6° Capitolo
L'anello
Purple
Il
teatro Minami-za era un
edificio di tre piani con un ingresso vasto e incantevole. Gli
spettacoli erano tenuti su un palco di legno color miele, le poltrone
blu e gli inserti oro rendevano il posto elegante. Gli spalti erano
una trentina e bisognava prenotare con mesi d'anticipo per ottenerne
uno
L'ispettrice Kawano era
giunta al teatro dalla mattina presto con la squadra, Nakamori
compreso. L'attrice protagonista, Mamiko Kiyomizu, indossava un paio
di pantaloni neri e una maglia leggera, senza maniche, rosa chiaro
che lasciava scoperta una spalla. Il compagno di scena era Hisahsi
Brow, nato in Giappone da padre americano e madre nipponica. Essere
un misto di due culture gli aveva donato grandi occhi azzurri, fitti
capelli neri e parlava perfettamente entrambe le lingue.
Il registra e
sceneggiatore Alden Walker si avvicinò all'ispettrice e a Nakamori,
ormai il braccio destro insospettabile della donna.
<< Mi garantite che
non ruberà l'anello vero? Abbiamo stipulato un accordo dettagliato
con il proprietario. Se dovesse rubarlo, le conseguenze economiche
sarebbero disastrose! >>.
<< Non si preoccupi,
signor Walker >>, lo rassicurò l'ispettore Nakamori.
<<
Nessuno toccherà l'anello >>>.
L'uomo si rendeva conto di
star diventando un gran bugiardo. Lo faceva solo per la felicità
della adorata figlia.
<< Concordo con il
mio collega. Abbiamo infiltrato agenti tra le comparse e lo staff.
Inoltre abbiamo messo un paio di agenti speciali tra i ragazzi del
part time >>, indicò l'attrezzatura sopra gli spalti.
<<
Sono state piazzate delle telecamere ad alta risoluzione e due dei
nostri migliori agenti insieme ai cani dell'unità cinofila
sorvegliano la cassaforte dell'anello Purple >>.
<< Sembra molto
determinata, ispettrice >>, disse Hisahsi.
<< Kid è un ladro
esibizionista. Rubare durante uno spettacolo è un'occasione troppo
ghiotta per lui. Cosa ne pensa ispettore? >>.
L'uomo voleva quasi ridere
perché effettivamente Kaito era davvero esibizionista. Annuì.
<<
Sono d'accordo con lei >>.
<< L'anello Purple
verrà mostrato in tre occasioni >>, disse Alden,
camminando
sul palco fino ad arrivare a un punto segnato con del nastro adesivo.
<< Nel prologo, nella scena in cui Hisahsi lo trova e,
infine,
quando verrà messo al dito di Mamiko nella scena finale. Lo porterà
fino alla fine dello spettacolo, durante il ballo e le presentazioni
al pubblico >>.
<< Sono troppe
occasioni per Kid >>, disse l'attrice protagonista.
<<
Non arriverà a tagliarmi un dito per prenderlo, vero? >>.
La
ragazza si strinse le mani.
<< Non è quel
genere di criminale! >>, esclamò Nakamori. Lo difese con
troppa enfasi perché si guadagnò un'occhiata perplessa della sua
superiore. << Intendo che finora non ha mai ferito
nessuno >>.
<< Non si preoccupi,
signorina. Credo che Kid ruberà l'anello nella scena finale poiché
il pubblico sarà ormai totalmente preso dallo spettacolo
>>,
disse Kawano, osservando gli spalti ancora vuoti. Poi ritornò a
guardare la ragazza. << Lei pensi a fare del suo meglio
>>.
Kaito
bussò alla porta di
Miho e non ricevette risposta. Spostò la manica della giacca per
guardare l'ora ed era puntuale, si erano accordati per le nove.
<< Miho! Ci sei? >>.
<< Entra, la porta è
aperta! >>, rispose una voce strascicata di chi si è
appena
svegliata.
Il mago aprì la porta con
fare cauto. Mi sento un ladro.
Aveva tolto le scarpe e
indossato delle pantofole grigie. Sentì dei passi, troppo pesanti
per essere di Miho. Un ragazzo dal fisico piazzato e molto più alto
di Kaito lo guardò.
<< Buongiorno >>,
disse amichevole mentre si metteva le scarpe.
<< Buongiorno a te
>>, ricambiò, guardando quel ragazzone.
<< Sei un amico di
Miho? >>, gli chiese, appuntandosi la giacca.
<< Uhm sì >>.
Urlò qualcosa alla
ragazza nell'altra stanza e poi lasciò l'appartamento. Totalmente
perplesso, Kaito giunse in cucina e Miho era appoggiata al bancone
che sorseggiava caffè nero da una tazza rossa.
<< Ho incontrato...
>>, incominciò, indicando il corridoio.
<< Doveva andarsene
un'ora fa però è rimasto più di quanto volessi >>,
sbadigliò
ancora e buttò giù un lungo sorso di liquido scuro per svegliarsi.
<< Ma chi era? >>.
Miho appoggiò la tazza
sul bancone. << Un amico. Caffè? >>.
<< Si chiamano amici
adesso? >>, ironizzò lui, allungando la mano per prendere
la
tazza che gli stava offrendo. << Pensavo non ne trovassi
uno
decente da mesi >>.
<< Per trovarli
decenti devi anche testarli >>, disse e poi rise
maliziosa.
<< Come stai? >>,
le domandò Kaito, gustando il caffè, aveva un aroma speziato.
<< Sto bene >>.
<< Sicura? >>.
La ragazza fece roteare la
tazza, osservando il liquido quasi finito. << No. Non
faccio
che pensare a Noa. L'ho vista solo quei pochi minuti e mi resterà
impressa per sempre >>.
Kaito finì di bere e
ripose la tazza nel lavandino. Le poggiò una mano sulla spalla, quel
contatto fece girare la testa alla ragazza e si perse negli occhi blu
del mago. Sentì le guance diventare calde e distolse lo sguardo
subito.
<< Gliela faremo
pagare >>.
<< E se fosse il tuo
amico? >>.
Gli occhi di Kaito si
fecero tristi. << A malincuore, agirei allo stesso modo
>>.
Il mago si decise a fare la domanda che gli frullava nella testa da
un po'. << Ho un quesito da porti >>.
<< Spara >>.
<< Come faceva Noah
a sapere che sei Red Fox? >>.
Miho si accigliò. <<
Me lo chiedi come se io lo sapessi >>.
<< Ho immaginato che
ti fossi fatta anche tu questa domanda >>.
Guardò fuori dalla
finestra e il sole era di un pallido color giallo, il fiume scorreva
tranquillo.
<< Più che altro mi
sono domandata perché con Noa abbia agito così in fretta e in modo
incauto. Sapeva che sarebbe venuta a stare dalla nonna e che sarebbe
mancata per due ore, perciò la seguiva >>.
<< Ha lasciato la
traccia di neve mista a fango, una cosa inusuale per lui
>>,
aggiunse Kaito, ricordando il residuo trovato nella soffitta di casa
Suzuki.
<< I precedenti
ladri li ha torturati per ore mentre con lei ha fatto velocemente
>>,
si mise una mano sotto il mento, il suo cervello stava cercando di
mettere insieme una teoria plausibile. I due ladri si guardarono,
colti da un'illuminazione.
<< Aveva scoperto la
sua identità >>, dissero all'unisono.
<< Noa conosceva
l'identità del serial killer. Ecco come faceva a sapere che sono Red
Fox, deve aver trovato il suo nascondiglio >>, continuò
Miho,
ormai i pezzi del puzzle si stavano incastrando.
<< Ma come avrebbe
fatto una ragazzina, seppur scaltra come lei, a conoscerlo?
>>.
<< La nonna ha detto
che frequentava i corsi estivi in una palestra e ci andava anche
quando soggiornava a Tokyo >>, gli ricordò.
<< Credi che lavori
alla palestra? >>.
<< Questo serial
killer si infiltra nella vita di queste persone da lontano, ai
margini. Deve aver scoperto di essere seguita ed è stata più furba
di lui >>. Miho fece un piccolo sorriso triste.
Brava ragazzina,
pensò.
<< Non si è
preoccupato che gli altri delitti fossero evidenti omicidi mentre con
Noa ha finto un suicidio. Non voleva che fosse collegata a lui
>>,
disse Kaito.
<< Ecco perché
voleva parlarmi >>.
<< Penso sia la
milionesima volta che te lo ripeto ma... non è stata colpa tua
>>.
L'espressione calma del mago la fece arrossire stavolta. Miho si
stiracchiò e riacquistò il sorriso, facendo sparire il rossore
dalle guance in fretta. << Be', ora mi faccio una doccia
e mi
riprendo da questo malumore, poi butterò sangue in palestra. Tu non
hai un impegno stasera? >>.
Kaito rise. << Non
penso e non elaboro mai niente il giorno del furto >>.
<< Siamo diversi. Io
non prendo pause finché non ho portato a termine l'obbiettivo
>>.
La ladra mise le tazze
nella lavastoviglie e la caffettiera nel lavello. <<
Verrò a
prendere Aoko alle otto in punto >>.
<< Glielo dirò.
Buon allenamento >>.
Miho gli sorrise. Il ladro
pensò che aveva un sorriso contagioso, leggermente provocatorio e
sincero.
<< A stasera! >>.
Aoko
ticchettava la scarpa
con il tacco nero sul pavimento in legno, seduta sulla sedia, braccia
conserte, la pochette poggiata sul tavolo. Kaito entrò in salotto
con un borsone e si avvicinò per darle un bacio.
<< Sei bellissima
stasera ma... >>, divenne pensieroso. Le mostrò la mano
destra
vuota e attirò la sua attenzione sull'altra. La agitò e chiuse il
pugno, aprendola vuota e anche nella destra non aveva niente. Poi
Aoko si toccò i capelli scuri e sentì un fermaglio a forma fiore
tra i capelli.
<< Ora sei perfetta
>>.
<< Ti amo >>,
disse, dandogli un bacio. << Stai attento
>>, gli carezzò
il viso, gli occhi azzurri esprimevano molta preoccupazione.
<< Io sono sempre
attento >>.
Lo
spettacolo sarebbe
iniziato alle otto e trenta e gli spettatori erano all'ingresso,
dando i biglietti e ricevendo indicazioni su dove dovevano sedersi.
Il teatro aveva fatto il tutto esaurito ancor prima dell'annuncio di
Kid e avevano ricevuto un sacco di telefonate ed email di fans che li
pregavano di poter vedere lo spettacolo, a costo di restare in piedi.
Keiko le attendeva sul
marciapiede di fronte e Miho parcheggiò la macchina rossa fiammante
con una guida veloce. Aoko si teneva alla maniglia dello sportello,
un po' terrorizzata perché la ragazza guidava in modo davvero
spericolato.
<< Eccovi
finalmente! >>, disse la ragazza dai capelli biondi,
avvicinandosi al duo. Aoko scese dalla macchina un po' malferma e
respirò l'aria fredda a pieni polmoni. L'ansia la stava divorando.
<< Dov'è Kaito? >>,
chiese Keiko, inclinando la testa.
<< Sta per arrivare
>>, rispose l'amica. << Sta aiutando nonno
Jii al bar >>.
Le tre entrarono dentro il
teatro, il tepore caldo le fece sentire meglio. Due maschere, uno
giovane e un uomo di mezza età, stavano staccando i biglietti e
mostrando le scalinate da prendere per giungere agli spalti.
<< Spalto dodici.
Dovete prendere quelle scale >>, disse il più giovane.
<<
Poi girate a destra, seconda porta >>, gli ridiede i
biglietti.
<< Vi auguriamo buon
divertimento >>, aggiunse il vecchio.
Miho e Aoko sorrisero ai
due, sotto gli occhi dubbiosi di Keiko.
<< Senz'altro! >>,
dissero all'uniscono e si guardarono, ridacchiando.
Lo spalto era stupendo.
C'erano quattro poltrone blu di velluto, il pavimento era di moquette
che rendeva silenzioso ogni passo. Si sedettero e avevano un'ottima
visuale del palco.
<< È
una storia molto romantica! >>, disse Keiko, leggendo il
dépliant trovato sulle sedie. << Due ragazzi che non
possono
stare insieme e lottano contro tutti per farlo. Inoltre stasera ci
sarà anche Ladro Kid! Cosa si può chiedere di meglio? >>.
Aoko guardò la foto dei
due attori con uno sguardo affettuoso. Quella commedia romantica gli
ricordava la storia con Kaito: lei la figlia di un ispettore, lui un
ladro. Eppure la loro storia funzionava ed erano felici insieme.
Un piccolo mostro
antipatico in un angolo del cervello le sussurrò “Fino a quando?”.
Scosse il capo e sentì il leggero peso del fermaglio di Kaito,
sfiorandolo appena.
Mai, pensò. Siamo
destinati da tutta la vita.
<< Aoko? >>,
Miho la scosse. << Ti sei messa a vagare nei pensieri?
>>.
<< Oh scusate, stavo
leggendo la storia e mi sono estraniata per un minuto >>.
<< Toc Toc >>.
Kaito si unì al gruppo e
si sedette nella sedia libera accanto alla fidanzata, dandole un
bacio sulla guancia.
<< Finalmente sei
arrivato >>, disse Keiko.
<< Oggi c'erano più
clienti del solito. Jii non ha più la stessa vitalità di un tempo
>>.
Non è affatto vero!,
discordò il vecchietto. Kaito spense una risata, l'auricolare
all'orecchio era quasi invisibile.
Un suono penetrante
annunciò che lo spettacolo stava per iniziare e le luci si
abbassarono pian piano, rendendo l'ambiente rilassante. Il sipario si
alzò e un pozzo di luce calda illuminava l'uomo in mezzo al palco,
teneva un braccio alzato come per afferrare qualcosa e la mano
sinistra chiusa a pugno, indossava abiti laceri.
<< Ciò che rimane
della mia stirpe, ciò che resta dell'essenza della mia anima e della
mia famiglia, è qui, nella mano destra. Coloro che hanno sterminato
la mia felicità, trucidato i volti dei miei amati, saranno dannati
per sempre >>.
Abbassò il braccio destro
e poi alzò quello sinistro. Una luce bianca illuminò l'anello
Purple.
La montatura era di oro
rosa, incastonata c'era un'ametista di media grandezza, famosa per
essere una delle più pure. Il proprietario, un ricco uomo americano,
era stato pagato un sacco di soldi per poter permettere alla
compagnia di utilizzare un oggetto tanto prezioso.
<< Meraviglioso >>,
bisbigliò Keiko.
<< Quello starebbe
bene al mio dito >>, aggiunse Miho.
Kaito seguiva lo
spettacolo, avrebbe rubato l'ametista nella scena finale. Fece
scivolare la mano fino a toccare quella di Aoko, al buio. La ragazza
la strinse e si sentì più fiduciosa che anche quella sera tutto
sarebbe andato bene.
L'ispettrice
Kawano
avvicinò la ricetrasmittente alla bocca. << Agenti? Tutto
regolare? >>.
<< Sì, capo >>.
La scena volse al termine
e un'agente prese in custodia l'anello per metterlo in cassaforte, la
combinazione era conosciuta sola dal registra e dall'ispettrice
Kawano. Mentre chiudeva il pesante sportello, i due agenti davano le
spalle e i due cani guairono, inclinando il grosso capo.
<< Bene. Non fate
avvicinare nessuno che non si tratti di me o del registra. Mi
raccomando >>.
La protagonista apparve
sul palco, la scenografia era cambiata. Ora c'era una luce più
tenue, un finto prato di fiori e si faticava a distinguere da uno
vero. La ragazza aveva i capelli biondi intrecciati in una lunga
coda, indossava un vestito bianco che le lasciava scoperti i piedi e
raccoglieva fiori canticchiando, usandoli per acconciare i capelli
come decorazione.
<< In questi anni
duri non ho mai trovato una briciola di felicità >>,
volse lo
sguardo al cielo, rigirando un fiore rosso. << Come
vorrei solo
un'occasione per guadagnarmi la tranquillità >>, sospirò.
<< È
bellissima >>, mormorò Keiko, ammirata.
Lo spettacolo andò avanti
tranquillamente, le ragazze restarono ammirate, perfino Miho, di
natura più cinica e realista. Kaito aveva scelto di rubare l'anello
proprio per permettere ad Aoko di godersi lo spettacolo.
Circa un'ora dopo l'inizio
si giunse alla scena finale. L'ispettrice Kawano capì che era quello
il momento in cui avrebbe colpito e ordinò nella ricetrasmittente di
tenersi all'erta. I poliziotti infiltrati tra il pubblico avevano le
manette in tasca e la fodera della pistola alla caviglia, il capo
aveva ordinato di sparare per ferirlo.
Aoko sentì un peso
opprimente nello stomaco quando vide il protagonista inginocchiarsi
alla bella ragazza, dandole in dono l'anello, Lo mise al dito e
l'ammirò, estasiata.
<< Questo gioiello,
simbolo della caduta della mia stirpe, ora ha un nuovo significato:
l'immenso amore che provo per te >>, recitò, baciandole
la
pelle lisca della mano e poi mettendosi in piedi di fronte ad essa.
Le luci sul palco
illuminarono gli altri attori vestiti con abiti sfarzosi e iniziarono
a ballare una canzone dolce e melodica. Gli agenti infiltrati
ballavano con le colleghe e i due ispettori erano ai margini delle
quinte insieme al registra, quest'ultimo si passava nervosamente la
mano tra i pochi capelli.
Aoko avvertì le dita di
Kaito sfiorare il fermaglio luccicante e capì che era arrivato il
momento. Lei annuì e le fece un sorriso.
Il ladro tirò fuori una
sfera grande quanto una pallina da golf e la mise sulla sedia,
alzandosi silenziosamente. Keiko era stata fatta sedere nella sedia
più lontana e Miho la stava distraendo apposta. Si scambiò un
fugace sguardo con il ladro e poi attirò l'attenzione della ragazza
bionda verso il palco.
Aoko si voltò per vederlo
sparire oltre la porta e assunse un'espressione preoccupata. Accanto
a lei si era gonfiato un manichino identico a Kaito, ne aveva
migliorato la fattura e sembrava proprio lui.
Sta attento, amore.
Kaito
svoltò l'angolo e
aveva indossato le vesti di Ladro Kid in pochi secondi. I corridoi
degli spalti non avevano le telecamere ed era un'enorme vantaggio.
Frugò nella tasca e ne estrasse un piccolo telecomando.
C'era uno spazio sotto il
palco che l'ispettore Nakamori aveva evitato apposta di far
sorvegliare poiché ci tenevano le attrezzature e aveva finto che non
fosse necessario.
La melodia che gli attori
stavano ballando era attutita sotto le assi. Kid strisciò fino a un
punto perfetto per salire le scale velocissimo e apparire sul palco,
per rubare l'anello dal dito dell'attrice Mamiko. Premette il tasto
rosso.
Dei rumori metallici
attirarono le attenzioni di tutti. L'ispettrice Kawano inspirò
arrabbiatissima e Nakamori finse uno sguardo di disappunto. Dagli
spalti e ai lati del palco uscirono piccoli bocchettoni nascosti tra
le decorazioni e poi un fumo rosa dolciastro, che disorientò i
presenti: sembrava un'enorme nuvola di zucchero filato. Kaito aveva
nascosto un manichino sopra l'enorme lampadario in cristallo,
nascosto sotto un telo dello stesso colore del soffitto. Lo attivò e
sembrava che Kid uscisse dalla nuvola rosa e il pubblico gridò
ammirato mentre gli agenti puntarono la pistola per sparargli,
attendendo ordini.
Grazie al trucco, Kaito
balzò sul palco e il manichino si perse nella nuvola rosa ormai
diradata e fu recuperato da Jii, che nel frattempo si era sgonfiato.
<< È
Ladro Kid! >>.
Due ragazze in quarta fila
si alzarono in piedi, agitando un piccolo striscione. <<
Sei
bellissimo Kid! Ti amiamo! >>.
<< È
apparso dal nulla! >>, commentò Keiko, che
si stava
sporgendo talmente tanto che se avesse continuato sarebbe caduta di
sotto. Volse gli occhi verdi verso Miho e lei era seduta composta,
godendosi lo spettacolo, era la prima volta che vedeva in azione
Kaito dal vivo.
Le emozioni di Keiko
subirono un brusco cambio quando guardò Aoko: l'amica aveva gli
occhi puntanti sul ladro, un'espressione inquieta e non inveiva
contro di lui.
Aoko..., pensò
Keiko e tornò a guardare il ladro, poi di nuovo l'amica. Cosa
ti
prende?
Era buio e vide Kaito
accanto a lei, tranquillo. La cosa non era strana poiché il ragazzo
aveva sempre affermato di essere totalmente indifferente al ladro
fantasma.
Con una mossa veloce Kid
si inginocchiò di fronte a Mamiko.
<< Bella signorina,
mi perdoni per quello che sto per fare >>, disse gentile.
L'attrice rimase talmente affascinata da arrossire.
<< Intervenite
subito! >>.
Gli agenti si tolsero le
vesti con cui avevano recitato e si buttarono sul ladro, creando un
gran scompiglio. Mamiko cadde all'indietro, gemendo per il dolore
poiché il vestito aveva delle stecche piuttosto rigide e le tolsero
il respiro per un attimo, provocandole una fitta alle costole.
La bella acconciatura
aveva qualche capello fuori posto e si sistemò velocemente e a quel
punto si accorse di non avere più l'anello.
<< È
sparito! >>, urlò. Il compagno di scena l'aiutò ad
alzarsi.
L'ispettrice corse sul
palco e controllò di persona. Come diamine ha fatto?
Kid, approfittando del
caos, si era mischiato tra gli agenti, l'attenzione degli altri
attori era focalizzata sui poliziotti. Aveva sfilato l'anello dal
dito di Mamiko, indossando nuovamente il costume del ladro. Jii
lavorava dietro le quinte e premette il tasto di una consolle. Il
ladro apparve sospeso in aria, un robusto filo invisibile lo
sosteneva, allargò le braccia e l'ametista dell'anello brillò di un
bagliore viola sotto il lampadario di cristallo.
<< Grazie signorina.
Ispettrice Kawano è sempre divertente lavorare con lei!
>>.
<< Sparategli, lo
voglio vivo! >>.
Non fecero in tempo a
puntare la pistola che caddero delle luci dalle maniche del ladro,
sembravano delle stelle luminose e invece lo fecero sparire in un
lampo. Jii sganciò la corda, Kid si rifugiò sotto il palco, si
cambiò d'abito in un secondo e ritornò nel corridoio.
Nascose l'anello dentro le
cucitura della giacca, rientrò nello spalto numero dodici, sgonfiò
il manichino da renderlo minuscolo e nasconderlo doveva aveva riposto
l'anello. Aoko avrebbe voluto buttarsi tra le sue braccia però
davanti a Keiko sarebbe sembrato troppo sospetto. Miho gli sorrise e
fece un cenno con la testa, che significava “buon lavoro”.
<< L'anello,
l'anello! >>, urlava il registra. << Andrò
in rovina!
>>.
Kawano si voltò verso
Nakamori. << Piano B >>.
L'uomo annuì ma non era
affatto preoccupato, era sicuro che avesse pensato anche a questo. Le
porte furono sbarrate e ogni uscita preclusa. Fece fare un annuncio
da un'agente all'altoparlante.
<< Ora verrete tutti
perquisiti, non potete astenervi! Siete pregati di non opporre
resistenza >>.
Aoko guardò Kaito,
spaventata. Le bisbigliò qualcosa nell'orecchio. Non
dimenticarti
chi sono.
Le varie persone tra il
pubblico fecero per prendere le giacche e i cappotti da consegnare.
Poi una bambina di sei anni raccolse qualcosa caduto dalla tasca.
<< Mamma, mamma! >>,
le tirò il vestito. << Siamo ricchi! >>.
<< Cosa c'è Rikako?
>>. La donna sbarrò gli occhi scuri e ammirò l'anello che
la
figlia le porgeva. << Ma com'è possibile?
>>.
Il marito frugò nella
tasca e ne estrasse un altro. << Guarda! >>.
Imitando la coppia, tutti
si guardarono nelle tasche delle giacche e ognuno si ritrovò una
copia dell'anello. L'ispettrice divenne dello stesso colore
dell'ametista e obbligò il registra a visionare ogni copia, era
l'unico che poteva stabilire se era l'originale.
Keiko controllò il
cappotto bianco e vide che ne aveva una anche lei, come gli amici.
Kaito e Jii avevano preso il posto delle maschere all'ingresso, che
dormivano sogni beati nascosti nello sgabuzzino.
Quando staccavano i
biglietti, distraendoli con le indicazioni del posto da raggiungere,
mettevano gli anelli nelle tasche. Le finte copie erano nascoste nel
sacchetto doveva venivano riposti i pezzi di biglietti tranciati.
Sapevano che si sarebbero
tolti i cappotti per via del riscaldamento alto del teatro, dato che
le attrici indossavano abiti di tessuto non troppo pesante.
Così, una volta
perquisito Kaito e appurato che aveva una copia falsa sarebbe stato
lasciato in pace. L'ispettore Nakamori e la superiore insieme a due
agenti, un uomo e una donna, giunsero allo spalto dodici. Dopo le
ragazze, l'agente controllò la copia di Kaito ed era solo una
riproduzione perfetta, tasche dei pantaloni e della giacca nera che
indossava erano pulite.
<< Be', non mi
aspettavo niente di diverso dalle amiche e dal fidanzato della figlia
del mio collega >>, disse a mo' di scuse l'ispettrice.
<< Si figuri >>,
ribatté Kaito, con un sorriso furbo.
Ma la fortuna voltò le
spalle inaspettatamente al ladro. Stavano per lasciare lo spalto per
proseguire quando l'agente si accorse di qualcosa di strano nella
giacca del ragazzo.
<< Può togliersi la
giacca? >>, gli chiese, un uomo piuttosto forzuto.
<< Mi avete già
perquisito >>, prese tempo il mago.
L'ispettore Nakamori entrò
nel panico e Aoko trattenne il fiato, Miho cercò di mantenere la
calma per tutti. L'unica che non capiva la reticenza dell'amico era
Keiko.
<< Per essere sicuri
>>, insistette l'uomo, tendendo la mano per ricevere la
giacca.
Kaito sapeva che Jii stava
monitorando la situazione e avevano un piano di riserva. Stava per
attuarlo quando sentì la voce di Aoko attirare l'attenzione dei
presenti.
<< Ho visto qualcuno
fuggire lì! >>, disse indicando un punto.
<< Era vestito
di bianco. Forse sta approfittando della confusione per la
perquisizione per fuggire! >>.
Il padre l'appoggiò. <<
Forse sarebbe meglio controllare >>.
<< Agente Oota >>,
lo richiamò la superiore. << Andiamo, la ragazza potrebbe
aver
ragione. Qui abbiamo finito >>.
L'uomo abbassò il braccio
e seguì i due superiori. Aoko sapeva che la donna non avrebbe mai
dubitato della figlia dell'ispettore che per vent'anni aveva rincorso
Kid. Keiko trovava la situazione ambigua, da un po' di tempo c'era
qualcosa che non le tornava nel comportamento di Aoko.
L'amica sospirò,
rilassata. Incrociò lo sguardo del fidanzato e non ne aveva mai
visto uno come quello: furia pura.
Dopo venti minuti
permisero a tutti di lasciare il teatro e l'ispettrice avrebbe preso
a volentieri a pugni Kid. Keiko lasciò il gruppo e aveva notato
anche lei lo sguardo arrabbiato di Kaito. Il ladro ritornò a casa
con la sua macchina da solo, per non far rischiare Aoko e mettere al
sicuro il gioiello nella stanza segreta.
Miho parcheggiò davanti a
villa Kuroba e Aoko scese, entrando in casa. Camminò fino alla
vecchia stanza e roteò il ritratto di Toichi. Kaito le dava le
spalle, stava chiudendo la cassaforte con dentro l'anello, l'avrebbe
restituito il giorno dopo. Indossava ancora il costume di Kid, il
monocolo e il cappello erano stati già rimessi al manichino
nell'armadio.
<< Kaito, va
tutto... >>.
<< Cosa diavolo ti è
saltato in testa! >>, si scagliò contro di lei, non
l'aveva
mai visto così.
<< Di che parli? >>.
<< Ti sei resa
complice di un furto Aoko! >>.
<< Fai sul serio?!
Nascondo la tua identità segreta da due anni! >>, ribatté
lei. Adesso erano furiosi in due.
<< È
diverso! >>. Kaito sapeva che alzare le voci era
controproducente e alimentava il fuoco dell'ira ma non poteva farne a
meno. << Hai la minima idea delle conseguenze
incalcolabili nel
caso mi avessero scoperto? >>.
La fidanzata si rese
improvvisamente conto di aver fatto una sciocchezza.
<< Avrebbero tolto
il distintivo a tuo padre, accusato di complicità e avrebbero
rivisto ogni caso a lui collegato. Tu saresti finita in prigione ed
espulsa dall'università >>.
<< Ti avrebbero
scoperto! >>. Era sull'orlo delle lacrime.
<< Non sarebbe
successo! Aoko, noi siamo compagni di vita e sul palco ma in questa
cosa io sono solo >>.
<< Avrei dovuto
lasciare che ti portassero in prigione?! >>.
<< Avevo un piano!
Pensi forse che sia uno sprovveduto? >>.
La ragazza fece un paio di
passi indietro. << Assolutamente no. Ti volevo solo
proteggere
>>.
<< Io non ho bisogno
della tua protezione e tanto meno di te! >>.
Quella frase fu troppo.
Aoko gli restituì l'occhiata più dura mai fatta e risalì le scale,
accorgendosi che Miho era sulla soglia, Aoko aveva dimenticato la
giacca sui sedili posteriori e aveva sentito le urla dall'ingresso.
Le vide gli occhi azzurri imperlati di lacrime ma non voleva, per
orgoglio, che il fidanzato la vedesse piangere.
Kaito batté un pugno sul
tavolo scuotendolo, rendendosi conto di aver detto una frase orribile
a causa della collera.
Miho appoggiò la giacca
alla balaustra nera della scala e fissò il mago: senza Aoko sembrava
una persona molto sola, come un vero ladro fantasma.
<< Da quanto sei
qui? >>.
<< Abbastanza da
sentire l'ultima frase >>, fece per andarsene ma poi si
voltò.
<< Sai essere davvero un cretino >>.
<<
Aoko! >>.
La ragazza in lacrime
percorreva i pochi metri che lo separavano da casa sua. Miho le
correva dietro.
<< Lasciami in pace!
>>.
<< Non lo pensa! Era
solo preoccupato! E poi è un uomo, non gli arriva mai abbastanza
sangue al cervello! >>.
La ragazza si fermò in
mezzo alla strada e fissò la ladra. << Tu sei più giusta
per
lui >>.
Miho sbatté le palpebre.
<< Cosa? >>.
<< Tu saresti
perfetta per Kaito. Sai comprendere la sua vita a trecentosessanta
gradi. Io, per quanto mi sforzi, faccio solo errori >>,
altre
lacrime le bagnarono il vestito e le labbra.
<< Ma che avete
tutti stasera? Non dire sciocchezze. Lui ti ama tantissimo, Aoko
>>,
le poggiò le mani sulle spalle. << Stasera ci dormirà su
e tu
datti del tempo per calmarti. Domani chiarirete >>.
<< No! >>,
singhiozzò Aoko. << Stavolta non basteranno le scuse!
>>.
La ragazza corse fino alla
porta ed entrò in casa, lasciando Miho sola nella strada desolata. O
almeno così sembrava.
Nessuna delle due si era
accorta di una macchina spenta, parcheggiata nascosta in un vialetto
buio. Keiko aveva seguito l'amica fino a casa e aveva assistito alla
scena tra Miho e Aoko
Attese che la ladra
andasse via e poi si allontanò velocemente, volgendo un ultimo
sguardo alla finestra della camera da letto di Aoko, la luce era
accesa.
<< Cosa mi nascondi,
amica mia? >>.
Angolo autrice!
Salve
lettori!
Ecco
pubblicato il capitolo di questa settimana!
Ahi ahi Keiko inizia a
nutrire qualche dubbio sulla strana combricola di amici e sull'amica
di sempre, scoprirà che Kaito è il suo amato Ladro Kid? Vedremo nel
prossimo capitolo se la nostra coppia preferita farà pace :)
Grazie a chi l'ha letta,
messa tra le preferite e le seguite!
PS= Chiedo scusa per aver mancato il capitolo di questa settimana! Ho inziato un nuovo lavoro fisicamente molto stancante e arrivo a casa completamente cotta >.<
Questa settimana sarà lo stesso un deliro ma ho scritt metà del capitolo e spero di riuscire a pubblicarlo in questa settimana! :) A presto!
Alla prossima! :D