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Autore: fantasy93    09/12/2017    5 recensioni
Questa storia si ispira più ai libri che alla serie tv. Sansa Stark è sotto la protezione di Ditocorto, che le dà una nuova identità: Alayne Stone, sua figlia bastarda. Qualcosa però andrà storto e Sansa si ritroverà a dover scappare. Incontrerà qualcuno che credeva fosse morto: Sandor Clegane. Niente, però, è come sembra... Quello che incontrerà potrebbe non essere affatto lo stesso uomo che aveva conosciuto in passato.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Petyr Baelish, Sandor Clegane, Sansa Stark
Note: Otherverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Alayne
 
Erano in viaggio da almeno un paio d’ore. Il sole stava pian piano calando. Non avrebbero raggiunto il castello di Lady Waynwood prima della mezzanotte probabilmente. Si erano attardati come al solito a causa del piccolo Robin Arryn, aveva avuto un’altra delle sue crisi prima della partenza. Alla fine Ditocorto aveva insistito per somministrargli poche gocce di latte di papavero, e adesso il ragazzino se ne stava mezzo addormentato, con la testa penzolante al trotto del suo pony. Non esattamente un bello spettacolo per il Lord protettore dell’Est. Almeno la cavalleria di Lady Waynwood sarebbe giunta a scortarli soltanto a poche miglia dal castello, c’erano buone possibilità che Robin si risvegliasse e assumesse una posizione dignitosa fino a quel momento.

Avevano lasciato le Porte della Luna scortati da una fanteria di almeno cinquanta uomini, senza contare il seguito della corte, e i carri. In tutto erano almeno un centinaio di persone. Lei cavalcava al centro della lunga fila, subito dietro al piccolo Robin. Petyr era al suo fianco, spesso lo sorprendeva a guardarla intensamente, ma a lui sembrava non importare, si limitava a sorriderle compiaciuto e lei rispondeva con grazia al suo sorriso. Dopotutto era suo padre e si aspettava che lei si comportasse da figlia amorevole.

- Alayne, tesoro. Ti senti bene? Sei un po’ pallida. – Petyr le si era avvicinato e le aveva sfiorato il volto con fare amorevole.

- Sto bene, padre. Sono soltanto un po’ stanca. –

- Tranquilla mia cara. Appena arrivati al castello potrai riposare e recuperare le energie. Domani sarà un grande giorno per te. Anche se sono certo che nonostante la stanchezza, il giovane Harry faticherebbe a staccarti gli occhi di dosso. –

- Sono le parole di un padre amorevole. –

- Certo, ma non per questo sono meno vere, mia cara. -

Continuarono a cavalcare vicini per un altro tratto. Alayne sapeva che l’indomani sarebbe stato determinante per i piani di Ditocorto. Le aveva già parlato della sua intenzione di farle sposare Harrold Hardyng, meglio conosciuto come Harry l’Erede. L’erede degli Arryn, una volta Robin fosse morto. Era solo questione di tempo, il ragazzino era debole e malato, ma ogni volta che ci pensava le si stringeva il cuore. Nonostante fosse un ragazzino volubile e viziato, Alayne non desiderava affatto la sua morte, nemmeno se questo significava riavvicinarsi a casa.

Non era per niente ansiosa di conoscere il suo futuro sposo. Un tempo Sansa Stark avrebbe passato ore ed ore a fantasticare sulla bellezza e sul valore del suo futuro sposo, un cavaliere! Alayne invece, aveva imparato a non aspettarsi niente da nessuno, e come Petyr le aveva insegnato, a non fidarsi di nessuno. L’indomani si sarebbe comportata in maniera ineccepibile, ma qualunque cosa fosse successa, lei non si sarebbe lasciata scalfire.

Era ancora persa nei suoi pensieri, quando si accorse che Ditocorto aveva ricevuto un messaggio. Si distaccò dalla fila, insieme a Lothor Brune, uno dei suoi uomini più fidati, e la invitò a seguirlo. Si allontanarono quel tanto che bastava per essere lontani da orecchie indiscrete, e smontarono da cavallo.

- Alayne, tesoro. C’è un piccolo cambio di programma. –

- Che succede, padre? –

- A quanto pare, a mezza giornata a cavallo da qui, c’è una truppa di Lannister. Sapendo che Lady Waynwood sta organizzando un torneo, hanno deciso di venire a dare un’occhiata. –

- Non capisco, padre. Potrebbero riconoscermi? Siete stato voi a dirmi che gli uomini vedono solo ciò che vogliono vedere… -

- Sono felice che tu mi risponda così, cara, Ebbene sì, è vero. Non sarei minimamente preoccupato se si trattasse di una truppa qualunque, ma a quanto pare si tratta Jamie Lannister. Non sono mai rientrato tra le sue simpatie. Sansa Stark è accusata di aver assassinato suo… ”nipote”. Lo Sterminatore di re non è del tutto stupido. Potrebbe fare due più due. Rivelare la nostra posizione politica in questo momento sarebbe fin troppo prematuro, cara. –

- Non possiamo tornare indietro a Nido dell’Aquila, non faremmo in tempo! –

- Nessuno ha parlato di tornare indietro, tesoro. Ascoltami, ti proteggerò, stai tranquilla. Ho scommesso tutto su di te, bambina mia. Come sai so essere un uomo molto previdente, e avevo già un piano pronto in caso di emergenza. Noi continueremo indisturbati la nostra marcia fino al castello, senza insospettire nessuno. Tu scapperai. Lothor Brune ti accompagnerà. Non temere: staremo lontani al massino poche settimane. Il torneo sarà rinviato in attesa del tuo ritorno. Per tutti tu sarai tornata al convento, poiché la sorella che ti ha praticamente cresciuta è in fin di vita e ha chiesto di te. In realtà Brune ti porterà in un luogo sicuro. –

- Cosa succederà se a qualcuno verrà in mente di controllare il convento? –

- C’è già una giovane ragazza dai capelli scuri, che piange una povera sorella malata, e dice di chiamarsi Alayne. -

- E cosa dirai al giovane Robin quando si sveglierà e non mi troverà? –

- Il giovane Lord PettiRosso saprà quello che sapranno tutti e pregherà per un tuo rapido ritorno. –

Petyr Baelish le si avvicinò e le diede un lungo bacio sulle labbra, molto più affettuoso di quello di un padre alla propria figlia. Alayne lo lasciò fare.

- Ora andate. Non c’è tempo da perdere! Mi metterò io in contatto con voi. –

- A presto, padre. –

Rimontarono in sella. Alayne seguì Lothor Brune che si stava allontanando a tutta velocità dalla carovana diretta al castello.
Alayne si stava allontanando dal suo unico protettore.
  
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