Tutti pazzi per Sam

Nigel era un ragazzino difficile, era solitario, era scontroso, era sensibile, suscettibile e non andava d’accordo con i compagni di classe.

Da sempre era stato così, da sempre era l’isolato della scuola e con la sua tendenza ad avere sempre la testa tra le nuvole e con il fatto che fosse in un istituto, era spesso preso di mira dai bulletti e dalla scolaresca in generale in qualsiasi scuola che era capitato.

Sam aveva il compito non solo di indirizzarlo per quello che gli sarebbe aspettato se fosse riuscito ad avere il diploma e a finire il liceo, ma il suo compito era anche quello di seguirlo fino a quando non avesse terminato gli studi.

“Non ho niente contro chi fa questo mestiere, ma davvero tu gli farai da insegnante di sostegno??”

Dean non l’aveva presa bene.

“Non arrabbiarti, sarà solo fino a quando finirà l’anno.”

“Non posso crederci! E la nostra intimità? La nostra privacy? Cosa vuol dire il fatto che verrà addirittura a studiare qui a casa??”

“Se lasciassi che studiasse da solo, non lo farebbe, Dean. Mi hanno avvisato sul ragazzo. Ha un’avversione allo studio, inferiore forse solo a quella per i suoi compagni di classe.”

“Perché un ragazzo con così tanti problemi non ha già un professore di sostegno suo?”

“Perché..quella che aveva, sì, era una donna, era una che corrompeva gli altri professori per fargli ricevere una certa quantità di bei voti e riuscire a promuoverlo comunque, nonostante la sua scarsa volontà. L’hanno scoperta e..beh..adesso sta scontando i suoi anni in galera. Si chiamava Bela credo.” Disse Sam.

“Ma che bel soggettino il nostro Nigel.”

Sam aveva riso. “E dai, non sarai geloso?”

“Non mi piace come ti guarda..come se volesse…mangiarti!”

“Piantala di pensare che sono tutti gay!” aveva riso Sam.

*

Erano passate due settimane da allora e Nigel aveva preso a pieno diritto il titolo di studente di Sam.

Era all’istituto in questo momento ed era in una sala adibita a sala pianoforte.

Stava suonando.

“Bravo. Così. Con delicatezza. Segui la musica.” Gli diceva Sam.

Nigel si deconcentrava spesso ma con la dovuta tranquillità e senza fargli pressioni, facendogli sentire che eri complice con lui, riusciva a fare le cose.

“Grazie, grazie a te riesco a suonare.”

“Sei troppo duro con te stesso, Nigel. È solo merito tuo.”

“Non ne sono così sicuro..” disse Nigel sorridendo e dandogli in quel momento d’impulso un bacio sulla bocca,

Sam rimase costernato, soprattutto perché in quel momento poi arrivò Dean a vedere la scena.

*

Durante il tragitto in macchina, Dean era fuori di sé.

“Tu da quello non ci vai più, che si faccia aiutare da un altro e ringrazia che non vado a menarlo seduta stante!”

In quel momento sembrava proprio il vecchio Dean.

“Picchieresti un ragazzo più piccolo di te?”

“Ti stava baciando, Sam!”

“Sì e non è neanche la prima volta..ma ne abbiamo già parlato,..” disse Sam.

Dean lo guardò a occhi sgranati.

“Come può starti bene? Okay, ne abbiamo già parlato, ma non mi stava bene la prima volta che l’ho visto baciarti, né tutte le altre volte, non capisco come possa stare bene a te!”

“Okay, innanzitutto ridimensioniamo la cosa..mi ha baciato 3 volte, non cinquanta…”

“Ah, scusa tanto allora se sono solo tre..”

“E comunque erano baci a stampo, non sulla lingua..”

“Mi scusi, signor precisino..”

“E lo fa per affetto. Solo per quello. Abbiamo già chiarito che non può esserci nulla tra di noi, ma lui dice che..insomma è solo per affetto, che lo fa. “

“Quindi bacia in questo modo anche suo fratello Matt?”

“C-che diavolo ne so io?”

Sam arrossì, sentendo il richiamo a loro due, Dean sorrise soddisfatto, poi si fermò in una piazzola di sosta, perché non voleva far incidente, guidando con uno stato d’animo alterato.

“Quello ha un debole per te, Sam!” disse una volta che fermò la macchina.

“Va bene e anche se fosse? Dean, quel ragazzo ha dei problemi e..insomma..cerca di aiutarmi..non me la sento di..respingerlo in malo modo..”

“Ci andresti anche a letto quindi?”

“COSA? NO! SEI PAZZO?”

“Adesso stasera esco e mi limono il primo che incontro, così, tanto per seminare amore!!”

“Non azzardarti a farlo..”

“Perché? Nigel non è sicuramente l’unico ad avere problemi di affetto..”

Sam fece un lungo sospiro e poi non disse più niente per qualche secondo, poi con aria affranta disse:

“Scusami.”

Dean lo guardò stupito.

“Scusami, tu hai ragione..è colpa mia..per me non significa niente, ma hai ragione, è una mancanza di rispetto nei tuoi confronti..avrei dovuto..non so..”

“Non credo tu capisca a fondo la questione, Sam. Quello oltre ad avere un debole per te, è il fratello di Matt, quello che era ossessionato da te.”

“Questo lo so..”

“Dev’essere..non so, una cosa di famiglia. E tu cosa vuoi fare? Salvare lui, come facemmo con Matt? “

“Perché no?”

“Perché temo che questo Nigel porterà dei grandi problemi, ecco perché.” Disse Dean. “Cazzo, io ti metto una museruola, è deciso.” disse, picchiando le mani sul volante.

“Cosa?” rise Sam.

“E prima dovevo combattere con Castiel, poi con Matt, ora con suo fratello. Sei pericoloso. Dovrei camminarti a due centimetri, tipo guardia del corpo.”

“Non ne hai bisogno, perché io sono perdutamente, irrimediabilmente innamorato di te.”

Dean fece una smorfia.

Sam lo baciò appassionatamente, approfittando che erano fermi.

“Mmmm..sei..un ruffiano , lo sai? Se quello ti mette ancora le mani addosso…mmmm..”