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Autore: Djmathew    14/12/2017    1 recensioni
< Matte, qual è il film della Disney che ti è piaciuto di più? > chiede Tommy, il mio migliore amico < Zootropolis, credo, cioè sono tutti belli però secondo me quello è il migliore > dai che forse riesco a batterlo per la prima volta a Magic < Davvero? Anche secondo me, è un universo ben strutturato > e mi ha fato fuori tutte le creature, che palle < Pensa come sarebbe se tutto a un tratto venissi trasportato lì > tanto mi batte anche stavolta < Secondo te come reagiranno nel vedere un mammifero mai visto prima? Diventerai subito oggetto di tutti i giornali e ti cattureranno per studiarti, non sarebbe così tanto figo > forse ha ragione < Dai mi arrendo, PlayStation? >
Genere: Azione, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Judy Hopps, Nick Wilde, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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​Il terrore dentro ad ognuno

 


Dove sono?

 

Sento delle strilla, vedo gente che corre in giro, tavoli con sopra bibite e panini. Guardo in alto, c'è uno striscione che recita "Buon compleanno Elia". Sono ad un compleanno di un mio amico delle elementari, uno dei pochi che non mi picchia, qui non c'è bisogno di fingere. Su un tavolo c'è una bottiglia di Coca-Cola, adoro quella bibita, ne prendo un bicchiere. È meglio quella in lattina. Elia ha detto che dietro l'edificio c'è un parco giochi, la porta dovrebbe essere quella.

 

Esco, è fresco, si sta bene. Il parco giochi è grande, ci sono quattro altalene, un complesso di scivoli e, ovviamente, un campo da calcio. Odio il calcio. C'è un'altalena libera, mi ci siedo. Sposto le gambe, prima in avanti poi indietro, poi avanti e indietro, avanti e indietro. Piano piano prendo il ritmo e incomincio a dondolare. Sembra quasi divertente.

 

L'altalena si ferma all'improvviso, l'inerzia mi fa cadere in avanti. Non ho il tempo di mettere le mani davanti, quindi cado di mento. Fa male ma non così male. Mi giro verso l'altalena, davanti a essa c'è un ragazzo grosso come un armadio a sei ante << Ciao, Matte >> oh no.

 

Apro gli occhi, sono in piedi, davanti alla scuola.

 

Quando finirà?

 

Davanti a me c'è Thomas, il bullo sovrappeso. Accanto a lui ci sono altri due ragazzi che non ho mai visto, hanno in mano dei piccoli cilindri gialli.

 

Sono petardi.

 

Li accendono, aspettano qualche secondo e li lanciano. Mi scoppiano in faccia.

 

Apro gli occhi, sono sul pullman della scuola.

 

Fatelo finire.

 

Cinque bambini mi stanno tenendo sollevato, Giulia mi toglie la scarpa e la butta fuori dal finestrino.

 

Apro gli occhi, sono in classe. Questa è la classe nella prima media.

 

BASTA.

 

Davanti a me c'è Danny, la sua mano è premuta contro il mio collo, è forte. Non respiro. Mi lascia andare. Non posso fare niente. Mi siedo per terra, nello spazio tra l'armadio e il muro. Guardo in basso. Mi arriva un calcio in faccia.

 

<< Infanzia interessante >> apro gli occhi, davanti a me c'è l'Esterno. È colpa sua se sto rivivendo questo? << Perché? Perché mi fai ricordare tutto questo? >> lui sorride, non è un sorriso normale << Non te l'ho già detto? Io voglio divertirmi, è questo per me è divertente >>

 

Apro gli occhi.

 

Sono su una superficie morbida, un materasso. È buio. Sono su un letto? Che è successo? Sono svenuto? Chi mi ha portato qui? Davanti a me c'è il comodino dove ho messo il portafoto dell'Esterno quindi sono nella mia stanza.

 

Le luci si accendono << Ben svegliato, operatore, ha dormito per venticinque ore e quarantatré minuti, la prossima volta avvisi se decide di svenire all'improvviso >> SONO RIMASTO INCOSCIENTE PER PIÙ DI UN GIORNO? << Perché sono svenuto? >> è stato l'Esterno? << Non è stato né iperaffaticamento né una possibile malattia quindi l'unica possibilità rimane lo stress psicologico >> è stato l'Esterno.

 

PERCHÉ l'Esterno mi ha fatto rivivere quei momenti? << Le consiglio di mangiare qualcosa, vuole fare colazione? >> mi metto seduto, mi gira la testa << Si, grazie >> poggio i piedi per terra, mi alzo, perdo l'equilibrio e torno seduto sul letto << Le consiglio di non alzarsi, operatore, deve prima assimilare qualche zucchero >> dal muro spunta un vassoio che si avvicina piano a me, sopra di esso ci sono una tazza ed un cornetto << Cosa è successo mentre non c'ero? >> è un cappuccino

<< Lionheart ha dichiarato che farà tutto il possibile per acciuffare l'hacker e scusarsi con lei per il suo benvenuto, dovrà impegnarsi molto per riacquistare la fiducia della città >> metto lo zucchero nel cappuccino << Bene >> mescolo << Inoltre la ragazza è rimasta a vegliare su di lei mentre era incosciente, era molto preoccupata dato che ogni tanto lei si agitava nel sonno, ha per caso avuto degli incubi? >> bevo un sorso, è buono << L'Esterno si è messo a giocare con la mia mente, mi ha fatto rivivere i giorni della scuola elementare >> il cornetto ha del cioccolato al suo interno.

 

<< Che è successo alle elementari? >> mi giro, Fiera è davanti alla porta, non l'ho sentita entrare. Sta indossando un maglioncino rosa con dei jeans corti, le stanno molto bene << L'operatore ha subito atti di bullismo durante tutto il periodo della scuola primaria e parte della secondaria >> Fiera sussulta, portandosi una mano alla bocca e abbassando le orecchie << Mi dispiace >> adoro il modo in cui agisce, sembra quasi di essere in un cartone animat-oh aspetta, SONO in un cartone animato << Tranquilla, ormai è acqua passata, non ci faccio più tanto peso >> non è vero, certo che è un pes-NO, pensa ad altro, devi pensare a cose belle, concentrati su quanto le stia bene il maglione. Fiera si siede sul letto << Adesso va tutto bene? >> no, sto malissimo << Sì, sto benissimo >> ho detto pensa a come le stia bene il maglione.

 

<< Io vi lascio un po' di intimità >> grazie per il commento inappropriato Ordis. Fiera arrossisce sotto il pelo bianco e rosso. Non posso fare a meno di sorridere alla scena divertente e soprattutto tenera. Passa qualche secondo di silenzio, non so cosa dire, qualsiasi cosa va bene << Grazie per esserti presa cura di me mentre ero incosciente >> voilà! Silenzio rotto << Di niente, anche se dovrei essere io a ringraziarti, mi hai dato una nuova casa e non mi hai chiesto niente in cambio >> ti prego non cominciare con il discorso del debito verso di me. E NON ABBASSARE LE TESTA NON SONO PER NIENTE SUPERIORE A TE << Ehi, non mi devi nulla, hai già sofferto abbastanza, solo il vederti sorridere sarà un ricambio perfetto >> ok forse ho esagerato. Sta diventando ancora più rossa, che TENERA << Grazie, Tenno >> ah già non le ho detto il mio nome << Matteo, – lei alza lo sguardo – mi chiamo Matteo >> lei accenna un sorriso << Grazie, Matteo >> meglio << Visto? Quando sorridi sei molto più bella >> altroché se è bella.

 

<< Posso abbracciarti di nuovo? >> eh? << Perché? >> NO, ho sbagliato risposta, pensa a come riparare l'errore << Perché quando sono con te mi sento al sicuro e...>> TROVATO << Intendo perché chiedi il permesso >> e ancora una volta ho salvato la situazione. Come previsto, Fiera mi abbraccia per la terza volta, la sua faccia premuta contro il mio petto. Non mi dispiace essere questa figura di supporto per gli altri. Anche se ne avrei bisogno anche io BASTA CON I PENSIERI NEGATIVI. Appoggio una mano sulla sua testa, accarezzandola. È soffice, ha il pelo molto morbido << Sei comodo >> la sua voce è smorzata dalla maglia del mio pigiama.

 

Aspetta << Perché sono in pigiama? >> chi mi ha cambiato i vestiti? Fiera alza la testa << Ti ho cambiato io >> e me lo dici con quel sorriso? << Vaaaaa bene, fatti imbarazzanti a parte, andiamo in soggiorno? >> lei si alza e mette le zampe dietro la schiena << Ok >> si gira, togliendo le mani da dietro e passa la sua coda sul mio viso, avviandosi verso la porta. Ok, questo è un drastico cambiamento di carattere, ma sembra stare meglio quindi, va bene?

 

Adesso che ci penso, Lionheart ha detto che farà di tutto per scusarsi con me, quindi avrà velocizzato il processo per l'adozione di Sam e Julia, ma la bambina è ancora in ospedale e dovrò aspettare qualche giorno prima che la dimettano, senza contare che per un po' sarà costretta a rimanere sulla sedia a rotelle o a camminare con le stampelle.

 

<< Ehi, ti sei incantato? >> mi sveglio dai miei pensieri, Fiera è davanti alla porta << S-Si, scusa >> lei risponde con sorriso. Mi alzo dal letto, non mi gira più la test-SCHERZAVO MI GIRA ANCORA, però non abbastanza da farmi perdere l'equilibrio. I miei passi sono lenti ed incerti << Tutto a posto? Ce la fai? >> Fiera si sta preoccupando per me, CHE TENERA << Si sono solo un po' debole >> perdo quasi l'equilibrio e faccio di tutto per riacquistarlo, sembro uno che cammina per la prima volta nella sua vita. Fiera mi si avvicina << Ti serve aiuto? >> mette un braccio attorno al mio collo << Si, grazie >> metto una mano sulla sua spalla e la uso come supporto per non cadere. Lei fa un po' più di pressione sulla mia spalla, avvicinandomi a lei in modo che il mio petto sfiori il suo seno. Credo proprio che lo stia facendo apposta, cioè, A ME VA BENE però c'è qualcosa che non mi convince.

 

Arriviamo in soggiorno/sala da pranzo/sala svago/quello che vuoi. La testa ha smesso di girare quindi mi stacco da Fiera per vedere se ce la faccio a camminare normalmente << Sicuro? >> faccio qualche passo, sto camminando senza sembrare ubriaco << Ce la faccio >> SONO UNA PERSONA FORTE. Non vedo nessuno e, dato che dovrebbe essere quasi mezzogiorno, è strano << Judy e Nick dove sono? >> anche se un po' di tempo da solo con Fiera non mi dispiacerebbe << Sono andati a lavoro, Ordis dice che di giorno si può uscire >> di giorno c'è molta gente e i Grineer vogliono agire di nascosto per ora quindi si, ha senso.

 

Aspetta << Come sono usciti? Non siamo un po' troppo in alto? >> davanti a noi compare il megaschermo, che si accende, mostrando una visuale dall'esterno della nave, è a terra, ferma a lato di una strada << Durante la sua dormita, abbiamo ricevuto il permesso di “parcheggiare” nelle parti esterne della città, poi da qui basta prendere la metropolitana e in circa un'ora si può arrivare in centro, ovviamente il biglietto lo offriamo noi >> noto adesso una folla davanti alla Liset << Fammi indovinare, quelli sono giornalisti in attesa che succeda qualcosa? >> il megaschermo si inclina prima in avanti e poi indietro. Fiera si lascia scappare una risatina, mentre io mi limito a sorridere.

 

Quindi << Che si fa, andiamo in città? >> tanto qua non facciamo nulla << Va bene ma, come usciamo senza dare nell'occhio? >> questa, Fiera, è un'ottima domanda << Dato che tu non subisci l'effetto dei miei poteri, posso fermare il tempo per permetterci di passare indisturbati >> e ad un'ottima domanda segue un'ottima risposta << Davvero la signorina non è affetta dal marchio dell'Esterno? >> questa, Ordis, è un'altra ottima domanda << Già, Fiera possiede a sua volta il simbolo anche se non è ancora riuscita a sbloccare i suoi poteri >> ED IO NON SO IL PERCHÈ, perfetto << Mmmm, intrigante. Devo fare delle indagini >> vai Ordis, conto su di te.

 

<< Matte, guarda lo schermo >> Fiera sembra preoccupata, torno a guardare lo schermo: la folla di giornalisti si sta allontanando molto velocemente, entrando nelle loro rispettive macchine o furgoncini << Ok, che sta succedendo? >> la Liset si alza subito in volo << Dobbiamo fare in fretta >> adesso anche Ordis è preoccupato << Ordis mi dici che succede? >> la nave prende velocità << C'è stato un attentato al municipio, delle bombe sono esplose all'ingresso e subito dopo dei terroristi hanno sparato a chiunque fosse dentro all'edificio, adesso hanno in ostaggio il sindaco >>.

 

Ma che?

 

Perché?

 

Perché è successo?

 

<< Il motivo lo sai? >> come hanno fatto a preparare tutto così velocemente? << Ancora non hanno rivelato il perché, ma vogliono parlare con lei >> è per colpa mia, per colpa mia è morta della gente, gente che non c'entrava nulla << La polizia che sta facendo? >> devo intervenire << Le forze dell'ordine sono già sul posto e stanno facendo il possibile, incluso Judy e Nick >> DEVO INTERVENIRE.

 

<< Siamo arrivati, operatore >> la Liset rallenta << Prepara l'Excalibur e le armi >> le gambe della tuta si attaccano alle mie << Già fatto, operatore >> si aggiunge anche il torso << Fiera, – lei mi sta guardando preoccupata – stai tranquilla, è quasi impossibile che io perda con questa tuta, in più ho il marchio dell'Esterno >> di cui non mi fido più, COMUNQUE, le faccio il mio sorriso più carismatico, facendo il pollice in su con la mano sinistra, mostrando il segno, mentre anche il petto viene coperto dall'armatura. La porta per la sala di comando si apre e mi avvio verso la sala << Matte... – mi giro verso di lei mentre le braccia completano quasi il montaggio, manca solo il “buona fortuna” detto da una bella ragazza – Buona fortuna >> GRAZIE MILLE.

 

La porta si chiude dietro di me, il casco finisce l'opera mentre mi posiziono nell'ascensore per uscire. Sullo schermo della tuta compare la scritta “Le armi la raggiungeranno una volta atterrato”. La discesa sembra più veloce dell'altra volta, sono passati solo cinque secondi ed è già finita. Senza esitare mi stacco dai supporti magnetici, sto cadendo, sono in caduta libera. È giorno, davanti a me vedo la piazza che si avvicina a grande velocità, nessuna nuvola: c'è un tempo magnifico se non fosse per un attentato avvenuto nel municipio in cui sono è morta della gente.

 

Dovrei essere abbastanza vicino. Apro le braccia, la tuta s'illumina di azzurro e ferma la caduta, per poi riprendere lentamente. La piazza è un casino, ci sono macchine della polizia ovunque e davanti al municipio c'è un... che cos'è quello? Dimmi che non sono cadaveri, ma nessuno sparo, è calmo e il silenzio della tuta mentre cade lo rende ancora più calmo.

 

Sono a terra, circa al centro della piazza, forse un po' spostato verso sinistra << Tenno, ti stavamo aspettando >> davanti a me ci sono Judy e Nick insieme ad un altro gruppo di poliziotti, tutti in tuta antisommossa ma senza casco. Innanzitutto grazie per non aver detto il mio nome, secondo << Judy, com'è la situazione? >> ti prego dimmi che quei cadaveri sono meno di quello che sembra << Brutta, hanno aspettato fino all'ora di punta per far saltare in aria gli esplosivi, ancora non si sa niente ma i morti sono approssimati a circa duecento >> porca PUTTANA, calmo, stai calmo << Adesso che succede, perché questa calma? >> stavolta parla Nick << Hanno il sindaco come ostaggio, inoltre hanno detto che se entro dieci minuti non saresti arrivato, lo avrebbero ucciso, ma ci stiamo già preparando al peggio >> ah, messi male insomma << Adesso che sono arrivato che si fa? >> anche se un paio di idee le ho già << Entri e vedi cosa vogliono, possibilmente con un'arma, comunque perché sei disarmato? >> grazie Nick ma non sono così forte.

 

lo Strun in forma ristretta cade accanto a me << Quello cos'è? >> Judy fa uno scatto indietro << Tranquilla, è la mia arma >> lo prendo e lo apro << Va bene, adesso hai un'arma, mostrati a loro e cerca di trattare >> Judy gli da una gomitata sul fianco, anche se non credo che possa fargli molto << Nick! È pur sempre un ragazzino, non puoi dirgli “vai e fa”. Ci serve un piano >>.

 

<< Ehi, tu! >> mi giro, Bogo sta venendo verso di me anche lui in tuta antisommossa << Capitano, ci serve un piano per trattare con i terroristi >> gli andiamo incontro << Questo lo so già, Hopps, il problema è quale piano >> ok il “vado e spacco” non può funzionare perché c'è un ostaggio, anche se è il sindaco << Dato che vogliono me, lasciatemi andare cosi posso trattarci >> mm... no, mi sembra troppo rischioso per me: hanno abbastanza armi per tenere in ostaggio il sindaco e uccidere le sue guardie, per quanto forte, non so quanto possa resistere l'Excalibur in caso vada tutto male << Negativo, non vogliono soltanto parlarti, quelli ti vogliono morto, non causerebbero tutto questo casino solo per trattare >> si, hai ragione.

 

Quindi bisogna entrare ma senza allertare chi c'è dentro, però andare da solo è rischioso pure per me. Aspetta << Nick, Judy, datemi la zampa >> loro sembrano confusi, ma lo fanno, tenendomi la mano destra. Mi teletrasporto qualche metro più avanti. HA FUNZIONATO, si sono teletrasportati insieme a me << Ok, è stato... breve ma intenso >> Judy e Nick lasciano la presa << Tranquillo, ci farai l'abitudine >> finalmente atterrano anche la Lato e la Scindo.

 

<< Ragazzi, so come entrare là dentro e salvare il sindaco >> anche se sta sulle scatole a tutti devo comunque fare bella figura e salvarlo. Poi, quei terroristi, devono morire. Non m'interessa se è poco etico. Non m'interessa se dobbiamo pensare prima a soccorrere i feriti. Non m'interessa.

 

Io voglio ucciderli uno ad uno.

​N.D.E.
​Buongiorno cari lettori.
​Come vedete la nostra cara ragazza ha avuto un grosso cambiamento, mi chiedo il perché.
​Poi il nostro piccolo indifeso Matteo che tenta di mostrarsi coraggioso a lei anche se lui stesso è quello che ha bisogno di aiuto, mi fa ridere.
Chissà quanto ci vorrà prima che crolli del tutto.
​L'Esterno. 

 

 

 

 

 

   
 
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