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Autore: cristinaquaroni    14/12/2017    0 recensioni
Non avrei mai immaginato di poter ritrovare il suo sguardo su di me, i suoi occhi castani mescolarsi al mio verde bosco; eppure eccolo davanti a me con il respiro affannato e i capelli scompigliati. Dov'eri finito per tutto questo tempo?
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Beh, a me non va". Risposi seccata. "Oh, io ci rinuncio". Bfuffò. "Pf... a fare che cosa? Ad avere una conversazione con me? Non te l'ho chiesta". Mi alzai in piedi tremante di rabbia. "Se ti ha detto di fare tutto questo Gaia, ti assicuro che la cosa migliore sarebbe stata startente per i fatti tuoi". "Sto cercando di mettere a posto le cose!" "Lo vuoi fare tu o lei, Andrea? Ogni tua azione era presa dalle sue di decisioni e abbiamo lasciato il nostro rapporto anche per questo e lo sai bene, ma evidentemente non hai ancora capito..." Faccio per andarmene ma mi blocca per un braccio e mi avvicina a lui. "Lo voglio io". Le sua parole escono tra i denti stretti in modo duro, come se volesse imprimermele nella mente. "Non ti credo". Gli sussurrai freddamente a due centimetri di distanza e lo scansai da me. "Oi ragazzi, che succede?" Chiede Gaia con la faccia preoccupata. "Succede che io non ci sto con lui, torno a casa". Lo interrompo prima che potesse precedermi nel parlare. "Cristina non fare la bambina..." Mi girai verso Gaia e la fulminai. "Come prego?! Io bambina?" "Cri calma..." Viene in soccorso Alessandra. "No no, adesso parliamo un po' okay? Ti va? Perché a me è venuta voglia di dire tutto ciò che penso" Alessandra mi fa cenno di smetterla ma non la calcolo e continuo "Partiamo dal fatto che per mesi e mesi ero completamente satura dell'idea di stare con te, mio caro Andrea, ma alla fine per te, ero solo una con cui dovevi capire se potevi andare avanti senza pensare ad un'altra e poi parliamo di te mia cara Gaia, dove ti sei nascosta dietro un telefono tutte le volte e senza dirmi niente ti sentivi con lui dicendo cosa fare o dirmi hai anche avuto la faccia tosta di essere stupita quando ti raccontavo le cose. Credi che non me ne sia mai accorta dei messaggi che vi scambiavate? Non sono così stupida sai? E dopo questo ho finito, tanti saluti!" Ho il cuore che va all'impazzata. Il passo diventa sempre più veloci e le lacrime ritornano a scivolare nuovamente dal mio viso. Il tempo sembra essersi congelato mentre cammino per tornare a casa, sapevo che sarebbe successo qualcosa stasera, me lo sentivo dentro. Rivederlo ha fatto un affetto orribile su di me, ha tirato fuori tutte le emozioni che ogni giorno cercavo di reprimere per evitare di scoppiare a piangere tutte le volte. Tutti sono rimasti impalati davanti alla mia scenata e non hanno osato dire un parola. Lo sguardo di gaia era stupito e triste allo stesso tempo; poverina, credeva che non me ne sarei mia accorta? Ma per chi mi ha preso? Il telefono continua ininterrottamente a squillare e decido di spegnerlo completamente. Voglio restare sola adesso, non voglio sentire nessuna parola da parte di nessuno. Mi ritrovo davanti al parchetto di prima e decido sdraiarmi sull'erba e guardare il cielo. Ma perché c'è sempre qualcosa che non va? Perché le persone mi pugnalano alle spalle e poi mi guardano impassibili? Le stelle su di me restano sempre dove le ho lasciate prima. Una stella cadente viaggia lungo tutta la panoramica del cielo; chiudo gli occhi e decido di esprimere un desiderio: "Vorrei che le cose si aggiustassero e che non fossero così... beh, complicate". Riapro gli occhi e la mia stella non c'è più. "Cosa guardi?" Sussulto per un attimo finché non metto a fuoco che è Alessandra. "Mi hai fatto prendere un colpo Ale!" Dico mettendo una mano sul petto. "Scusami" Dice ridendo. "Che ti è preso prima?" "Mi sono arrabbiata Ale, lo so che avrei dovuto parlarne con lei in privato e non facendo una scenata davanti a tutti, però non ce l'ho fatta più... Andrea, il suo sguardo, la sua voce, il suo modo di riappropriarsi a me... mi ha mandato fuori di testa..." Le lacrime ritornano a farmi compagnia e subito la mia migliore amica mi abbraccia. "Dopo che te ne sei andata volevo raggiungerti ma Alessandro mi ha fermata dicendomi che dovevi restare da dola per sbollire questa situazione". "Stiamo parlando dello stesso Alessandro che sta con Gaia?" Annuisce semplicemente. "Nessuno sapeva che fare; Gaia è rimasta paralizzata davanti alla scenata che hai fatto e Andrea non ha abbassato lo sguardo poi ha detto qualcosa e se n'è andato insieme a Davide; Io non sapevo che fare quindi con la scusa di tornare a casa sono venuta qui, lo sapevo di trovarti sdraiata sull'erba a guardare le stelle". L'abbracciai di nuovo. "E gli altri? Mi dispiace avervi rovinato la serata". "Se ne sono andati, Alessandro si è incazzato per quello che hai detto con Gaia pensando facesse altro e se n'è andato e gaia ha cercato di raggiungerlo." "Wow... ho fatto un casino..." "Non hai fatto nulla, hai fatto bene, non potevi tenerti tutto dentro". Annuii leggermente e portai le gambe al petto appoggiandoci la testa. "Hey, mi riprese, su di me puoi sempre contare mia piccola bionda". "Grazie Rossa".
   
 
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