6.CORUSCANT
Palpatine
dopo una settimana di viaggio viene portato su Coruscant per essere
processato davanti al Senato Galattico. Seduto sul sedile guarda il
pianeta dal finestrino affascinato. Dalla galassia sembra una grande
metropoli collegata. Entrati nell'atmosfera guarda c'è un sole
pallido con nebbia inquinata, altissimi grattacieli brillanti, neon
luminosi e traffico. Arrivati nel parcheggio del Senato scendono
dalla navetta. L'adolescente fissa il Senato affascinato: è un
edificio nero e ha 10 piani. I Maestri portano dentro Palpatine.
L'interno ha muri grigi, moquette blu, vetrate ovali e sedie. Dooku
spinge Palpatine. Nel corridoio incontrano Finis.”Ce l'hai fatta a
venire! Sì... però arrestato e ammanettato! Bravissimo!”è
stupito di vedere l'ex compagno arrestato e scortato dai Jedi.”Hai
visto? Te l'avevo detto anni fa ma tu non mi credevi...”dice freddo
controllando quella rabbia omicida per evitare di venire scoperto dai
Maestri.”La tua amichetta ti ha lasciato solo? Quanto mi
dispiace.”lo fissa indifferente. Dooku porta davanti al Senato il
ragazzo, siedono sulle sedie.”Siete stato arrestato dai Maestri
Jedi per omicidio e terrorismo. Cosa rispondete?”domanda l'uomo
vestito di blu, con occhi marroni e capelli neri. Dooku lo slega.”Ho
ucciso quell'uomo perché se non l'avessi fatto il mio Maestro mi
avrebbe torturato.”spiega mostrando ai presenti le cicatrici fatte
dall'alieno durante l'addestramento.”Il tuo Maestro è un Signore
Dei Sith? Da quel poco che so sono estinti 1000 anni fa.”domanda
confuso il Cancelliere.”Esatto! Cancelliere Organa io sento che
questo ragazzo è sincero. Se vorrà potrà diventare un Cavaliere
Jedi...”mentre Dooku parla lo guardano sconvolti, Jocasta se ne va
arrabbiata invece l'altro ragazzo resta zitto.”Ma... Maestro... lui
ha ucciso Syfo – Dyas! È l'allievo di un Signore Dei Sith! Non
dovete perdonarlo!”dice al Maestro arrabbiato fissando quell'odioso
ragazzo, non può perdonarlo perché gli ha ucciso l'amico. Ai Jedi è
vietato affezionarsi ma inevitabilmente vivendo insieme dopo anni
succede.”E' meglio che trascorra una notte in prigione. Siete
favorevoli o contrari? Votate!”ordina dubbioso dopo poco i Senatori
avendo votato sullo schermo esce il risultato.”Grazie per avermi
salvato ma non diventerò un Jedi, preferisco fare altro... ho ucciso
tante persone.”sussurra tranquillo all'uomo.”Metà dei Senatori
hanno votato sì e anche io... polizia arrestatelo.”dice ai droidi
leggendo i risultati sullo schermo. Palpatine viene ammanettato e
portato dai robot in prigione. Il droide attiva la porta laser
inserendo un codice. Sfilate le manette lo spinge
dentro.”Arrivederci. Signore se ha bisogno di qualcosa suoni il
campanello.”dice poi se ne va. Esce e attiva i laser. L'adolescente
guarda fuori dalla finestrella. Il Tempio Jedi è davanti a lui. Quei
Cavalieri Jedi saranno uccisi da me. Lord Sidious vi fregherà. Pensa
contento. Guarda i laser rosa. Davanti alla porta arriva il Cavaliere
Jedi.”Cosa vuoi? Cavaliere Jedi qual è il tuo nome?”domanda
tranquillo sfidandolo poi siede sulla brandina. Il ragazzo dopoché
entra lo guarda con odio.”Mi chiamo Qui – Gon Jin. Sei riuscito a
convincerli della tua innocenza ma io non ti credo...”dice
prendendo un bisturi dalla tasca del pantalone.”Sono stato
torturato per anni. Non mi fai paura. Cosa vuoi fare?”domanda
divertito osservandolo. Qui – Gon senza rispondere gli mette
l'oggetto sulla pelle della mano, il bisturi taglia e la ferita
sanguina.”Dim... mi... la veri... tà... sei un'apprendista
Sith...”ordina affaticato infilando sempre più dentro quel coso
sottile, anche se ha male deve resistere! Non parlare significa
essere leali all'alieno che l'aveva addestrato.”Io... sono un...
ragazzo che vuole rappresentare il suo pianeta... al Senato. Vengo da
Naboo.”è pallido perché dalla ferita il sangue continua a
uscire... l'adolescente estrae il bisturi.”In tutti i sistemi della
Repubblica e oltre si conosce la leggenda dei Jedi!”replica freddo.
Appoggia l'oggetto sul tavolo poi sveste Palpatine per ferirlo sul
petto.”No! Basta torture! Ho detto la verità... ti...
prego...”supplica tentando di respingere Qui – Gon che
ignorandolo continua a torturarlo! L'adolescente usa un trucco
mentale Jedi per farlo parlare.”Dimmi la verità... chi sei
tu?”domanda ritirando il bisturi nella tasca della veste, poiché
la mente del ragazzo è forte non può essere ipnotizzato. Qui –
Gon deluso se ne va lasciandolo solo. L'adolescente striscia verso il
campanello; fa appena in tempo a schiacciarlo perché poi sviene.