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Autore: VenerediRimmel    12/12/2017    0 recensioni
Merda, quanto mi manchi Harry.
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Dannazione, quanto mi sei mancato Lou.
Genere: Angst, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi, Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Lou..."
Quella voce. La riconoscerebbe fra mille. 
È un po' come la certezza di sentirsi nel posto giusto al momento giusto, anche al centro del deserto. 
Questo è il potere della voce di una persona. Ma che dice, di quella persona. Solo la sua. Solo lui.
"Harreh" la sua esce un po' strozzata, come un singhiozzo. Ma non sta piangendo, è stato soltanto preso di sorpresa. Nonostante abbia avviato lui quella telefonata. È sempre stata una sorpresa. Solo lui. 
Fa una buffa smorfia al vuoto che lo osserva silenzioso, ringrazia sia solo mentre alza gli occhi al cielo dandosi del patetico. Anche se non c'è nessuno a osservarlo, sa che quella persona, Harry, dall'altro capo del telefono, può immaginare perfettamente i motivi per cui la sua voce sia uscita fuori in quella maniera. Solo lui.
Il cuore ha una interferenza perché manca di qualche battito, mentre pensa se per Harry valgano le stesse emozioni quando ascolta la sua voce. Impossibile, non è calda, vellutata e un po' nasale. Non ha proprio niente a che fare con quella di Harry.
"Ciao..." sembra sorpreso di sentirlo. Felice? 
"Ciao Harry" si è calmato, il cuore, e ha messo su un bel sorriso lasciato al vento. Tutto torna al proprio posto. Il mondo torna a girare nel verso giusto. I polmoni son tornati a respirare ossigeno. Le rose a profumare di quella dolcezza nauseante. I fiumi a scorrere. E il mare non sembra più minaccioso. Tutto torna come l'avevano lasciato assieme a Harry.  Respira.
"Come stai?"
Dall'altra capo lo sente accennare una risata. E Louis si maledice perché ora il suo cuore ha ripreso a fargli brutti scherzi. Quella risata.
Merda.
"Vuoi sapere la verità?"
Dopotutto, nella lista delle cose che lo fanno impazzire ci sono anche tutte le reazioni che prova a causa sua. 
Sospira.
"Certo" 
È pronto a tutto. A sentirsi dire che senza di lui è stato difficile ma che ora sta molto meglio. Che ha ricominciato a stare bene, dopotutto ciò che è successo. Che non sente la sua mancanza, che così sta meglio. Che senza di lui, sta meglio. 
Che il mondo gira al contrario, le rose puzzano, preferisce l'apnea e che nel mare ci vuole affogare e perdersi lontano. Da lui. 
È pronto, anche se farebbe un male atroce saperlo.
"Non sto bene come vorrei, Lou" 
E a quel punto il cuore sembra proprio essersi fermato. "Le giornate che sto vivendo sono da pazzi e sicuramente in futuro questo periodo lo vedrò come la parte migliore della mia vita ma-" fa una pausa. Louis fa pressione sul suo orecchio, come se spalmarselo addosso possa fargli sentire anche ciò che Harry non gli sta dicendo.
Cosa non vuole dirgli?
"...Ma suppongo che non sappia mai veramente godermi il momento, eh?" ironizza, difatti lo sente ridere. Se chiude gli occhi lo vede davanti a sé: gli occhi chiusi con le rughette d'espressione ai lati, le guanciotte piene puntellate da quelle goffissime fossette. La bocca allungata, rossa e piena che mostra appena i suoi denti bianchi. 
Merda.
Apre gli occhi. Non è lì. È così frustrante. 
"E tu? Come stai?"
Se avesse senso, Louis risponderebbe semplicemente "sto che non ti trovo ed è snervante" ma si morde un labbro e sospira di nuovo.
"È tutto okay"
Tutto fottutamente okay.
"Mh mh" risponde Harry. 
Come sempre, non si dicono mai ciò che vorrebbero realmente dirsi.
Non si tratta neppure di orgoglio. Ma solo di paura o forse... premura.
Nessuno dei due vuole costringere l'altro a tornare indietro di cento passi su determinate scelte, con il pensiero che entrambi possano star vivendo il loro "momento di gloria". Nessuno vuole fare l'egoista.
D'altronde è sempre stato questo il loro problema, condividere un sogno è comprendere quali sono le rinunce da dover fare. E loro, per il medesimo sogno, hanno subito le stesse rinunce. Forse non si tratta più di egoismo. Sadico altruismo. Masochismo allo stato puro.
"Ho sentito il tuo primo singolo. Ottimo lavoro, Harreh"
Lo sente ridere. Come quando lo faceva, per imbarazzo, quando gli confessava quanto fosse bello, subito dopo aver fatto l'amore.
Louis strizza gli occhi e serra la mascella.
Merda, merda, merda.
"Grazie, Lou" lo immagina ancora, con una mano davanti agli occhi, per nascondersi dai suoi occhi algidi che lui spesso ha definito "tanto penetranti da pungerti l'anima". 
"So che non è propriamente il tuo genere, quindi lo considero un complimento doppio"
"Genere preferito o no, non potevo aspettarmi nulla di meno da te. C'è un lavoro dietro, tra testo e sound davvero impeccabile. Me ne avevi parlato, questo inverno, ma non immaginavo tanto." 
Harry sospira. Sta sorridendo.
Louis abbassa la testa e si guarda i piedi. Sorride anche lui. Ora lo ha lasciato senza parole, come quelle volte in cui gli diceva di amarlo e, magari, avevano appena finito di litigare. 
"Lou" stavolta è lui a singhiozzare. Ma non sta piangendo. È solo frastornato dall'emozione. "Davvero, grazie".
Restano in silenzio. E Louis pensa che nulla sia più perfetto di quel momento. Anche quel non dirsi nulla è stato capace di far sentire un profondo vuoto nel suo petto quando nelle sue giornate c'era tutt'altro tipo di silenzio. Quello di una vita senza Harry.
Merda.
Sospira di nuovo. Sa che ora è giunto il momento in cui non ha più scuse per continuare quella chiamata. 
"È stato bello sentirti, Lou. Io-"  lascia ancora la frase a metà.
"Ci sentiamo presto, okay?" È una rassicurazione che fa più a sé stesso che all'altro.
Harry risponde e la voce ha un tono diverso. Non vuole illudersi ma pensa che anche Harry sia dispiaciuto di interrompere quella chiamata.

Harry, ti manco la mattina nella parte destra del letto?
E la notte, le mie braccia a cingere la tua vita?
Ti manca sentirti dentro di me? E ti senti perso da quando non ho potuto più colmare i tuoi vuoti e renderci una sola entità?
Harry, ti manca voltarti a cercare la mia mano?
Ti manca condividere l'ultimo cucchiaio di nutella? 
Harry, ti manca guardarmi e avere tutte le risposte?
Ti manco?
Dimmelo.

"Okay, Lou... Ti auguro una buona serata"
Louis si schiarisce la voce.

Ti manca terminare la chiamata con i nostri ti amo?
E troppo tardi? Perché io ti amo. Non ancora. Non ho mai smesso.

"Anche a te, una buona giornata"
Non si sentono spesso, ma sanno sempre dove si trovano a tal punto da sapere che da una parte è quasi notte e dall'altra è ancora pomeriggio. Danno per scontato che quel tipo di informazione, non significhi granché.
Sorride. Lo fa anche lui. 
Sa di malinconia. "Harreh"
"Sì?"
Merda. Merda. Merda.
"Niente, non ero ancora pronto a riattaccare"
Ride.
Ridono.
Insieme, in qualche modo. Ancora.
"Ora lo sei?"
"Credo di sì", mente.
Sospira. 
Sospirano.
"Okay"
"Ciao Harreh" soffia.
"Ciao" fa una pausa. Dolce, amara. Louis ci si incastrerebbe e finirebbe i suoi giorni di vita, in quella fottuta pausa. Ma è in attesa. Assieme al cuore. Perché sa che sta per sentirla, quella voce, dire la parola che sortisce in lui lo stesso effetto di una dipendenza.
Merda. 
"Lou..." Si morde un labbro, perché è sempre un casino dentro di lui al sentirsi chiamare con quel nomignolo.
Alla fine la chiamata termina e si ritrova a guardare uno schermo illuminato e una notifica che gli domanda se ha voglia di salvare la chiamata registrata. 
Clicca sì.
Si sdraia sul letto. Il telefono di nuovo all'orecchio. Nessuna chiamata inoltrata. 
"Lou..."
Quella voce. 
Lou.
Merda.
Lou.
È tutto okay.
Lou.
Merda.
È tutto fottutamente okay.
Lou.
Ecco cosa gli manca più di tutto. 
Harry che con la sua voce lo chiama in quel modo. 
Lou.
E nei minuti di quella chiamata registrata, Harry lo ripete spesso. E ogni volta, sussulta.
Lou.
Merda.
Lou.
La chiamata registrata termina e lui la riavvia.
"Lou"
Si morde l'interno delle guance. Il buio lo circonda. Non ha voglia di uscire e andare a far serata con gli amici.
Preferisce consumare quella registrazione.
"Lou"
Sospira. Chiude gli occhi. La gola si stringe come fosse annodata.
"Lou..."

Merda, quanto mi manchi Harry.

______

 

La canzone di cui parlano è Sign of the times e la telefonata risalirebbe quindi ad Aprile, prima dell'uscita dell'album di Harry.
Questa è come mi sono immaginata un Louis che è in procinto di scrivere Miss you. 
Niente di che, però è venuta fuori da sé e quindi amen. Spero vi sia piaciuta.
Vi abbraccio tutti 💙💚

 

PS se nel sound di Miss you non sentite quel roco "Lou" ripetersi più volte, sappiate che io lo sento ed è uno dei motivi per cui è nata questa storia.

   
 
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