Capitolo 21
Il tragitto nel tunnel temporale non sembrò mai così
lungo come in quell’istante e come se ciò non bastasse il loro nemico stava
riprendendo i sensi. Si alzò in piedi e li guardò con odio, prima di ricoprirsi
il volto con il cappuccio.
Regina e Killian si misero
davanti a Emma per proteggerla, ma a
quanto pare l’anti-salvatore, non aveva intenzione di combattere. Non sapevano
dire se perché anch’egli era esausto dalla lotta appena avuta contro Emma o per
il semplice fatto che per quanto sarebbe stato facile in quel momento, non
avrebbe potuto ancora ucciderla senza che i suoi poteri da salvatrice venissero
persi.
Ricomparvero nella piazza della cittadina di Storybrooke e subito dopo quell’essere svanì.
Regina e Killian tirarono un
sospiro di sollievo quando se ne andò, ma un urlò di dolore di Emma li fece
congelare di nuovo e voltare verso la donna che era rimasta leggermente
indietro.
La donna si era piegata in due dalle fitte al ventre e
Killian dovette sostenerla, temendo che, a causa
della debolezza, le gambe le cedessero.
Regina vedeva il tentativo della donna di curarsi, ma
la sua mano lampeggiava come a voler
indicare che ormai la salvatrice era al limite e che la sua magia non poteva
più fare molto per curare il malessere del bambino.
Il sindaco di Storybrooke
non perse tempo e teletrasportò tutti in ospedale,
facendo sussultare le persone intorno a loro, quando comparvero nell’edificio.
“Qualcuno ci aiuti!” gridò Killian,
attirando l’attenzione di alcuni infermieri e medici, tra cui Whale intento a parlare con alcuni pazienti. Egli sentendo
le urla di Emma, corse immediatamente verso di loro.
Il dottor Whale sapeva dello
stato di gravidanza di Emma. Ne era venuto a conoscenza grazie alle analisi del
sangue che le erano state fatte, la prima volta che l’essere incappucciato
l’aveva mandata all’ospedale. Voleva dirglielo, ma il giorno in cui le aveva
chiesto di presentarsi in ospedale per parlarle, lei non si era fatta vedere.
Spalancò gli occhi e quando vide del sangue colare da
sotto la gonna dell’abito della salvatrice, urlò in allarme “Portate subito una
barella!” disse per poi affiancare Killian per
sorreggere la donna che era in procinto
di perdere i sensi.
La barella non si fece attendere e Emma venne adagiata
sopra e di corsa portata via. Killian la segui
tenendole la mano. “Killian!” disse in un sussurro.
“Sono qui love. Non ti preoccupare, andrà tutto bene, te lo prometto! Sono qui
accanto a te!” le disse, cercando di rassicurarla, leggendo la paura nei suoi
occhi. Ma il suo desiderio di restarle accanto venne infranto, quando degli
infermieri lo bloccarono, dicendogli che non poteva andare oltre.
Cercò di ribellarsi, ma la sorveglianza di quel piano,
intervenne per fermarlo, quando col gancio minacciò un infermiere che gli stava
impedendo di stare con sua moglie.
Regina intervenne e cercò di calmare Killian “Non risolvi niente prendendotela con quegli
infermieri e vigilanti. Stanno facendo il loro lavoro. So che sei preoccupato e
per quanto non sopporti Whale, è un bravo medico.
Adesso non possiamo fare altro che affidarci a lui!”
Killian la guardò con la disperazione negli occhi. Regina
doveva ammettere che non aveva mai visto il pirata in quello stato. Ma non
poteva dargli torto. Gli si avvicinò e gli poggiò le mani sulle spalle
dicendogli “Perché non ti siedi e fai respiri profondi, mentre io informo i Charmings del nostro ritorno e di cosa sta succedendo?”
Killian annuì e fece come gli era stato chiesto. Si sedette e
si piegò in avanti, poggiando i gomiti sulle ginocchia, per tenersi la testa
con le mani. Non riusciva a non pensare al peggio. Era già la terza volta che
Emma stava male e temeva veramente per la vita di entrambi. Quante volte poteva
andargli bene prima che la fortuna girasse a favore di qualcun altro?
“Killian!” si sentì chiamare
diverso tempo dopo e, alzando lo sguardo, vide Henry correre verso di lui.
“Dov’è mia madre?” chiese il ragazzo preoccupato “Sta
bene vero? Cosa vi è successo? Dove siete stati e perché siete finiti in
ospedale?”
Killian si alzò in piedi e guardò il ragazzo non sapendo come
raccontargli. Non sapeva cosa Regina avesse detto a Neve e David e cosa loro
avevano detto al ragazzo.
“Uncino, Emma sta bene?” chiese David, affiancando lui
e il nipote, insieme a Neve che disse “Eravamo spaventati a morte. Non sapevamo
dove foste finiti. Vi abbiamo cercato ovunque e
poi Regina ci chiama e ci dice di venire urgentemente in ospedale e…”.
“Siamo stati risucchiati da un portale temporale che
quel bastardo ha creato. Voleva cambiare il passato per arrivare facilmente a
Emma e ora lei e…” Killian non terminò la frase e
strinse il pugno talmente forte fino a farsi male.
Neve vedendo il dolore sul volto dell’uomo, temette il
peggio e gli chiese “Killian cosa è successo a Emma?
Sta bene vero? Dimmi che siete qui per curare qualche ematoma o taglio
insignificante!”
Henry guardò Regina e con voce supplichevole che
chiedeva spiegazione disse “Mamma, ti prego!”
Regina cinse le spalle di Henry per abbracciarlo e
disse “Emma ha avuto dei problemi e potrebbe non finire bene!” disse per poi
guardare Killian che annuì. Non aveva il coraggio di
dare loro una notizia che da lieta poteva diventare tragica.
“Emma è incinta!” disse Regina con il suo consenso.
Gli occhi di Neve si illuminarono, ma solo per pochi
istanti, perché era ovvio che c’era un ma.
“Ma il momento non poteva essere peggiore. Con tutto
quello che sta succedendo, Emma è stata sottoposta a molto stress e…ora rischia
di perdere il bambino!” disse Regina dispiaciuta.
Neve si portò le mani alla bocca e non riuscì a
trattenere le lacrime e cercò conforto in David, il quale aveva un’espressione
perplessa e addolorata. Desiderava tanto un lieto fine per la figlia e un
bambino sarebbe stato una benedizione, la ciliegina sulla torta. Aveva perso
così tanto con Henry ed era giusto, che anche lei avesse la sua seconda
possibilità.
“Ma non succederà vero? La mia mamma starà bene?”
chiese Henry speranzoso.
Regina sospirò e disse “Non lo so Henry, davvero non
lo so!”
Henry abbassò il capo sconvolto. Nella sua famiglia si
parlava sempre di speranza e anche sua madre Regina aveva preso a crederci
fortemente, ma ora sembrava che tutti si fossero dimenticati di cosa fosse. Si
allontanò da Regina e guardando tutti arrabbiato per quella mancanza di fiducia
in una cosa che aveva sempre salvato la sua famiglia disse “No, dobbiamo
crederci. Lei ce la farà!” disse per poi scappare via, non ascoltando sua madre
che gli diceva di aspettare.
Passò un’ora circa, ma per Killian
e i Charmings sembrò molto di più. Uncino si sentiva
a pezzi e con in nervi a fior di pelle, tanto che se non avesse ricevuto
notizie di Emma entro pochi minuti, avrebbe fatto irruzione, oltre quelle porte
che la separavano dalla sua amata.
Ma non dovette arrivare a tanto. Finalmente il dottor Whale uscì, seguito da una barella spinta da due
infermiere. Killian riuscì a vedere Emma solo di
sfuggita, mentre la portavano via. Era priva di sensi e pallida in volto.
Quando la donna non fu più alla portata dei suoi occhi, diede la sua attenzione
a Whale, il quale venne circondato anche dai Charmings e Regina.
“Come stanno Emma e il bambino?” chiese Killian con il cuore in gola, sperando che da li a poco
quell’ansia che provava sarebbe andata via, sentendo che tutto era andato bene,
ma l’espressione di Whale non fece ben a sperare.
Whale sospirò e disse loro che era meglio sedersi, ma Killian non l’ascoltò e alterato chiese nuovamente di Emma.
“Non farò giri di parole cercando di rendervi la notizia
meno spiacevole di come è. Emma ha avuto delle forti contrazioni. Il suo corpo
ha cercato di espellere il bambino, ma fino al momento prima di perdere i sensi
la nostra salvatrice ha fatto di tutto per impedire che ciò accadesse e, grazie
a questo siamo riusciti a fermare le contrazioni. Il bambino però sta
soffrendo. Il suo cuore è debole e i suoi valori non sono nella norma. Le
probabilità che sopravviva sono molto scarse. Emma è ora molto debole a causa
della quantità di sangue persa e la sua pressione sanguigna è più elevata di
quanto dovrebbe essere per assicurare una gravidanza tranquilla e senza
pericoli. Qui abbiamo due scelte. Provare a portare avanti la
gravidanza, ma nelle sue condizioni è pericoloso per la madre e dato le
scarsissime possibilità che il bambino si riprenda…io non prenderei questa
opzione in considerazione. Sarei più propenso a interrompere la gravidanza, salvando Emma di
sicuro!” disse Whale addolorato di dover dare loro
quella notizia.
Neve riprese a piangere, mentre Killian
si sentiva paralizzato dal terrore e improvvisamente il fatto di sedersi era diventato
allettante. Guardò scioccato a terra non
sapendo cosa fare. Non voleva perdere Emma, ma
non sapeva se l’avrebbe mai perdonato per aver scelto lei al posto del
loro bambino.
“Whale, il bambino ha
davvero così poche possibilità di sopravvivere?” Chiese Regina.
Il dottore sospirò e disse “Sinceramente signor
sindaco, quando ho visto i valori del bambino mi sono sorpreso dal fatto che
Emma non abbia già avuto un aborto spontaneo prima di adesso. Sembra che il
bambino stia soffrendo già da parecchio!”
Killian alzò lo sguardo spaventato a quelle parole, mentre
Regina comprese cosa stesse succedendo e del perché Emma, anche riposando non
sembrava recuperare le energie.
“In realtà, ha avuto un inizio di aborto, ma è
riuscita a fermarlo con la magia ed è stata male anche un’altra volta. Durante
un attacco di panico Emma ha avvertito dei forti dolori all’addome!” disse
Regina, spaventando David e Neve.
“Purtroppo la magia non sempre funziona e in questo
caso sta solo peggiorando la situazione!” disse Whale.
Regina guardò Killian e i Charmings e disse loro “Credo di aver capito cosa sta
succedendo. Emma ha causa dello stress che ha provato a causa di questa
faccenda avrebbe dovuto perdere il bambino, ma lei con la magia l’ha salvato.
La magia avviene sempre con un prezzo e ricordate cosa è successo quando a Camelot ho voluto salvare Robin a tutti i costi? Lui era
ormai morto, ma salvandogli la vita, ho rischiato di toglierla a qualcun altro.
Una vita per una vita!”
“Cosa vuoi dire con questo Regina?” Chiese Neve
spaventata da dove stesse andando a parare la sua matrigna.
“Se il bambino avrebbe già dovuto essere morto, vuol
dire che per tenerlo in vita bisogna togliere la vita a qualcun altro, in
questo caso Emma, che si indebolisce sempre di più, ma essendo lei anche la
madre, se dovesse morire lei…” disse Regina per essere interrotta da David che
disse “…morirebbe anche il bambino!”
“Ma ci deve essere un modo per salvarli entrambi!”
disse Neve non volendo arrendersi.
Regina scosse la testa “La magia è da escludere e la
scienza medica non dà riscontri positivi!”
Killian, che era stato in silenzio per tutto il tempo a
guardare a terra, si alzò di scatto facendo voltare tutti verso di lui e
fronteggiando Whale disse “Salva Emma!”