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Autore: Moriko_    03/12/2017    6 recensioni
"Eccolo lì. Ancora dietro di te come un’ombra, a pochi metri di distanza l’uno dall’altro.
Nonostante sta per essere cancellato dall’esistenza, continua a prenderti in giro. E, addirittura, adesso sembra non avere nemmeno più paura della morte, a tal punto che osa, senza nemmeno un briciolo di rispetto, fare la linguaccia e, ancora una volta, sfidarti?"

[Episodio 118 di Dragon Ball Super]
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Champa, Lord Bills
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A/N: Ciao a tutti.
Nessuna nota iniziale, per adesso: solo per oggi, mi limiterò a dire tutto alla fine.
Avvertimenti: Spoiler!Episodio 118 e, in generale, per l'intera saga del Torneo del Potere. Perciò, a tutti coloro che stanno seguendo l’edizione italiana dell’anime e del manga… vi consiglio di fuggire il più lontano possibile da qui! (Davvero, seriamente: è un caro consiglio che vi rivolgo con affetto...)

Nota: Un grazie speciale alla sempre più paziente stellaskia per l'immagine che accompagna il titolo.



Say something.
「何か言えよ…」



Dì qualcosa.

«Anche questo, è destino.»
Riesci a malapena a udire queste parole di Fuwa, Kaiōshin del Sesto Universo, che insieme ad alcuni della sua squadra attende l’esecuzione di quella sentenza così brutale e ingiusta.
Stai provando angoscia per ciò che sta per accadere, non è così? Hai ancora in testa le parole che pochi minuti fa aveva pronunciato il tuo più fedele alleato, Lord Whis, mentre con una impercettibile trepidazione stavi seguendo il combattimento tra due membri valorosi della tua squadra contro gli ultimi due rimasti dell’Universo 6, lo stesso di tuo fratello.
«La vittoria del signor Gohan e del signor Piccolo significa la cancellazione di Lord Champa. In questo momento lei deve sentirsi in conflitto con se stesso.»
Mai parole sono state più vere di queste, uscite dalla bocca di colui che, forse più di tutti, riesce a comprendere i tuoi sentimenti. È normale sentirsi combattuti, sai?
E tu non riesci a fare altro se non alzarti e, all’improvviso, voltare le spalle ai membri del Team di quell’Universo ormai sconfitto e in lista per la totale eliminazione.

Dì qualcosa.

Tuo fratello sta per svanire per sempre, senza più possibilità di rivederlo nell’aldilà… e tu cosa stai facendo: te ne resti lì, in piedi, senza reagire?
Non hai nemmeno più il coraggio di voltarti, guardandolo invece - rammaricato - solo con la coda dell’occhio?

Dì qualcosa.

Eccolo lì. Ancora dietro di te come un’ombra, a pochi metri di distanza l’uno dall’altro.
Nonostante sta per essere cancellato dall’esistenza, continua a prenderti in giro. E, addirittura, adesso sembra non avere nemmeno più paura della morte, a tal punto che osa, senza nemmeno un briciolo di rispetto, fare la linguaccia e, ancora una volta, sfidarti?

Dì qualcosa.

Per caso… per la prima volta in tutta la tua vita, sei immobilizzato dalla paura? Hai forse timore di rispondergli? Proprio tu, che non ti sei mai sottratto a ciascuna delle vostre sfide? Sai molto bene che non ci vuole nulla a replicare a tuo fratello e, così, fargli abbassare la cresta.
Va bene anche un semplice insulto, cosa ci vuole?
Stupido, scemo, idiota d’un gatto… e così via.
Tutti vocaboli che, fin da quando eravate piccoli, conosci molto bene e che gli hai sempre rivolto.

Dì qualcosa.

Tuttavia… in realtà sai molto bene che nessuna di quelle parole può esprimere ciò che stai provando in questo momento. Tuo fratello sarà anche stato “stupido”, “scemo”, “idiota d’un gatto” e anche ben altro; con lui hai sempre litigato e sicuramente lo avreste fatto anche in futuro…
… se anche lui fosse sopravvissuto alla fine di questo Torneo.
Di certo in passato non gli avevi risparmiato nemmeno una singola ramanzina, ricordi? Avete sempre discusso per ogni singola sciocchezza, sia quando eravate solo dei piccoli e capricciosi cuccioli, sia adesso che siete diventati delle importanti e rispettabili divinità.
Al fianco di Lord Whis e Lady Vados, quanti battibecchi avete avuto e quante battaglie avete affrontato, finendo sempre con l’esasperazione dei vostri Angeli che vi fermavano in tempo, prima che i vostri Universi giungessero alla totale distruzione a causa dei vostri futili bisticci.

Ma oggi tutto questo ha avuto termine. Eri già consapevole che una cosa del genere sarebbe accaduta, prima o poi: voi non siete eterni e, che fosse stato tra millenni o tra sole poche settimane, solo uno di voi due avrebbe vinto quella che era la sfida della vita: colui che, un giorno, sarebbe sopravvissuto alla morte dell’altro.
Però… non hai mai voluto che finisse in questo modo.
Sicuramente è così. Sebbene tu abbia sempre detestato tuo fratello, mai e poi mai gli avresti augurato una morte così crudele, né tantomeno per mano dei grandi Zen’ō e del Daishinkan che, senza nemmeno curarsi del vostro legame, hanno deciso di eliminare lui e il suo Universo, per mantenere intatto l’equilibrio tra i vari mondi - a loro dire.
Questo è stato davvero un amaro scherzo del destino. Il tuo gemello scompare in un fascio di luce improvvisa, senza cambiare espressione, come per dire “Hai visto? Alla fine ti ho battuto! Ti sta rodendo questa sconfitta, eh?
Di certo non voleva lasciarti in lacrime, né - conoscendolo - lo avrebbe mai fatto in questa circostanza: non avrebbe mai mostrato il suo lato debole, fragile, di fronte a ben dodici Universi.
Ha voluto che tu lo avresti ricordato così, d’ora in avanti.
E tu, per rispettare le sue ultime volontà, decidi di restare immobile, in silenzio, distogliendo leggermente lo sguardo da quegli spalti ormai vuoti e privi di vita.


«Dì qualcosa.»

Una frase, pronunciata con un filo di voce.
Quella che tu, Lord Beerus del Settimo Universo, stavi ripetendo sempre nella tua mente come una cantilena e che, solo adesso, rivolgi a tuo fratello, ora che dovrai iniziare ad abituarti alla sua assenza.
Una richiesta che resterà per sempre inascoltata.
Un silenzio insopportabile che, da questo momento in poi, prenderà il posto di quelli che hai sempre definito come stupidi schiamazzi di qualcuno che al quale hai sempre voluto bene, in fondo al tuo cuore.

«… Dì qualcosa, fratello.
Destino o no, giuro che farò di tutto pur di sentire nuovamente la tua voce.»





A/N [Ovvero: angolo di una piccola pinguina nelle vesti di scrittrice.]
Non so nemmeno perché sono qui a pubblicare questa… cosa, ecco. So solo che questa mattina ho visto l’episodio 118 di Super, ho rivisto quattrocento volte il finale, nel tardo pomeriggio ho scritto di getto questo testo e infine ho deciso di pubblicarlo. (Anzi, se vi va di leggere una bella storia su ciò che è accaduto nel finale, andate sul profilo di _Dracarys_ che è stata la prima a pubblicare qualcosa sull’argomento.)
Detto ciò, in realtà è la prima volta che ho scritto di Beerus e Champa. Sebbene siano tra i miei Dei della Distruzione preferiti, non mi sono mai sentita all’altezza di scrivere qualcosa su di loro (anche se, in teoria, su Lord Beerus ho raccontato di un suo cameo nella terza parte di Their everyday life in Universe 10, ma per il resto non ho mai scritto qualcosa con lui come protagonista.)
Però, da quando ho visto l’Episodio 118 di Super… ho sentito subito il bisogno di scrivere qualcosa su quel "Say something" che Beerus ha pronunciato nel finale. In realtà non si sa a chi fosse riferita quella frase: a se stesso, rammaricato per quanto è appena accaduto sotto i suoi occhi, oppure al fratello perché - forse per la prima volta - non ha detto nulla oltre la linguaccia che gli ha rivolto? Davvero, in realtà non lo sappiamo di preciso.
Per questo ho immaginato quel 「何か言えよ…」 (“Dì qualcosa”) più come una frase che riecheggia nella mente del Dio della Distruzione dell’Universo 7, come se avesse voluto consigliargli ripetutamente "So che hai qualcosa da dire a tuo fratello… e, allora, dilla perché non avrai più occasione di farlo."
E nel frattempo noi restiamo a guardare come andrà a finire questo Torneo, nella (vana?) speranza che Champa ritorni. Intanto, a lui e al suo Team possiamo dedicare quell’inchino silenzioso che Vados gli ha rivolto dopo la sua scomparsa.
Spero che la storia vi sia piaciuta, a presto.
--- Moriko
   
 
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