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Autore: AlekHiwatari14    10/12/2017    1 recensioni
Oblitus, luogo dei dimenticati. Posto in cui la square ha gettato i suoi capolavori che per un motivo o per un altro hanno archiviato. E' proprio in questo posto in cui si trova Stella e non solo lei.
Da ormai più di un anno in quel posto ha già incontrato un bel po' di persone come lei, che ancora non hanno dimenticato il loro compito e i loro sentimenti.
Infatti, ella stessa possiede ancora dentro di se un amore eterno per Noctis, ormai sposo di Lunafreya e uomo irraggiungibile per lei.
Abituata a quella realtà, cercherà di andare avanti, ma un evento inaspettato la porterà ad affrontare un viaggio insieme ai suoi compagni per portare qualcuno nel suo luogo d'origine ed affrontare colui che l'ha portata in quel luogo. Ardyn.
{Personaggi di Final fantasy:I, II, III, IV, V, VI, VII, VIII, IX, X, XI, XII, XIII, XIV , XV, DISSIDIA, Kingdom Hearts, TYPE-0, VERSUS XIII...}
Presenza di nuovi personaggi.
Coppie: Firion x Lightning / Stella x Noctis x Lunafreya x Nyx / Sephiroth x Edea/ Zack x Aerith / Rasler x Ashe / Vaan x Terra
Genere: Avventura, Generale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 9.

*Wol*

I dolori sembrano passare, ma mi sento senza forze.
Tento di aprire gli occhi, ma sono debole e la luce incomincia a darmi fastidio.
Sto iniziando a tremare di nuovo. 
Deglutisco. Ho la gola secca e sento di aver dimenticato molte cose della mia vita.
Come ci sono finito in questo letto? Come mi sono ridotto così? Chi sono veramente?
L'unica cosa che mi rimane nella mente è il mio nome. Il resto sembra tutto cancellato, perso nel vuoto senza una ragione concreta. Forse è tardi. Sono già un blank...credo.
Dicono che i blank sono esseri con l'anima e il cuore oscurati, senza ricordi e per questo agiscono d'istinto come i mostri. Almeno è ciò che ho sentito dire da qualche parte.
Improvvisamente sento il letto muoversi sotto di me. Sembra un terremoto che non si placa, ma non mi importa. Sto troppo male per alzarmi e vedere cosa sta succedendo.
Chiudo i miei occhi, ormai pesanti, ignaro del fatto che quel vortice, diretto su Somniland, ci ha inghiottiti.
L'impatto è devastante. L'aereonave su cui siamo già è usurata dal tempo e dallo scontro con Shiva e all'entrata del portale si sfrantuma in mille pezzi.
Mi ritrovo così sospeso nel vortice quando sento qualcosa di caldo avvolgermi.
"Wol..." 
Sento chiamare una voce maschile che continua:"Wol...svegliati..."
E' una voce calma e tranquilla. Non so perchè, ma mi ispira sicurezza. Apro gli occhi e ciò che vedo è solo una luce in fondo al tunnel.


"Chi sei?" Domando ignaro di ciò che mi sta accadendo.
"Mi chiamo Vox. Sono la voce che guida i blank da sempre."
"Cosa...?"
"Tranquillo, Wol. Tu non sei come gli altri blank. Tu sei speciale. Il tuo cuore è illuminato da una luce sorprendente. Sei nato per compiere grandi imprese."
"Di cosa stai parlando?" Chiedo ancora più confuso, ma quella voce sembra saperne più di me.
"Ormai hai dimenticato tutto, ma non importa. I ricordi possono essere ripresi. Sei l'origine della stirpe di Final Fantasy e senza te, guerriero di luce, sarà tutto perso."
"Come fai ad esserne sicuro?"
"So che ti senti perso e solo. E' ciò che sentono tutti i blank. Hanno paura e per questo agiscono d'istinto. Hanno paura dell'oscurità, ma tu sembri non averne. Questo fa di te un blank speciale."
"Non posso aver paura di qualcosa che non ricordo."
"E' questo il punto. Gli altri blank hanno paura di ciò che non ricordano, ma tu sei diverso. Tu mi ascolterai. Ne sono certo."
"Che vuoi da me?"
"Voglio solo guidarti nei tuoi ricordi. Ora chiudi gli occhi. Ti proteggerò durante il viaggio nel tuo mondo."
A quelle parole, chiudo gli occhi sentendoli nuovamente pesanti. Mi addormento credo.
Improvvisamente, sento un freddo prendermi il volto e il corpo. Quel caldo amorevole e rassicurante è andato via.
"Wol! Ehi! Sveglia!" Sento urlare nelle mie orecchie.



Lentamente apro gli occhi e vedo scheletri e roccie intorno a me.
"Ma...cosa? Dove mi trovo?" Inizio a domandarmi toccandomi le testa dolorata.
"Siamo a Palamecia!" Sento nuovamente quella voce femminile e squillante nelle orecchie.
Mi volto e vedo un esserino alato, simile ad una fatina.
"E tu chi sei?"
"Come chi sono? L'hai dimenticato, Wol? Sono il tuo spirito guida. Ti sono stata vicino anche su Oblitus." Mi rivela lasciandomi perplesso.
"Oblitus...?" Non ricordo nulla. 
Cos'è Oblitus? Quand'è che ci sono stato?
E' tutto troppo assurdo.
Mi tocco la testa sento la confusione assalirmi, ma l'esserino sembra comprendermi.
"Ok, allora ricominciamo con le presentazioni. Io sono Echo." Si presenta lo spiritello facendomi sorridere.
"Io sono Wol." Le dico guardandola.
"Bene, mettiamoci in viaggio. Non puoi stare lì a poltrire per sempre. Non vorrai fare la fine dei tipi accanto a te?" 
Scuoto la testa vedendo gli scheletri che stanno intorno a me. Mi alzo da terra e mi incammino per scoprire dove sono finito.
Inconsapevolmente sono nel secondo settore, ma non posso saperlo. Pur conoscendo il posto, non mi ricordo di nulla, ma quella sensazione di familiarità mi mette i brividi e mi confonde ancora di più.
Quand'è che ci sono già stato?

*Seifer*

Da quanto Squall è partito per Dissidia non si è capito più nulla qui.
Sono passati anni. Aveva detto che dopo Dissidia si sarebbe fermato a Kingdom Hearts e poi sarebbe ritornato, cosa che non ha mai fatto.
Ha dato il comando a me del settore perchè sono l'unico che può proteggerlo. Almeno è quel che ha detto prima di andare via.
Così eccomi qui a proteggere nuovamente il Garden di Balamb ed essere nel comitato disciplinare ancora una volta. 
Avrei voluto che i conflitti e le guerre non finissero mai. Non so perchè, ma mi fanno sentire più vicino alla realizzazione del mio sogno.
Purtroppo, questa pace adesso ha rovinato tutto. 
L'unico modo per combattere è attaccare mostri e vincerli. Assurdo, vero?
Quanto vorrei tornare all'azione. Battermi nuovamente con Squall, ma lui sembra quasi essersi dimenticato di noi. 
Con questi pensieri nella testa, mi incammino nel corridoio del Garden per verificare come sempre che non ci siano mostri in giro, quando mi ritrovo di fronte ad un uomo alto, dai capelli rossi e l'aria strana.



"Ehi, tu! Chi sei? L'accesso è vietato per quelli che non sono del Garden." Lo informo avvicinandomi a lui, ignaro che si tratta del subdolo Ardyn.
"Davvero non posso visitare questo posto?"
"Sono le regole, zio. Se vuoi discutere con qualcuno, fallo con qualcun altro. Ho dei mostri da ammazzare e sicuramente è più entusiasmante di stare qui a parlare con te." Gli dico allontanandomi da lui quando inizia stranamente ad applaudire facendomi fermare.
"Bene, bene. Quanta prepotenza, arroganza e insolenza. Devi essere uno degli allievi di Edea."
"Non sono il suo allievo. E' la madre del Garden. Se la cerchi non è qui, ma all'orfanotrofio." Continuo a dire tentando di allontanarmi, quando egli afferma:"Veramente io cercavo proprio te, Seifer." 
"Che?" 
Mi volto, ma non faccio in tempo. Mi afferrano dei soldati buttandomi a terra e facendomi inginocchiare difronte a lui.
"Credo che Edea sarà contenta di vederti." Afferma, mentre continuo a ribellarmi alle guardie.
Purtroppo è tardi. Mi inniettano una sostanza nel braccio che mi offusca la vista e mi fa perdere i sensi.
Non sono di certo a conoscenza di essere un oggetto per lui. Oggetto che avrebbe fatto abbassare la testa ad Edea e farla riflettere prima di commettere un'altra mossa contro di lui.
Al mio risveglio mi ritrovo in una stanza fredda e gelida. Sono legato da catene e nonostante tento di liberarmi, non ci riesco.
Davanti a me c'è un varco aperto e la cosa incomincia a preoccuparmi.
D'un tratto sento aprirsi la porta e vedo Edea accanto a quel bastardo.
"Madre!" La chiamo cercando di farmi aiutare, ma le cose stanno diversamente da come credo.
"C-cosa?" 
"Guarda cosa succede quando ti scontri con me! Sappi che se ti vedo andare di nuovo contro i miei piani, la stessa fine la farà tua figlia."
"Ardyn, lascialo!" Ordina la donna tentando avvicinarsi a me.
"Oh... dunque, la vita di questo miserabile vale più di quella di tua figlia. Dico bene?" 
A quelle parole di quell'uomo vedo Edea fermarsi di colpo e abbassare lo sguardo. Sono parole dolorose e struggenti e me ne rendo conto che è difficile la scelta.
Da una parte ci sono io, il bambino che ha cresciuto, dall'altra, una figlia che non so nemmeno da dove è uscita fuori.
La vedo deglutire e voltarsi per non guardare quando afferma:"No. Puoi anche spedirlo su Oblitus."
"Madre!" Gli urlo sentendo quelle parole e tentando di forzare le catene.
"Mi spiace..." Mormora delusa guardandomi con le lacrime agli occhi, mentre Ardyn mi prende per i capelli e mi getta in quel portale.
Cado in mare aperto, ma le catene di impediscono di muovermi e tornare in superficie quando un ragazzo dai capelli rosei mi salva la vita portandomi in riva.
"Qui si gela! Dove diamine sono finito?" Gli chiedo mentre questo mi toglie le catene.
"Sei su Oblitus, il mondo dei dimenticati."
"Oh... bene! Perfetto! Non potrebbe andare peggio di così." Inizio a lamentarmi, quando uno stridulio simile ad un ruggito proviene dalla mia destra.
"Maledizione!" Sbraita il tipo vedendo il Bahamuth venendogli incontro.
Purtroppo al primo colpo la spada gli sfugge di mano ed io non ho ancora recuperato la mia arma. Disarmato come sono, non posso far altro che correre e tentare di prendere quella del ragazzo che è lontana da noi.
Ci sono quasi vicino, quando accade qualcosa.
Il bahamuth è troppo vicino e sta per prendermi.
Scivolo sotto di lui, notando la mia luccicante arma in riva.
Con un salto mi sorpassa, mentre mi abbasso per prendere l'arma.
Mi volto velocemente, vedendo qualcosa che va oltre le mie aspettative.
Un ombra femminile, con un balzo quasi felino, arriva alle spalle della creatura. Con agilità lo colpisce e quella lama sembra arrivargli al cuore.  La vedo volteggiare nell'aria e ritrovarsi davanti alla bestia dandomi le spalle.
Rimango estasiato da tanta abilità che pur recuperando la mia arma vicino alla riva, non riesco a dire una parola.



Il Bahamuth stramazza a terra, mentre quella strana tipa dai capelli castani si avvicina ad esso per accertarsi della sua morte.
"Moguri! Meno male che eri nei paraggi. Sei venuta in tempo per..." Gli dice il tipo avvicinandosi a lei che lo interrompe:"Brucialo."
"Che?"
"Lucis, ho detto di bruciarlo. Potrebbe risvegliarsi." Gli raccomanda alzandosi da terra per poi voltarsi verso di me.
Il mio sguardo non può non essere sorpreso.
Quegli occhi... quel volto... non è possibile.
Perchè è così tremendamente somigliante a Squall?
La situazione incomincia a confondermi, ma la cosa che mi lascia più incredulo è vedere il suo sguardo così uguale al mio.
Non so per quanto tempo rimaniamo a fissarci. Che siano secondi o minuti a me sembrano eterni.
Poi, improvvisamente, sembra cambiare espressione. La vedo diventare brusca e acida.
"Tsk...un altro che si è fatto buttare qui. Che perdente!" Mi dice facendomi sentire un annullità.
"Ehi! Guarda che non ci sono finito di mia spontanea volontà. Mi ci hanno gettato. E' stato un certo Ardyn che..."
"Non dare la colpa agli altri. La realtà è che sei troppo patetico e debole." Mi interrompe con insolenza facendomi alterare.
"Ehi! Come osi parlarmi in questo modo? Tu neanche mi conosci!" Affermo innervosito incominciandola a seguire vedendo che si allontana da me. 
Sono del tutto ignaro che quel Lucis incomincia a porsi mille domande sul nostro strano comportamento iniziando a seguirci.
"Veramente è il contrario, mio caro." Replica la tipa vedendo che la seguo, quando il rosa mi chiede:"Tu sei Seifer Almesy. Non è vero?"
"E tu come sai il mio nome?" Gli domando confuso e sorpreso fermandomi a parlare con lui che subito sembra mostrarsi disponibile con me.
"Oh... beh... la mia maestra Moguri mi ha raccontato molte cose. Non fa altro che parlare di te."
"Piantala di scherzare, Lucis! Non ha senso parlare con lui!" Gli sbraita addosso la ragazza facendolo voltare verso di lei.
"Beh... magari potrebbe ricordare, no?"
"No che non può. Anzi, non deve. La sua presenza qui mi infastidisce e mi ricorda qualcosa che non vorrei, quindi sbrighiamoci a portarlo fuori di qui." 
Lo dice con un tono agitato. Quasi come se avesse paura di qualcosa, ma cosa?
La questione inizia davvero ad essere poco chiara.
"Ehi, potrei sapere di cosa state parlando?"
"Niente di cui dovrebbe interessarti, babbeo." Mi risponde con arroganza alterandomi ulteriormente.
"Tsk... nessuno te l'ha detto che sei un'antipatica e arrogante presuntuosa?"
"A me no, ma sicuramente te lo sarai sentito milioni di volte tu, dico bene?" Mi dice voltandosi e guardandomi diritto negli occhi.
Non so che rispondere, non perchè non ho parole, ma perchè incomincio a sentirmi strano. E' una sensazione che non ho mai sentito prima.
E' come se avessi trovato qualcosa che cercavo da tempo... è qualcosa che non so neanche come spiegarlo.
La vedo abbassare lo sguardo e sospirare:"Senti, se vuoi essere aiutato ad uscire di qui, lo farò volentieri a patto che tu stia lontano da me e fai ciò che ti dico."
"Cosa? Ma neanche per sogno." Rispondo innervosito da quelle sensazioni e quel comportamento. Insomma... io rispettare le regole? Ma davvero mi ha preso per un cretino? 
Per quanto sia nel comitato disciplinare, odio attenermi a quelle stupide regole, figuriamoci ad ascoltare una tipa come questa.
La vedo sorridere e dirmi:"Ok, allora buona fortuna. Oblitus è grande e senza determinati oggetti, tornare a casa è praticamente impossibile. Ah...già. Fa attenzione ai blank. Se ti feriscono, sei morto nel giro di pochi giorno..."
Si allontana da me ed una strana sensazione di inquietudine mi prende. Non ho scelta.
"E va bene. Sto ai tuoi ordini, miss presuntuosa." 
Così la seguo. Infondo ha ragione. Senza di lei non sarei mai potuto uscire da Oblitus. 
Però è strano. Nonostante fa l'acida, sembra non esserlo davvero.
Inoltre, questa strana sensazione di familiarità mi incuriosisce così come non trovo una spiegazione a quella distanza che questa Moguri vuole avere.
La cosa che mi lascia maggiormente perplesso è quel suo essere amorevole con me. E' premurosa. 
Non a caso i primi frutti che raccoglie li da a me, invece di pensare a lei e quel Lucis.
Sembra quasi che vuole proteggermi da qualcosa. Che vuole proteggermi da lei.
Ci fermiamo vicino ad un ruscello per mangiare e riprenderci.
La vedo allontanarsi da me e da Lucis sedendosi lì vicino poco distante da noi.
"Che tipa strana."
"Lasciala stare. E' normale che sia così." Mi dice il rosa guardandola da lontano mentre addenta una mela blu.
"La conosci da molto?"
"Abbastanza. Ha avuto un passato difficile. Il padre, che riteneva un eroe, l'ha abbandonata in un orfanotrofio insieme al fratello dopo la morte della madre, nonostante tutto ha trovato la forza di andare avanti e di innamorarsi di un tipo che il fratello non voleva. Il ragazzo che amava, a causa di eventi, è stato allontanato da lei. Inoltre, sembra che lei doveva guidare il fratello a rimanere unito e togliere quel dolore dentro all'uomo che amava. Purtroppo, però... è solo nei suoi ricordi perchè la square l'ha archiviata qui." Mi spiega parlando a bocca piena e lasciandomi perplesso, non solo per la storia, ma anche per i modi disgustosi che ha lui.
"Non lo sapevo. Comunque ben le sta. Ha davvero un pessimo carattere e penso che quel tipo si sia salvato stando lontano da lei." Affermo vedendola messa da parte.
Non so ancora che ha uno sguardo spento perchè sta ricordando qualcosa, ma Lucis lo sa bene e mi rimprovera:"Non è cattiva. Chiunque si comporterebbe così per proteggere chi ama."
Proteggere chi ama? Come proteggere? E chi amerebbe? Me? 
Ma è assurdo! 
E mentre penso a questo, lo vedo alzarsi e darmi la mela sgranocchiata tra le mani, per poi andare vicino a Moguri abbracciandola da dietro.
"Lucis..." Lo chiama a bassa voce, ma riesco ugualmente a sentirli nonostante bisbigliano.
"Va tutto bene. Smettila di pensare. Abbiamo delle cose da fare."
"Io... non voglio che..."
"Tranquilla. Lo proteggeremo dai blank."
"Non capisci, Lucis. Devo proteggerlo da me e dai miei ricordi. Non voglio vederlo in quello stato di nuovo..."
"Tranquilla. Ti aiuterò io. Adesso smettila di piangere che se si accorge che parli di lui potrebbe incominciare a fare domande." Gli dice staccandosi da lei.
E' vero. Sta piangendo. 
La vedo asciugarsi le lacrime e voltarsi dall'altra parte per non farsi vedere da me.
Questa storia mi confonde, ma non riesco nemmeno a chiedere.
Perchè mai dovrebbe proteggermi da lei? Cosa diamine è lei per me?

*Kuja*

Eccomi qui, in giro nell'undicesimo settore per dirigermi nel nono. Ho i soldati magitek alle calcagna. Sephiroth ha detto di controllare i settori e rimanere cauti. Infatti, mi trovo qui proprio per questo. Devo attaccare briga con qualcuno per metterli K.O. così da andare facilmente nel nono settore e parlare con Gidan. 
La cosa mi rode e non poco. E' difficile parlare con il nemico, ma sinceramente non voglio neanche farmi esplodere il cervello da quell'idiota di Ardyn.
Improvvisamente, intravedo una ragazza vicino ad un lago. E' di spalle ed è la vittima perfetta.
"Ma tu guarda. Cos'abbiamo qui?" Le chiedo avvicinandomi a lei. 
Ha la pistola a terra, ma la vedo alzarsi velocemente prendendola e voltarsi verso di me, puntandomi l'arma diritta sulla fronte.
Ha degli scatti pazzeschi, quasi come se fosse un soldato o fosse stata programmata per uccidere.
La vedo sorpresa appena vede chi sono, ma non abbassa la guardia.
"E tu da dove spunti? Cosa vuoi da me?"
"Sembri abbastanza agile. Non ti ho mai visto da queste parti."
"Rispondi alle mie domande se non vuoi che ti faccia saltare quell'unico neurone che ti è rimasto."
"Stupida arrogante! Come osi mancarmi di rispetto?!" Urlo vedendo l'insolenza di quella ragazza.
I soldati magitek saltano fuori avventandosi verso di lei che sembra quasi compiaciuta della cosa.
Sorride e con un balzo all'indietro mi colpisce in pieno facendomi cadere. Allo stesso tempo spara ai soldati. E' velocissima. Sembra una macchina da guerra. La vedo sferrare calci devastanti e cambiare armi una dietro l'altra con grande facilità. Dopodichè, vedendomi nuovamente alzato, avendo avuto solo il tempo di fare quello, mi colpisce con un calcio mettendosi su di me e puntandomi la pistola contro.
"Volevi farmela, eh? Peccato che non hai valutato l'opzione Kingsglaive."
"Aspetta! Non è come pensi. Non vorrai sparare davvero?"
"E perchè no? Dammi una sola ragione per non farlo e pondera bene le tue parole perchè potrebbero essere le ultime." Dice con supremazia. Rido. Non penso che lo farebbe. Infondo è una ragazza. 
E' vero che ha steso tutti quei soldati, ma non sparerebbe ad uno come me.
Beh... ne sono convinto finchè non la vedo premere il grilletto. Fortunatamente è scarica.
"Maledizione! Considerati fortunato per stavolta." Afferma irritata spingendomi a terra e togliendosi di dosso.
"Davvero niente male. Cosa sei? Una cattiva di questo settore?"
"Da dove vengo non ci sono ne cattivi ne eroi. E poi, che importanza ha? Io sono nessuno in questo mondo." Chiede allontanandosi da me.
La guardo. Non può essere ciò che dice di essere.
"Non puoi essere nessuno. Insomma, fino ad ora oltre mio fratello, nessuno ha osato sfidarmi. E poi, avresti potuto uccidermi. Perchè non l'hai fatto?" Comincio a domandare correndole dietro.
"Non mi va di sprecare munizioni per un idiota come te. Non ne vale la pena."
"Mi stai mancando nuovamente di rispetto."
"Lo so e me ne frego di te."
"Cosa?" 
Si volta verso di me fermandosi di colpo e dicendomi:"Prendi i tuoi fantocci e togliti dai piedi."
"Veramente non sono miei, ma di Ardyn. Anzi, a dirla tutta, mi hai fatto un favore a toglierli di mezzo."
"Tsk...se credi di farmela con il tuo bel faccino, hai sbagliato persona. E poi ho visto che erano con te." Mi rivela allontanandosi da me.
"Perspicace e pungente, vero Cactussina?"
Quel nomignolo. Non so per quale motivo la blocca di colpo. Si rigira verso di me incuriosita per poi chiedere:"Qual è il tuo nome?"
"Mi presento, sono Kuja del nono settore. E tu? Chi sei, cactussina?"
"Piantala di chiamarmi cactussina. Il mio nome è Rika. Chiamami così se vuoi vivere." 
Riprende a camminare. 
Rika eh? Che nome assurdo.
E' la prima volta che la vedo, ma penso che questa tipa possa tornarmi utile così decido di camminare con lei e trascinarla nel nono settore con me.



*Agni*

"Meia, muoviti! Dobbiamo sbrigarci!" Gli urlo mentre prendo quante più pozioni possibili in quel piccolo villaggio del terzo settore.
L'aereonave si è disintegrata all'entrata dell'atmosfera. Probabilmente perchè era vecchia e logora. Fortunatamente ho portato abbastanza pozioni dietro da poterci curare e adesso ne sto prendendo altri per un motivo ben preciso.
"Sbrigarci? E per cosa, scusa? Io voglio tornare su Oblitus. Povero Lucis. Si sarà fatto sicuramente male con quella caduta." Inizia a lamentarsi la strega blu che è totalmente contraria alle mie iniziative.
"Senti, lo so che sei preoccupata per Lucis, ma sicuramente sta meglio di quei ragazzi lì. Dobbiamo sbrigarci prima che accadda l'irreparabile." Cerco di farla ragionare mettendole alcune pozioni tra le mani e prendendone altre per poi incamminarmi, mentre lei incomincia a seguirmi innervosita.
"Perchè diamine vuoi aiutarli? Cioè...non sono affari nostri. E poi sono sanno neanche chi siamo. Ci metteremo sicuramente nei guai se..."
"Meia, forse non l'hai ancora capito. A me non importa essere ricordata o che sappiano che sono. L'importante è che noi sappiamo chi sono loro. Il resto non ha senso. Insomma... se Lucis si dimenticasse di te, che faresti? Lo abbandoneresti?" Le chiedo fermandomi e facendo bloccare anche lei.
"Che centra? Quello è un altro discorso."
"No, è esattamente lo stesso. Non importa che loro non sanno chi sei, tu saprai sempre chi sono, quindi non possiamo lasciarli così." Le dico facendole abbassare lo sguardo e ricominciando a camminare.
"E perchè quel tipo assomiglia a Moguri, non è vero?"
Mi fermo nuovamente sentendo le parole della ragazza. Sospiro. 
Ho come l'impressione che non ha ancora compreso la gravità della situazione.
"Dobbiamo sbrigarci così possiamo trovare velocemente gli altri e ritornare su Oblitus. Non sei l'unica che vuole tornare a casa, ma se non facciamo qualcosa, Squall e gli altri moriranno e se Moguri lo venisse a sapere, di noi non ci sarà un continuo. La conosci bene. Non ci penserà due volte ad ammazzarci e non potrò neanche darle torto."
A quelle parole, la strega sembra convincersi e si incammina anche lei. 
Abbiamo preso tutto il necessario per preparare degli elisir di ripristino, così che gradatamente possano riprendere le loro funzioni.
Arriviamo nella baita abbandonata e nascosta in quel settore. Apro la porta e noto che il letto in cui c'è Cloud è vuoto.
Mi avvicino vedendolo a terra. Probabilmente vuole fuggire non sapendo chi si trova davanti, ma ha ancora le gambe pesanti e doloranti. 
Lo sorpasso andando vicino al tavolo che è accanto al suo letto, mentre Meia lo aiuta ad alzare mettendolo a sedere.
"Devi riposare."
"..." Il biondo incomincia a guardarci confuso, mentre gli informo:"Avete avuto un bell'incidente. Fortuna che io e Meia eravamo lì."
Sposta lo sguardo verso l'amico iniziando a chiedere:"...come sta?... perchè....perchè Leon non parla?"
Squall è ancora sotto shock, così come lo è ancora Cloud.
La cosa mi fa sorridere. Leon... perchè lo ha chiamato così? Tutti sanno che il suo nome è Squall, perchè cambiargli nome?
Nonostante ciò, non dico nulla, ma ho già pronta l'elisir.
"Tranquillo. Ha avuto una botta pesante dietro la nuca che gli ha provocato seri danni cerebrali. Per questo è assente e non parla, ma so come curarlo." Lo rassicuro prendendo la boccetta tra le mani, mentre il biondo sembra ancora più confuso.
"..."
"Lui è qui con il corpo, ma non con la mente. Per questo ho preso le pozioni e gli ho preparato questo elisir. Così vi riprenderete tutti al meglio."
Preparo altri elisir, prima che possano prenderli, per avvantaggiarmi nel caso servissero altri, quando sento Meia che inizia a preoccuparsi.
"Agni, mi sa che questa tipa non sta bene." Mi rivela facendomi voltare verso Lightning che ha appena ripreso i sensi.
E' sotto shock ed ha le lacrime agi occhi. Ha tutta l'aria di aver perso qualcuno di importante, così mi avvicino e domando:"Cos'ha?"
"Non lo so. Non vuole parlare."
"Light..."Chiama Cloud facendola voltare verso di lui per poi chiedere:"E' per Firion....?"
Annuisce incominciando a singhiozzare:"Perchè proprio lui? Perchè gettarlo proprio su Oblitus?"
"... so come ti senti. Ma devi essere forte. Ormai è andato..." Cerca di farle comprendere ignaro della realtà dei fatti.
"Parlate dell'eroe del secondo settore, non è così? Perchè mi sa che vi hanno informato in modo non adeguato." Le dico avvicinandomi con una boccetta di quell'intrugio tra le mani. 
Mi siedo sul letto, prendendola tra le braccia e informarla:"Bevi. Ti aiuterà a metterti in sesto. E poi... Firion ti sta cercando."
"E tu che ne sai?" Mi chiede sorpresa prendendo la boccetta tra le mani.
"Perchè io vengo da li." 
A quelle parole, il volto della rosa diventa ancora più meravigliato. Mi allontano da lei, mentre Meia pensa a Cloud. 
Mi avvicino a Squall aiutandolo a bere e accarezzandogli il volto, noto:"Certo che le assomigli davvero tanto."
L'eroe dell'ottavo settore sembra prendere poco a poco conoscenza e guardando il mio volto mormore:"Edea... gran...madre...."
E' ancora confuso. Me ne rendo conto, ma il fatto che mi abbia preso per lei mi commuove.
"Riposati. Non sforzarti." Sussurro, rimettendolo a letto e rassicurandolo poco a poco, mentre richiude gli occhi.
Davvero assomiglio così tanto a mia madre?


*Chappu*

Ho rivisto mio fratello Wakka e Lulu. Vederli insieme e con un bambino, mi ha reso più felice che mai.
Purtroppo quella felicità viene subito rotta appena vedo Aria.
"Dunque eravate qui." Dice avvicinandosi a noi.
"Aria?"
"Non sapevo ti piacesse il blitzball." Afferma Elle avanzando verso di lei con Mahru.
"Non sono qui per il blitzball. Dobbiamo metterci subito in marcia." Si oppone la bruna cercando di mettere in riga tutti, ma il corvino non è dello stesso parere.
"Su, via! Un po' di divertimento dobbiamo averlo."
"Non se ne parla. Dobbiamo partire e alla svelta."
"Perchè tutta questa fretta?" Le chiede la bionda vedendola preoccupata e agitata.
"Perchè mentre voi eravate qui a prendere i biglietti, trovare posti e divertirvi con il blitzball, io sono andata a Zanarkand per cercare mio figlio. Il fato ha voluto che comprendessi la pericolosità di Ardyn."
"Cosa? Hai incontrato Ardyn?" Incomincio a domandarle avvicinandomi a loro.
"No, ma ho incontrato Auron e... Jecht. Mi hanno spiegato come stanno le cose in questo settore e di certo non vanno un granchè bene. Pare che lui si ricordi di me e... di una certa Marphie." Informa guardando la bionda che sembra cambiare colore.
"Cosa? Ne... ne sei sicura?"
"Si. Sembra che oltre a questo sia anche tornato Sin, ma stavolta non è Jecht. I creatori non hanno avuto tempo di completare a causa di Ardyn e del settore quindici così la pace eterna si è andata a farsi benedire." 
Quelle informazioni mi lasciano sorpreso. 
Non immaginavo lontanamente che il mio settore fosse così malridotto.
"E' vero ciò che dice? Sin è tornato?" Chiedo a mio fratello e dal volto sembra proprio che sia come dice Aria.
"Purtroppo qualcuno lo ha rievocato. Ho portato mio figlio qui per rendere il distacco più semplice, ma... per un motivo o un altro non riesco a staccarmi." 
Quelle parole mi lasciano un tuffo al cuore. Ritrovare Lulu e Wakka insieme, con me vivo per chissà quale ragione, quasi come se i creatori mi avessero dato una seconda possibilità. 
Peccato che non voglio sfruttarla e me ne rendo conto appena usciamo dallo stadio. Stella e Noctis ci stanno aspettando fuori e sembrano chiacchierare tranquillamente. Quel loro parlare mi da fastidio.
Possibile che stare a contatto con lei, per tutto questo tempo su Oblitus, mi sia affezionato?
Potrei facilmente rimanere qui. Ho una famiglia. Ho mio fratello e un nipote adesso, ma... mi sono legato particolarmente a questi sfigati e non ho voglia di lasciarli.
E dire che, in realtà, io sono sempre stato su Somniland. Se quel giorno non mi fossi sentito così solo... se quel giorno avessi ascoltato il mio istinto invece di quel Seymour, probabilmente adesso starei con loro.
Fu lui a parlarmi di Oblitus. Lui e un certo Roxas. Non ricordo il suo volto.
In realtà, non si fece vedere da me. Era tutto incappucciato e vestito di nero, quasi come se non avesse volto.
Lui mi diede quella keyblade che mi condusse lì dove incontrai Mahru ed Elle. 
Loro... non hanno mai saputo la verità. Hanno sempre pensato che fossi il Chappu incosciente e avventuriero creato per quel settore con loro, ma non è stato così. Non gliel'ho mai detto.
Se sapessero... penso che mi getterebbero in pasto ai lupi.
Forse...Oblitus mi ha condotto qui per una ragione, per farmi comprendere qualcosa che adesso nego.
Non avrei mai pensato di mettermi in viaggio e ritornare a casa proprio grazie a quell'oggetto che mi ha portato via.
Ritroviamo Firion e Sorrow vicino alle navi a parlare di chissà cosa.
Dentro quell'eroe del secondo settore vedo una luce brillare. Una luce di speranza accesa sul suo viso.
Speranza ormai andata in me.



Ci mettiamo in marcia e grazie ai teletrasportatori riusciamo a stare in poco tempo a Fluvinio, il confine con il nono settore. 
Wakka mi ha seguito e comincia a chiamarmi:"Chappu!"
Mi volto allontanandomi dai miei compagni di viaggio per avvicinarmi a lui. 
"Ti prego. Non andartene! Puoi restare benissimo con noi."
"No, Wakka. Questo... non è il mio posto." Gli dico abbassando lo sguardo e seguendo gli altri.
Lo ammetto. Abbandonare il mio settore così, lasciare mio fratello e la mia vecchia casa, fa davvero male.
Somniland, questo settore... io non ho mai pensato di voler venire qui. Se non fosse stato per loro... per la loro euforia... per la forza di quei ragazzi...adesso non avrei mai incontrato mio fratello.
Con questi pensieri nella testa, le lacrime cominciano a scendere inconsapevolmente, quando la barriera energetica che divide i settori mi spinge via facendomi cadere a terra.
"Chappu! Tutto bene?" Chiede Stella fermandosi di colpo e vedendomi a terra.
Possibile che questa stupida barriera non voglia farmi uscire? 
La vedo avvicinarsi a me con faciltà.
E' proprio come penso. Questa barriera non vuole farmi allontanare da qui.
"Stella. Devo chiederti scusa. Io... ah..."Sospiro per poi alzare il volto verso di lei e continuare:"Mi sa che non posso venire. Il settore mi vuole qui."
"Che?" Domanda sorpreso Mahru avvicinandosi alla barriera per analizzarla insieme ad Elle.
"Stella. Dobbiamo andare." Dice Noctis avanzando verso la barriera e sorpassandola.
"Non capisco. Perchè non può..."
"Ha concluso la sua missione personale. Per questo non passa."Gli rivela facendomi guardare.
"Missione personale?" 
"Come? Non lo sapevi? Chiunque può uscire da qui. Basta avere una missione personale, ma una volta conclusa, non hai motivi per andartene." 
Quelle parole di quel re sembrano dare tutto un senso. Li vedo andar via, mentre Aria mi poggia la mano sulla spalla appena mi alzo da terra.
"Mi raccomando. Proteggili da Sin e aiuta Jecht. Hanno bisogno di te." Mi sussurra andandosene via e sorpassando il settore. Non posso non ascoltare le sue richieste.
Inconsapevolmente, mentre torno da mio fratello, la corvina parla di ciò che ha scoperto con Mahru ed Elle.
"Ormai Chappu è andato. Dobbiamo contare sulle nostre forze se vogliamo distruggere Ardyn. Non possiamo permettere che distrugga anche il decimo settore. Dobbiamo trovare un modo per far concludere quel settore. Almeno far scrivere su come sarà ucciso Sin."
"Dunque... si ricordano..." Pensa a voce alta Elle facendosi guardare.
"Si, pare che Yuna abbia litigato con Tidus per Marphie e a causa di ciò si sono divisi anche perchè Sin è riapparso. Non essendosi conclusa la storia, Tidus cerca lei e lei non trova Sin. Praticamente siamo entrati in un circolo vizioso. Ogni attimo si ripete."
"Ma è terribile!" Dice Mahru per poi voltarsi verso Elle e chiedere:"Dunque, cosa pensi di fare... Marphie?"
La ragazza comincia a pensare. Sa che quello è il suo nome originale, ma non vuole essere chiamata così.
"Non chiamarmi così. Voglio essere la solita Elle."
"Lo sai che non cambieranno le cose se continui a farti chiamare così."
"Ho giurato che Marphie è morta. Io sono morta e sono una nuova persona. Sono sempre io, si. Ma non voglio ricordarmi di quel nome. Ho troppi ricordi legati ad esso." Rammenta abbassando lo sguardo pensierosa.
Mahru si avvicina a lei, mettendole le mani sulle spalle e dicendole:"Beh...guarda il lato positivo. Almeno sappiamo che una speranza c'è."
Si voltano, proprio mentre io sono tornato con mio fratello e mi allontano con loro portando nel cuore la missione affidata da Aria. Proteggere il settore dieci.


***Intanto, a nostra insaputa...***

Ardyn, ignaro della rivolta dei villani, decide di organizzare la prossima mossa ed attaccare contemporaneamente il settore tre e quattro.
"Dunque, avete capito? Il terzo settore e il quarto devono diventare nostri. Prendete quanti più soldati volete,ma al vostro ritorno voglio vedervi vincitori."
Nube Oscura e Golbez annuiscono ed escono fuori da quel posto.
"Nube, non attaccare il terzo settore." Dice il villano alla donna.
"Perchè mai non dovrei?"
"Dobbiamo distoglierlo da noi ed evitare che i suoi piani vadano a gonfie vele."
"Lo so, ma non mi va di allearmi con gli eroi."
"Ti chiedo solo di prendere tempo. Penserò io a chiamare Cecil. Una volta lì gli spiegherò ciò che è successo. Sono sicuro che ci aiuterà." 
Nube oscura incomincia a fissare e sospira:"Ok, ma se non ci aiuterà, dobbiamo parlarne con Sephiroth. Lui saprà sicuramente cosa fare."
Con questo i due si allontanano da lì. Inconsapevolmente, qualcuno trama alle loro spalle.
"Lo sai, vero? I tuoi villani vogliono allearsi con gli eroi." Gli rivela Ravus vedendo l'atteggiamento troppo sicuro del cattivo.
"Prevedibile. E poi, chi eroe si unirebbe ad uno di loro? Insomma! Sopratutto se i soldati PSICOM e magitek li attaccano. Tutta Somniland sa della nostra unione. Ci vorrà ben poco per riprendere i miei piani." Lo rassicura Ardyn troppo sicuro dei suoi piani.
"E poi basterà sbatterli nel decimo settore per farli riflettere." 
"Decimo? Perchè? Oblitus non ti piace?" Incominciano a discutere due persone alle spalle del villano.
"Gabranth ha ragione, Seymour. Basterà fargli vedere il portale di Oblitus. E' vero che nel decimo settore hai preso il possesso di Sin, ma non vogliamo ucciderli. Adesso ci servono." Dice Ardyn voltandosi verso i due che sono alle sue spalle mostrandosi essere due villani del dodicesimo e del decimo settore.



"Sono ai tuoi ordini, Ardyn. Chiedi e sarà tuo." Dice Gabranth togliendosi l'elmo per farsi vedere dal suo capo.
"Bene. Scopri i piani di quei bastardi e fammi sapere ciò che si dicono. E' di vitale importanza."
"Certo. Contate su di me. Infondo, sono anch'io un guerriero di caos. Non possono tenermi all'oscuro di tutto." Afferma il biondo andandosene dalla stanza.


Peccato che Ardyn non sa che Gabranth non ci penserebbe due volte a schiararsi dalla parte del nemico se necessario.
Infatti, l'uomo è all'oscuro di tutto. Il villano biondo è solo un'altra delle amicizie di Sephiroth che si è alleato a lui.
Non a caso, il soldier, comprendendo la situazione tragica, ha avuto un piano geniale nella mente.
Quel piano di far riunire tutti i villani secondari e che Ardyn ha scartato, insieme agli eroi degli altri settori, ed attaccarlo di sorpresa.
Infatti ha intenzione di iniziare dal settore a lui più facile, il settimo.
Eccolo che cammina nel settimo settore andando da due dei suoi più cari amici, Angeal e Genesis.
"Salve, ragazzi." Saluta facendo un sorriso quasi compiaciuto nel rivedere i due lì al solito posto d'incontro.
"Perchè diamine ci hai chiamato?" Domanda Angeal quasi infastidito dall'invito del villano.
"Ardyn vuole radere al suolo il nostro settore. Pensavo che due soldier capaci come voi, potessero aiutarmi." Propone Sephiroth facendo sorridere i due. 
A quanto pare, Ardyn non sta simpatico a nessuno e Genesis si avvicina al soldier deciso dicendogli:"Tranquillo. Quel bastardo non ha via di scampo." 
Viene così seguito dal bruno che alza l'arma ed esclama:"Facciamogli vedere chi siamo!" 
I tre uniscono le armi. Finalmente il trio soldier più temibile è stato riunito. Per Ardyn non c'è mezzo d'uscita.
O forse si...?

   
 
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