Sirius Black ha tanti sorrisi.

C’è il sorriso – ghigno, il più frequente, quello che significa guai in vista. È il sorriso che increspa le sue labbra quando James gli propone di fare qualcosa di molto stupido e lui è assolutamente d’accordo. È il sorriso che fa tremare Remus e che gli fa desiderare di non essere nei paraggi quando il motivo del sorriso arriverà.
Ha un sorriso ammaliatore, con solo un angolo della bocca, quello che usa per incantare le ragazze e farle cadere nella sua trappola. Nessuna riesce a resistere a quel sorriso e, se Sirius Black ha deciso che devi essere una sua vittima, puoi essere sicura che ti riserverà quel sorrisetto e tu saprai di essere fregata.
Molti sorrisi sono riservati a particolari eventi. Ha il sorriso post sigaretta, quello soddisfatto che gli spunta automaticamente sulle labbra appena finisce di fumare ed è in pace con il mondo. Ha il sorriso post sesso, che fa il paio con il sorriso ammaliatore. Ha il sorriso post Quidditch, soddisfatto di aver vinto la partita, che si abbina con quello del suo capitano, nonché migliore amico. Ha il sorriso post Luna Piena, un sorriso dolce, soddisfatto, felice di essere stato d’aiuto per il Piccolo Problema Peloso.
Ha anche un sorriso particolare, il più bello di tutti, quello che ha riservato soltanto a pochissime persone; a James, per esempio, uno dei pochi fortunati, o a Lily Evans. Un sorriso dalla dentatura perfetta, un sorriso vero, genuino e sincero, che Sirius non si accorge neanche di avere.

Sirius Black ha tanti sorrisi e James Potter li conosce tutti – conosce il suo migliore amico – perché Felpato molte volte si nasconde dietro questi sorrisi.



Non è James, quel ragazzo moro che sta cercando di proteggere il suo amico rosso e la ragazza riccia. Non è James e nonostante Sirius sia convinto che la sua mente gli stia giocando dei brutti scherzi, il suo cuore lo sa. Ha un sorriso stampato sul viso, ma nessuno che potrà mai decifrarlo. Perché James non c’è più e Sirius è rimasto solo, senza nessuno che possa leggergli l’anima semplicemente guardandogli le labbra.

Un sorriso arriccia le labbra del ragazzo – che ormai ragazzo non è più. Il sorriso dell’ultima risata con il suo miglior amico.