo nascondiglio >>, continuò Miho, ormai i pezzi del puzzle si stavano incastrando.
<< Ma come avrebbe fatto una ragazzina, seppur scaltra come lei, a conoscerlo? >>.
<< La nonna ha detto che frequentava i corsi estivi in una palestra e ci andava anche quando soggiornava a Tokyo >>, gli ricordò.
<< Credi che lavori alla palestra? >>.
<< Questo serial killer si infiltra nella vita di queste persone da lontano, ai margini. Deve aver scoperto di essere seguita ed è stata più furba di lui >>. Miho fece un piccolo sorriso triste.
Brava ragazzina, pensò.
<< Non si è preoccupato che gli altri delitti fossero evidenti omicidi mentre con Noa ha finto un suicidio. Non voleva che fosse collegata a lui >>, disse Kaito.
<< Ecco perché voleva parlarmi >>.
<< Penso sia la milionesima volta che te lo ripeto ma... non è stata colpa tua >>. L'espressione calma del mago la fece arrossire stavolta. Miho si stiracchiò e riacquistò il sorriso, facendo sparire il rossore dalle guance in fretta. << Be', ora mi faccio una doccia e mi riprendo da questo malumore, poi butterò sangue in palestra. Tu non hai un impegno stasera? >>.
Kaito rise. << Non penso e non elaboro mai niente il giorno del furto >>.
<< Siamo diversi. Io non prendo pause finché non ho portato a termine l'obbiettivo >>.
La ladra mise le tazze nella lavastoviglie e la caffettiera nel lavello. << Verrò a prendere Aoko alle otto in punto >>.
<< Glielo dirò. Buon allenamento >>.
Miho gli sorrise. Il ladro pensò che aveva un sorriso contagioso, leggermente provocatorio e sincero.
<< A stasera! >>.


Aoko ticchettava la scarpa con il tacco nero sul pavimento in legno, seduta sulla sedia, braccia conserte, la pochette poggiata sul tavolo. Kaito entrò in salotto con un borsone e si avvicinò per darle un bacio.
<< Sei bellissima stasera ma... >>, divenne pensieroso. Le mostrò la mano destra vuota e attirò la sua attenzione sull'altra. La agitò e chiuse il pugno, aprendola vuota e anche nella destra non aveva niente. Poi Aoko si toccò i capelli scuri e sentì un fermaglio a forma fiore tra i capelli.
<< Ora sei perfetta >>.
<< Ti amo >>, disse, dandogli un bacio. << Stai attento >>, gli carezzò il viso, gli occhi azzurri esprimevano molta preoccupazione.
<< Io sono sempre attento >>.


Lo spettacolo sarebbe iniziato alle otto e trenta e gli spettatori erano all'ingresso, dando i biglietti e ricevendo indicazioni su dove dovevano sedersi. Il teatro aveva fatto il tutto esaurito ancor prima dell'annuncio di Kid e avevano ricevuto un sacco di telefonate ed email di fans che li pregavano di poter vedere lo spettacolo, a costo di restare in piedi.
Keiko le attendeva sul marciapiede di fronte e Miho parcheggiò la macchina rossa fiammante con una guida veloce. Aoko si teneva alla maniglia dello sportello, un po' terrorizzata perché la ragazza guidava in modo davvero spericolato.
<< Eccovi finalmente! >>, disse la ragazza dai capelli biondi, avvicinandosi al duo. Aoko scese dalla macchina un po' malferma e respirò l'aria fredda a pieni polmoni. L'ansia la stava divorando.
<< Dov'è Kaito? >>, chiese Keiko, inclinando la testa.
<< Sta per arrivare >>, rispose l'amica. << Sta aiutando nonno Jii al bar >>.
Le tre entrarono dentro il teatro, il tepore caldo le fece sentire meglio. Due maschere, uno giovane e un uomo di mezza età, stavano staccando i biglietti e mostrando le scalinate da prendere per giungere agli spalti.
<< Spalto dodici. Dovete prendere quelle scale >>, disse il più giovane. << Poi girate a destra, seconda porta >>, gli ridiede i biglietti.
<< Vi auguriamo buon divertimento >>, aggiunse il vecchio.
Miho e Aoko sorrisero ai due, sotto gli occhi dubbiosi di Keiko.
<< Senz'altro! >>, dissero all'uniscono e si guardarono, ridacchiando.
Lo spalto era stupendo. C'erano quattro poltrone blu di velluto, il pavimento era di moquette che rendeva silenzioso ogni passo. Si sedettero e avevano un'ottima visuale del palco.
<< È una storia molto romantica! >>, disse Keiko, leggendo il dépliant trovato sulle sedie. << Due ragazzi che non possono stare insieme e lottano contro tutti per farlo. Inoltre stasera ci sarà anche Ladro Kid! Cosa si può chiedere di meglio? >>.
Aoko guardò la foto dei due attori con uno sguardo affettuoso. Quella commedia romantica gli ricordava la storia con Kaito: lei la figlia di un ispettore, lui un ladro. Eppure la loro storia funzionava ed erano felici insieme.
Un piccolo mostro antipatico in un angolo del cervello le sussurrò “Fino a quando?”. Scosse il capo e sentì il leggero peso del fermaglio di Kaito, sfiorandolo appena.
Mai, pensò. Siamo destinati da tutta la vita.
<< Aoko? >>, Miho la scosse. << Ti sei messa a vagare nei pensieri? >>.
<< Oh scusate, stavo leggendo la storia e mi sono estraniata per un minuto >>.
<< Toc Toc >>.
Kaito si unì al gruppo e si sedette nella sedia libera accanto alla fidanzata, dandole un bacio sulla guancia.
<< Finalmente sei arrivato >>, disse Keiko.
<< Oggi c'erano più clienti del solito. Jii non ha più la stessa vitalità di un tempo >>.
Non è affatto vero!, discordò il vecchietto. Kaito spense una risata, l'auricolare all'orecchio era quasi invisibile.
Un suono penetrante annunciò che lo spettacolo stava per iniziare e le luci si abbassarono pian piano, rendendo l'ambiente rilassante. Il sipario si alzò e un pozzo di luce calda illuminava l'uomo in mezzo al palco, teneva un braccio alzato come per afferrare qualcosa e la mano sinistra chiusa a pugno, indossava abiti laceri.
<< Ciò che rimane della mia stirpe, ciò che resta dell'essenza della mia anima e della mia famiglia, è qui, nella mano destra. Coloro che hanno sterminato la mia felicità, trucidato i volti dei miei amati, saranno dannati per sempre >>.
Abbassò il braccio destro e poi alzò quello sinistro. Una luce bianca illuminò l'anello Purple.
La montatura era di oro rosa, incastonata c'era un'ametista di media grandezza, famosa per essere una delle più pure. Il proprietario, un ricco uomo americano, era stato pagato un sacco di soldi per poter permettere alla compagnia di utilizzare un oggetto tanto prezioso.
<< Meraviglioso >>, bisbigliò Keiko.
<< Quello starebbe bene al mio dito >>, aggiunse Miho.
Kaito seguiva lo spettacolo, avrebbe rubato l'ametista nella scena finale. Fece scivolare la mano fino a toccare quella di Aoko, al buio. La ragazza la strinse e si sentì più fiduciosa che anche quella sera tutto sarebbe andato bene.


L'ispettrice Kawano avvicinò la ricetrasmittente alla bocca. << Agenti? Tutto regolare? >>.
<< Sì, capo >>.
La scena volse al termine e un'agente prese in custodia l'anello per metterlo in cassaforte, la combinazione era conosciuta sola dal registra e dall'ispettrice Kawano. Mentre chiudeva il pesante sportello, i due agenti davano le spalle e i due cani guairono, inclinando il grosso capo.
<< Bene. Non fate avvicinare nessuno che non si tratti di me o del registra. Mi raccomando >>.
La protagonista apparve sul palco, la scenografia era cambiata. Ora c'era una luce più tenue, un finto prato di fiori e si faticava a distinguere da uno vero. La ragazza aveva i capelli biondi intrecciati in una lunga coda, indossava un vestito bianco che le lasciava scoperti i piedi e raccoglieva fiori canticchiando, usandoli per acconciare i capelli come decorazione.
<< In questi anni duri non ho mai trovato una briciola di felicità >>, volse lo sguardo al cielo, rigirando un fiore rosso. << Come vorrei solo un'occasione per guadagnarmi la tranquillità >>, sospirò.
<< È bellissima >>, mormorò Keiko, ammirata.
Lo spettacolo andò avanti tranquillamente, le ragazze restarono ammirate, perfino Miho, di natura più cinica e realista. Kaito aveva scelto di rubare l'anello proprio per permettere ad Aoko di godersi lo spettacolo.
Circa un'ora dopo l'inizio si giunse alla scena finale. L'ispettrice Kawano capì che era quello il momento in cui avrebbe colpito e ordinò nella ricetrasmittente di tenersi all'erta. I poliziotti infiltrati tra il pubblico avevano le manette in tasca e la fodera della pistola alla caviglia, il capo aveva ordinato di sparare per ferirlo.
Aoko sentì un peso opprimente nello stomaco quando vide il protagonista inginocchiarsi alla bella ragazza, dandole in dono l'anello, Lo mise al dito e l'ammirò, estasiata.
<< Questo gioiello, simbolo della caduta della mia stirpe, ora ha un nuovo significato: l'immenso amore che provo per te >>, recitò, baciandole la pelle lisca della mano e poi mettendosi in piedi di fronte ad essa.
Le luci sul palco illuminarono gli altri attori vestiti con abiti sfarzosi e iniziarono a ballare una canzone dolce e melodica. Gli agenti infiltrati ballavano con le colleghe e i due ispettori erano ai margini delle quinte insieme al registra, quest'ultimo si passava nervosamente la mano tra i pochi capelli.
Aoko avvertì le dita di Kaito sfiorare il fermaglio luccicante e capì che era arrivato il momento. Lei annuì e le fece un sorriso.
Il ladro tirò fuori una sfera grande quanto una pallina da golf e la mise sulla sedia, alzandosi silenziosamente. Keiko era stata fatta sedere nella sedia più lontana e Miho la stava distraendo apposta. Si scambiò un fugace sguardo con il ladro e poi attirò l'attenzione della ragazza bionda verso il palco.
Aoko si voltò per vederlo sparire oltre la porta e assunse un'espressione preoccupata. Accanto a lei si era gonfiato un manichino identico a Kaito, ne aveva migliorato la fattura e sembrava proprio lui.
Sta attento, amore.


Kaito svoltò l'angolo e aveva indossato le vesti di Ladro Kid in pochi secondi. I corridoi degli spalti non avevano le telecamere ed era un'enorme vantaggio. Frugò nella tasca e ne estrasse un piccolo telecomando.
C'era uno spazio sotto il palco che l'ispettore Nakamori aveva evitato apposta di far sorvegliare poiché ci tenevano le attrezzature e aveva finto che non fosse necessario.
La melodia che gli attori stavano ballando era attutita sotto le assi. Kid strisciò fino a un punto perfetto per salire le scale velocissimo e apparire sul palco, per rubare l'anello dal dito dell'attrice Mamiko. Premette il tasto rosso.
Dei rumori metallici attirarono le attenzioni di tutti. L'ispettrice Kawano inspirò arrabbiatissima e Nakamori finse uno sguardo di disappunto. Dagli spalti e ai lati del palco uscirono piccoli bocchettoni nascosti tra le decorazioni e poi un fumo rosa dolciastro, che disorientò i presenti: sembrava un'enorme nuvola di zucchero filato. Kaito aveva nascosto un manichino sopra l'enorme lampadario in cristallo, nascosto sotto un telo dello stesso colore del soffitto. Lo attivò e sembrava che Kid uscisse dalla nuvola rosa e il pubblico gridò ammirato mentre gli agenti puntarono la pistola per sparargli, attendendo ordini.
Grazie al trucco, Kaito balzò sul palco e il manichino si perse nella nuvola rosa ormai diradata e fu recuperato da Jii, che nel frattempo si era sgonfiato.
<< È Ladro Kid! >>.
Due ragazze in quarta fila si alzarono in piedi, agitando un piccolo striscione. << Sei bellissimo Kid! Ti amiamo! >>.
<< È apparso dal nulla! >>, commentò Keiko, che si stava sporgendo talmente tanto che se avesse continuato sarebbe caduta di sotto. Volse gli occhi verdi verso Miho e lei era seduta composta, godendosi lo spettacolo, era la prima volta che vedeva in azione Kaito dal vivo.
Le emozioni di Keiko subirono un brusco cambio quando guardò Aoko: l'amica aveva gli occhi puntanti sul ladro, un'espressione inquieta e non inveiva contro di lui.
Aoko..., pensò Keiko e tornò a guardare il ladro, poi di nuovo l'amica. Cosa ti prende?
Era buio e vide Kaito accanto a lei, tranquillo. La cosa non era strana poiché il ragazzo aveva sempre affermato di essere totalmente indifferente al ladro fantasma.
Con una mossa veloce Kid si inginocchiò di fronte a Mamiko.
<< Bella signorina, mi perdoni per quello che sto per fare >>, disse gentile. L'attrice rimase talmente affascinata da arrossire.
<< Intervenite subito! >>.
Gli agenti si tolsero le vesti con cui avevano recitato e si buttarono sul ladro, creando un gran scompiglio. Mamiko cadde all'indietro, gemendo per il dolore poiché il vestito aveva delle stecche piuttosto rigide e le tolsero il respiro per un attimo, provocandole una fitta alle costole.
La bella acconciatura aveva qualche capello fuori posto e si sistemò velocemente e a quel punto si accorse di non avere più l'anello.
<< È sparito! >>, urlò. Il compagno di scena l'aiutò ad alzarsi.
L'ispettrice corse sul palco e controllò di persona. Come diamine ha fatto?
Kid, approfittando del caos, si era mischiato tra gli agenti, l'attenzione degli altri attori era focalizzata sui poliziotti. Aveva sfilato l'anello dal dito di Mamiko, indossando nuovamente il costume del ladro. Jii lavorava dietro le quinte e premette il tasto di una consolle. Il ladro apparve sospeso in aria, un robusto filo invisibile lo sosteneva, allargò le braccia e l'ametista dell'anello brillò di un bagliore viola sotto il lampadario di cristallo.
<< Grazie signorina. Ispettrice Kawano è sempre divertente lavorare con lei! >>.
<< Sparategli, lo voglio vivo! >>.
Non fecero in tempo a puntare la pistola che caddero delle luci dalle maniche del ladro, sembravano delle stelle luminose e invece lo fecero sparire in un lampo. Jii sganciò la corda, Kid si rifugiò sotto il palco, si cambiò d'abito in un secondo e ritornò nel corridoio.
Nascose l'anello dentro le cucitura della giacca, rientrò nello spalto numero dodici, sgonfiò il manichino da renderlo minuscolo e nasconderlo doveva aveva riposto l'anello. Aoko avrebbe voluto buttarsi tra le sue braccia però davanti a Keiko sarebbe sembrato troppo sospetto. Miho gli sorrise e fece un cenno con la testa, che significava “buon lavoro”.
<< L'anello, l'anello! >>, urlava il registra. << Andrò in rovina! >>.
Kawano si voltò verso Nakamori. << Piano B >>.
L'uomo annuì ma non era affatto preoccupato, era sicuro che avesse pensato anche a questo. Le porte furono sbarrate e ogni uscita preclusa. Fece fare un annuncio da un'agente all'altoparlante.
<< Ora verrete tutti perquisiti, non potete astenervi! Siete pregati di non opporre resistenza >>.
Aoko guardò Kaito, spaventata. Le bisbigliò qualcosa nell'orecchio. Non dimenticarti chi sono.
Le varie persone tra il pubblico fecero per prendere le giacche e i cappotti da consegnare. Poi una bambina di sei anni raccolse qualcosa caduto dalla tasca.
<< Mamma, mamma! >>, le tirò il vestito. << Siamo ricchi! >>.
<< Cosa c'è Rikako? >>. La donna sbarrò gli occhi scuri e ammirò l'anello che la figlia le porgeva. << Ma com'è possibile? >>.
Il marito frugò nella tasca e ne estrasse un altro. << Guarda! >>.
Imitando la coppia, tutti si guardarono nelle tasche delle giacche e ognuno si ritrovò una copia dell'anello. L'ispettrice divenne dello stesso colore dell'ametista e obbligò il registra a visionare ogni copia, era l'unico che poteva stabilire se era l'originale.
Keiko controllò il cappotto bianco e vide che ne aveva una anche lei, come gli amici. Kaito e Jii avevano preso il posto delle maschere all'ingresso, che dormivano sogni beati nascosti nello sgabuzzino.
Quando staccavano i biglietti, distraendoli con le indicazioni del posto da raggiungere, mettevano gli anelli nelle tasche. Le finte copie erano nascoste nel sacchetto doveva venivano riposti i pezzi di biglietti tranciati.
Sapevano che si sarebbero tolti i cappotti per via del riscaldamento alto del teatro, dato che le attrici indossavano abiti di tessuto non troppo pesante.
Così, una volta perquisito Kaito e appurato che aveva una copia falsa sarebbe stato lasciato in pace. L'ispettore Nakamori e la superiore insieme a due agenti, un uomo e una donna, giunsero allo spalto dodici. Dopo le ragazze, l'agente controllò la copia di Kaito ed era solo una riproduzione perfetta, tasche dei pantaloni e della giacca nera che indossava erano pulite.
<< Be', non mi aspettavo niente di diverso dalle amiche e dal fidanzato della figlia del mio collega >>, disse a mo' di scuse l'ispettrice.
<< Si figuri >>, ribatté Kaito, con un sorriso furbo.
Ma la fortuna voltò le spalle inaspettatamente al ladro. Stavano per lasciare lo spalto per proseguire quando l'agente si accorse di qualcosa di strano nella giacca del ragazzo.
<< Può togliersi la giacca? >>, gli chiese, un uomo piuttosto forzuto.
<< Mi avete già perquisito >>, prese tempo il mago.
L'ispettore Nakamori entrò nel panico e Aoko trattenne il fiato, Miho cercò di mantenere la calma per tutti. L'unica che non capiva la reticenza dell'amico era Keiko.
<< Per essere sicuri >>, insistette l'uomo, tendendo la mano per ricevere la giacca.
Kaito sapeva che Jii stava monitorando la situazione e avevano un piano di riserva. Stava per attuarlo quando sentì la voce di Aoko attirare l'attenzione dei presenti.
<< Ho visto qualcuno fuggire lì! >>, disse indicando un punto. << Era vestito di bianco. Forse sta approfittando della confusione per la perquisizione per fuggire! >>.
Il padre l'appoggiò. << Forse sarebbe meglio controllare >>.
<< Agente Oota >>, lo richiamò la superiore. << Andiamo, la ragazza potrebbe aver ragione. Qui abbiamo finito >>.
L'uomo abbassò il braccio e seguì i due superiori. Aoko sapeva che la donna non avrebbe mai dubitato della figlia dell'ispettore che per vent'anni aveva rincorso Kid. Keiko trovava la situazione ambigua, da un po' di tempo c'era qualcosa che non le tornava nel comportamento di Aoko.
L'amica sospirò, rilassata. Incrociò lo sguardo del fidanzato e non ne aveva mai visto uno come quello: furia pura.
Dopo venti minuti permisero a tutti di lasciare il teatro e l'ispettrice avrebbe preso a volentieri a pugni Kid. Keiko lasciò il gruppo e aveva notato anche lei lo sguardo arrabbiato di Kaito. Il ladro ritornò a casa con la sua macchina da solo, per non far rischiare Aoko e mettere al sicuro il gioiello nella stanza segreta.
Miho parcheggiò davanti a villa Kuroba e Aoko scese, entrando in casa. Camminò fino alla vecchia stanza e roteò il ritratto di Toichi. Kaito le dava le spalle, stava chiudendo la cassaforte con dentro l'anello, l'avrebbe restituito il giorno dopo. Indossava ancora il costume di Kid, il monocolo e il cappello erano stati già rimessi al manichino nell'armadio.
<< Kaito, va tutto... >>.
<< Cosa diavolo ti è saltato in testa! >>, si scagliò contro di lei, non l'aveva mai visto così.
<< Di che parli? >>.
<< Ti sei resa complice di un furto Aoko! >>.
<< Fai sul serio?! Nascondo la tua identità segreta da due anni! >>, ribatté lei. Adesso erano furiosi in due.
<< È diverso! >>. Kaito sapeva che alzare le voci era controproducente e alimentava il fuoco dell'ira ma non poteva farne a meno. << Hai la minima idea delle conseguenze incalcolabili nel caso mi avessero scoperto? >>.
La fidanzata si rese improvvisamente conto di aver fatto una sciocchezza.
<< Avrebbero tolto il distintivo a tuo padre, accusato di complicità e avrebbero rivisto ogni caso a lui collegato. Tu saresti finita in prigione ed espulsa dall'università >>.
<< Ti avrebbero scoperto! >>. Era sull'orlo delle lacrime.
<< Non sarebbe successo! Aoko, noi siamo compagni di vita e sul palco ma in questa cosa io sono solo >>.
<< Avrei dovuto lasciare che ti portassero in prigione?! >>.
<< Avevo un piano! Pensi forse che sia uno sprovveduto? >>.
La ragazza fece un paio di passi indietro. << Assolutamente no. Ti volevo solo proteggere >>.
<< Io non ho bisogno della tua protezione e tanto meno di te! >>.
Quella frase fu troppo. Aoko gli restituì l'occhiata più dura mai fatta e risalì le scale, accorgendosi che Miho era sulla soglia, Aoko aveva dimenticato la giacca sui sedili posteriori e aveva sentito le urla dall'ingresso. Le vide gli occhi azzurri imperlati di lacrime ma non voleva, per orgoglio, che il fidanzato la vedesse piangere.
Kaito batté un pugno sul tavolo scuotendolo, rendendosi conto di aver detto una frase orribile a causa della collera.
Miho appoggiò la giacca alla balaustra nera della scala e fissò il mago: senza Aoko sembrava una persona molto sola, come un vero ladro fantasma.
<< Da quanto sei qui? >>.
<< Abbastanza da sentire l'ultima frase >>, fece per andarsene ma poi si voltò. << Sai essere davvero un cretino >>.


<< Aoko! >>.
La ragazza in lacrime percorreva i pochi metri che lo separavano da casa sua. Miho le correva dietro.
<< Lasciami in pace! >>.
<< Non lo pensa! Era solo preoccupato! E poi è un uomo, non gli arriva mai abbastanza sangue al cervello! >>.
La ragazza si fermò in mezzo alla strada e fissò la ladra. << Tu sei più giusta per lui >>.
Miho sbatté le palpebre. << Cosa? >>.
<< Tu saresti perfetta per Kaito. Sai comprendere la sua vita a trecentosessanta gradi. Io, per quanto mi sforzi, faccio solo errori >>, altre lacrime le bagnarono il vestito e le labbra.
<< Ma che avete tutti stasera? Non dire sciocchezze. Lui ti ama tantissimo, Aoko >>, le poggiò le mani sulle spalle. << Stasera ci dormirà su e tu datti del tempo per calmarti. Domani chiarirete >>.
<< No! >>, singhiozzò Aoko. << Stavolta non basteranno le scuse! >>.
La ragazza corse fino alla porta ed entrò in casa, lasciando Miho sola nella strada desolata. O almeno così sembrava.
Nessuna delle due si era accorta di una macchina spenta, parcheggiata nascosta in un vialetto buio. Keiko aveva seguito l'amica fino a casa e aveva assistito alla scena tra Miho e Aoko
Attese che la ladra andasse via e poi si allontanò velocemente, volgendo un ultimo sguardo alla finestra della camera da letto di Aoko, la luce era accesa.
<< Cosa mi nascondi, amica mia? >>.


Angolo autrice!

Salve lettori!
Ecco pubblicato il capitolo di questa settimana!
Ahi ahi Keiko inizia a nutrire qualche dubbio sulla strana combricola di amici e sull'amica di sempre, scoprirà che Kaito è il suo amato Ladro Kid? Vedremo nel prossimo capitolo se la nostra coppia preferita farà pace :)
Grazie a chi l'ha letta, messa tra le preferite e le seguite!

PS= Chiedo scusa per aver mancato il capitolo di questa settimana! Ho inziato un nuovo lavoro fisicamente molto stancante e arrivo a casa completamente cotta >.< Questa settimana sarà lo stesso un deliro ma ho scritt metà del capitolo e spero di riuscire a pubblicarlo in questa settimana! :) A presto! Alla prossima! :D

   
 
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