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Autore: elefunk    21/04/2005    16 recensioni
-Dr.. Draco...-
-Uhm-
-Dunque è un..un addio?-
-Sembrerebbe. Non chiederlo a me, sei tu che l'hai voluto.-
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cuore di ghiaccio

Buio...
Troppo buio...
Io, Draco Malfoy, serpeverde nel cuore, nella mente e nell'anima ho sempre amato la notte e le tenebre ma in questo momento mi sembrano nemici pronti a soffocarmi.Tu.. Tu hai completamente stravolto la mia esistenza! Dal primo momento che ti ho visto ti ho odiato. Con tutto me stesso. Brutto anatroccolo, l'ho intravisto subito il bellissimo cigno che saresti diventato, sai? Quella luce di giada che ti illuminava gli occhi trasmetteva tutta la forza, il coraggio, la determinazione che portavi dentro e che io non avevo.
E non ho.
E per questo ti odiavo.
Poi ad un certo punto la tua confessione. Tu mi volevi. Ricordo ancora l'imbarazzo, la paura che avevi quando ti ho fatto mio per la prima volta. Come ricordo i tuoi gesti febbrili, la tua fronte imperlata di sudore e le tue frasi sconnesse. Non credo che rivedrò mai più in vita mia una cosa così bella, così perfetta. Anzi, ne sono sicuro. Quella bocca disegnata gonfia di baci appassionati che invoca il mio nome... Non la scorderò mai.
Ragazzino sei un uomo adesso, uno splendido uomo dai capelli sempre scompigliati e i vestiti perennemente fuori posto. Se potessi provare dei sentimenti diversi dall'odio e dal rancore direi che mi faresti quasi tenerezza.... Sei sdraiato sul mio letto, con quei boxer neri che non sai con quanta voglia ti toglierei, di nuovo. Ma non è proprio il momento, stai piangendo. Invidio anche questo di te, ci vuole coraggio per piangere e infatti io non ci sono mai riuscito. Ti guardo dalla mia poltrona preferita, vicino al fuoco che per quanto grande sia non riuscirà mai a sciogliere il pezzo di ghiaccio che ho al posto del cuore, e tu lo sai. E così hai deciso di andartene. Ti capisco, sai? Starmi vicino dev'essere sfiancante, esasperante, forse anche snervante. Ma non è colpa mia. Le uniche persone che io abbia mai amato in cambio mi hanno torturato, deriso, umiliato. Non so cosa voglia dire avere un amico, non so cosa sia una madre, un padre. Non mi fido di nessuno, a volte neanche di me stesso. Mi dispiace ma la mia anima è anestetizzata, mi sono dovuto medicare troppe ferite molte delle quali ancora aperte e sanguinanti. Non che io soffra, no, non soffro più ma a volte le sento un pò. Come quando dopo anni provi ancora del fastidio alle ossa che ti sei rotto....Ma lo so che tu non sei come gli altri. So perfettamente quello che proverei se anche tu mi colpissi. La tua lacerazione sarebbe l'ultima, quella letale. E io non posso permetterti di farmi altro male. Anche se questo vuol dire perderti.
E non guardarmi così! Con quelle sconfinate praterie bagnate di rugiada...è inutile.
Le persiane sono abbassate, c'è troppo buio qui. Troppo buio, l'aria è ancora densa di sesso mischiato a lacrime, abbandono e dolore, il tuo dolore. Mi sento come se degli artigli mi stringessero il collo. Devo respirare. Che fai adesso? Ti alzi, ti rivesti... Hai proprio deciso, eh? Bene, mi adatterò. Tanto non è una novità, hanno sempre scelto gli altri per me. Il caro Draco è esattamente quello che suo padre, sua madre, Voldemort, i suoi seguaci vogliono. Ma evidentemente non basta, non basta mai... Mi dici di ribellarmi, che con il tuo amore ce la farò, che mi starai sempre accanto... Ma non capisci che per me non c'è differenza? Non capisci che ormai sono un iceberg trasportato ovunque il mare voglia? Io non sono un idealista, per me la causa di Voldemort e la tua sono la stessa cosa. E ormai sono qui. Perchè improvvisamente dovrei cambiare rotta? Per te? Tu saresti capace di farmi soffrire più di tutti i cruciatus di questo mondo e io non mi fido di te. Non mi fido di nessuno.
-Dr.. Draco...-
Sei in piedi vicino alla porta...
-Uhm-
-Dunque è un..un addio?-
-Sembrerebbe. Non chiederlo a me, sei tu che l'hai voluto.-
Freddo, impassibile, senza pietà. Forse se Lucius mi vedesse in questo momento sarebbe quasi fiero di me.
-Non è così e tu lo sai benissimo. Draco...-
-Non ricominciare, per favore. Ti ho già detto come la penso. Non lascerò tutto e tutti per te. Quindi smettila.-
-Non devi farlo per me, Draco, ma per te. Guardati, sembri un automa. Vuoi davvero vivere tutta la tua vita così? Vuoi davvero dimenticare cosa vuol dire ridere, gioire, emozionarsi,...amare? Io non ti farei mai soffrire, io riuscirei a riportare il sorriso su quella bocca che tanto amo, io... Vieni via con me! Perchè vuoi condannarci all'infelicità?-
-Vai via di qui, Potter. Ora!-
Stai piangendo ancora più forte. Le mie parole devono averti trafitto più di lame affilate. Ti accasci a terra distrutto e io... io rimango seduto. Sono sorpreso che da qualche parte dentro di me sia nato l'impulso di abbracciarti, consolarti. Deve essere quello, credo. Non lo so per certo, è troppo tempo che non sento più una cosa del genere. Forse dal giorno in cui ancora bambino baciai una bimba babbana a cui era caduto il gelato. Io volevo solo farla sorridere, non sapevo che il mio gesto l'avrebbe portata alla morte. Ricordati questa lezione, mi disse mio padre. E io me la ricordo. Me la ricordo molto bene.
-Vuoi bagnarmi il tappeto ancora per molto?-
-N...no. Scusami.-
Ti rialzi. Una mano sulla maniglia. Adesso te ne andrai, per sempre.
-Addio-
Ma tu non vuoi ancora finire questo supplizio. Resti sulla porta e poi...Improvvisamente ti giri rivelando uno sguardo nuovo, diverso. Uno sguardo forte, diretto, che sembra contenere tutto il coraggio e la determinazione che c'è dentro di te. Ho paura, c'è qualcosa in te e nei tuoi occhi che mi spaventa, che potrebbe far crollare tutte le barriere, lo so.
-C'è una cosa che devi sapere prima che io me ne vada. Poi sparirò per sempre dalla tua vita. Io... Io ti amo, Draco.-
Un pugno in pieno viso. In pieno petto. Una spinta che mi ha tolto l'aria dai polmoni. Ecco cos'è stato. La forza che possono avere le tue parole, l'intensità, l'emozione con cui vengono pronunciate. Come svuotato da ogni energia ti guardo mentre te ne vai. Piano piano riesco e riprendere il controllo di me stesso ma sento ancora uno strano calore pervadermi il corpo. Cosa diavolo mi hai fatto? Qualcosa si spezza, qualcosa è cambiato. Lo sento. Le mie guance bruciano più del fuoco, istintivamente porto una mano sopra di esse... Sono bagnate... Sto piangendo. Basito guardo le mie dita umide...Allora.. allora posso ancora piangere. Forse c'è ancora speranza per me, per questo essere dilaniato dalla paura, dalla codardia e dall'odio.. Sì. Forse, forse ho una possibilità, la possibilità di rotolarmi sui prati, di mangiare gelati, di godere dei raggi del sole. Forse posso anch'io emozionarmi per un'alba, sentire il vento sferzarmi il viso mentre corro a perdifiato sul bagnasciuga. Giocare a palle di neve, tuffarmi tra la spuma delle onde, sospirare per le carezze e i baci... Forse...forse...Troppi dubbi, troppo timore... No! Io voglio queste cose a costo di morirne, il mio cuore mi parla per la prima volta dopo tanto tempo e io voglio, devo ascoltarlo. Mi alzo, ti devo cercare, trovare, parlare e anche amare. Come ti meriti mio dolce cercatore. Sorrido. Non un ghigno tirato, no. Uno di quei sorrisi che ti riempono l'anima, che ti nascono da dentro. E' bello, è..strano. Le immagini di te che ridi, che mi saluti da lontano, che mi baci, che ti preoccupi, che ti concentri mi affollano la mente. Te lo devo, Harry. Sì, per te, per noi. Come un matto apro la porta e tu...tu sei ancora lì.
-Prendi la tua roba e andiamo, amore. La nostra nuova vita ci sta aspettando, non vorrai farla stancare?-





Storia corta e senza un senso preciso, lo so. Ma io la posto lo stesso, magari a qualcuno piacerà. Ringrazio tutti quelli che hanno recensito nella luce della luna. Mi dispiace ma non credo proprio che avrà un seguito. E' stato il lampo di un momento. Comunque, non si sa mai. Se avrò delle idee le scriverò. Un bacio, elefunk.

  
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