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Autore: Meereky02    21/04/2005    1 recensioni
KeixRei come al solito... commentate mi raccomando!
Era una fredda mattina d’inverno… un ragazzo sui sedici anni passeggiava lungo le innevate strade della città russa dove lui ed i suoi amici avrebbero dovuto inaugurare uno stadio: Mosca. Il vento ghiacciato gli penetrava fin dentro le ossa, nonostante il giubbotto bianco imbottito lo coprisse...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Kei Hiwatari, Rei Kon
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Le guardie condussero Boris, Ivan e Sergey nei sotterranei del monastero

Le guardie condussero Boris, Ivan e Sergey nei sotterranei del monastero. Adesso camminavano per gli oscuri corridoi, tutti in un silenzio mortale... nessuno osava fiatare. Sorpassarono varie celle, dove molti ragazzi rimanevano immobili appoggiati vicino alle ringhiere di ferro che li tenevano chiusi, guardando con astio le guardie. Si fermarono di fronte ad una cella che aveva una porta completamente di ferro, dove si poteva scrutare all'interno attraverso una piccola fessura. Uno degli uomini prese un grosso mazzo di chiavi e cominciò a cercare. Trovata quella giusta, diede molte girate nella serratura, finchè non riuscì ad aprirla. La stanza era completamente buia, grazie alla luce del corridoio però si poteva intravedere una figura rannicchiata in un angolo che appena aprirono la porta, sussultò.

 

Guardia: hey Yuriy, ti abbiamo portato i tuoi amichetti!

 

Detto ciò, spinsero con violenza i tre nella stanza, richiudendo la porta dientro di loro.

 

Boris: Yuriy... Yuriy, dove sei? Non ti vedo!

 

Yuriy: s-sono qui...

 

Boris cominciò ad incamminarsi verso la voce del suo compagno, vagando nel buio.

 

Yuriy: ahi!

 

Boris: scusa! Finalmente ti ho trovato!

 

Il russo si inginocchiò a terra, allungando le mani in avanti alla ricerca di Yuriy. Quando gli toccò una guancia, si accorse che era bagnata...

 

Boris: Yuriy, ma stai piangendo?

 

Yuriy: ma che dici... c-credi che io possa p-piangere? E' sangue... m-mi hanno picchiato ancora e... m-mi sono fatto male alla testa...

 

Boris, quasi per istinto lo abbracciò, stringendolo tra le braccia quel poco da sentire il suo corpo freddo accanto al suo, attento a non fargli male. Yuriy rimase stupito da quel gesto, ma ricambiò l'abbraccio, stringendolo a sua volta a .

 

Sergey: Boris, Yuriy, dove siete?

 

Ivan: parlate, così riusciamo a capire dove siete!

 

Boris: siamo qui!

 

Sergey: dove?

 

Boris: ahia! >.< Mi hai pestato la mano!

 

Sergey: scusa!

 

Boris: ahi! Ma allora sei scemo?!

 

Sergey: non sono stato io adesso!

 

Ivan: scusa Bo... sono stato io!

 

Boris: dobbiamo scappare da qui!

 

Sergey: ma come possiamo fare? E' impossibile uscire da questa cella!

 

Boris: mmh... Yuriy, qualche volta qualche guardia entra nella cella?

 

Yuriy: s-si... quando mi portano qualcosa da m-mangiare...

 

Boris: dobbiamo coglierli di sorpresa... la stanza è buia, non riusciranno a vederci, ma dobbiamo essere veloci!

 

Ivan: ce la faremo...

 

Sergey: è la nostra sola via d'uscita per..

 

Boris: la libertà...

 

Yuriy: la...la libertà...

 

Boris: si, Yuriy... tra poco saremo liberi...

 

* ° * ° * ° * ° * ° * ° * ° * ° * ° * ° * ° * ° * ° * ° * ° * ° * ° * ° * ° * ° * ° * ° * ° * ° * ° * ° * ° * ° * ° * ° * ° * °

 

Kei: yawn...=.=

 

Rei: cosa c'è? Non ti sono piaciuti gli incontri?

 

Kei: cosa c'era di interessante, scusa?

 

Rei: ehm...

 

Kei: ecco...-.-

 

Rei: dai, andiamo in albergo che fa freddo qui fuori. U.U

 

Kei: ok

 

+++++

 

Non riusciva a dormire... continuava a pensare a Dmitrij... cosa ci faceva lì? La Borg era ritornata all'attacco? Qualche anno fa avevano avuta una bella batosta, ma la polizia non aveva potuto arrestarli perchè quei bastardi avevano cancellato tutte le prove, e quelle che avevano a disposizione non erano sufficienti per incriminarli.

Rei dormiva silenzioso al suo fianco, rannicchiato su se stesso, e tra le braccia stringeva il suo cuscino. Con una mano gli accarezzò una ciocca di capelli che aveva sul volto, prendendola tra le mani e facendola ricadere sulle sue spalle nude. Era stupendo in quell'istante... così bello e angelico... l'espressione che aveva in volto era dolce e serena... niente lo turbava. La sua schiena liscia ricoperta per metà dal lenzuolo bianco, si alzava ed abbassava regolarmente ad ogni suo respiro.

Sospirò, appoggiandosi allo schienale del letto, incrociando le mani sulle sue gambe. Perchè non riusciva a prendere sonno?

 

Kei: "dannazione..."

 

Per l'ennesima volta si alzò, prendendo dal piccolo frigorifero che avevano in camera una lattina di aranciata. La bevve lentamente, rimanendo a fissare Rei che dormiva, lasciando libera la mente da quei pensieri. Dopo poco decise di andare a fare un giro... era piuttosto tardi, ma non sapeva che altro fare per addormentarsi. Vestitosi, diede un'ultima occhiata al suo angelo addormentato ed uscì dall'albergo, inoltrandosi nelle strade ancora affollate e trafficate nonostante l'ora.

Si stava annoiando a morte, ed inoltre faceva un freddo cane. Si fermò al primo bar che vide e si prese una bottiglia di vodka, per riscaldarsi un . Per fortuna reggeva molto bene l'alcol, infatti la bevve tutta velocemente, cominciando a riscaldarsi. Guardò verso l'uscita del locale, che dava la vista verso un bosco fitto che portava fuori città. Tra il buio intravide una sagoma appoggiata ad un albero, ed altre ombre intorno ad essa. Incuriositp, pagò distrattamente il conto ed uscì dal bar. Non che gli interessasse molto, ma era incuriosito di sapere cos'erano quelle figure misteriose.

 

Kei: c'è qualcuno?

 

Sentì qualcuno parlare sotto voce e poco dopo una voce quasi familiare...

 

...: chi sei?

 

Il russo non rispose, ma avanzò di qualche passo e spostato un ramo che intralciava la sua vista, si accorse che erano quattro ragazzi.

 

Kei: cosa ci fate qui?!

 

C'era tutta la squadra dei Demolition Boys al completo: Boris era inginocchiato a terra, vicino a Yuriy che restava immobile appoggiato ad un tronco di un albero.

 

Kei: cosa gli è successo?

 

Boris: Kei... devi aiutarci...

 

Sergey: siamo scappati dal monastero...

 

Kei: cosa?!

 

Ivan: non abbiamo un posto dove andare e per di più Yuriy è conciato piuttosto male...

 

Kei: io sto in un albergo qui vicino con la mia squadra... farò preparare altre due stanze per voi

 

Boris: grazie...

 

Il ragazzo prese in braccio il rosso, stringendolo tra le braccia e guardandolo preoccupato.

 

Kei: cosa è successo?

 

Boris: ti racconteremo tutto dopo! Adesso dobbiamo pensare a Yuriy!

 

 

Ce l'ho fatta!=.= Mi ero bloccata a metà chap e non sapevo come andare avanti! Non è che sia venuto granchè, ma è tutto quello che sono riuscita a scrivere! Per il prox chap non so ancora che scrivere!^^''' Ve l'ho detto, non ho un'idea da seguire!XD AVVISO IMPORTANT: visitate il sito di Kei: www.sweetwords.tk mi raccomando!^.^Beh, commentate in molti ed io sarò ancora più motivata a scrivere sapendo che c'è qualcuno che legge!=D ciaux! Ci sentiamo!=^o^=

 

  
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