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Autore: SpookieSammie    03/12/2017    0 recensioni
"Eppure ero arrivato a fidarmi di te, invece hai portato in me sofferenza e dolore"
"L'ultima cosa che vorrei che tu pensassi è che io non ti abbia a cuore"
"Lo penso; alla fine, non hai realizzato ciò che voleva tuo padre?"
"Sì ed era quello che volevo anch'io, ma ora, dopo aver capito come sei, i nostri desideri sono antitetici"
Una storia diversa e intensa, con protagonista Christelle Riddle, figlia del famigerato Lord Voldemort.
Tormentata da un amore solido, ma impossibile da portare avanti e da nuove dichiarazioni amorose verso di lei; da un'improvviso sentimento forte d'amicizia nei confronti di quello che dovrebbe essere il nemico, da un affetto paterno che non verrà facilmente messo in secondo piano: sarà senza scrupoli oppure scoprirà la sua bontà celata da crudeltà?
Genere: Avventura, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Newt Scamandro, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto, Contesto generale/vago
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“I complimenti più sentiti, mio signore, per aver raggirato in modo così profondo tutto il mondo magico”

“Grazie Pius e grazie a tutti voi che siete rimasti al mio fianco. È bastato davvero poco, tutti così ingenui d’altronde. In alcuni istanti, mi chiedo come quale coraggio pensino che il più grande mago oscuro di tutti i tempi si sia improvvisamente pentito del male che ha seminato ed abbia chiesto una tregua a Potter. L’ho addirittura invitato qui, nella mia dimora, per cercare di confessargli ciò che mi ha portato ad uccidere i suoi genitori e ciò che ho commesso durante il mio periodo buio, in realtà di gloria ineguagliabile. Poveri idioti! Per i prossimi tre anni, non avranno nulla da temere e rimarranno ignari di ciò che spetterà loro fino ad allora”

Grandi risate si sparsero per tutto il salone mentre Voldemort osservava, ad uno ad uno, i suoi seguaci.
 

 
“Stupeficium!”
Un urlo e un tonfo secco risuonarono tra le pareti della stanza sotterranea della villa dei Riddle.

“Christelle, ogni giorno fai sempre tantissimi progressi

“Mi sono sempre tenuta al passo con i tuoi insegnamenti Victoria, il merito va a te”

“Troppo buona, come sempre; direi che, vista la grandezza di tuo padre, il merito deriva tutto da te stessa”

Christelle sorrise alla sua fedele insegnante, mentre, con un colpo di bacchetta, ricomponeva l’armatura in ferro con cui si esercitava giornalmente dall’età di 11 anni. Ora era una diciottenne dai lunghi capelli neri che le accarezzavano la schiena. Uscì dalla stanza e si diresse verso sua madre; i suoi movimenti mettevano in risalto le sue forme pronunciate. Gli occhi verdi – come quelli di suo padre, le dicevano – incontrarono quelli della signora Riddle.
Christelle era una strega dai poteri molto forti, notevoli e temibili, pur non essendo conosciuta nel mondo magico; lei era consapevole di possederli e sapeva che poteva distruggere ciò che ostacolava il suo cammino senza troppa difficoltà.
Le sue labbra si schiusero in un sorriso “Dimmi mamma”

“Guarda cos’è appena arrivato per te” la madre le porse una lettera di colore bianco sporco: recava un sigillo imponente rosso laccato, con impressa una lettera H maiuscola.
Christelle girò la lettera e rise; sua madre condivise la sua apparente gioia. “Credo che tuo padre debba vederla”

“Subito mamma” esordì Christelle. Salì le scale che portavano al primo piano della loro casa e si avvicinò alla porta che permetteva l’accesso al salone. Sapeva che era in corso una riunione con i “seguaci” – così venivano definiti i sostenitori di suo padre.
Toc
toc
toc

Bussò piano, per tre volte di seguito. Le voci si zittirono immediatamente, sentì solo suo padre “entra pure, tesoro”. Lei aprì la porta, sorridendo dopo aver udito la dolcezza di Riddle nei suoi confronti.

Era la prima volta che vedeva il lungo tavolo posto al centro della stanza completamente pieno. Alcuni volti erano, per lei, appartenenti a uomini e donne mai visti prima di allora; questi ultimi ricambiarono il suo sguardo. Notò il particolare interesse che esprimevano gli sguardi maschili verso il suo corpo e le sue curve pronunciate e armoniose.
La ragazza porse la lettera al padre, salutò “buon pomeriggio a tutti” e si presentò per coloro che non aveva mai incontrato, quindi ascoltò i nomi che uscirono dalle loro bocche. Osservando meglio, notò molti cambiamenti: uomini e donne visti per anni e anni non erano più presenti, ma al loro posto ce n’erano altri e in numero maggiore.
Incrociò lo sguardo alla sua sinistra di Piton “buon pomeriggio, professore”
“Buon pomeriggio a te, Christelle”

Infine, gli occhi della ragazza cercarono quelli di lui, già fissi su di lei da quando entrò nel salone; gli sorrise e lui fece altrettanto, cercando di non farsi notare dal resto dei seguaci e, soprattutto, da sua moglie.

“Udite udite, signori: Christelle è ufficialmente invitata a recarsi presso la scuola di magia e stregoneria di Hogwarts il giorno 1 settembre. Visti i recenti avvenimenti che si sono succeduti nel mondo magico, siamo lieti di accoglierla tra le nostre mura”
Tutti i presenti iniziarono a bisbigliare tra di loro.
“Ben fatto, Severus” concluse Riddle.

“Mio signore, in realtà non ho fatto grandi cose. Silente è pienamente convinto delle sue buone intenzioni”

“Ha convinto proprio tutti, mio signore” ghignò Bellatrix.

Gli occhi di Voldemort si posarono nuovamente sulla figlia “Sarebbe meglio che tu iniziassi a preparare le tue cose, la settimana prossima puoi recarti a Diagon Alley per acquistare l’occorrente per le tue lezioni, come indicato nella lettera”

“Va bene papà, vado a preparare il bagaglio con gli abiti allora”

“Non ho alcun dubbio sulla riuscita del nostro piano con te e Severus all’interno di Hogwarts”

La ragazza gli sorrise, si congedò e andò verso la sua stanza.
Aprì la lettera e lesse la lista di materiale e libri necessari: con una penna iniziò a segnare ciò che era già in suo possesso. Inserì nella valigia alcuni vestiti.
Le sensazioni che la pervasero erano molteplici: ansia, incredulità, paura di non riuscire a portare a termine ciò che aveva ideato suo padre nonostante avesse quasi 3 anni a disposizione per creare la giusta atmosfera e le premesse necessarie… era dominata anche da eccitazione per una nuova esperienza, da felicità e gioia per la fiducia che suo padre aveva riposto in lei. Christelle lo amava più di ogni altra cosa al mondo e le era mancato profondamente durante gli anni della sua infanzia e della sua adolescenza.
I suoi pensieri vennero interrotti nel momento in cui sentì la porta della sua stanza aprirsi; si voltò.

“Sei proprio convinta di andare a Hogwarts?”

“Immaginavo saresti venuto, ti aspettavo”

“Come faccio a non correre da te, come ogni volta?”

Lei gli si avvicinò, lui l’accolse tra le sue braccia e cercò subito le sue labbra carnose. Si scambiarono un bacio molto appassionato, tanto appassionato da far sì che lui si lasciasse cadere sul letto con la ragazza seduta a cavalcioni su di lui.
La passione che li legava era talmente forte da non conoscere ostacolo, nulla più esisteva quando erano insieme, al di fuori di loro.
   
 
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