Non è molto lungo, ma spero vi piaccia lo stesso. Ciao ^_^
“Only Hope”
Sono felice.
Gridare che sono felice non servirebbe a niente per esprimere la mia gioia e la
mia contentezza.
Vorrei urlare
così forte da farmi sentire in ogni angolo della terra. Ho voglia di correre
fra i campi e bagnarmi nell’acqua di quel ruscello. Bè,
perché no? In fondo è finito il tempo in cui prendevo
gli ordini dai miei superiori, è finito il tempo in cui rispondevo sempre “sì,
signore” e non discutevo gli ordini, ma li eseguivo semplicemente. In fondo, è
questo il dovere di un soldato: obbedire.
Ma io di certo non sono stata un soldato
qualsiasi. Per cominciare ero un ufficiale e non un cadetto e per di più, cosa
più particolare di tutte, ero un ufficiale donna.
Donna. Questa
parola non l’ho mai pronunciata così spesso come sto facendo da
quando siamo venuti a vivere qui. In realtà non sono mai stata una
donna. Ne avevo le fattezze, questo sì, ma essendo
stata educata come un uomo, di certo non lo sono mai stata. Educazione,
severità e rigidità: questi i fondamenti della mia preparazione e della mia
crescita. Nulla nella mia vita mi ha fatto mai pensare a me come una
donna a cominciare dal mio nome: Oscar, lady Oscar. E’
un controsenso, ma la realtà è questa.
Ma ora basta pensare, l’ho fatto troppe
volte e troppo a lungo nella mia vita. Adesso voglio godermela e la cosa che mi
fa essere così immensamente felice e che non sono sola. Ci sei tu, amore mio:
il mio Andrè. Tu mi hai
sempre amata senza che io lo sapessi e non mi hai mai
lasciata sola un attimo. Mi amavi così tanto che anche
quando ti maltrattavo, non ti consideravo o addirittura mi sono innamorata di
un altro, tu mi restavi sempre accanto con la tua inconfondibile aura piena
d’amore.
Quanto male ti ho fatto, tesoro mio. Se ci penso
mi sento così in colpa. Quanto dolore ti ho fatto
provare prima che anche io mi rendessi conto di quanto sei importante per me.
Sono bastate le tue semplici parole a far palpitare il mio cuore quella notte
lungo il fiume. Che bel momento, uno dei migliori
della mia vita. Se penso che ho rischiato di perderti durante la rivoluzione,
non riesco nemmeno a immaginare come avrei vissuto
senza di te. Credo che l’unica consolazione che avrei potuto trovare sarebbe stata nel morire per potermi ricongiungere a te. Ed
invece il destino è stato clemente con noi, ci ha dato la possibilità di
ricominciare, di vivere la nostra felicità che per tanto tempo ci è stata negata.
Decido di
immergermi nell’acqua del ruscello vicino casa. E’ freddissima, ma in una
giornata calda come questa è l’ideale. Però non voglio
farlo da sola, perché io non sono sola, io ho te. Ti vedo lavorare nel campo di
grano che hai voluto seminare perché ti ricordava il colore dei miei capelli.
Corro verso di te chiamandoti a gran voce ed esibendo uno dei miei più
raggianti sorrisi. Ci tengo che tu sappia che quando sono con te sono felice.
Indosso solo un telo di cotone e mi rendo conto che basterebbe un colpo di
vento a farlo volare via. Ma qua ci siamo solo io e te
e anche se il velo volasse via scoprendo il mio corpo, mi sentirei ancora più
libera dopo aver passato tutta la vita indossando pesanti e attillate uniformi.
Corro sempre più veloce: tu sei lì a pochi metri da me. Tu sei sempre stato a
pochi metri da me per vegliare su di me e proteggermi. Tu sei stato il mio
angelo custode
e adesso sei diventato mio marito. Mio, mio, mio per
tutta la vita.
“Andrè!” – ti chiamo
Tu ti giri verso
di me con quei tuoi occhi scuri che mi tolgono il respiro. Ti abbraccio forte e
tu ricambi con altrettanta energia.
“Ti va di fare
un bagno con me?” – gli chiedo speranzosa. Adesso possiamo fare tutto quello
che vogliamo. Abbiamo una casa tutta nostra ed una
vita tutta nostra: siamo liberi come l’aria, come l’onda del mare, come le ali
di un uccello.
Tu non rispondi
e ci rimango un po’ male: speravo tanto che tu accettassi. Faccio per
allontanarmi, ma tu inaspettatamente mi prendi in braccio da dietro e mi porti fino al ruscello in cui mi getti senza ritegno. Un
sorriso compiaciuto ti si stampa sulla faccia. Allora esco dall’acqua e con una
mossa che mi ha insegnato il maestro di combattimento, ti faccio cadere dritto dritto in acqua dove ti
seguo un attimo dopo.
L’acqua rende
ogni movimento lento e delicato. Mentre nuotiamo i nostri corpi
si sfiorano, le nostra mani si toccano. Ti abbraccio e ti bacio. Un bacio lungo, appassionato, uno dei tanti che ho tenuto per me in
tutti questi anni e che non ti ho donato. La mia certezza per il futuro
sei tu. Ti amo così tanto e grazie a te sono cambiata.
Come fare a dimostrartelo? Dirti le due parole che esprimono questo sentimento è
la cosa più giusta da fare. Io, Oscar, il soldato,
l’ufficiale, l’uomo, la donna insensibile, il generale severo. Dimentica
tutto questo di me e guardami solo come tua moglie, come la tua
donna. Guardami come una donna. Guardami come non mi ha mai visto nessuno, ma
come tu mi hai sempre visto. Una volta mi hai detto
che una rosa non può mai essere un lillà, una donna non può mai essere un uomo.
Tu me lo hai dimostrato e ora tocca a me:
“Andrè?”
“Sì?”
“Ti amo”. Ce l’ho fatta, te l’ho detto. Mi sento leggera e sento che
se saltassi mi ritroverei sulla luna- “Ti amo così tanto,
Andrè. Promettimi che non mi lascerai mai, promettimelo”. Suggelli la tua promessa con un sonoro bacio
sulla mia fronte. Mi accoccolo sul tuo muscoloso petto e ti accarezzo. Sono
così felice, così in pace col mondo e con tutti, ma soprattutto sono in pace con me
stessa perchè ti amo, tu mi ami e la nostra felicità, lo so, sarà
eterna. Tu sei la mia unica ragione di vita, tu sei la mia unica speranza di essere quella che sono. Grazie, Andrè.
“There's a song that's inside of my soul
It's the one that I've tried to write over and over
again.
I'm awaken in the infinite cold
But you sing to me over and over and over again
So I lay my head back down
And I lift my hands and pray
To be only yours
I pray
To be only yours
I know now
You're my only hope
Sing to me the song of the stars
Of the galaxy dancing and laughing and laughing again
When it feels like my dreams are so far
Sing to me all the plans that you have for me over again.
So I lay my head back down
And I lift my hands and pray
To be only yours
I pray
To be only yours
I know now
You're my only hope
I give you my destiny
I'm giving you all of me
I want your symphony
Singing in all that I am
At the top of my lungs
I'm giving Him all I have
So I lay my head back down
And I lift my hands and pray
To be only yours
I pray
To be only yours
I pray
To be only yours
I know now
You're my only hope "
I
I
I
I
I
V
C'è
una canzone che si trova nella mia anima
E’ quella che ho provato a scrivere più e più volte
Mi sono svegliata in un freddo infinito
Ma tu hai cantato per me più e più volte
Quindi abbandono la testa all'indietro
E poi sollevo le mani e prego di essere solo tua
Prego di essere solo tua
Ora so che tu sei la mia unica speranza
Cantami la canzone delle stelle
Della tua galassia mentre balliamo e ridiamo più e più volte
Quando sembra che i miei sogni siano troppo lontani, cantami ripetutamente dei
piani che Hai fatto per me
Ti darò il mio destino
ti darò tutto di me
voglio che la tua sinfonia canti in tutto ciò che sono
mentre ti rispondo con tutto il fiato che ho...
Quindi
abbandono la testa all'indietro
E poi sollevo le mani e prego di essere solo tua
Prego di essere solo tua
Ora so che tu sei la mia unica speranza
(Mandy Moore – Only Hope)
Allora? Com’è? Per favore un commnentino piccino picciò non vi
costa nulla, ma per me è molto molto molto importante. GRAZIE Ciao ciao