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Autore: Midan86    04/12/2017    0 recensioni
I fatti narrati si ambienteranno nella saga di Infinity War, dove gli Avengers dovranno affrontare una minaccia del tutto inaspettata. Thanos.Dopo Loki, Ultron e il barone Zemo, i nostri eroi saranno in grado di affrontare un titano e sconfiggerlo? Tony e Steve recupereranno il loro rapporto di amicizia e di alleanza, o sarà troppo tardi?
Questa è una Stony ambientata però in un contesto di azione e avventura, dove dovranno lottare non solo contro Thaons, ma anche contro il loro orgoglio e i loro demoni personali. Forse riusciranno nuovamente ad unire le forze per salvare l'umanità e il loro amore.
Genere: Avventura, Guerra, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Steve Rogers/Captain America, Thanos, Tony Stark/Iron Man, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era una mattina come tante, tutti si erano svegliati dal torpore che li aveva assaliti la notte prima piena di svago e festeggiamenti. C'era chi si recava a scuola, o al lavoro. Chi semplicemente si apprestava a sorseggiare un bicchiere di vino per sciogliere un po' di amarezza che da troppo tempo lo avvolgeva. Ed era proprio Tony, seduto alla sua scrivania, con lo sguardo fisso nel vuoto, ripensava per l'ennesima volta a quel maledetto scontro. A tutte le parole rabbiose dette per orgoglio. E sentiva ancora quei pugni presi in pieno volto, ma soprattutto, sentiva più di ogni altra cosa, lo scudo conficcato nel suo reattore. Quello scudo che Steve con rabbia e violenza aveva centrato il congegno che anni addietro gli salvava la vita. Ancora poteva vedere lo sguardo del Capitano che fissava i suoi occhi pieni di terrore. Mai prima, Steve lo aveva guardato in quel modo, mai prima aveva guardato con tanta rabbia qualcuno, nemmeno i suoi nemici.
Tony si tormentava, aveva avuto spesso degli incubi da quel giorno. Ma lui era fatto così, copriva le sue paure e le sue insicurezza con l'armatura, non voleva mostrarle al mondo. fingeva di essere l'uomo cinico e sicuro di sè che tutti conoscevano, ma dentro era una persona estremamente sensibile e tormentata. Steve era l'unico a conoscere questo suo lato così vulnerabile, e nonostante tutto lo aveva colpito proprio in quel punto. Perché lo aveva fatto? Perché lo aveva tradito per proteggere Bucky Queste domande forse non avrebbero mai ricevuto risposta, a meno che non si fosse deciso a parlargli faccia a faccia mettendo da parte l'orgoglio che non accennava a scemare.
Fu proprio in quell'istante che la voce di Friday dal computer centrale, lo avvertiva di alcuni fatti accaduti in centro. Si stava scatenando il caos e si era sviluppata un'isteria di massa tra la gente, ma ancora non si sapeva quale fosse il motivo. Tony era visibilmente scosso dalla notizia, ma tentennò. Infatti dal giorno dello scontro, poche volte aveva di nuovo indossato l'armatura, se non per aiutare Peter in battaglia. Aveva sviluppato un senso di ripudio per quella tecnologia, per ciò che rappresentava. Non era più sicuro di voler essere un eroe. Di essere ancora Iron man. Ormai non sapeva più cosa Iron Man fosse per lui e per lui e per il mondo.
Si diresse nel punto che Friday aveva indicato, non credeva ai suoi occhi. La gente scappava ovunque e molte strade erano danneggiate. In quel momento vide arrivare anche il suo amico Bruce, insieme a lui anche Stephen Strange con il suo fidato Wong.
Allora capì che qualcosa di grosso stava accadendo e un senso di angoscia lo pervase. 
Tony: "Banner, sei ancora vivo allora, ti avevamo dato per disperso".
Bruce: "Ciao Tony. Sì, in effetti mi ero perso da qualche parte, è una lunga storia, sono stato Hulk per molto tempo e ho combattuto ad Asgard con Thor e..."
Tony: "Ok, fermati. Sei stato ad Asgard? Cosa diavolo sta succedendo qui, perché non sono informato su questo? Avevamo bisogno di te l'anno scorso, sai niente degli accordi di Sokovia? Ho dovuto combattere con i miei stessi compagni, molti dei quali sono stati rinchiusi nella prigione di massima sicurezza, e ora sono dei ricercati criminali per colpa mia! Gli Avengers si sono divisi, niente è più come prima!"
Tony, come al suo solito era sbottato in un monologo arrogante, senza poter dar modo agli altri di rispondere. Stava tirando fuori solo una minima parte  di tutta la rabbia che aveva ancora dentro.
Bruce: "Mi dispiace, Tony. Ma dopo la battaglia con Ultron, Hulk ha preso il sopravvento e non sono più riuscito a tornare in me. E poi..." Bruce era visibilmente scosso, faticava a tirar fuori le parole. "Tony è successo una cosa orribile, eravamo sull'astronave, eravamo salvi dopo il Ragnarok,Thor stava portando gli Asgardiani sulla Terra quando ci siamo imbattuti in qualcosa di enorme...".
Tony: "Quale astronave? Ragnarok? E... per quale motivo stavate portando gli Asgardiani sulla Terra?". Tony era confuso, le parole di Bruce gli sembravano assurde, eppure sapeva che non stava mentendo, e che qualcosa lo avesse davvero terrorizzato.
Strange: "Ah, scusate se mi intrometto, ma qui sta succedendo qualcosa di molto grosso e dobbiamo fermarlo. Forse sarebbe meglio rimandare a dopo le spiegazioni e i convenevoli".
Tony: "Tu chi saresti? Per quale diavolo motivo sei qui, insieme a Banner, e cosa diavolo sta succedendo?".
Bruce: "stiamo cercando di spiegartelo, se ci lasciassi parlare. C'è un dio, Tony, si chiama Thanos, è potente e ha distrutto la nostra astronave, e ha mandato alcuni dei suoi guerrieri ad ucciderci. Molti Asgardiani sono morti, nemmeno Thor è riuscito a fermarlo. E nemmeno io.. voglio dire, Hulk. E' qualcosa che non abbiamo mai affrontato prima. Non è come Loki, o Ultron... è qualcosa di più. Un dio o non saprei, di una potenza inimmaginabile. E ora è qui, Tony. E' sulla Terra e distruggerà tutto". Gli occhi di Bruce erano lucidi, la voce spezzata dall'emozione. C'era terrore in ogni sua cellula.
Tony continuava a guardare Bruce con occhi sconvolti e pieni di domande. Ma sapeva che non c'era più tempo. La Terra era di nuovo minacciata da una potenza indistruttibile e questo lo terrorizzava. Significava dover ancora una volta mettere l'armatura e affrontare i suoi demoni.
Strange: "Vi porto da me, così avremo tempo di organizzare una strategia di difesa e capire quanto sia effettivamente grande questa minaccia".
Arrivati nel Santuario di Strange, Tony e gli altri iniziarono una lunga e corposa discussione. Nessuno di loro sapeva con certezza cosa avessero davanti, solo Bruce, che aveva affrontato Thanos solo qualche ora prima, sapeva che quel dio avrebbe probabilmente distrutto l'intera città senza tanto sforzo. E che ormai il tempo scarseggiava.  Strange dopo una breve ricerca aveva subito inquadrato la situazione.
Tony: "Quindi, questo... Thanos, è una sorta di dio che vuole impossessarsi di alcuni sassi per metterli su un guanto dorato e dominare il mondo? Sarà anche un dio, ma ha davvero pessimo gusto in fatto di moda".
Strange: "Per essere più presici, è un titano, e quello è il guanto dell'infinito, l'unico a poter contenere tutte  e sei le gemme. Sono pietre con poteri immensi, se raccolte e messe tutte insieme sono in grado di donare al loro possessore, l'onnipotenza. In pratica diventerebbe un dio a tutti gli effetti in grado di controllare ogni cosa e di distruggere altrettanto tutto ciò che vuole a suo piacimento. Nessuno sarebbe in grado di fermarlo. Le gemme come sappiamo sono state divise, sono sparse sulla Terra e nell'universo. Una di esse è quella contenuta nell'occhio di Agamotto che ho usato io per sconfiggere Dormammu. E' la gemma del tempo, e consente di dominare a proprio piacimento la timeline della realtà, riavvolgendola o viaggiando nel futuro o nel passato. E a volte anche a riportare indietro i morti.  La gemma della mente, è quella che hai usato tu, Stark, per dare coscienza ad Ultron. Beh, sappiamo com'è andata a finire e che ora è in possesso di Visione".
Tony non fece in tempo di mostrare tutto il suo disppunto sull'ultima affermazione di Strange, che Bruce intervenne, dicendo che la gemma dello spazio era di nuovo in possesso di Loki, dopo averla presa dalla stanza ei trofei di Odino insieme alla corona di Surtur. Ma che poi fosse stato costretto a cederla a Thanos.
Tony: " vuoi dire che Loki è ancora vivo? E ha dato la gemma a Thanos? Vedo che le cose non cambiano. Quindi il titano ha già una gemma in possesso. E dove diavolo è Thor?  Ci servirebbero anche lui e il suo martello rotante al momento".
Bruce: "due, a dire il vero, anche quella del potere. E Thor, beh.. lui è stato sconfitto da Thanos, come avevo detto. C'è stato uno scontro sull'astronave, Abbiamo provato a tenergli testa ma senza riuscirci. So solo che siamo stati catapultati via. Io sono finito sulla Terra, qui nel Santuario di Strange, esattamente dove c'è quell'enorme buco sulle scale, ma non ho idea di che fine abbiano fatto Thor e Loki".
Tony: "Oh, ottimo, ma che belle notizie. Hai anche qualcosa di negativo da raccontarci, Banner?"
Strange: " Sono certo che le altre quattro gemme siano ancora al sicuro, ma non so per quanto ancora. Non sarà difficile per uno come lui recuperarle tutte in poco tempo".
In quel momento arrivò un'altra chiamata a Tony, e si trattava di Peter. Infatti il ragazzo, lo stava avvertendo del caos che si era generato anche nel Queens, e aveva parlato di enormi cerchi fluttuanti nel cielo. Aveva inoltre spiegato, con fare spasmodico e ansioso, che il suo senso d ragno si era attivato e che questo significava che un enorme pericolo stava minacciando tutti. Tony sapeva già cosa stesse succedendo e non rimase sorpreso, ma all'improvviso rimase come congelato. Un pensiero malinconico si era insinuato nella sua mente. Aveva paura che potesse capitare qualcosa a Peter. Ad un tratto senza pensarci, prese in mano il miniphone di Steve per attivare la chiamata. Ma qualcosa lo bloccò. Di nuovo il suo orgoglio. Voleva davvero chiamarlo? Voleva davvero mostrarsi bisognoso del suo aiuto? Eppure questa era un'emergenza, C'era bisogno di Captain America, lui aveva bisogno di Steve, ma alla fine, l'ostinazione prese il sopravvento. E se per istinto lo aveva tirato fuori, ora con una consapevolezza mortificante lo stava rimettendo via. 
Tony: "Ragazzi, mi dispiace, ma io devo andare. A quanto pare questa cosa si sta diffondendo un po' ovunque e ho delle cose da sbrigare".
Strange: " Delle cosa da sbrigare? C'è un titano sulla Terra che vuole distruggere tutto ciò che gli capita a tiro e che minaccia l'incolumità di tutti gli esseri viventi, e tu hai delle commissioni? Dobbiamo organizzarci per combatterlo, Stark. In questo momento non c'è niente che conti più di questo".
Tony: "Oh, davvero? Forse per te è così, dottore, ma io ho qualcosa a cui tengo a questo mondo, e devo proteggerla. E' mio preciso dovere assicurarmi che non gli capiti nulla. E' sotto la mia responsabilità!"
Strange guardò Tony in modo sospetto, aveva capito che si stesse riferendo ad una persona, così lasciò stare e non chiese ulteriore spiegazioni.
Bruce: "Tony, stai attento".
Tony si diresse verso la porta, voltandosi un'ultima volta prima di uscire. Il suo cuore sperava che non fosse un addio, ma la sua mente lo stava già catapultando in scenari disastrosi, che di lì a poco, ancora inconsapevole, sarebbero accaduti davvero.
 
 
  
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