Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
Ricorda la storia  |      
Autore: kiara_star    24/06/2009    5 recensioni
Quando la noia ti assale faresti di tutto per distrarsi. È quello che cercheranno di fare Usopp e Rufy, anche se non tutto andrà per il verso giusto... (UsoppxRufy e un pizzico di ZoroxSanji, perché le yaoi sono sempre troppo poche ^-*)
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Monkey D. Rufy, Roronoa Zoro, Sanji, Usop | Coppie: Sanji/Zoro
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Una piccola fic yaoi su una coppia sulla quale non ho mai scritto, perciò perdonate se fa cagare XD
E’ tutta colpa di Sanjino che mi ha esortato a provare qualcosa di diverso U_U lui dice che con Zoro funziona... mah, chissà che voleva dire...

Comunque spero che la storia vi piaccia ugualmente ^-^
Vabbè scappo, prima che qualcuno mi decapiti con una katana XDDD
Kiss kiss Chiara


E tutto il resto è noia

98... 99... 100. Con questo erano esattamente 100 gli sbadigli che Rufy aveva collezionato da quella mattina, e Usopp li aveva contati tutti.

- Se non ti andava di aiutarmi potevi anche dirlo – brontolò il cecchino mentre avvitava un bullone della nuova arma che stava progettando. Rufy se ne stava poggiato con le braccia incrociate dietro la testa contro la parete legnosa della cabina.

- Non è questo Usopp, solo che ultimamente non succede nulla di eccitante – dopo il centunesimo sbadiglio il capitano scattò in piedi.

- Non ti manca un po’ di avventura? Dai che ne diresti se capitasse qualcosa di strabiliante? – gli occhi di Rufy si illuminarono al solo pensiero di una nuova avventura, facendo sospirare il cecchino.

- Beh ti dirò, a me tutta questa calma non dispiace poi tanto – affermò appoggiando a terra un pezzo del suo progetto per prenderne un altro più piccolo ma visibilmente più complesso.

L’entusiasmo del capitano sparì con la stessa velocità con cui era nato mentre si sedeva nuovamente accanto al compagno

- Ma anche una piccola avventura... non chiedo molto – brontolò poggiando il mento contro il palmo gommoso della mano. Usopp si fermò a guardare il bronco bambinesco che aveva piegato le sue labbra non potendo fare a meno di pensare che Rufy alle volte era proprio come un bambino. Ma allo stesso tempo non poteva negare che era anche per quel suo carattere così infantile che quello strano ragazzo gli piaceva. Decise allora di far qualcosa per tirare su di morale il suo adorato capitano

- Ascolta Rufy, io una piccola avventura ce l’avrei – affermò sornione provocando lo stesso luccichio di prima negli occhi neri di cappello di paglia.

- Avanti Usopp dimmi di che si tratta – come al solito il ragazzo si era gazato al solo immaginare di quale sbalorditiva avventura si trattasse, anche se vista la monotonia degli ultimi tempi si sarebbe accontentato anche di qualcosa di più semplice. 

- Ok Rufy ma devi promettermi che non ne parlerai con nessuno – improvvisamente il viso di Usopp che prima sfoggiava un gigantesco sorriso era diventato serio, e la cosa fece eccitare ancora di più il capitano. Nella sua testa sfrecciarono in ordine le seguenti equazioni: serietà = pericolo,  pericolo = avventura,  avventura = DIVERTIMENTO!!!

- Lo giuro – si mise poi una mano sul cuore, o meglio su dove lui credesse fosse il cuore (quindi all’estrema destra del torace) e sorrise sempre più entusiasta. Usopp annuì anche se non era certo che la sua fosse una buona idea, anzi se ne stava già pentendo ma ormai non poteva più tornare indietro.

- Vieni con me allora – lentamente i due uscirono dalla cabina e si avviarono con circospezione verso il ponte.

- Che stai guardando? – chiese il capitano. Subito il cecchino si portò l’indice sulle labbra facendogli segno di far silenzio. Si sporse poi leggermente dalla parete per poter vedere Nami che leggeva con Robin qualcosa. Con un’agilità da far invidia al migliore degli agenti segreti, i due scivolarono velocemente in cucina senza farsi notare e chiusero altrettanto velocemente la porta

- Ho capito! Vuoi rubare del cibo! Beh non è proprio una grande avventura, ma mi piace – ridacchiò Rufy avviandosi verso il frigo. Usopp lo bloccò per un polso prima che facesse qualche danno

- Non dire scemenze, non è questa l’avventura – affermò. Poi trascino Rufy verso una credenza. Il capitano si grattò il cappello di paglia leggermente confuso senza però perdere la sua fiducia nel compagno. Usopp era uno che quando diceva una cosa era quella, e non si discuteva! D’ altronde aveva una flotta di 8000 uomini nascosta da qualche parte!

Il cecchino aprì un’anta della credenza e iniziò a spostare un po’ di roba

- Usopp mi spieghi che... – la frase del capitano fu interrotta da un enorme sorriso del compagno.

- Così ci dovremmo stare tutti e due – detto questo il riccio entrò nella credenza facendo segno a Rufy di seguirlo. Quando entrambi furono dentro, Usopp chiuse l’anta e si accucciò accanto al capitano

- E ora? – chiese Rufy sottovoce, capendo miracolosamente da solo che non era il caso di tenere un tono troppo alto.

- Ora aspettiamo – sussurrò il cecchino. Rufy passò lo sguardo sempre più incuriosito dal viso del compagno ad un piccolo foro che c’era sull’anta, il quale permetteva di poter vedere all’esterno

- Wow Usopp! È come una cabina di controllo segreta – esclamò eccitato il capitano mentre scrutava la cucina come se non l’avesse mai vista. Usopp ridacchiò spiegandogli di aver praticato lui i due fori sull’anta, ma senza specificarne il vero scopo.

- Rufy – lo chiamò. Il capitano si voltò a guardarlo constatando che l’espressione del ragazzo era tornata di nuovo seria.

- Non devi dirlo a nessuno – ripeté le stesse parole di poco prima, anche se ora suonavano come un ordine. Silenziosamente il capitano annuì mentre dentro sé iniziava a chiedersi cosa stesse per succedere

- Usopp ma...- quando la porta della cucina si aprì il cecchino portò una mano sulla bocca del compagno impedendogli di emettere un qualsiasi suono.

Mentre nella cucina si udiva il rumore di qualche pentola, per l’ennesima volta Usopp fece segno a Rufy di far silenzio e lui annuì con ancora la mano del ragazzo che gli tappava la bocca. Il cecchino iniziò a guardare dal foro che c’era sull’anta e Rufy lo imitò. Velocemente portò l’attenzione verso quei rumori riconoscendo subito il suo cuoco di bordo che lavorava con delle pentole. Si chiese se l’avventura di Usopp consistesse nello spiare Sanji che cucinava, perché in quel caso non ci sarebbe stato nulla di eccitante. Picchiettò con il dito sulla spalla del cecchino facendogli spostare l’attenzione su di lui. Quando gli occhi di Usopp gli furono addosso, gli fece segno di liberargli la bocca. Usopp si morse un labbro e guardò fuori e dopo pochi secondi guardò nuovamente il capitano. Beh non poteva certo tenergli la bocca tappata per tutto il tempo. Non gli restava che fidarsi di lui e sperare nel suo buonsenso, anche se non era certo che ne fosse provvisto.

- Shhh – sospirò ancora una volta con l’indice sulle labbra. Rufy riannuì e finalmente la sua bocca fu libera. Tornò a guardare nello spioncino ma nella cucina non era cambiato nulla, solo Sanji non era più ai fornelli ma se ne stava poggiato contro il tavolo della cucina a fumare. Rufy ebbe l’istinto di sbuffare, poi temendo che la sua bocca potesse essere nuovamente tappata si trattenne.

Passò qualche minuto finché la porta non si riaprì.

Stavolta fu Zoro a fare il suo ingresso e sbadigliando si diresse verso una mensola sulla quale sostava un bottiglia di sakè. Rufy avvertì Usopp dargli qualche leggera  gomitata e si voltò a guardarlo confuso. Era solo Sanji che fumava e Zoro che beveva: che c’era di avventuroso in tutto questo?! Sentendo su di se lo sguardo deluso del capitano, il riccio pirata lo guardò indicandogli di guardare fuori. Beh, sembrava una cosa davvero sciocca anche per uno come lui, ma Rufy decise di farlo lo stesso.

- Fra quanto è pronto? – chiese Zoro staccando le labbra dal vetro. Sanji soffiò un po’ di fumo avvicinandosi verso i fornelli.

- Manca ancora un po’ – rispose girando in una pentola con un cucchiaio di legno. Lo spadaccino ghignò

-  Bene – e poggiò la bottiglia sul tavolo per poi avvicinarsi in direzione del cuoco.

Proprio in quel momento qualcosa di umido iniziò a bagnare la spalla di Usopp che si voltò sorpreso. Si dovette trattenere dall’imprecare quando si accorse che Rufy gli stava letteralmente sbavando addosso. Tutta colpa dell’odore delizioso di cibo che stava lentamente ma inesorabilmente riempiendo anche la credenza.

- Fame... – a quel leggero sospiro il cecchino tappò ancora una volta la bocca del capitano sperando che nessuno l’avesse sentito. Rufy però iniziò a dimenarsi per sfuggire alla presa di Usopp, ma soprattutto per uscire e fiondarsi sulle delizie che stava preparando il cuoco. La fronte del cecchino iniziò a imperlarsi di sudore mentre il timore di essere stati scoperti si faceva via via più forte. Nel frattempo riuscire a star fermo e soprattutto zitto Rufy, stava diventando un’impresa ardua.

- Ti prego – sussurrò sul punto di piangere dalla disperazione. Rufy lo guardò quasi con la stessa disperazione negli occhi mentre con un dito gli indicava l’esterno. Se l’avventura di Usopp era quella di restare fermi e buoni con quelle prelibatezze a pochi metri, beh lui non ci stava proprio! Riguardò il cecchino deciso più che mai a uscire da lì, quando un luccichio ricoprì gli occhi di quest’ultimo. Rufy si bloccò improvvisamente capendo forse solo allora quanto Usopp ci tenesse a quell’avventura, e da bravo capitano non poteva deluderlo. Afferrò il polso del cecchino e lentamente staccò la sua mano dalla bocca. Usopp si ghiacciò all’istante pensando al peggio, ma Rufy gli sorrise annuendo. Stavolta il cecchino avrebbe voluto piangere per la gioia; forse era la prima volta che il capitano gli dava ascolto. Gli sorrise facendo allargare ancora di più il sorriso sul viso dolce di cappello di paglia. In quel momento Usopp avvertì la necessità di farlo, sì era insensato e oltremodo assurdo, ma doveva farlo. Lentamente gli si avvicino mentre il viso di Rufy lasciava trasparire un ché di confuso.

- Usop..- quel nome gli morì in gola quando le labbra del cecchino si posarono sulle due. Dapprima sgranò gli occhi totalmente incapace di pensare. Ma che diavolo stava succedendo? Che razza di avventure era quella?! Sentì il cuore battere in modo quasi innaturale per quanto era forte, ma quando un calore dolce e allo stesso tempo avvolgente gli invase ogni singola cellula del corpo, allargò le braccia e le avvolse attorno al collo del ragazzo tirandolo a sé. Gli occhi erano ora chiusi e il suo cuore battere sempre di più.

Un secondo, forse meno, e l’anta della credenza di aprì.

Prendendosi tutto il tempo necessario, i due ragazzi finirono ciò che avevano iniziato per poi voltarsi verso le due sagome appena apparse

- Si?... Chi è? – domandò Usopp ancora inebriato dal bacio di poco prima. Bastò però un solo attimo a farlo paralizzare dal terrore. Rufy invece sbatté le palpebre confuso per capire cosa avesse fatto gelare a quel modo il cecchino. Si voltò curioso per poi sorridere alle due figure, che si rivelarono essere un Sanji con i capelli stranamente arruffati e la camicia sbottonata a metà, e uno Zoro che con una mano si reggeva i pantaloni e con l’altra impugnava una spada con sguardo omicida!

- Che stavate facendo? – chiese lo spadaccino leggermente paonazzo in viso.

- No..no...noi stava..stavam..stava...- il balbettio di Usopp continuò per qualche altro secondo fino a quando il ragazzo non collassò sul corpo del capitano.

Rufy si alzò dalla credenza lasciando incurante il povero cecchino svenuto sul fondo.

- Era un’avventura! – affermò ridacchiando. Il ragazzo di gomma si voltò poi verso il tavolo sgranando gli occhi e la bocca alla vista dell’enorme quantità di carne che c’era, e senza riuscire più a ragionare, come se ne fosse mai stato capace, vi si fiondò senza remora.

- Beh, e ora che si fa? – chiese Sanji chinandosi per controllare lo stato del cecchino.

- Che vuoi che ne sappia – bisbigliò Zoro come per non farsi sentire da Rufy, che nel frattempo stava sputacchiando pezzi di cibo per tutta la cucina.

- Certo sei di grande aiuto tu – sospirò il cuoco sistemandosi alla meno peggio i capelli. Si chiese se avessero “visto qualcosa”, o solo “fatto qualcosa”. Ben né l’una né l’altra ipotesi erano molto rassicuranti. Si voltò poi verso il capitano decidendo se era il caso di farsi spiegare qualcosa.

- Ehi magari stavano solo...beh hai capito no - ipotizzò Zoro facendo sospirare il cuoco. Ma che genio! Come se lui non ci avesse già pensato.

- Sanji! Dell’altra carne! – bofonchiò Rufy sbattendo le mani sul tavolo. Il cuoco si avviò verso il frigo deciso a far finta di niente, in fondo di sicuro Rufy non aveva capito nulla di niente, manco di quello che avevano fatto.

- Magari non ha capito niente – bisbigliò ancora Zoro indicando il capitano.

- Ma la finisci?! – borbottò Sanji innervosito dal fatto che quello stupido marimo continuasse a “fregargli” i pensieri. Zoro sgranò gli occhi allibito. Ma che diavolo gli prendeva?! Ora se la prendeva con lui?!

Nel frattempo un mugolio arrivò dalla credenza indicando che il cecchino si stava svegliando.

- Ah è stato solo un incubo – sospirò tirandosi a sedere. Diamine sembrava davvero reale! Passò poi gli occhi da Zoro e Sanji ancora in strane condizioni, per poi sostare sul viso gonfio di cibo di Rufy.

- ODDIO!! NO! – 1...2...3, e un altro tonfo si udì dalla credenza.

 

 

 

 

 

The End

  
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio! / Vai alla pagina dell'autore: kiara_star