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Autore: shinigami di fiori    03/12/2017    2 recensioni
Un giorno...Tu capirai.
Capirai perché il mondo non meriti la pietà di nessuno...Poiché persino un eroe altri non è che una vittima dell'ingiustizia.
La Strega Blu, dopotutto, è tornata davvero in circolazione.
Genere: Avventura, Drammatico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: All Might, Izuku Midoriya, Katsuki Bakugou, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Tornare...Indietro-?
Una folata di vento falciò le due figure oscurate dall’enorne albero.
La donna dai lunghi capelli chiari sorrise appena, scoppiando in una tenera risata poco dopo.
Eva la osservò mentre cercava di riprendere fiato, aiutandosi con l’appoggio del grande fusto: la corteccia era ruvida e fastidiosa al tatto, ma aveva anche un non so che di piacevole.
Phantom si sistemò la tiaria sugli occhi, ricomponendosi.
-Deve sembrare tutto assurdo ai tuoi occhi, in questo momento- Sussurrò.
Eva sobbalzò appena...Era come se con quella frase la donna le avesse letto i suoi anni di vita.
-Si, lo definirei assurdo- Sorrise Eva.
Le mani si accarezzavano timidamente.
Phantom si avvolse di più nel mantello.
-Tornare indietro...Sarà la cosa più difficile che tu abbia mai provato a fare- Sorrise, osservando il sole scomparire tra le verdi foglie.
-Una cosa che sembra tanto semplice...Davvero sarà così difficile-? Chiese Eva, non capendo veramente dove volesse arrivare la terza in cassifica.
-Semplice? Il solo essere un Vilesangue non ha nulla di semplice...è giusto che tu lo sappia a priori- Le disse, seria.
-Questo...Credo di averlo capito- Disse Eva mortificata.
Immediatamente Snow spezzò quella terribile atmosfera di disagio creatasi.
Sorrise mostrando i denti a punta.
-Ma non esserne così triste...Insomma, io ho marito e figlie...La vita mi sta sorridendo alla grande...-
Eva notò un briciolo di titubanza nelle sue parole.
-Anche se non posso vederla- Concluse poi, sorridendo.
Eva percepì quel tasto dolente come se si fosse trattato della sua vista.
-Non riesci più a vedere...-? Chiese, insicura.
Snow si portò una mano agli occhi coperti.
-I primi esperimenti furono terribili sai? Quel siero ha fatto danni diversi a persone diverse...E io mi sono beccata in pieno gli effetti collaterali della sostanza dell’epoca- Disse, accarezzandosi la parte degli occhi e poi lasciando cadere la mano sul morbido mantello blu notte.
“Il siero...”
-Ma da una parte...Credo che vada bene così-.
Eva sollevò lo sguardo.
-Ti sta bene non vedere-? Chiese.
L’eroe strinse il carillon che teneva in mano.
-Si...Preferisco non vedermi-.
Evangeline sentì il sangue congelare nelle vene...Cosa celava ancora questa sua natura?
-A tal proposito...-
Fu un attimo e la donna comparva di fronte alla ragazza.
Lo spostamento dell’aria arrivò in ritardo, trasformando il tutto in una scena a rallentatore.
Poteva non sembrare, ma Snow era davvero una donna alta e possente: doveva piegarsi con la schiena per poter percepire lo sguardo di Eva sul proprio viso.
La giovane riuscì a scorgere della condensa accarezzare le labbra di Phantom.
-Vuoi che cavi anche i tuoi, di occhi-? Chiese, come se fosse la cosa più naturale del mondo.
-C-Cosa-? Eva indietreggiò di poco.
La donna appariva come un vero e proprio fantasma: il mantello le copriva gambe e braccia, il vento le spettinava i capelli scappati da una debole treccia e la schiena curva, in attesa di una risposta.
-La mia è stata solo una coincidenza...Ma la maggior parte dei Vilesangue ha deciso di togliersi la vista per evitare di guardarsi- Spiegò.
Eva si ricompose capendo che, nonostante fossero inquietanti, le intenzioni della donna non erano cattive.
-Perchè me lo chiedi ora-? Chiese Eva, seria.
Snow si sollevò, sovrastandola in altezza.
-Entrare in questo mondo ora potrebbe essere la cosa pià dolorosa che esista-.
-Anche se mi dice così...Io non voglio rinunciare ai miei occhi, rifiuto l’offerta- Si inchinò.
Snow si portò una mano alle labbra, sorridendo.
-Capisco...Se la malattia non mi avesse preso gli occhi probabilmente mi sarei accecata ugualmente- Confessò, grattandosi la nuca.
-Perchè mai-?
Phantom ridacchiò.
-Non sono una persona così forte...Evangeline Toousaka-.
Il silenzio che calò in quel momento fece tornare Eva con i piedi per terra.
-Ad ogni modo...Cosa intende dire con “tornare indietro”-? Chiese Eva.
Snow sembrò ridestarsi da una visione.
-Al festival sportivo...Come ti sei sentita-? Chiese, conoscendo benissimo la risposta.
Eva aprì piano le labbra.
-Un mostro...Vero-?
La giovane ammutolì.
-Bhè...è esattamente quello che sei...Prima lo accetti e più facile sarà- Le disse freddamente.
Eva non si lasciò scoraggiare e strinse i pugni.
-Quindi anche lei è un mostro-? Chiese, assottigliando gli occhi.
Si aspettava una risposta matura, degna di una saggia Vilesangue con il controllo completo della situazione...E invece ottenne parole che la fecero stare male.
-Ed è proprio per questo motivo...Che combattere senza vedere che razza di mostro sia mi aiuta a vincere...-.
Evangeline immediatamente si avvicinò alla donna, gesticolando scuse.
-M-Mi dispiace...è che sono nervosa e...E non sapevo come...- Si accarezzò il dorso della mano.
Snow lanciò il carrillon alla giovane che, con un colpo di fortuna, lo vide arrivare e lo prese al volo.
-Attenzione...Sarebbe un bel guaio se dovesse rompersi-.
-Il carrillon-? Chiese Eva, osservandolo e rigirandoselo tra le mani.
-Quello...-
La strega sollevò lo sguardo.
-Quello è lo strumento che utilizzo per tornare indietro-.
Eva assottigliò gli occhi...Forse stava iniziando a capirci qualcosa.
-Quando i Vilesangue entrano nella loro forma istinto perdono lentamente la concezione del mondo come lo conoscono e la follia prende il sopravvento sulla mente-. Spiegò semplicemente.
Eva accarezzò il piccolo oggetto.
-Sono riuscita a distinguere quattro stadi fino ad ora, ma rimane pur sempre un mio metodo personale...A mio parere,forse, il più sicuro-.
-Quattro stadi...-Sussurrò Eva.
Phantom strinse la mano a pugno...Con frustrazione e rabbia.
Eva riuscì a scorgere delle gocce di sangue.
La donna rise nervosamente; era pur sempre un’eroina...Non poteva perdere i controllo davanti a quella che sarebbe stata la sua allieva.
-Purtroppo io ho quasi superato il quinto...Rimane un metodo poco attendibile e difficile da mantenere...Però credo che sia quello meno pericoloso per corpo e mente-.
-Quinto?...Ma allora tu...-?
-Dopo mi sono ritirata di una posizione in classifica...Non potevo permettere che l’eroe seconda solo ad All Might portasse nel cuore della gente un’immagine così spaventosa. Sto addirittura pensando di abbandonare il mestirere...Dopotutto scalare la classifica alla rovescia si sta dimostrando più difficile che percorrerla normalmente-.
Eva piegò la testa.
-Endevoar ha tirato giù un casino...Non voglio percorrere la stessa procedura per tutte le posizioni che dovrò favorire con il mio abbandono...Meglio mettere le cose in chiaro una volta per tutte, mi sono detta-.
 
-Tuttavia...Gli sguardi delle mie figlie quando sentono una notizia che riguarda me in televisione...-
Eva sorrise.
-Mio marito li descrive sempre così magnifici e incantevoli che...Certe volte mi chiedo, perchè doveva essere proprio la vista-? Chiese, nostalgica.
 
-Ma quel giorno...-
Eva vide il volto della donna incupirsi.
-Mi era capitato di arrivare allo stremo del quarto stadio...Ma mai di superarlo così in fretta-.
Il carrillon partì e la melodia iniziò a giocare ad acchiapparella con il vento umido.
-Non voglio mai più dimenticare tutto ciò che è importante per me...Non voglio più sentirmi urlare i nomi delle mie figlie per farmi riprendere il controllo...-.
La melodia risuonava.
Poi la donna fece un sorriso dolce.
 
 
-E poi, quando vennero a trovarmi in ospedale mi regalarono quel carrillon. La più grande delle mie figlie me lo mise tra le mani stanche e pallide sorridendomi e dicendomi che sarebbe andato tutto bene.
La più piccola mi afferrò la mano dicendomi che l’oggetto avrebbe suonato la mia melodia preferita, quella che utilizzavo per farle addormentare quando erano piccole.
La figlia del mezzo, la più saggia, mi disse che ogni volta che la mamma si fosse dimenticata di loro avrebbe dovuto aprire quel carrillon...Così da poter ricordare e tornare indietro-.
 
Eva non osava fermare quella melodia...Non in quel momento.
-Non era un metodo attendibile...Non lo era per nulla. Però funzionò in un paio di casi. Ormai è come se fosse parte dell’aria che respiro, e ascoltarla ancora mi provoca solo un gran mal di testa...Però...Però ne ho bisogno per tornare da loro quando il mondo crolla e il tempo si sgretola.
 
 
 
“Papà, vai a cercare la mamma e dalle il carrillon...è stata sciocca ad uscire senza. Suona una delle sue canzoni preferite. Quando la mamma si dimentica di noi qualcuno deve aprire il carrillon, in modo che possa ricordare.
Ti riconoscerà sicuramente...La tua spilla d’oro è così grande e bella, non potrà confondersi”
 
 
 
-Mio marito perse un braccio nel tentativo i farsi riconoscere da me...Ma per fortuna riuscì ad aprire il carrillon in tempo-.
Eva ascoltava quelle parole incredula...
-Un Vilesangue...è colui che si discosta più di tutti dall’essere un eroe. E poi ci sono i Vilesangue consci...Che ci vedono anche fin troppo bene-. Sorrise.
-La Strega Blu...-Sussurrò Eva.
Snow la osservò.
-Ecco...Io non credo che La Strega Blu abbia qualcosa che le permetta di tornare indietro-.
Phantom le posò una mano sui morbidi capelli, accarezzandoli piano.
-è perchè chi non vuole tornare non ha bisogno di qualcosa del genere...-
Improvvisamente la donna sentì la ragazzina treamare.
-Oh cara...Perdonami, non avrei dovuto- Le disse,accarezzandole la testa ripetutamente.
Eva si ricompose quasi immediatamente.
-Phantom-san...Sei una madre quindi-? Chiese sorridendo, con ancora delle lacrime agli angoli degli occhi.
Snow piegò la testa.
-Allora perchè...Perchè la Strega Blu non ha niente a che vedere con te? Anche lei ha due figlie no?...Perchè lei...Perchè...-.
-Evangeline...-
Fu un secondo.
 
Il mondo si fermò.
Tre corvi urlarono e spiccarono il volo dai rami prima tranquilli dell’albero.
La melodia del carillon vacillò a causa della botta che prese cadendo a terra, bagnandosi con l’erba umida.
Le gambe di Eva la trascinarono indietro.
Le sue pupille si rimpicciolirono...Iniziò a sudare.
La figura della giovane venne oscurata da una gigantesca ombra e una danza di piume bianche le venne offerta come spettacolo.
Sentiva solo rumori disgustosi, simili a quelli delle ossa quando cozzano tra loro o si frantumano.
Vide del sangue colare da quella cosa, formando una piccola pozza scura dove prima c’erano i piedi della donna.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
“E questo...Cosa significa...?”
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Il vento non aveva smesso di fare compagnia ai Vilesangue.
Eva cadde a terra, posando le mani sul terriccio bagnato.
Gli occhi le tramavano violentemente mentre i capelli spettinati le accarezzavano la fronte.
E come tutto era successo in un istante, ci vollero solo pochi secondi perchè tutto tornasse come prima.
Come se non fosse successo nulla.
La donna era in piedi davanti a lei come se nulla fosse...Solo la pozzanghera di sangue scarlatto le dava la prova di non essere una folle.
Con un movimento elegante Phantom Snow si portò la tiaria a coprire gli occhi, nascondendoli di nuovo.
Eva non si era mossa di un centimetro.
 
 
 
 
“...Uno scherzo...”
 
 
 
 
-Evangeline...-
La ragazzina si riprese e smise di fossare il vuoto, spostando lo sguardo sulla donna.
Degli ultimi spasmi provenirono dalla schiena di Snow che si scrocchiò il collo subito dopo.
Una scia di sangue colò dall’orecchio del Vilesangue più grande.
-Io non so che cosa possa passare per la testa della Strega Blu...-Sussurrò, raccogliendo il carillon da terra.
“Una cosa del genere...Una cosa del genere non potrà mai essere un eroe...” Eva non stava ascoltando.
-Rientra senz’altro ne Vilensague consci della propria pericolosità...E i suoi occhi vedono perfettamente-.
Evangeline non aveva la forza di alzarsi.
-Questa...Immagino che anche tu preferisca chiamarla maledizione invece che Quirk- Sorrise.
Evangeline sentì il mondo crollarle addosso...Ancora e per l’ennesima volta.
“Nel modo più assoluto...Non c’è nessuna possibilità che io possa...”
Improvvisamente il carrilon riprese a suonare.
Gli occhi di Evangeline tornarono alla loro naturale brillantezza.
-Oh cielo...Mi farà anche venire un grande mal di testa...Però è davvero bella vero-? Chiese candidamente la donna, portandosi una mano sulla guancia.
Eva strinse i ciuffi di erba che le accarezzavano le dita e poi si sollevò piano.
Non aveva nemmeno le parole per descrivere quello che aveva visto...Non sapeva nemmeno come descriverlo.
-Questo...Questo sarebbe un Vilesangue...-? I suoi occhi erano oscurati.
-Bello eh-? Chiese la donna, mostrando i canini aguzzi.
-Come può una cosa del genere essere sempre stata dentro di me-? Si chiese, portandosi una mano al cuore.
Phantom sorrise al tramonto.
-Ho ricevuto parecchie informazioni dai docenti della Yuei...Mi hanno raccontato ogni cosa-.
Eva non reagì.
-è stato tutto ibernato nel tuo corpo...Come i bambini per sviluppare le loro unicità, il tuo corpo sta continuando a rigettare il muro per recuperare il tempo perso. Sei sempre riuscita in imprese incredibili per dei semplici esseri umani, sia fisicamente che intellettualmente...Sembra proprio che il siero non funzionasse al cento per cento, alla fine- Sorrise, accarezzandosi la tiaria.
Eva sollevò piano la testa.
-Esistono anche dei Vilesangue che vivono una vita tranquilla sai? Pensavi che tu e tua sorella foste le uniche ad essere vittime del siero? Quasi tutti i Vilesangue ne riportano i danni collaterali...All’ora era il metodo più semplice per non venire arresati o discriminati per quello che eravamo-.
-Lei no...-.
La donna voltò la testa verso di lei.
-La Strega Blu non lo utilizzò...- Strinse i pugni.
-Quali siano le sue intenzioni...Non credo potremmo venire alla luce di qualcosa senza chiedere a lei direttamente...-.
Toousaka assottigliò gli occhi.
-Vuoi incontrarla, vero-? Chiese.
-Voglio distruggerla...Voglio annientarla...Voglio ammazzarla....-Sussurrò Eva.
La donna ricordò quello che le avevano raccontato alla Yuei.
“Ha ucciso una persona”.
-Però...-
Le orecchie della donna si mossero.
-Però forse...Potrei provare a parlarci- Si osservò la mano.
Snow fece un sospiro di sollievo...Era già una grande differenza tra lei e la Strega Blu.
-Quindi...Sicura di voler continuare a tenere quegli occhi-? Chiese la donna, ridacchiando.
 
 
 
Eva sollevò lo sguardo, finalmente puntato in quello coperto della donna.
-Certamente-.
 
 
 
 
 
 
 
 
La ragazzina aveva gli occhi chiusi, persa in un mare di silenzio e serenità chiara.
Era come se Phantom Snow le avesse rivelato un pezzo mancante della sua vita che ora avrebbe dovuto prendere in mano da sola.
“Proverò a parlare con lei...Se dovessi mai incontrarla...”
La giovane sollevò lo sguardo e si sporse in avanti, con per udire qualcosa.
“Cosa le dirò?...Ancora non ci ho pensato”.
“Però...Vorrei parlarle, anche se per poco” si osservò la mano.
I suoi occhi si addolcirono.
 
 
 
 
Qualcosa le afferrò la mano immobile davanti al viso.
Era una presa scortese, bagnata di rosso e scura.
La giovane alzò piano lo sguardo, consapevole di quello che le stava davanti.
Era come osservarsi riflessi in uno specchio:
La figura si distingueva solo per la quantità di sangue sul corpo e sugli abiti; era come avvolta dall’abbraccio di un’ombra scura.
Uno sguardo dalle pupille minuscole e i capelli che fluttuavano come onde in un mare di cielo.
Eva rimase ad osservarsi...La presa scivolosa stretta intorno al suo polso.
-Non dovrei..-? Sussurrò, sentendo la presa farsi ferrea.
La voce che uscì da quelle labbra le fece spalancare gli occhi.
Era leggermente stridula, sovrapposta ad un’altra lievemente più grave.
 
 
 
-Parlarle...Infondo tu...-
 
 
 
 
Eva aprì gli occhi, ritrovandosi la figura della donna davanti a lei.
-Da domani incominceremo l’addestramento...Preparati, Strega Blu- Le aveva sorriso.
La giovane sorrise, stringendo i pugni.
-Certo-.
 
 
 
 
 
 
-La vuoi morta, no-?
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
-Angolino autrice-
 
 
Peeeeeeerdono!!!!! Chiedo venia!!!! Sono stata molto presa con lo studio e ho deciso di rimandare l’aggiornamento per rielaborare bene questo capitolo molto molto importante.
Phantom Snow porta con sé un dolce e triste destino maledetto a causa della sua unicità...Anzi...Maledizione come piace definirla lei.
Ho aggiornato pure a questa bellissima ora...Perdonatemi...T.T
Appuntamento al prossimo sabato (spero T.T) ma nel caso dovessi tardare aspettate pure il capitolo il week end dopo ;D
Alla prossima e grazie a tutti.
-Shinigami di fiori-
 
  
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