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Autore: Scaramouch_e    06/12/2017    1 recensioni
Indil, la figlia di Thranduil, e sorella di Legolas Greenleaf, è andata a Gran Burrone, con il fratello gemello, sotto l’ordine del padre per sentire ciò che il consiglio di Erlond ha da dire sulla minaccia portata dallo hobbit Frodo Baggins. La principessa di Bosco Atro si unirà alla compagnia dell’anello per proteggere suo fratello, e inconsciamente anche un altro componente.
Amore, avventura e coraggio serviranno alla giovane per riuscire nell’impresa nell’aiutare il giovane Frodo e i suoi amici.
Seguendo la trama dei libri e dei film, anche se modificata in alcune parti, accompagnerete le prodezze di Indil e della nuova compagnia dell’anello nella loro lotta contro Sauron e nel loro viaggio verso il Monte Fato.
[Boromir x nuovo personaggio + altre ship + accenni di Aralas (Legolas x Aragorn)]
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Aragorn, Boromir, Legolas, Nuovo personaggio
Note: Movieverse, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Disclaimer: Questi personaggi non mi appartengono, sono stati scritti da J.R.R. Tolkien e messi sul grande schermo da Peter Jackson; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.
Ringraziamenti: Ringrazio tantissimo la mia beta, che ha letto e ha corretto gli orrori della fanfic (trovandala anche carina a detta sua!); grazie mille evelyn, per tutto... Se non vi siete letti ancora la sua fanfic, su andatelo a fare. Un ringraziamento infine va a tumblr per le gif a inizio capitolo...
Buona lettura.


Capitolo I

“Arwen, che bello vederti!”. Indil sorrise all’alta elfa dalla chioma scura e adornata con fiori intrecciati.  
Arwen, la Stella del Vespro, brillò più luminosa che mai e sorrise. “Indil e Legolas. È un piacere anche per me” disse la figlia di Elrond. 
I due fratelli erano giunti a Gran Burrone, patria dell'elfa, dopo un lungo viaggio senza pause né soste, ed erano stanchi ma raggianti di vedere l’alta donna e suo padre, con il quale avevano avuto già un colloquio di pochi minuti.
“Come vanno gli interessi amorosi?” domandò Indil, con un sorriso birichino sul volto.
Arwen arrossì, ma comunque rispose perché Indil aveva diritto di sapere. La sorella minore di Legolas si era dimostrata una buona amica per lei nei momenti più cupi della sua esistenza e, quindi, meritava una risposta.
“Non cerco più l’amore mortale. Vedi, Estel è stato molto buono con me, ma ormai è finita. Io cerco altro dall’amore. Cerco un uomo paziente e dolce e lui non potrà mai esserlo… Estel è come il mare in tempesta. È fatto così. E ne sono orgogliosa, ma… Siamo come fratelli. È lo stesso rapporto che lega te e Legolas, e tu non vorresti mai avere una storia con lui” sospirò l'elfa.
La più giovane  mise la mano su quella dell’amica e la guardò con occhi tristi. “Almeno non rinuncerai alla tua immortalità e alla tua famiglia” pronunciò in tono doloroso.
Arwen annuì. “Dopo questo consiglio, infatti, pensavo di partire ed attraversare il mare per raggiungere la mia famiglia. Perché non venite con noi? Ho visto che ci sarà ben presto una guerra su queste terre e ho paura per voi.”
“No, mia signora. Non possiamo.” Legolas parlò per la prima volta, e lo sguardo che diresse all'elfa fu tagliente e triste al tempo stesso. “Dobbiamo, o almeno io devo, rimanere qui. Il mio destino è legato a quello di un'altra persona…” disse interrompendosi, perché sapeva che Arwen era a conoscenza di chi stava parlando ed ebbe paura di ferire l’amica che, invece, sorrise in modo dolce facendogli capire che, in realtà, sapeva ogni cosa. Legolas amava Aragorn da molte lune ormai, e non sapeva se era ricambiato o meno, e questo lo faceva soffrire; Arwen vedeva ciò negli occhi immortali del suo amico e lo comprendeva, ed era dispiaciuta per lui. Sperava solamente che prima o poi il suo amico trovasse pace. 
“Il mio destino è stare al tuo fianco per proteggerti, lo sai bene, Legolas. È così dalla nostra nascita” disse con decisione Indil e Legolas le sorrise baciandole la testa bionda.
Arwen li guardò con un sorriso. “Va da lui, Legolas. È nelle sue stanze. È stanco ed è ferito. Ha bisogno di qualcuno che lo sostenga. Io e tua sorella continueremo a passeggiare. Mi accompagni, Indil?” le domandò e la più giovane annuì, prendendo il braccio che Arwen le porgeva. 

* * *

Legolas era impallidito nel sentire le parole dell'elfa: Aragorn era stato ferito e lui non era al fianco dell’amico. Salutò Indil ed Arwen e si affrettò a raggiungere la stanza dove riposava il ramingo del nord.
Era una camera bianca con un grande letto al centro, dove Aragorn dormiva. L'uomo aveva gli occhi chiusi e una benda, che partiva dalla spalla destra, gli andava a coprire tutto il petto. Ancora non si era accorto di lui, pensò l’elfo entrando e sedendosi fra le lenzuola accanto all’uomo. Legolas fece scorrere gli occhi sulla figura dormiente del ramingo per poi accarezzarlo con la punta delle dita. Era stato da sempre affascinato da quell’uomo bruno, anche se non capiva ancora cos’era quel sentimento che stava nascendo in lui.
L’uomo mugolò qualcosa nel sonno e l’elfo biondo sorrise, intenerito, continuando a fissarlo. Avrebbe voluto che l’altro riposasse ancora: non l'aveva mai visto così rilassato. Aveva sempre troppe preoccupazioni che gli adombravano il volto. Come aveva detto Arwen, il suo spirito era in tempesta e lui avrebbe tanto voluto alleviare le sofferenze che leggeva in lui quando era sveglio.
“Ciao, amico” disse Aragorn in elfico e Legolas sorrise.
“Ben svegliato Aragorn” gli rispose.
“È davvero un buon risveglio rivederti” pronunciò il ramingo, facendo scorrere avidamente gli occhi grigio tempesta sul volto cesellato dell'elfo.
Legolas rispose al suo sguardo fissandolo interrogativamente e facendolo sorridere. “Perdona le condizioni in cui mi trovi, amico mio” aggiunse Aragorn.
L'elfo lo fissò preoccupato, per poi appuntare lo sguardo sulla sua ferita. “Cosa ti è successo?” domandò.
“Siamo stati attaccati da un Nazgûl. Gli hobbit e io eravamo appena usciti dalla contea e se non fosse stato per Glorfindel…”. Aragorn rabbrividì e non disse altro: non desiderava rivivere le emozioni della battaglia.
“Gli hobbit! Li hai portati in salvo?” volle sapere Legolas, il volto turbato.
“Sì. Frodo e i suoi amici si sono stabilizzati e stanno piuttosto bene. Ha tanta forza, quell’hobbit. È già pronto per il consiglio” rispose Aragorn sorridendo.
“E tu?” chiese Legolas in lingua elfica.
“Sono vivo” rispose pragmatico il ramingo. “E tua sorella? Sta bene? Dov’è la piccola Indil?” domandò poi, mentre l'ombra di un sorriso si formava sul suo volto cupo.
“Lei è qui, Aragorn. Ora è con Arwen e sta bene”.  L’uomo sorrise più ampiamente e Legolas si trovò ad invidiare sua sorella per aver fatto sorridere Aragorn.
“Non vedo l’ora di vederla e di passare un po' di tempo con lei!” sospirò il ramingo. 
“Stasera si terrà una festa organizzata da Lord Elrond e da Arwen prima del consiglio. Se non altro la vedrai lì” tagliò corto Legolas, il viso basso per una sorta di gelosia che non si sapeva ben spiegare.

***

La principessa Indil Greenleaf era stupenda nel suo vestito blu dai ricami dorati, senza maniche e assai leggero. I suoi capelli, dorati come quelli di Legolas, erano acconciati in trecce elaborate, il suo viso era un ovale perfetto e i suoi occhi azzurro-violetto erano ridenti mentre entrava nella sala delle cerimonie, la sera prima del consiglio indetto da Sire Elrond.
C’erano molte persone ma Indil non se ne meravigliò. Con lo sguardo cercò i suoi amici: li trovò un po’ in disparte, a parlare fra loro. Arwen era bellissima nel suo abito blu scuro, Elladan e Elrohir – i due gemelli, fratelli di Arwen – erano stupendi nei loro completi scuri e, infine, c’era Aragorn in un completo verde con ricami grigi.
La fanciulla si gettò di peso nelle braccia dell'uomo e quest’ultimo, un po’ stupito, ricambiò l’abbraccio. “Indil, come stai?” le domandò parlando nella lingua elfica.
La fanciulla si staccò dal giovane uomo che, da tempo, era diventato il suo amico mortale. “Splendidamente. E tu? Ho saputo che hai dovuto combattere contro dei Nazgûl” replicò la giovane, impressionata.
“A dire il vero se non fosse stato per Glorfindel, che ha salvato me e soprattutto Frodo, non so dove saremmo in questo momento”. Aragorn tagliò corto e la fanciulla capì che non ne voleva parlare. Lo baciò sulla guancia e si guardò intorno, come cercando qualcuno. “Dov’è mio fratello?” domandò infine.
“L’ho visto uscire dalla stanza di Aragorn, poco fa. Mi è parso un po’ triste, a dire il vero, quindi non so se verrà” pronunciò Elladan con ingenuità, facendo arrossire di imbarazzo Aragorn e irrigidire Indil; ma sul viso della fanciulla tornò il sereno quando vide un volto noto entrare nella stanza.
Legolas era più pensoso che triste, costatò Indil mentre fissava la figura del fratello venire vicino a loro e salutarli.
“Come stai?” domandò a bassa voce rivolta a Legolas, ma il fratello non rispose.
In quel momento una voce potente di uomo si intromise fra la compagnia riunita. “La damigella vi ha fatto una domanda, signore. È meglio che rispondiate”.
Indil si voltò e vide la figura di un giovane uomo dai capelli rossi lunghi fino alle spalle e gli occhi grigi, che si trovava dietro di lei.
L'elfa arrossì, mentre un’ombra passava sugli occhi di Legolas che si chiuse ancora più in se stesso. “Vogliate scusarlo, mio Lord, ma si tratta di mio fratello. E qualcosa lo turba” spiegò Indil mentre dava di gomito a Legolas. Si soffermò a guardare Aragorn e notò che anche l’uomo era assai silenzioso e sulle sue. Cos’era successo nella sua camera?
“Mi concedete il primo ballo, mia signora?” chiese l’uomo, ancora fermo alle spalle di Indil.
“Non conosco nemmeno il vostro nome” disse l'elfa.
“Avete ragione, mia signora, lasciate che mi presenti. Mi chiamo Boromir e sono figlio del sovrintendente Denethor di Gondor” si presentò l’uomo. La fanciulla rimase impressionata e stava per dire qualcosa quando le porte si aprirono, facendo entrare re Erlond.
“Va bene, Boromir di Gondor, siete autorizzato a portarmi a danzare” fu la risposta, sussurrata, di Indil mentre sire Elrond prendeva la parola.

NOTE 
Salve, ho pubblicato adesso questo capitolo, nonostante volessi farlo lunedì perchè era pronto e per non tenervi col fiato in spospeso ho pensato di postarlo adesso. (: Sono piuttosto soddisfatta di questo capitolo, anche perchè è bello corposo e avete conosciuto due personaggi importanti per i due elfi. 
Spero che anche a voi piaccia così come è piaciuto a me. Fatemi sapere con i commenti. 
   
 
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