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Autore: LUNA5    15/12/2017    1 recensioni
Questa è la storia di Noemi Clark una bambina a cui il destino aveva tolto tutto tranne la voglia di vivere e lottare per le persone che amava.
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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POV JENNA

Varcai il cancello del orfanotrofio come una furia dritta nell'ufficio di Suor Celeste.

-Ma che modi sono que… Signorina Hamilton non credev..-

-Dove sono le mie lettere le voglio tutte e subito.- Le risposi senza nemmeno farla finire di parlare non mi interessava ciò che aveva da dirmi

-Vedo che non sei cambiata affatto, sei rimasta la solita maleducata e pensare che l’ultima volta che ti avevo visto credevo che fosse anche quella definitiva e invece… mi sbagliavo.-

-Non cambi discorso, sa bene che non sarei mai tornata se non fosse che lei a qualcosa che mi appartiene, perciò mi dia ciò che mi spetta.-

- Mi spiace ma non ho le tue lettere, le ho buttate. Adesso se vuoi scusarmi devo ricevere una famiglia.- Mi rispose alzandosi dalla sua scrivania

-Davvero pensa che io sia così stupida da crederci? Conosco quanto lei sia perversa e sono sicura che quelle lettere ancora le ha e sicuramente le avrà anche lette sperando che andasse tutto male a Noemi.-

-No n ti permetto di darmi della Sadica ricorda che sono pur sempre una sposa del Signore.-

-Bene! Allora mettiamola così se quelle lettere sono state davvero buttate io racconterò cosa succede qua dentro e come lei sa conosco ogni centimetro di questo posto anche quello più oscuro e le assicuro che non sarò l’unica a farsi avanti.- Senza aggiungere altro Suor Celeste mi diede le lettere.

-Vattene non voglio più vederti.-

Ero felice di aver recuperato le mie lettere stetti tutto il pomeriggio a leggerle, c’era di tutto, le sue prime impressioni di come si fosse trovata nella nuova casa, di come amava le persone che si prendevano cura di lei, delle feste, delle sue cotte e molto altro i suoi sogni, i suoi incubi e di me di quanto gli mancassi e di quanto mi volesse bene nonostante io non le rispondessi. Stavo andando da lei quando ricevetti una chiamata.

-Brianna? Brì che succede? Non dirmi che hai… ti prego non dirmi che hai bevuto.- Risposi alla donna che mi aveva cresciuta in quei ultimi anni.

-Io arrivo subito! Ma tu smetti di bere. Ti prego.- Dissi correndo a casa era un ex alcolizzata, le cose stavano andando bene aveva un lavoro stabile, una casa non capivo il suo bisogno di bere di nuovo ma appena arrivai capì all’istante.

- Che ci fai tu qui? Come sei entrato?- Dissi con tono disprezzante appena vidi l’uomo accanto a lei dubitavo fortemente che lo avesse fatto entrare lei ma dovevo esserne sicura.a

-È così che si saluta un vecchio zio? Ed io che pensavo di esserti mancato Jenna. Perché io ho sentito molto la tua assenza.- Rispose venendo o meglio barcollando verso di me.

-Brianna perché l’hai fatto entrare?-

- Ti prego non urlare, tu non c’eri e quando sono rientrata lui era qui e… non è colpa mia non arrabbiarti.-

-Vattene non sei il benvenuto qui, ce la caviamo benissimo da sole.- Dissi spingendolo leggermente non volevo che mi si avvicinasse

-Ahaha! Non sei cambiata sei la solita combattiva. Ma c’è una cosa che devi capire, non sei tu a darmi ordini. Hai capito.- Disse afferrandomi per i capelli facendomi male a quanto pare non era così ubriaco quanto credevo

-Ho capito.- Digrignai a bassa voce mentre lui teneva la sua stretta salda

-Non ho capito cosa hai detto?- Disse dandomi uno strattone ancora più forte

-Che ho capito.- Urlai

-Bene e adesso vai a preparare la cena tua madre a brindato un Po tanto per il mio ritorno.- Mi ordino scaraventandomi a terra mentre Brianna si rannicchiò ancora di più su se stessa dalla paura.

Marcus era il fratellastro di Lucas nonché cognato di Brianna i miei non erano dei santi ma mi hanno sempre voluta bene rubavano per vivere ma non avevano mai fatto male a nessuno e proprio per me loro avevano deciso di cambiare vita. Ma non Marcus lui era un vero sadico, gli piaceva procurare dolore inoltre aveva trascorsi di droga ma Lucas non voleva lasciarlo era il suo fratellone, colui che si era preso cura di lui quando la loro madre li aveva abbandonati per un altro criminale, che non voleva marmocchi tra i piedi diceva sempre che gli doveva tutto. Per questo aveva accettato di fare un ultimo colpo, una rapina, ai danni di un ricco imprenditore, doveva essere in vacanza perciò un gioco da ragazzi, ma niente andò come previsto. Non sappiamo molto di come andarono le cose so solo che Lucas morì, Marcus sparì e Brianna iniziò a bere. Sentivo molto la mancanza di Lucas si avvicinava molto all’essere un bravo padre anche se non lo era biologicamente e non potevo permettere che la donna che lui amava si rovinasse con le sue stesse mani, non fu facile ma giorno dopo giorno insieme riuscimmo a ricostruirci una vita, mai e poi mai avrei immaginato che Marcus si rifacesse vivo. Era l’inizio della fine per noi.

~~~~~~~~~~~~~~~~

Ormai erano giorni che non andavo più a scuola, non solo perché chiunque mi vedesse avrebbe capito che qualcosa non andava dato i segni che avevo in tutto il corpo ma anche perché non volevo abbandonare Brianna, non ora che aveva anche ricominciato a bere.

-Jenna, Jenna sveglia devi andartene, lui adesso non c’è non so dove sia andato o quando tornerà ma tu devi andartene subito scappa, salvati o farai la mia stessa fine e so che Lucas non vorrebbe e nemmeno io.-

-Brianna ma che stai dicendo? Sei confusa hai bev….-

-No tesoro, sono lucida. Ti prego fa come dico.-

-Non posso! Non voglio lasciarti qui sola con lui. Vieni via con me.-

-Io..-

-Brianna, Brianna dove sei vieni subito qua!- La chiamò Marcus segno che era tornato.

La mattina seguente quando mi alzai andai in cucina convinta di trovare Brianna che si scolava una bottiglia di qualche liquore invece era vestita pronta per uscire mentre Marcus guardava la televisione seduto con una birra in mano

-Dove stai andando?-

-Al lavoro i giorni di malattia sono finiti, inoltre abbiamo bisogno di soldi altrimenti come viviamo?-

-E brava la mia cognatina, vedo che il discorso che ti ho fatto ieri ha dato i suoi frutti. Vai pure alla casa ci pensa Jenna.- Le rispose Marcus appoggiandomi una mano sulla spalla facendomi tremare dalla paura. Qualsiasi cosa si fossero detti ieri non portava a nulla di buono

-Per favore non lasciarmi sola. Non voglio stare con lui.- Le chiesi accompagnandola alla porta

-Tesoro, credimi se avessi scelta farei diversamente, ma per ora dobbiamo fare come dice lui. Non voglio che ti accada nulla, fidati di me mi ha promesso che non ti toccherà ma tu non farlo arrabbiare. Presto le cose cambieranno telo giuro.- Disse andandosene mi guidavo di lei ma non potevo dire lo stesso di lui.

~~~~~~~~~~~~~~

Stavo finendo di pulire la cucina quando qualcuno bussò alla porta credevo fosse Brì che si era scordata le chiavi invece mi trovai davanti Noemi, non riuscivo a capire come avesse fatto a trovarmi ma non era questo il problema adesso, anzi dovevo trovare un modo per far sì che se ne andasse al più presto possibile, se Marcus l’avesse vista sarebbero stati guai.

Dopo averla trattata male, la supplicai di andarsene anche se in realtà volevo che mi portasse via dall’incubo ma sapevo che non era possibile e ringraziai mentalmente Ethan quando la trascinò via.

-È carina la tua amica proprio un bel bocconcino, mi pare pure una ragazza molto fortunata economicamente parlando forse potrei…-

-Non ti azzardare nemmeno a pensarlo figlio di puttana lei non…- Ma non finì la frase che un sonoro schiaffo mi rigirò dall’altra parte

- Che hai detto ragazzina? Mettiti bene in testa che qui comando io.- Continuò Marcus sbattendomi alla porta stringendo le sue mani al mio collo

-Aaah lasciami- Urlai scalciando provando a liberarmi ma appena sentì la voce di Noemi chiedermi cosa stesse succedendo mi arresi sperando che Marcus mi lasciasse andare. Invece lui strinse ancora di più stavo perdendo le forze finché non notai Ethan buttate giù la porta poi persi definitivamente i sensi

~~~~~~~~~~~~~~~~

-Dove sono? Cosa è successo?- Chiesi alzandomi troppo veloce da ovunque mi trovassi mi girava la testa

-Vado a chiamare il dottore.- Disse uscendo Ethan

-Siamo in ospedale, tesoro. Avevi perso conoscenza, ma chi era quell’uomo? Cosa voleva da te Ethan è riuscito a levartelo di dosso e siamo fuggiti via. Sapevo che qualcosa non andava.-

- Mi conosci troppo bene, quello era mio zio il fratello di Lucas e cognato di Brianna e comunque tu non eri tenuta a salvarmi non dopo il modo in cui ti ho trattato.-

-Jenna! Non pensarlo nemmeno farei di tutto per te. Sei più di una sorella per me. Adesso però devi pensare a rimetterti e dobbiamo denunciare tuo zio. Così non ti faranno più del male.-

-Faranno?- Chiesi confusa

-Si lui e Brianna.-

-Cosa?? No, Noemi tu non capisci lei è una vittima mi vuole bene e anche Lucas me ne voleva forse nella vita non hanno sempre fatto scelte giuste ma avevano e hanno un gran cuore anche quando io ho cercato di respingerli pensando che mi avrebbero solo usata ma non è mai stato così. È Marcus la mela marcia da quando è apparso nelle nostre vite tutto è cambiato.-

-Vuoi dire che…-

-Finalmente, sei sveglia adesso ti faccio qualche controllo e vediamo se è tutto apposto, però voi ragazzi dovete uscire. Ci interruppe il dottore

-Bene, abbiamo finito. È tutto apposto non ci sono traumi permanenti, ma per sicurezza passerai la notte qua.-

-Grazie dottore-

-Chiamami pure Austin, infondo vai a scuola con mio figlio Peter, che è un ottimo amico di Noemi e Ethan. Adesso vi lascio, passerò più tardi a vedere come stai.- Disse sulla soglia della porta mentre I ragazzi stavano rientrando in stanza.

-Ah Jenna, so che non volete dirmi cosa è realmente successo ma di certo non sei caduta ed alcuni traumi, risalgono a settimane fa altri sono ancora più vecchi, io solitamente consiglio di denunciare le violenze domestiche anche se la scelta è la tua, ma ricorda che non sempre sarà così, la prossima volta potresti non arrivare viva.- Disse uscendo ed era vero se Noemi ed Ethan non mi avessero salvato sarei sicuramente morta.

POI NOEMI

-Adesso noi andiamo, però domani prima delle lezioni torno a farti visita, tu chiamami per qualsiasi cosa ti ho salvato il numero.-

-Va bene Noemi, grazie ancora a proposito ho letto le tue lettere anche a me sei mancata tantissimo.- Mi rispose Jenna sorridendomi anche se non l’aveva detto chiaramente sapevo che mi aveva perdonato e che era pronta ad andare avanti insieme.

-Credi che denuncerà quell’uomo?-

-Non lo so, ma lo spero tanto, domani cercherò di convincerla.-

La mattina seguente come promesso mi svegliai prima per andare da Jenna in ospedale.

-Hey principessa!?! Vuoi che venga con te?- Chiese Ethan

-No grazie, vorrei stare un po da sola con lei e poi tu hai gli allenamenti.-

-D’accordo però chiamami appena arrivi.-

~~~~~~~~~~~~~~

-Signor Austin!? Dov'è Jenna? Sono passata dalla sua stanza ma era vuota.-

-Pensavo che già lo sapessi! Sua madre è venuta stamattina all’alba ha firmato per farla dimettere anche se io ero contrario. Ma è stata irremovibile diceva che doveva tornare a casa e che l’avrebbe fatta riposare lì. Ma c'è qualche problema?-

-No, no nessun problema grazie di tutto ora devo andare.- Dissi allontanandomi velocemente se Jenna fosse realmente tornata a casa poteva essere in pericolo dovevo raggiungerla

-Ethan ascolta devi farmi un favore coprimi a scuola ora non posso spiegarti, devi solo sapere che Jenna è stata dimessa contro il parere del medico, devo andare da lei.-

-Cosa? No! Noemi non farlo è pericoloso.- Rispose contrariato ma anche preoccupato

-Non preoccuparti starò attenta voglio solo assicurarmi che sta bene, ho provato a chiamarla ma non mi risponde.-

-Noemi, Noemi aspetta dimmi dove sei ti raggiungo andiamo insieme magari chiamiamo anche la polizia, ma ti prego non andare da sola.-

-No, ci metteresti troppo a raggiungermi, vediamoci direttamente a casa sua, appena sono da lei ti chiamo.- Risposi attaccando, poi mi diressi alla macchina e fu allora che…

POV JOSH

Stavo parlando con Kyle un ragazzo della squadra quando vidi Ethan agitato in cerca di Peter. Stavo per ignorarlo quando fece il nome di Noemi farfugliando che si stava mettendo nei guai

-Cosa hai detto?- Dissi girandolo verso di me

- Che fai adesso mi spii?? Non sono affari tuoi non tempo ne voglia di parlare con te.-

-Non vai da nessuna parte se prima non mi spieghi che sta succedendo.- Gli risposi sbarrandogli la strada

- Che Cosa?? Come hai fatto a essere così incosciente? Ti rendi conto che potrebbe essere in pericolo? Non dovevi permettergli di andare da sola e se quel tale la cercasse? Non ci hai pensato?- Gli Urali contro non appena mi raccontò tutta la storia

-Josh capisco che sei arrabbiato ma prendertela con Ethan non servirà a nulla. E stare qui a discutere non cambierà le cose anzi le peggiora lascialo andare.-

-Peter ha ragione io devo… È Noemi mi ha mandato un messaggio.-

-Avanti leggilo.- Gli disse Peter

-Dice che è tutto apposto, che sta bene e che vuole stare un po da sola con lei a quanto pare di Marcus non c'è traccia sicuramente è stato arrestato dato che ieri l’hanno denunciato.-

-Hai visto? Sta bene ci siamo preoccupati per niente.- Disse Peter

-Già meglio così, adesso se non ti spiace voglio passare.- Mi ringhiò contro senza aggiungere altro mi spostai lasciandoli passare.

~~~~~~~~~~~~~~

Si stava facendo buio e Noemi non era ancora rientrata a casa, non aveva nemmeno avvertito non era da lei. Provai a chiamarla varie volte senza ricevere risposta il telefono era sempre staccato. Iniziavo a preoccuparmi c’era solo una cosa che potevo fare.

POV JENNA

-Scusa se ti ho fatto venire via dall'ospedale ma era l'unico modo per fuggire.-

-Fuggire? Ma di che parli? non voglio andarmene non ti ho chiamato per questo.- Risposi agitata

-Jenna se non lo facciamo Marcus ci renderà la vita impossibile, stavo per riprendere a bere. Per non parlare del fatto che ti mette le mani addosso stava per ucciderti. Quando mi hai chiamato gli ho fatto credere che ti avrei riportato a casa dopo il lavoro così abbiamo un po' di vantaggio.-

-Non possiamo scappare per sempre Brì. Andiamo alla polizia ci aiuteranno se raccontiamo la verità.- Dissi cercando di dissuaderla non volevo lasciare Noemi non ora che l'avevo ritrovata.

Ma appena fumo davanti alla stazione della Polizia Noemi chiamò.

-Noemi? Come hai fatto ad avere il mio numero.-

-Saluti così tutte le tue amiche? O solo quelle che si preoccupano per te?-

-Marcus!?! Dov'è Noemi? che le hai fatto?-Chiesi allarmata guardando Brianna

-Nulla per il momento. Volevo solo assicurarmi che stavate tornando volevo essere sicuro che Brianna comprendesse come stanno adesso le cose.-

-Certo faremo tutto quello che vuoi.-

-Bene quello che volevo sentirmi dire, adesso tornate subito.-Disse riattaccando

-Dobbiamo andare ha rapito Noemi, non posso lasciarla sola mi ha salvato la vita.- Dissi in lacrime a Brianna

-Mi spiace, è tutta colpa mia. Non dovevo aprirgli.- Rispose lei ripartendo

POI NOEMI

Quando mi ripresi dalla botta ricevuta in capo ero legata ed imbavagliata all'inizio non capivo dove mi stessi trovando ma appena vidi Marcus capì tutto.

-Dolcezza! Ti sei svegliata, finalmente.-

Non potendo parlare o urlargli contro mi limitai a guardarlo con odio e disprezzo.

-Che c'è?! Non sei felice. Ah!! Aspetta.- Disse togliendomi il nastro dalla bocca.

-Va meglio ora giusto?-

-Dov'è Jenna? se solo un bastardo.- Gli urlai contro

-Non urlare o sarò costretto a tapparti nuovamente la bocca, Jenna sta arrivando, se tiene a te ovviamente.-

~~~~~~~~~~~~~~

Qualche ora dopo come aveva previsto Marcus Jenna rientrò a casa con Brianna.

-Siamo qui lasciala andare.- Ordinò Jenna appena mi vide

-Sì potrei, ma poi le potrebbe denunciarmi, o potresti scappare di nuovo tu.- Rispose Marcus con una strana calma

-No non lo farà, come io non scapperò hai la mia parola.Anche se non capisco cosa tu voglia da noi.-

-Hahaha! Come se non lo sapeste, voi mi avete rovinato la vita, prima Brianna e adesso tu mi avete portato via mio fratello, l'unico che mi volesse bene.-

-Non capisco di che parli!- Intervenne Brianna

-Eravamo inseparabili noi, ma poi si è innamorato e mi ha dimenticato, non voleva fare i colpi grossi voleva mantenere un profilo basso, giusto quel poco per stare bene con te. Ma a te non bastava. No! volevi di più, volevi una famiglia, lo è allontanato da me. E tu!- Disse puntando il dito verso Jenna

-Tu...Li hai convinti a smettere, a iniziare una vita migliore, che tutti insieme ce l'avreste fatta, quella sera quando aveva capito che non dovevamo derubare ma ammazzare uno si è tirato indietro, voleva addirittura denunciarmi se non mi fossi fermato, ho dovuto farlo.-

-No non può essere! Non puoi avere...-

-Sì! sono stato io l'ho ammazzato e adesso anche voi farete la stessa fine.- Disse puntando la pistola contro Jenna ma Brianna approfittò del fatto che lui si fosse distratto e prese il coltello sopra il tavolo scagliandosi con forza e rabbia su di lui. Quello che successe dopo fu tutto molto veloce.

Gli aveva piantato un coltello dietro la schiena sembrava averlo messo fuori uso invece un attimo prima che potessimo essere libere accadde l'inevitabile.

POV JOSH

Quando udì lo sparo mi precipitai dentro la roulotte.

L'uomo che aveva sparato aveva un coltello piantato sulla schiena ormai era privo di forze, non riusciva nemmeno a sollevare il braccio. Rapidamente mi avvicinai e lo disarmai, dopo averlo colpito è messo al tappeto pensai alle ragazze.

-Dobbiamo chiamare la polizia e un'ambulanza.- Intervenne Noemi spaventata

-No, non serve è...è morta.- Le rispose Jenna con le lacrime agli occhi

-Ragazze voi state bene?- Chiesi senza ricevere risposta

-Noemi ferma! Ma che fai non chiamare nessuno. Ora dovete aiutarmi a disfarmi dei corpi.- Le dissi prendendole il telefono dalle mani.

-Che cosa? Ma che dici? Sei forse impazzito?- urlò Noemi

-Per favore non discutere se chiami la Polizia succederà un macello, anche lui è morto finiremo solo nei casini, inoltre Jenna non potrà più stare qui.- Provai a convincerla

-No, sei tu che devi ascoltarmi se spiegheremo alla polizia come sono andate le cose, non succederà niente. Capiranno e Jenna...-

-No! Josh ha ragione, nessuno ci crederà e io non voglio finire di nuovo in una casa famiglia. Perciò adesso seppelliremo i corpi e non ne parleremo mai più.- sentenziò Jenna asciugandosi le lacrime

-È chiaro che siete sotto shock non sapete cosa dite, Non avete pensato alle conseguenze inoltre domani si chiederanno dov'è Brianna al lavoro, la verità verrà fuori. È meglio fare come dico io.-

-Basta fare la bambina. Se la polizia scopre che sono implicato in un altro omicidio mi mette dentro.- Le dissi furioso perché non voleva capire

-Cosa vuol dire in un altro omicidio?- Chiese Noemi ma non risposi mi limitai ad abbassarmi per prendere il corpo di Brianna

-Josh? Josh? Josh rispondimi!-Mi spintonò Noemi

-Perché pensi che sono stato affidato a mio zio? O lui o il riformatorio sono sotto accusa in attesa di essere processato, per tentato omicidio, devo tenermi fuori dai guai.-

-Noemi, dammi una mano. Dobbiamo fare presto prima che qualcuno si accorga di qualcosa.- Le disse Jenna avvicinandosi al corpo di Marcus

POV JENNA

Appena ci liberammo dei corpi, ci assicurammo anche di eliminare ogni traccia mia e di Brianna dando fuoco alla roulotte. Adesso rimaneva solo un problema che fine avrei fatto io.

-Dovremmo cercarti un posto in cui stare, adesso che sei sola.- Disse Josh una volta saliti nell'auto di Noemi

-Potremmo portarla a casa nostra.- Azzardò Noemi

-Non voglio creare problemi, troverò una soluzione non dovete preoccuparvi.-

-J. Non puoi chiedermi di lasciar stare, adesso che ti ho ritrovata non voglio perderti.-

-Noemi ha ragione, non sei più sola ci siamo dentro tutti quanti insieme.- Rispose Josh

Non sapevo bene la sua storia o quanto potesse essere pericoloso soprattutto dopo che ci aveva detto di essere indagato per omicidio ma una cosa era certa dal primo giorno che l'avevo incontrato ho capito due cose :

1° Entrambi tenevamo a Noemi

2° Eravamo molto più simili di quello che si potesse pensare.

 

 

 

   
 
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