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Autore: Audrien    04/12/2017    1 recensioni
Storia ambientata nell'estate dopo il 5° anno del trio.
Tratto dal primo capitolo: -Abbraccio?- propose Fred aprendo le braccia. Hermione lo guardò con un sopracciglio alzato, ma poi sorrise e lo strinse all'altezza della vita, con l'orecchio appoggiato sul suo petto sentiva i battiti del suo cuore. La testa aveva smesso di girare.
Dal capitolo 11:
–Ho bisogno di parlarti.- annunciò quando Molly uscì fuori in giardino per posare degli utensili.
-Credo che tu abbia già detto abbastanza.-
La ragazza restò a guardarlo mentre si portava il pollice tra le labbra e leccava un po’ di marmellata rimasta attaccata al polpastrello. Arrossì, lui lo notò e le fece l’occhiolino. –Vuoi favorire anche tu, Granger?- indicandosi il dito.
-No, grazie. Weasley.-
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Fred Weasley, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger, Harry/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
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-Blu.- disse Hermione.
-Il tuo colore preferito è il blu?- chiese Fred. Percorrevano il giardino della tana, rilassati da un fresco venticello.
-Sì. Al ballo del ceppo indossai un abito blu..-
-Sì, mi ricordo.-
-Ah sì?-
-Sì.-
-E il tuo qual è?-
-Arancione.-
-Mhm.. E invece il tuo libro preferito qual è? Ah no, aspetta, tu sei Fred Weasley!- esclamò Hermione ridendo e facendogli una linguaccia.
-Puoi dirlo forte, Granger. E comunque la battuta non era divertente.- rispose lui, il naso per aria.
-Non sei credibile come permaloso, Freddy.-
-Oh no! Siamo già ai nomignoli?- chiese lui con finta melodrammaticità. –Presto dovrò chiederti di sposarmi. Il primo figlio si chiamerà George.-
-Non siamo a un bel niente! E il nostro primo figlio non si chiamerà George.-
Fred la guardò divertito in silenzio. Hermione capì. –Non che noi due.. avremmo mai.. Ecco.. Non che avremmo mai dei figli. Insieme, voglio dire.-
Il ragazzo continuava a guardarla, lei arrossì.
-Posso farti una domanda, tesoro?- chiese lui, e senza attendere risposta continuò. –Perché hai comprato quella camicetta?-
Hermione arrossì ancora di più. –Oh, ma sei entrato in fissa con quella camicia! Se vuoi te la regalo!-
La risata di Fred contrastò il cinguettio degli uccelli che in quel momento volavano in cielo sopra di loro. –Non è che mi sia fissato, è che è così strano vederti così… Con qualcosa di così poco consono, ecco.-
-Be’, devi ringraziare tua sorella Ginevra.-
-Avrei dovuto immaginarlo.-
Stettero in silenzio per qualche minuto, ognuno con lo sguardo perso altrove. Poi Hermione parlò. –Toglimi una curiosità.. Ricordi quando.. Ehm, tuo fratello ci sorprese in cucina?-
Fred la guardò con la coda dell’occhio e sorrise. –Sì.-
-Mi domandavo… Che cosa diamine ci facevi tutto bagnato?-
-Be’, faceva un caldo atroce e siccome il bagno era occupato mi son gettato dei bicchieri d’acqua in testa!-
Hermione scosse la testa. –Tu e i bicchieri d’acqua eh? Non vuoi proprio smetterla.-
-Già. Anche se non mi serve l’acqua per farti bagnare..-
La ragazza lo guardò con occhi spalancati. –Fred! Ma fai veramente schifo!-. Ma Fred non ascoltava, rideva come un forsennato. –OK! HO CAPITO, ME NE RITORNO DENTRO!- urlò Hermione voltandosi e camminando a grandi passi in direzione opposta. Fred le si materializzò davanti. –Dai, era solo una battuta. Continuiamo?-
-NO!-
-Allora dirò a tutti che mi hai molestato.-
-Ah io?! E poi nessuno ti crederebbe.-
Fred alzò entrambe le sopracciglia, la voce suadente . –Ne sei sicura? Sto parlando di una cosa che finirà ad Hogwarts, lì le voci girano e sono lente a passare. Avranno il giusto tempo per farti rovinare la reputazione da Prefetto-Perfetto e metterti in cattiva luce anche con la tua amata McGranitt.-
-Non oseresti!-
-Dimentichi con chi hai a che fare, Granger. Allora, dov’eravamo rimasti? Il tuo hobby principale lo conosco già, ma mi piacerebbe sapere se ne hai altri.-
-A me piacerebbe sapere invece, perché tanto interesse da parte tua per me, Weasley. Cosa c’è? Angelina ti ha annoiato? E Katie? E quella tipa di tassorosso?-
Fred la guardò stranito. –Quale tipa di Tassorosso?-
-Non lo so, l’ho detto a caso. Tanto staresti con chiunque.-
-Non starei mai con una Tassorosso.-
-Cos’hanno che non va le Tassorosso?-
-Troppo pacifiche.-
-Comunque non cambiare discorso! Esigo una risposta subito!-
-Ed ecco che ritorna la McGranitt. Non ho fatto i compiti oggi, professoressa.-
La ragazza alzò gli occhi al cielo. –Merlino. Merlino. Merlino. Quanta pazienza. Sono sicura, mi verrà qualche tipo di tic all’occhio o qualcosa del genere.-
-Hermione, rilassati. In tutta onestà, Angelina mi ha annoiato un po’, Katie non l’ho mai considerata veramente. Melanie.. Si chiamava così quella corvonero? Argh, non mi ricordo. Ma comunque, nemmeno lei era così avvincente, diciamo.-
-E io si, invece? E poi aspetta! Tu sei stato con una Corvonero? Come diamine ha fatto a stare con te?-
-Così mi ferisci, Granger! No, no, no, no. Stavolta non scherzo.-
-lo sai che se lo dici ridendo non ha alcun senso, vero?-
-Lo so, ma non riesco a smettere.-
-Già, prima o poi ti verrà qualche paralisi facciale.-
-Gnegne gne gnegne gne.-
Si erano allontanati molto dalla tana, e ora l’erba era alta, arrivando fino ai fianchi di Hermione. La ragazza ci camminava dentro tranquillamente facendo scivolare le mani sulle superfici dei fili d’erba di un colore quasi giallo. –Fred come faceste a trovare la mappa del malandrino tu e George?-
-Be’ avevamo appena finito l’allenamento di Quidditch un pomeriggio piovoso, e sporcammo tutto il pavimento di fango. Pix si mise ad urlare e Gazza arrivò. Nel suo ufficio trovammo la mappa in un cassetto semi aperto. Non mi mancherà per niente quel vecchio rimbambito.-
-Oh.- Hermione si arrestò di colpo, facendo proseguire Fred per diversi metri più avanti. Aveva appena realizzato che Fred il primo Settembre non avrebbe preso con lei l’Espresso per Hogwarts, non avrebbero passato l’anno scolastico insieme. Anche se i gemelli non se ne fossero andati senza finire l’anno, c’era comunque la differenza di età a impedire il loro ritorno. Fred si voltò a guardarla, poi le si materializzò accanto. –Cosa c’è Hermione?- Sembrava veramente preoccupato.
Lei si ridestò da quei pensieri e lo fissò. –No, niente. Mi è solo venuta in mente una cosa.-
Il ragazzo sembrava in attesa che continuasse, ma lei cambiò discorso.
-Come mai George ti ha dato un giorno libero?-
-Adesso sei tu che cerchi di cambiare le carte in tavola!-
-Cosa? Io? Ma no! E poi anche se fosse? Tu l’hai fatto per tutta la conversazione! E l’hai fatto anche adesso! Da che pulpito..-
-No, no. Adesso mi dici a cosa pensavi.-
-Te lo dico se tu mi dici perché George ti ha dato un giorno libero.-
-Bene!-
-Bene!-
-Ti ascolto.-
Hermione lo guardò, non voleva parlare per prima, ma la sua pazienza stava per esaurirsi e sentiva più vicino l’arrivo del tic all’occhio. –Stavo pensando che quest’anno voi due, tu e George, non ci sarete a Hogwarts e che quindi sarà un anno più piacevole e facile.- sottolineò l’ultima parola.
-Bugiarda.-
-Perché? Ti ho detto la verità.- rispose lei guardandolo stupita.
-Solo in parte. L’anno per te non sarà facile. Ti mancherò, lo sai.- disse Fred sorridendo angelico.
Hermione decise di non rispondere alla provocazione e di ignorarlo. –Tocca a te, vuota il sacco.-
-Quale sacco?-
-FRED!-
-Ok, ok! Mi ha dato un giorno libero perché pensava fossi stanco e distratto, e che mi avrebbe fatto bene passare una giornata di relax.-
-E perché hai deciso di passarla con me?-
-Eravamo d’accordo che avrei risposto solo a quella domanda.-
-Lo so benissimo, ma rispondere anche a questa non ti ucciderà, sai?-
-Io preferisco di no, mocciosetta.-
-Mocciosetta? Da dove esce adesso?-
-Dal fatto che tu vai ancora a scuola e io no, ovvio!-
-Che infantile, Merlino. Che poi tra l’altro.. Tu hai un solo anno di età in più a me.-
-Davvero?-
-Sì, solo che essendo nata a Settembre, la lettera mi è arrivata un anno dopo..-
-Wow, non lo sapevo! Ma resti comunque mocciosa.-
-Piantala! Non sono io quella che dopo la scuola ha aperto un negozio di scherzi!-
-Però dà i suoi frutti.-
-Questo è vero.-
-Per la barba di Merlino!- esclamò Fred.
-Cosa c’è?- chiese spaventata lei.
-Mi hai dato ragione, Granger! Adesso viene a piovere!- urlò quasi il ragazzo, le braccia verso il cielo.
-Non fare lo stupido, sarà successo altre volte..-
-Ti dico di no!-
-E allora non farci l’abitudine!-
-E’ stato bello finché è durato..- disse lui mettendo un broncio fintissimo.
Hermione non poté fare a meno di trovarlo molto coccoloso, tanto che dovette trattenere l’istinto di avvicinarsi e baciargli quel labbro sporgente. Fred come se le avesse letto nel pensiero si avvicinò e guardandola negli occhi fece tremare quello stesso labbro. Lei lo fissò, poi, per non rimanerne incantata disse –Hey, comunque il sole sta per tramontare.-
-Già.. Vorresti fare qualcosa di romantico?-
Hermione alzò un sopracciglio. –Tipo?-
-Che cosa vuoi che ne sappia, non l’ho mai fatto!-
-Ah già giusto, tu sei Fred Weasley. A volte dimentico, scusa.-
-Sei proprio un insensibile, Granger.- scattò in avanti per prenderla e Hermione alla vista di ciò cominciò a correre, inseguita da lui.
-Se ti prendo, Granger, ti pentirai di avermi incontrato!-
-Come se me la fossi cercata questa disgrazia!- urlò Hermione di rimando e continuando a correre in direzione della Tana. Fred era più veloce, le sue lunghe gambe gli permisero di raggiungerla e quando fu abbastanza vicino fece un balzo scaraventandola a terra. Hermione urlò di sorpresa. Si girò a pancia in aria, Fred si stagliava sopra di lei con le ginocchia divaricate per sul terreno morbido.
-Te l’avevo detto.- disse lui. Cominciò a farle il solletico e le risate di lei fecero affacciare Harry e Ron dalla finestra della loro camera.
-Ti prego smettila! N-non ce la-la faccio p-più! Basta!-
-Solo se dici che sono bellissimo-
-As-solutamente n-no!- rispose lei continuando a ridere e a contorcersi sotto quella tortura. Ormai le dita di Fred, a furia di farle il solletico, le avevano sollevato la T-shirt e si ritrovò a toccare la sua pelle nuda. –Ah no, dici? E allora io continuo.-
-N-no! Ti p-prego. Lo faccio, lo faccio sm-ettila!- Fred smise e si alzò in piedi.
Hermione era esausta, aveva il respiro affannato e tentò di abbassarsi la maglia. –Rientratevene dentro impiccioni! Ron io e te dopo facciamo i conti!- sentì urlare Fred e poi udì una finestra chiudersi.
-Allora, questo bellissimo?-
Lei lo guardò accigliata. –Mi fa male tutto.-
-E ti ho solo fatta il solletico! Pensa un po’ quando…-
-Quando niente, stupido di un Weasley!- esclamò lei mettendosi a sedere.
Fred sorrideva raggiante mentre l’aiutava a rialzarsi. Quando furono faccia a faccia, a pochi centimetri, lui notò che Hermione aveva il viso bagnato di lacrime. Le appoggiò le mani su entrambe le guance e con i pollici asciugò quelle scie d’acqua salata. Notò che aveva le gote arrossate e gli occhi lucidi, i quali, col sole che tramontava, non erano più semplicemente castani, erano puro oro.
-Sei bellissima, Hermione.-
-Ma dovevo dirlo io..-
Fred rise.
-Ragazzi è pronta la cena!- urlò la signora Weasley dalla porta della tana.
Entrambi si ridestarono da quell’incantesimo che li aveva circondati. –Su andiamo.- disse lui. –Non vorremmo mica che quei due pettegoli dei tuoi amici inizino a sparlare mentre noi non ci siamo.-
Anche Hermione rise e così entrambi si avviarono verso casa. Lungo il tragitto Fred la prese per mano e lei si lasciò trasportare.
  
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