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Autore: Yumeji    02/12/2017    1 recensioni
In treno, Todoroki e Bakugo tornano alla Yuuei.
L'orgoglio di entrambi bruciava e scalpitava nell'ascoltare i racconti di chi, come Kirishima e Midoriya, poteva lottare sul campo al fianco degli eroi professionisti. Forse Shoto non era il tipo da esternare il proprio malcontento con urla e insulti come invece faceva Bakugo, ma non per questo era meno urtato di lui per quella situazione, semplicemente non teneva un atteggiamento tanto infantile.
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Prima fanfiction su questo fandom
[Attenzione: Vago spoiler per chi non è in pari con le scan / Words: 881]
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Katsuki Bakugou, Shouto Todoroki
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Con delicatezza Todoroki gli accarezzò la fronte usando il proprio quirk per abbassarne la temperatura, appoggiando le dita e il palmo contro la sua pelle accaldata. Subito un senso di sollievo attraversò Bakugo che, nello stato di dormiveglia in cui si trovava, si lasciò sfuggire un sospiro appagato. In un altro momento di sicuro il biondino l'avrebbe allontanato con violenza e ricoperto di insulti, le braccia però parevano essergli diventate troppo pesanti per reagire, così come le palpebre non tenevano abbastanza forza per rimanere aperte. Todoroki ne fissò con la coda dell'occhio il profilo, studiandone la reazione, l'espressione del tutto indifferente mentre continuava ad usare il proprio quirk come un impacco freddo per contrastarne la temperatura elevata. Sin da quel mattino aveva notato che qualcosa nel suo odioso compagno di classe non andava, per quanto in realtà fu Midoriya a mettergli la pulce nell'orecchio poco prima che lui e l'altro uscissero per il loro corso di recupero. Per il resto del giorno però Bakugo non aveva tenuto comportamenti che avessero potuto in qualche modo allarmarlo, era stato un poco fuori fase, distratto e meno vitale del suo solito, ma nulla di più. Sul momento Todoroki aveva creduto fosse semplicemente annoiato o frustrato dalla situazione d'inferiorità in cui loro, rispetto agli altri membri della classe, si trovavano. Neppure a lui piaceva essere rimasto indietro e, quelle lezioni supplementari, piuttosto che spronarlo a migliorare gli pareva lo rallentassero ancora di più, quasi gli mettessero ceppi ai piedi tanto pesanti da rendergli impossibile raggiungere quelli che lo avevano superato, aumentando così la distanza fra lui e gli altri.

L'orgoglio di entrambi bruciava e scalpitava nell'ascoltare i racconti di chi, come Kirishima e Midoriya, poteva lottare sul campo al fianco degli eroi professionisti. Forse Shoto non era il tipo da esternare il proprio malcontento con urla e insulti come invece faceva Bakugo, ma non per questo era meno urtato di lui per quella situazione, semplicemente non teneva un atteggiamento tanto infantile.
Purtroppo, solo poi Todoroki aveva compreso che probabilmente era stata la febbre a rallentare il biondino, annebbiandogli la mente e dandogli quell'aria frastornata. Il continuo obbligarsi a comportarsi come sempre, fingendo di non essere  affatto malato, ne aveva peggiorato le condizioni al punto che, a fine giornata, il suo malessere era divenuto palese a chiunque. Senza darsi un attimo di tregua o di riposo, una semplice influenza aveva portato Katsuki a cadere addormentato sulla spalla del compagno non appena erano saliti sul treno per tornare alla Yuuei.
Shoto sospirò, non meno stanco dell'altro per la lunga serie di allenamenti a cui il corso di recupero li aveva sottoposti, anche lui avrebbe voluto fare una breve pennichella fino all'arrivo a scuola. In più era certo che Bakugo non avrebbe apprezzato le sue premure, se si fosse svegliato avrebbe finito con l'urlargli contro allontanandolo con violenza. L'atteggiamento più logico era quindi quello di appoggiarlo contro al sedile ed ignorarlo, infondo non era una problema suo, no? Avrebbe voluto pensarla così ma prepotente il ricordo dell'espressione preoccupata, da mamma chioccia, di Midoriya gli tornò alla mente assieme alle sue raccomandazioni.
"- So che non dovrei chiedertelo Todoroki, visto che non è una cosa che ti riguarda... ma potresti tenere d'occhio Kacchan? Anche se fa lo sbruffone come al solito, mi sembra abbia qualcosa di strano -" gli aveva chiesto per poi rivolgergli un sorriso impacciato e per qualche motivo dannatamente adorabile.
Di fronte ad una simile espressione Todoroki non aveva potuto far altro che capitolare, facendosi rubare la promessa di tener sott'occhio Bakugo per quanto gli fosse possibile, dimenticandosene però subito dopo aver varcato la soglia dei dormitori. Il fare pungente e scostante del biondino l'aveva portato a pensare che lui e Midoriya si fossero sbagliati a notare un qualche cambiamento nella sua persona, così si era detto non fosse necessario preoccuparsene.
E in parte aveva avuto ragione, Bakugo era riuscito a seguire il corso senza dare alcun segno di cedimento o fatica. Ora però che avevano avuto modo di fermarsi, non aveva più retto la propria farsa, cedendo alla febbre che nel frattempo, durante il corso della giornata, doveva essergli salita. A quel punto Todoroki non poteva ignorarlo come se nulla fosse, avrebbe fatto un torto a Midoriya se lo avesse fatto.
In silenzio lasciò Bakugo riposare con il capo appoggiato sulla sua spalla, la mano ancora a raffreddargli la fronte. Era solo per via di Midoriya se lo faceva, non aveva altra ragione. Nessun altro motivo.
Shoto sussultò quando un movimento involontario di Katsuki, provocato da uno sbalzo del vagone, lo portò a ricadere con la testa sul suo petto. Avevano fatto entrambi una doccia dopo gli allenamenti e, per un momento, Todoroki ne sentì il profumo dello shampoo. Veloce lo ritirò su, portandolo di nuovo ad appoggiarsi alla sua spalla. Cominciava a trovare difficile continuare ad ignorare quanto i loro volti fossero vicini e dovette sforzarsi per portare lo sguardo lontano dal suo viso addormentato.
Se teneva la bocca chiusa in quel modo sembrava quasi carino, osservò sovrappensiero.  
Solo una parte dell'espressione di Shoto arrossì mentre l'altra, segnata dall'ustione, ne occultava per bene l'imbarazzo.
Lo faceva per mantenere la promessa con Midoriya, si ricordò fissando quasi senza sbattere le palpebre il panorama fuori dal finestrino. Forse, se avesse continuato a ripeterselo, sarebbe diventato vero.


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La mia prima fanfiction su questa serie che ho scoperto di adorare (me ne sono sorpresa - LOL -). Mi dispiace che sia inconcludente, credo si possa considerare come un esercizio, devo ancora imparare a gestire i personaggi e questa la si può considerare una prova generale mentre cerco di sviluppare qualcosa di più consistente.
Spero comunque vi sia piaciuta, Godetevela!

  
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