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Autore: Roby_chan_    03/12/2017    3 recensioni
Ohayo, Minna!
Ritorno alla carica con un mare di nuove Gruvie, o meglio, non proprio nuove. Sono storie scritte da quando mi sono iscritta su efp, quindi poco più di un anno, e che non ho avuto modo di pubblicare. Sono forse più di dieci e revisionate, pronte per essere lette da tutti gli amanti di questa coppia. Alcune Gruvie saranno spoiler, ma metterò di volta in volta degli avvertimenti a inizio capitolo, così che possiate leggere in tutta tranquillità.
Spero di avervi incuriosito, buona lettura,
Roby-chan
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Gray Fullbuster, Lluvia
Note: Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Prompt: Cameriere
Generi: romantico, sentimentale, slice of life
Raiting: giallo
Ambientazione: dopo i Dai Matou Enbu
Avvertimenti: nessuno
 
Era una splendida giornata a Magnolia. Il sole era alto nel cielo e nessuna nuvola era all'orizzonte. Peccato però che il team Natsu non si trovasse a Magnolia, ma nel nuovissimo cafè di Yajima. Avevano accettato il suo incarico il pomeriggio precedente e quella mattina erano giunti ad Hargeon. L'arzillo vecchietto li aveva già messi a lavorare e ad ognuno aveva assegnato il proprio compito. Natsu, Gray ed Happy si sarebbero occupati della cucina insieme a lui, per quanto fosse possibile prima di una rissa, mentre Erza, Lucy e Juvia avrebbero invece servito ai tavoli. Cosa ci faceva Juvia insieme a loro? Semplice. Wendy non era ancora tornata dalla sua missione con Levy e Charle e Juvia si era proposta di accompagnarli. Bhè, sarebbe meglio dire che avesse deciso tutto da sola e, quando Erza aveva detto di essere d'accordo, nessuno aveva osato replicare.
-Juvia come sta, Gray-sama?- chiese allegra la turchina, mostrandosi in uniforme nella speranza di un apprezzamento da parte dell'amato.
Il moro le lanciò un'occhiata veloce, senza soffermarcisi più di tanto e senza commentare.
-Juvia, dobbiamo iniziare il turno- la chiamò seria Erza dall'esterno, già agguerrita più che mai a portare a termine la loro missione.
La maga dell'acqua titubò per qualche attimo sulla figura del moro che adesso le dava le spalle. Non ricevendo attenzioni, decise di seguire la rossa all'esterno, leggermente abbattuta.
 
Il locale non era eccessivamente grande all'interno, con appena un paio di tavoli, e la cucina presentava solo un paio di banconi di marmo, oltre che fornelli, lavandino, frigo e ogni cosa potesse servire ad un locale. C'era poi il piano bar che affacciava direttamente sulla saletta e che era stato affidato a Gray. Per fortuna il lavoro in cucina non era troppo impegnativo, altrimenti Natsu avrebbe di certo fatto prendere fuoco all'intero cafè. E in più, sotto la supervisione di Yajima, che di tanto in tanto si faceva un giro anche fuori a controllare la situazione, i rischi erano molto più bassi. Tuttavia, se il locale da dentro poteva apparire non troppo grande, all'esterno diventava tutto più ampio. C'erano una decina di ombrelloni da esterno sotto i quali si trovavano in totale una trentina di tavolini ben apparecchiati. Il cafè era abbastanza nuovo nel complesso ed era per questo che Yajima aveva chiesto aiuto ad alcune gilde per gestirlo, fin quando almeno non avrebbe trovato dei dipendenti fissi. E quel giorno la gilda che aveva accettato il suo incarico era proprio Fairy Tail.
 
Gray stava preparando in silenzio alcuni drink per un tavolo. Erano passate un paio d'ore da quando avevano iniziato il turno e adesso dovevano essere più o meno le 11:00.
Terminò le ordinazioni per poi mettersi a pulire alcune tazzine da caffè. Quando ebbe finito si rese conto di non avere nient'altro da fare, o almeno per il momento, così si soffermò ad osservare con più attenzione il locale. Le pareti avevano toni caldi che passavano dall'aranciato al beige. Anche i tavoli erano apparecchiati con tovaglie di stoffa degli stessi colori, e al centro di ogni tavolo c'era un piccolo mazzo di fiori di campo. Ma l'attenzione del moro si soffermò maggiormente sull'esterno, o meglio, sulle ragazze che stavano girando per i tavoli a prendere le ordinazioni. Le uniformi da cameriere erano di colore arancione con i merletti bianchi, mentre sul busto c'era in blu il logo del cafè, lo stesso caratteristico che avevano anche gli altri due locali di Yajima. I vestiti erano parecchio corti e le gambe erano coperte solo per metà dalle calze bianche. Come al solito Erza e Lucy stavano bene con qualsiasi cosa addosso, mentre Juvia... era strano vederla con abiti così corti e poco coprenti, ma non le stavano male, affatto. Le fasciavano bene tutte le curve senza però essere volgari o eccesive.
Tra le tre sembrava essere però la più impacciata e un lieve sorriso sorse sul volto del moro quando la vide cercare di tirare la gonna più un basso, imbarazzata.
-Ghiacciolo, hai finito con quelle ordinazioni?- chiese d'un tratto Natsu, affacciatosi dalla cucina.
-Sì, ho finito dieci minuti fa- gli rispose con tono indifferente l'altro. -Tu piuttosto? Non stai battendo un po' la fiacca?- aggiunse, stuzzicandolo.
-Come ti permetti! Io e Happy stiamo lavorando più di te!- ribattè il rosato.
-Non si direbbe- continuò il moro.
-Vuoi fare a botte?- chiese il dragon slayer, alzando un pugno.
Ma prima che il mago del ghiaccio potesse dire altro, due padellate arrivarono sulle teste dei due ragazzi, che si lamentarono per il dolore, massaggiandosi poi la parte colpita.
Yajima era tornato all'interno e li aveva fermati prima che potessero distruggergli il locale.
Happy intanto si era sporto anche lui dalla cucina e aveva iniziato a ridersela sotto i baffi, con le zampette sulla bocca per trattenere l'ilarità.
Il dragon slayer parve farsi serio per un attimo, iniziando ad annusare l'aria. -Sento un odore pungente- disse con espressione corrucciata, non capendo a cosa fosse dovuto quel cattivo odore.
Happy entrò in cucina per dare una controllata.  -Natsu, penso ci sia un po' troppo fuoco qui- pronunciò il micio blu un po' preoccupato.
-Happy, dovevi occuparti tu dei fornelli!- esclamò Natsu, aggrottando le sopracciglia e raggiungendo il compagno nell’altra stanza, il tutto sotto gli sguardi perplessi degli altri due maghi.
-Aye! Ma io non posso tenere sotto controllo tutto quanto. Ho solo due zampette!- esclamò l'exceed. Si sentì poi un rumore come di qualcosa che veniva risucchiato.
Yajima perse tutta la voglia di sgridare Gray e sospirò stanco. Certo che non poteva proprio staccare gli occhi dai ragazzi di Makarov....soprattutto dalle ragazze. Lanciò un'ultima occhiata preoccupata all'esterno prima di ritornare in cucina e vedere che guaio avessero combinato.
 
Passò un'altra mezz'oretta in tranquillità, a parte il lieve odore di bruciato proveniente dalla cucina, che ignorò. Il suo sguardo inconsapevolmente fu calamitato all'esterno ancora una volta, dove Juvia e Lucy stavano servendo i tavoli. Erza era andata a comprare alcune pentole nuove per sostituire quelle bruciate, per cui là fuori erano rimaste in due.
Ma c'era qualcosa di strano. Juvia sembrava in difficoltà. Alcuni clienti avevano fatto cadere un bicchiere e adesso Juvia stava raccogliendo ciò che era finito per terra. Per fortuna i bicchieri non erano di vetro, altrimenti si sarebbe potuta fare male, ma...
Ehy, ma quello stronzo le stava guardando sotto la gonna?
Gray aggrottò le sopracciglia e strinse i pugni. Si costrinse a restare calmo. Stava lavorando, non poteva combinare casini, e per di più di solito si diceva che il cliente avesse sempre ragione. Digrignò però i denti quando vide lo stesso ragazzo insieme all’amico seduto allo stesso tavolo trattenere la ragazza con una mano. Le stava chiaramente chiedendo qualcosa che Juvia stava rifiutando più volte. Ma perché Juvia non si ribellava con più forza? Era una maga, no?
La sua espressione si corrucciò ancora di più nel pensare che probabilmente nemmeno lei voleva creare guai a Yajima. Ma quando il ragazzo la strattonò leggermente a sè con quello sguardo lascivo, Gray non ci vide più dalla rabbia.
Si allentò il nodo della cravatta che aveva dovuto indossare sulla camicia nera e a passo di marcia si diresse verso il tavolo.
Sembravano così presi da quello scambio di rifiuti e proposte che non si erano minimamente accorti della sua presenza. Senza esitazioni afferrò saldamente il polso del ragazzo, facendo voltare i tre interessati. Sul volto di Juvia comparve un'espressione di sorpresa mista a sollievo, mentre gli altri due gli lanciarono occhiate contrariate.
Gray li ghiacciò con uno sguardo gelido. Il ragazzo lasciò subito la presa sulla turchina, ritirando la mano.
-Hai bisogno di qualcosa, amico?- gli chiese poi, irritato.
-Sì, che voi ve ne andiate- pronunciò con tono freddo. Non si fece domande sul perchè fosse tanto arrabbiato, e nemmeno sui danni che avrebbe potuto provocare. Adesso non gli importava più nulla. Avrebbe risarcito lui stesso Yajima per i soldi che gli avrebbe fatto perdere.
-Ehy, ehy, sei sicuro di poterti rivolgere così ad un cliente?- ribattè l'altro, alzandosi in piedi con sguardo strafottente.
Gray lo fissò ancora peggio. Dal suo corpo traspariva chiaramente la rabbia che stava cercando di sopprimere, ma, nonostante ciò, riuscì lo stesso a mantenere un tono calmo.
-Tu non meriti nemmeno di essere definito tale- pronunciò infatti, squadrandolo da capo a piedi come a voler ribadire le proprie parole.
Juvia lo guardò letteralmente allibita. Gray-sama stava prendendo le sue difese.
-Guarda che posso farti licenziare- continuò l'altro, indignato.
Quel tizio iniziava a fargli perdere la pazienza. Il moro stava già per rispondergli a tono quando due mani nivee si posarono sul proprio braccio, ancora coperto dalla camicia nera, tanta era la rabbia. Il mago del ghiaccio la guardò sorpreso.
-Gray-sama...- iniziò con tono basso -...non si deve preoccupare per Juvia- concluse a malincuore. Lei capiva. Capiva benissimo la situazione. Non potevano creare problemi a Yajima-san. In qualche modo ce l'avrebbe fatta. Questo non era nulla in confronto a come veniva trattata prima di Phantom Lord. Avrebbe sopportato.
-Juvia ma che cavolo stai dicendo?- la domanda scioccata dell'altro servì solo a farle inumidire gli occhi e tremare le mani. Gray se ne accorse e iniziò a preoccuparsi. Qualunque cosa Juvia stesse  pensando in quel momento, di certo non poteva dirgli che doveva lasciar stare. Tuttavia Gray si rese conto che fossero davvero poche le volte in cui l'aveva vista così fragile.
-Ecco, vedi. Lei ha buon senso- riprese il ragazzo, sprezzante.
Gray si voltò di scatto, e se avesse potuto congelarlo con il solo sguardo, di certo l'avrebbe fatto.
-Lei è pregato di andarsene- ripetè a denti stretti con veemenza. I pugni si erano stretti fino a far sbiancare le nocche nel tentativo di contenere la rabbia crescente e di mantenere la calma.
-Ehy, amico- lo richiamò l'altro ragazzo seduto al tavolo, alzandosi. Era evidentemente intimorito da Gray. -Forse dovremmo andar...-continuò, poggiando una mano sulla spalla del compagno, che però se la scrollò di dosso, ignorandolo.
-Chiamami il proprietario- disse invece, facendo un passo verso il moro. -Vediamo quanto puoi fare lo sbruffone- continuò, sfidandolo. Male. Molto male. Non sapeva con chi aveva a che fare. Un mago di Fairy Tail di certo non si faceva intimorire da simili situazioni.
Gray lo avrebbe voluto congelare all'istante con in suo Ice Make, ma per quello stronzo era fin troppo. Per lui sarebbero bastati i semplici pugni.
Juvia lo guardò in un misto di dispiacere e spavento.
-Non ce ne sarà bisogno- una voce alle spalle del moro lo fermò dal suo intento.
 -Sono già qui- pronunciò il vecchietto, avanzando verso il tavolo.
-Ah, ecco. Bene!- esclamò soddisfatto il ragazzo. -Vediamo adesso che dic...- stava già gongolando della sua imminente vittoria, quando la voce dell'ex-membro del concilio lo bloccò.
-E sono d'accordo con Gray-kun- affermò, lanciando una veloce occhiata ai due maghi di Fairy Tail che lo guardarono sorpresi.
-Cosa?!- chiese allibito quello.
-Le ragazze non si toccano- ribadì il vecchietto con tono fermo. E il ragazzo stava già per replicare, quando fu nuovamente interrotto.
-Siete pregati di lasciare il mio locale- concluse Yajima, lanciando un'occhiata furiosa da sotto le folte sopracciglia, intimorendo i due.
Dopo qualche altro istante, il ragazzo si voltò furioso prendendo la propria giacca e iniziando ad imprecare contro Gray e il vecchietto, seguito a ruota dall'amico.
Quando sparirono definitivamente dalla loro visuale, Yajima si voltò verso i due maghi.
-Ragazzi, adesso vi chiederei gentilmente di tornare a lavoro- si rivolse loro con tono gentile, facendo poi scorrere lo sguardo sugli altri tavoli. Tutti si erano fermati e li stavano osservando. Avevano combinato davvero un bel trambusto. Dovevano rimediare.
Gray e Juvia si scusarono e ripresero ognuno il proprio posto.
 
La giornata era finita senza altri intoppi e Yajima sembrava abbastanza soddisfatto. Tutto il trambusto causato da quei tizi non aveva fatto altro che spargere la voce in giro, attirando clienti curiosi di vedere i due interessati, per cui alla fine non era stato un completo disastro.
Ad ogni modo Erza si stava scusando per l'ennesima volta a nome di tutti, mentre Lucy, Natsu ed Happy stavano parlando poco distante.
Gray era un po' più in disparte con le braccia conserte.
-Gray-sama- la voce della turchina lo fece voltare. Si era avvicinata piano, quasi indecisa sul da farsi.
-Juvia è dispiaciuta per ciò che è successo- pronunciò alla fine, guardandolo leggermente triste con le mani congiunte in avanti.
-Non devi- ribattè Gray atono -È stata colpa di quegli imbecilli- aggiunse, non senza che l'irritazione ritornasse.
Sul volto di Juvia apparve un'espressione di stupore. Non si aspettava che fosse ancora irritato per la questione, ma ciò le scaldò il cuore.
-Gray-sama- lo chiamò di nuovo, mentre un sorriso dolce le appariva sulle labbra -Grazie per aver protetto Juvia- concluse felice. Gray-sama si era preoccupato per lei e aveva preso le sue difese. Era più di quanto potesse immaginare.
A quelle parole Gray distolse lo sguardo in leggero imbarazzo. Eppure dovrebbe essere normale difendere una nakama. Allora perché si sentiva improvvisamente così a disagio?
-Ragazzi, si torna a casa- le parole della rossa gli impedirono di rifletterci su ulteriormente, e così tutti e sei tornarono finalmente nella loro calda Magnolia.
 
 
 
Curiosità: l'idea per questa storia risale proprio agli inizi della mia iscrizione su EFP, quindi quasi tre anni fa. L'idea mi era venuta, e avevo già scritto la prima decina di righe, solo che non la terminai perché si sarebbe rivelata troppo lunga per la me di quel tempo. Adesso trovo molto più semplice scrivere ed impiego anche meno tempo, quindi ho deciso di completarla ^.^
In più, all'inizio devo confessarvi che il locale doveva essere un ristorante, poi ho pensato a Natsu,  Gray e Happy in cucina… e capito che non si poteva mai fare. Yajima avrebbe subito chiuso. XD

 
Nda:
Anche questa settimana una nuova storia, e spero che vi sia piaciuta e Gray non sia OOC. Più ci penso e più mi vengono i dubbi. Spero che vi sia piaciuta,
Alla prossima domenica!
Baci, Roby-chan
 
   
 
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